RG Veda - CLAMPEra il 22 febbraio 1981 quando, all''uscita est della stazione di Shinjuku, Sunrise organizzò una manifestazione atta a promuovere il primo lungometraggio cinematografico di Mobile Suit Gundam; insieme allo staff erano presenti alcuni cosplayer dei personaggi principali della serie. Tra questi, un giovane e ancora sconosciuto Mamoru Nagano, vestito da Char Aznable, lesse un discorso divenuto poi celebre come la Proclamazione della nuova era dell'animazione (Anime shinseiki sengen).
Un evento inaspettato che segnò l'avvento di una nuova generazione di creativi, la prima generazione otaku (o otaku-generation), che avrebbe, nel decennio successivo, innovato e rivoluzionato l'animazione giapponese, sdoganandola verso un pubblico più adulto, seppur di nicchia. Parliamo di nomi del calibro di Hideaki Anno, Yoshiyuki Sadamoto, Shouji Kawamori, Haruhiko Mikimoto, Toshihiro Hirano e altri, e di anime come Macross, Gunbuster, Dangaioh, Bubblegum Crisis... Nascevano, quindi, i primi anime “da otaku per otaku”.
Parallelamente, un movimento simile si sviluppava nei manga; portabandiera di questo rinnovamento fu indubbiamente Kia Asamiya, che col suo Silent Möbius è noto come colui che “riportò gli anime su carta”, grazie a un'impostazione grafica delle tavole che ricordava molto i singoli frame degli anime, privi del movimento che caratterizzava i fumetti precedenti. Intorno a lui nomi come Takeshi Okazaki (Elementalors), Kazushi Hagiwara (Bastard!!), Mamoru Nagano (The Five Star Stories)...
Mentre questi signori segnavano una pesante innovazione concettuale e stilistica nei fumetti per ragazzi, contemporaneamente un misconosciuto gruppetto di ragazze, che si era fatto le ossa nell'ambiente doujinshi, faceva lo stesso in ambito shoujo: le CLAMP (che significa “montagna di patate”). Anzi, la rivoluzione in ambito shoujo fu ancora maggiore: le CLAMP, oltre a lavorare a stretto contatto con scrittori di shounen, avevano sfondato nell'ambito doujinshi disegnando parodie di fumetti per ragazzi quali Capitan Tsubasa o Saint Seiya. Il loro stile, grafico e narrativo, era quindi molto più vicino a questi ultimi piuttosto che a quello di autrici quali Moto Hagio, Keiko Takemiya o Riyoko Ikeda, dando il via ad una “shounenizzazione” dello shoujo manga, con titoli ibridi che ignoravano quasi completamente i dettami del Gruppo del 24. Esempio perfetto di tale cambiamento è il manga di debutto di questo gruppo di autrici: RG Veda.

CADRANNO SEI STELLE...

RG Veda doujinshi“All'alba dei tempi, tutto ciò che si trovava tra il cielo e la terra era governato dagli dèi e gli uomini, ancora impotenti, vivevano in pace perpetua sotto il dominio del signore degli dei, l'imperatore celeste. La vasta terra era fertile e ricoperta da mille colori, mentre il cielo era alto e trasparente. Sotto il dominio dell'imperatore celeste, persino l'invincibile stirpe guerriera degli Ashura aveva dimenticato da tempo cosa fosse la guerra. Ma all'improvviso su quel mondo si addensarono fosce nubi. Taishakuten, un semplice comandante, istigò i soldati alla rivolta... e all'interno del palazzo imperiale, levò la testa dell'imperatore al cielo. Fu l'inizio di un'epoca di disordini.”

Nato originariamente come doujinshi, RG Veda (Seiden – RG Veda) iniziò la sua serializzazione ufficiale nel 1989 sulla rivista Wings di Shinshokan, chiudendosi nel 1996 con un totale di 10 volumetti.
L'opera trae ispirazione dall'omonima raccolta di inni religiosi facente parte dei Veda, testi sacri della tradizione induista scritti in sanscrito antico tra il primo e il secondo millennio avanti Cristo.
La vicenda prende il via 300 anni dopo la rivolta attuata da Taishakuten per impossessarsi del trono imperiale, e segue le vicissitudini di Yasha-o, sovrano del clan Yasha e dio-guerriero più potente tra i comandanti a difesa del regno celeste. Ricevuto ordine dall'imperatore in persona di trovare ed uccidere Kuyo, veggente del precedente imperatore imprigionata da Taishakuten ora in fuga, Yasha-o decide di disubbidire, in parte perchè amico d'infanzia di Kuyo, in parte per la profezia che costei gli rivela dopo averla ritrovata.

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