Reduci dalla lettura del primo stimolante numero di The Five Star Stories, noi della redazione di AnimeClick.it abbiamo pensato di realizzare questo particolare focus-on esclusivamente dedicato all’opera sopracitata, approfittando della disponibilità di Cristian Posocco.

The Five Star Stories Cover1- Ciao Cristian. Innanzitutto ti ringraziamo per aver così gentilmente acconsentito a partecipare a questa intervista. Visto che ci siamo, espletiamo le formalità: potresti presentarti ai nostri lettori?
Ciao a tutti. Sono il cosiddetto “direttore editoriale” di Flashbook Edizioni. In pratica, propongo i titoli da pubblicare, studio la lineup, organizzo la scaletta di pubblicazione, faccio da portavoce, da mediatore culturale, e svolgo diverse attività quando ce n’è bisogno, principalmente davanti al placido schermo del mio piccì.

2- Apriamo con una domanda secca. Perchè The Five Star Stories (d'ora in poi 5SS) andrebbe letto?
Perché è un capolavoro indiscusso della letteratura disegnata giapponese e un esponente illustre della letteratura fantasy-sf internazionale.
E qui apro una parentesi polemica. Il termine “capolavoro” è troppo spesso usato a sproposito, e troppo spesso chi lo usa a sproposito ha anche la convinzione di saperla lunga. La definizione “capolavoro” non è una definizione che possiamo dare noi lettori, è una definizione che ci viene consegnata a posteriori dalla Storia. Quindi discussioni sul se una data opera sia o meno un capolavoro possono essere valide solo per opere *contemporanee*, sulle quali la mano della Storia non è ancora calata. Ma su opere come Akira, Nausicaä, lo stesso The Five Star Stories, opere che hanno profondamente influenzato la cultura e l’immaginario giapponese e hanno fortemente contribuito ad elevare i manga e a dare alla loro industria la spinta propulsiva che li ha condotti a quella crescita incredibile che hanno avuto negli anni novanta, non sono ammissibili discussioni. Ci si può limitare a dire “non mi piace” o anche “mi fa schifo”; ma è assolutamente fuor di discussione che di *capolavori* si tratti.

3- Cosa rappresenta 5SS nella storia dei manga (o forse dovremmo dire del fumetto)? Quante e quali successive opere o filoni ha influenzato e, a sua volta, da cosa è stato influenzato, soprattutto considerando la gran quantità di generi completamente diversi (mecha, space opera, fantasy, soprannaturale, avventura, western, commedia) che abbraccia?
In parte ho risposto sopra, ma se volete lo ribadisco: FSS è una pietra miliare nella storia del manga. L’innovatività dei mortar headd di Nagano ha di fatto rivoluzionato il concetto stesso di mecha design, influenzando praticamente tutte le opere a fumetti o animate giunte in seguito. L’idea “forte” alla base non è tanto quella di dare un aspetto “medievaleggiante” anziché tecnologico ai mecha (non si contano gli esempi di robottoni ispirati ad armature, tanto occidentali quanto orientali), quanto piuttosto che un “real robot” non debba per forza ricalcare le proporzioni di un corpo umano, come fino a quel momento era stato, ma possa invece avere arti esagerati, teste fuori scale, vite larghissime o strettissime… Per nominarne solo alcune serie recenti e conosciute anche dagli appassionati meno “stagionati”, potrei citare Evangelion, Escaflowne, Ryvius, Eureka Seven, LineBarrels, Break Blade eccetera eccetera eccetera. Per il resto, la commistione di generi presente in FSS ne fa un’opera tutt’oggi unica e irripetibile, a parte pochi casi come Escaflwone, uno dei maggiori “debitori”, se vogliamo, di FSS, e 2700, fumetto italianissimo scritto da Toraldo Manfredi, i cui omaggi a FSS sono dichiarati e visibilissimi.
Da cosa è stato influenzato? C’è chi dice Gundam, chi dice Dune, c’è chi dice Star Wars… ma sono solo ipotesi. Per saperlo, dovremmo chiederlo direttamente all’autore. Be’, direi comunque che l’esperienza accumulata lavorando a Gundam un ruolo l’abbia avuto mi sembra abbastanza fuori discussione.
The Five Star Stories drago

4- 5SS è stato originariamente pubblicato su «Newtype», rivista d'animazione e non di manga, e questo rende di fatto “impossibile” targettizzarlo in una ben precisa tipologia (shounen, seinen ecc...). Come dovremmo considerarlo?
Ufficialmente, le librerie giapponesi lo catalogano come seinen. Ed effettivamente se qualcuno cerca un classico shonen “alla Naruto” non troverà assolutamente pane per i suoi denti. Al di là del target seinen e degli appassionati di vecchia data, sono convinto che FSS sia un fumetto che può piacere tantissimo anche al pubblico femminile.

5- In Italia possiamo dire che finora la fama di 5SS sia stata - purtroppo, aggiungiamo - relegata al solo circuito degli appassionati/esperti. Cosa puoi dirci invece per il Giappone? In che misura è riuscito a toccare anche il mercato di massa? In tal senso, come si inserisce la decisione della Sunrise di trasporlo in un lungometraggio animato nel 1989?
Be’, la trasposizione in lungometraggio era abbastanza ovvia: e perché il manga ebbe fin da subito un successo e una cassa di risonanza davvero notevoli; e perché Nagano era già da tempo un “uomo-Sunrise”. Piuttosto, ci si potrebbe chiedere come mai non ci sia stato seguito a questo lungometraggio. Ritengo ciò sia stato dettato dalla difficoltà del progetto, in particolare considerando i ritmi di lavorazione di Nagano, la sua “libertà” assoluta da vincoli editoriali, e contemporaneamente, le sue pretese (lecite) autoriali e “di controllo – laddove un progetto di anime, che fosse una serie o un ciclo di film, avrebbe presupposto una pianificazione minuziosa, impossibile in questo caso.
 
The Five Star Stories mecha

6- Sempre in tema di successo commerciale, cosa puoi dirci dei modellini dedicati ai possenti mecha di 5SS, dal momento che il giro d'affari generato è stato più volte accostato a quello di un franchise colossale come Gundam?
Il mercato legato al modellismo ispirato a FSS è lo specchio migliore dell’importanza e del successo di questa serie. Praticamente, solo i modelli ispirati a Gundam vendono di più. Basta comprare un volume di «Hobby Japan», per farsi un’idea.

Sailor Mamoru Nagano7- Mamoru Nagano, un nome a molti sconosciuto che ha però segnato più volte la storia dell'animazione e del fumetto giapponese. C'è chi lo conosce per la sua opera principale, 5SS; chi come mecha designer di Heavy Metal L-Gaim e, soprattutto, Z Gundam; chi per essere uno dei cosiddetti “4 Re delle Pause”; chi ancora per essere stato colui che, in cosplay da Char “Cometa Rossa” Aznable, proclamò la nascita della nuova era dell'animazione il 22 febbraio 1981 in occasione della manifestazione atta a promuovere la riduzione cinematografica della prima serie di Gundam. Potresti dirci qualcosa di più su questa affascinante figura?
Be’, insomma, l’hai già presentato adeguatamente tu. Magari si può aggiungere che Char non fu l’unico cosplay celebre di Nagano, ma ci sono foto che lo ritraggono nelle vesti di un personaggio femminile di SailorMoon(!!). Inoltre, è appassionato di musica rock e metal, e per anni ha fatto parte di una rock band.

8- Di recente hai affermato che è da quando entrasti nello staff Flashbook che cullavi l’intenzione di pubblicare 5SS in Italia. Come hai conosciuto questo titolo? E cosa prova l'appassionato di manga che è in te ora a lavorare ad un'opera simile, distribuendola per la prima volta in Europa?
L’ho conosciuto all’università, quando cominciai ad acquistare i primi numeri di Newtype. Correva l’anno 1996, se la memoria non mi difetta. Mi trovo in difficoltà, però, a esprimere cosa prova l’appassionato che è in me, perché maturando come persona e come professionista e avendo messo su famiglia, molte prospettive sono cambiate, e guardo tante cose con molto più distacco. Di certo provo molta più gratificazione quanto più amo i titoli su cui lavoro. Da questo punto di vista, lavorare su FSS è forse la gratificazione maggiore che ho provato sino ad ora.

9- Come mai 5SS è approdato solo ora, dopo tutti questi anni, in suolo italico? Avete combattuto molto per accaparrarvelo, o gli altri editori nel frattempo se l'erano dimenticato? Oddio, qualcuno magari non lo conosceva affatto...
C’erano dei problemi relativi all’affidamento della gestione dei diritti per la pubblicazione estera del fumetto, dal momento che oltre ad autore ed editore era ed è coinvolta una terza parte, detentrice dei copyright in patria. Risolti questi problemi, è stato possibile negoziare FSS. Abbiamo dovuto combattere tantissimo per ottenere questa licenza, le trattative sono iniziate ben prima che i diritti fossero resi effettivamente disponibili, e si sono rivelate lunghe ed estenuanti.

The Five Star Stories - Amaterasu10- Come descriveresti il lavoro d'adattamento di 5SS, e quali difficoltà ha riservato un titolo complesso come questo? Ti senti di poter compiere parallelismi in tal senso con altre opere pubblicate in passato?
No, nessun parallelismo. FSS è un prodotto assolutamente unico, e la sua lavorazione è stata per noi un tuffo nel vuoto. Il formato, il lettering, tutte quelle pagine extra e tabelle in fondo al volume… Il rimpianto è non aver potuto adattare le onomatopee. Per il resto, sul lavoro di adattamento dei testi posso solo ringraziare Yupa per la disponibilità, la professionalità e la competenza che ci ha messo a disposizione. Per tutto il resto, da lettering a impaginazione, è comunque un lavoro assolutamente impegnativo, quasi estenuante, specie per le scrittine piccolissime che l’autore infila qua e là e per le minuziosissime tabelle che inserisce nelle appendici…

11- Per quale motivo avete deciso di mantenere l'ordine alfabetico giapponese nel glossario a fine volume? E' stata una precisa richiesta di Nagano, o si è deciso per questa via magari per non alterare l'impaginazione originale e la disposizione delle immagini?
La seconda che hai detto. Conoscendo l’intransigenza del licensor, abbiamo preferito non apportare modifiche all’impaginazione. Tanto più che dover ricalcolare la posizione di ogni immagine per l’ordine alfabetico italiano sarebbe stato uno sclero totale, in un lavoro già sclerotico di suo.

12- Non nascondiamo che ci ha affascinato molto la doppia tavola di pagg. 118-119, con la sua evocativa panoramica sull'universo di 5SS. A questo punto ci viene spontaneo chiederci se l'autore l'avesse programmata fin dall'inizio (il che sarebbe davvero impressionante), o se più verosimilmente si tratta di un'aggiunta postuma operata in occasione di una più recente riedizione. Ci illumini? Ci sono state modifiche da un'edizione all'altra, e se si quali?
Quella è una pagina programmata e disegnata fin dall’inizio. Nagano ha sempre avuto ben chiaro cosa voleva dire e con quali mezzi voleva dirlo.
 
The Five Star Stories 118-119

13- Ovviamente ci rendiamo conto che è presto per tirare dei bilanci, ma cosa vi aspettate da un titolo di tale spessore? Che riscontro/influenza potrebbe avere sui lettori (e magari sull'editoria) nell'immediato futuro? Potremmo dire che si è rivelata essere la vostra nuova "killer application"? Ritieni ci siano molte opere di simile caratura attraverso le quali poter "educare" i lettori alla lettura?
Se il buon giorno si vede dal mattino, ci aspettiamo che FSS diventi proprio ben presto la nostra killer application. Riscontri nell’immediato futuro? Non credo ce ne saranno, e, in generale, non sono uno abituato a pensare all’immediato futuro. Preferisco programmare sulla media e lunga distanza. Da questo punto di vista, l’uscita di FSS in questo momento di mercato è provvidenziale, ma bisognerà riuscire a continuare in questo solco, e non sarà facile.

14- Lo ammettiamo candidamente: ora ci è venuta fame di 5SS. Abbiamo compreso la struttura narrativa imbastita da Nagano, e sappiamo che questi potrebbe fermarsi ai volumi pubblicati fin'ora senza che l'opera risulti monca, anzi. Ma da bravi ingordi ti chiediamo comunque se, che tu sappia, Nagano è sia magari al lavoro su di un tredicesimo volume...
Quel che so è che il lavoro cui si è dedicato anima & corpo negli ultimi anni, il lungometraggio GothicMade, è finalmente in dirittura d’arrivo. Non escluderei che, terminata la distribuzione dello stesso, Nagano possa rimettersi al tavolo da disegno.
The Five Star Stories 3 fatima
15- Visto che ci siamo, te la sentiresti di tirare un piccolo bilancio per l’anno appena concluso? E quali sono i buoni propositi di Flashbook Edizioni per l’anno nuovo?
Be’, un anno nel quale otteniamo la prima licenza europea per un titolo come FSS e ne iniziamo la pubblicazione, non può che essere un anno da ricordare. Aggiungiamo che anche in campo shojo siamo riusciti ad accaparrarci un pezzo da 90 come Elettroshock Daisy, che Adachi prosegue a gonfie vele, che siamo soddisfattissimi della nostra lineup attuale, che ci sono grandi sogni per il futuro e che se anche uno solo si realizzasse festeggeremmo alla grande.
Riguardo alla seconda metà della domanda, voglio andare controcorrente. Tutti declamano buoni propositi per l’anno a venire; noi, invece, preferiamo dirti che non abbiamo alcun buon proposito. Non ne abbiamo bisogno. Ci basta continuare a pedalare a testa bassa e pensare a lavorare come abbiamo sempre fatto.

Ti ringraziamo di nuovo per il tempo dedicatoci Cristian, e ti salutiamo con l’augurio di poterci risentire presto, magari per una nuova chiacchierata riguardante qualche altra ghiotta pubblicazione.
Grazie per l’augurio. A presto!
 
The Five Star Stories_lancia


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