I ciliegi fioriscono, ma quest'anno molte feste e banchetti all'aperto saranno e vengono cancellati, mentre il Giappone lotta ancora per riprendersi dallo shock del terremoto, del conseguente tsunami e dell'ancora pressante pericolo atomico.
Il parco di Ueno, dove la capitale ama celebrare l'hanami, non verrà preparato a festa come al solito, si stima che si tratta della prima volta, che vengono saltate le celebrazioni, dalla fine delle ostilità della II Guerra Mondiale. Non si vedono più le lanterne bianche e rosse appese agli alberi, ci sono meno teloni azzurri e verdi stesi sui prati, soprattutto non si sentono i canti e gli schiamazzi di gruppi un po' alticci che festeggiano.
Il primo a dare la linea della moderazione per la capitale è stato il governatore di Tokyo Ishihara Shintaro - già venuto alla ribalta delle cronache per la sua battaglia contro i manga e gli anime lolicon, e per aver affermato che lo tsunami è una punizione divina avverso l'avida e consumista società giapponese - questa volta ha affermato: "I ciliegi sono in fiore, ma questo non significa che noi automaticamente dovremmo bere e divertirci. Non è tempo per ammirare i boccioli, la nostra solidarietà può emergere solo condividendo il dolore dei nostri connazionali più sfortunati." e aggiunge: "Alla fine della seconda guerra mondiale tutti erano più morigerati, anche se il Giappone aveva perso, aveva la solidarietà di tutti i giapponesi, ah quelli erano bei tempi!"
Non tutti sono d'accordo, che un clima solenne e sottotono possa aiutare realmente i terremotati, Yoshida e Kayano i responsabili dei parchi di Tokyo sostegno al contrario:"la cancellazione dell'hanami è un grande sbaglio, poiché il ciliegio in fiore è il simbolo del Giappone, e i parchi perdono il loro spirito gioioso in tempi in cui dovrebbero attrarre più persone. Se ci tratteniamo troppo la città morirà, il terremoto, lo tsunami e la crisi nucleare, con la conseguente scarsità di energia elettrica, già hanno portato abbastanza tristezza e miseria. Dobbiamo, invece, cercare di tirarci su di morale!"
È sulla stessa linea di pensiero un produttore di sakè, che grazie al suo discorso filmato e postato online, è divento un hit in Giappone, oltre aver scatenato un acceso dibattito. L'uomo chiama i nipponici a contribuire alla ripresa economica della regione del Tohoku, celebrando l'hanami e bevendo i liquori prodotti nelle aree colpite dal cataclisma:
Un messaggio da Iwate, una prefettura colpita dal terremoto, alle persone di tutto il Giappone e di tutto il mondo.
[0.05]
Mi chiamo Kosuke Kuji, e io sono la quinta persona succeduta a dirigere la nostra distilleria qui a Ninohe, nella prefettura di Iwate. Noi prepariamo un sakè chiamato "Nambu Bijin". La prefettura di Iwate è stata devastata dal terremoto del Tohoku.
[0.21]
Anche la nostra distilleria ha subito dei danni: parte di un camino è stato danneggiato, e un vecchio magazzino è in parte crollato. I danni sono gravi, ma stiamo già lavorando duro per ricostruire la nostra fabbrica.
[0:34]
Apprezziamo molto le donazioni, la prefettura di Iwate ha ricevuto molti di generi di soccorso, e ringraziamo tutti profondamente per la loro gentilezza e il supporto.
[0:40]
Anche se per noi qui in Tohoku non è né il tempo né il luogo più opportuno di farci una bella bevuta, ciò non vuol dire che tutti gli altri giapponesi debbano astenersi dal bere, se continueranno a farlo, questo sì, che ci causerà ancor più gravi danni economici.
[0:50]
Il sakè da alle persone più energia, guarisce lo spirito. Vi invitiamo tutti a sostenere Tohoku bevendo sakè!
[1:02]
Pertanto, per noi sarebbe meglio se tutti andassero avanti come al solito e si godessero un buon drink all'hanami party, invece di astenersi per nostro conto.
[1:09]
Il sakè giapponese solleva dai pesi quotidiani, fa gustare cibi ancora meglio, e ci gratifica.
[1:18]
Il sakè è fatto di riso, acqua e Koji (spore di muffe). Vi preghiamo di ottenere più energia per il domani bevendo sake, in modo tale da donare un po' di quella stessa energia alle zone colpite dal terremoto.
[1:31]
Qui nella prefettura di Iwate, siamo produttori di alcolici e abbiamo in programma di continuare a fare del nostro meglio per produrre sakè ancora più di qualità, anche per dare supporto alle popolazioni lungo la costa, ossia la zona più danneggiata.
[1:46]
Pertanto, vorrei invitare la gente che vive a Tokyo, in Giappone, e in effetti in tutto il mondo, a bere bene, bere sakè proveniente dalla prefettura di Iwate, per mostrare il vostro sostegno alle persone e alle regioni colpite dal disastro.
[1:54]
Vi ringrazio molto per avermi ascoltato.
(traduzione approssimativa)
Fonti consultate:
Google News
Japanprobe
trans-aid
Il parco di Ueno, dove la capitale ama celebrare l'hanami, non verrà preparato a festa come al solito, si stima che si tratta della prima volta, che vengono saltate le celebrazioni, dalla fine delle ostilità della II Guerra Mondiale. Non si vedono più le lanterne bianche e rosse appese agli alberi, ci sono meno teloni azzurri e verdi stesi sui prati, soprattutto non si sentono i canti e gli schiamazzi di gruppi un po' alticci che festeggiano.
Il primo a dare la linea della moderazione per la capitale è stato il governatore di Tokyo Ishihara Shintaro - già venuto alla ribalta delle cronache per la sua battaglia contro i manga e gli anime lolicon, e per aver affermato che lo tsunami è una punizione divina avverso l'avida e consumista società giapponese - questa volta ha affermato: "I ciliegi sono in fiore, ma questo non significa che noi automaticamente dovremmo bere e divertirci. Non è tempo per ammirare i boccioli, la nostra solidarietà può emergere solo condividendo il dolore dei nostri connazionali più sfortunati." e aggiunge: "Alla fine della seconda guerra mondiale tutti erano più morigerati, anche se il Giappone aveva perso, aveva la solidarietà di tutti i giapponesi, ah quelli erano bei tempi!"
Non tutti sono d'accordo, che un clima solenne e sottotono possa aiutare realmente i terremotati, Yoshida e Kayano i responsabili dei parchi di Tokyo sostegno al contrario:"la cancellazione dell'hanami è un grande sbaglio, poiché il ciliegio in fiore è il simbolo del Giappone, e i parchi perdono il loro spirito gioioso in tempi in cui dovrebbero attrarre più persone. Se ci tratteniamo troppo la città morirà, il terremoto, lo tsunami e la crisi nucleare, con la conseguente scarsità di energia elettrica, già hanno portato abbastanza tristezza e miseria. Dobbiamo, invece, cercare di tirarci su di morale!"
È sulla stessa linea di pensiero un produttore di sakè, che grazie al suo discorso filmato e postato online, è divento un hit in Giappone, oltre aver scatenato un acceso dibattito. L'uomo chiama i nipponici a contribuire alla ripresa economica della regione del Tohoku, celebrando l'hanami e bevendo i liquori prodotti nelle aree colpite dal cataclisma:
Un messaggio da Iwate, una prefettura colpita dal terremoto, alle persone di tutto il Giappone e di tutto il mondo.
[0.05]
Mi chiamo Kosuke Kuji, e io sono la quinta persona succeduta a dirigere la nostra distilleria qui a Ninohe, nella prefettura di Iwate. Noi prepariamo un sakè chiamato "Nambu Bijin". La prefettura di Iwate è stata devastata dal terremoto del Tohoku.
[0.21]
Anche la nostra distilleria ha subito dei danni: parte di un camino è stato danneggiato, e un vecchio magazzino è in parte crollato. I danni sono gravi, ma stiamo già lavorando duro per ricostruire la nostra fabbrica.
[0:34]
Apprezziamo molto le donazioni, la prefettura di Iwate ha ricevuto molti di generi di soccorso, e ringraziamo tutti profondamente per la loro gentilezza e il supporto.
[0:40]
Anche se per noi qui in Tohoku non è né il tempo né il luogo più opportuno di farci una bella bevuta, ciò non vuol dire che tutti gli altri giapponesi debbano astenersi dal bere, se continueranno a farlo, questo sì, che ci causerà ancor più gravi danni economici.
[0:50]
Il sakè da alle persone più energia, guarisce lo spirito. Vi invitiamo tutti a sostenere Tohoku bevendo sakè!
[1:02]
Pertanto, per noi sarebbe meglio se tutti andassero avanti come al solito e si godessero un buon drink all'hanami party, invece di astenersi per nostro conto.
[1:09]
Il sakè giapponese solleva dai pesi quotidiani, fa gustare cibi ancora meglio, e ci gratifica.
[1:18]
Il sakè è fatto di riso, acqua e Koji (spore di muffe). Vi preghiamo di ottenere più energia per il domani bevendo sake, in modo tale da donare un po' di quella stessa energia alle zone colpite dal terremoto.
[1:31]
Qui nella prefettura di Iwate, siamo produttori di alcolici e abbiamo in programma di continuare a fare del nostro meglio per produrre sakè ancora più di qualità, anche per dare supporto alle popolazioni lungo la costa, ossia la zona più danneggiata.
[1:46]
Pertanto, vorrei invitare la gente che vive a Tokyo, in Giappone, e in effetti in tutto il mondo, a bere bene, bere sakè proveniente dalla prefettura di Iwate, per mostrare il vostro sostegno alle persone e alle regioni colpite dal disastro.
[1:54]
Vi ringrazio molto per avermi ascoltato.
(traduzione approssimativa)
Fonti consultate:
Google News
Japanprobe
trans-aid
Credo invece che se il Giappone vuole risollevarsi debba vivere, lavorare e divertirsi come sempre se non di piu'...l'unico modo per far ricominciare al piu' presto le attivita' economiche nelle prefetture colpite.
Può essere anche un modo per superare il lutto, ed esorcizzare la cosa.
Purtroppo il discorso non è semplice ed i politici ci mettono del loro...io il mio personale parere è che la vita deve andare avanti, senza ovviamente scordarsi ciò che è successo.Vedere che cmq i classici rituali non vengono meno può dare una mano al morale di chi deve ricominciare da capo...insomme hanno già subito un cataclisma di proporzioni spaventose facciamogli almeno rilassare un'oretta sotto un ciliegio...non ci vedo niente di amorale!
C'è il tempo per tutto: per riflettere e non dimenticare ma anche per svagarsi e godersi pienamente una bella giornata con i proprio cari.
Mi auguro che Ishihara non faccia proseliti e la sua discutibile decisione non ispiri altri amministratori locali. D'altra parte che il governatore della capitale sia un personaggio quantomeno bizzarro è ormai evidente da un po' di tempo, tanto che penso abbia definitivamente perso il senno o semplicemente stia lucidamente agendo con l'intenzione di rendere impossibile una sua rielezione, visto che con le sue iniziative sta colpendo un po' tutti i gruppi e le classi sociali, anche coloro che lo hanno votato in passato, magari condividendo le sue inclinazioni moralizzatrici, dimentichi dei suoi trascorsi "letterari", dei quali non mi pare si sia mai pubblicamente pentito.
Perché non festeggeranno l'Hanami?
Anche se è vero che invece di andare a divertirsi sarebbe meglio essere solidali con gli altri giapponesi che non lo potranno festeggiare a causa delle recenti catastrofi, è anche vero che vivere in un clima di tristezza non fa bene a nessuno, quindi sono d'accordo con i gestori dei parchi e dico che l'hanami dovrebbe essere festeggiato.
1 le punizioni divine non esistono, le calamità naturali colpiscono buoni e cattivi, ricchi e poveri, non sono selettive. Poi chi è lui per dire che un dato comportamento è sbagliato?
2 Dopo una catastrofe una delle cose più importanti è cercare di tenere gli stessi comportamenti di prima per poter superare il trauma. Una festa poi, magari più moderata, aiuta tutti e solleva lo spirito delle persone.
Peccato che da tempi immemori i vari politici hanno sempre sfruttato a loro vantaggio certe tragedie per far passare le leggi più stupide contando sulla paura e sulla disperazione. Mi dispiace vedere che nel 2011 questo accada ancora.
Ripeto, troppa spavalderia ed interessi economici dietro questo discorso. Almeno quest'anno, io eviterei.
Intorno a Ground Zero, gli americani non c'hanno voluto più nulla e per tutto il 2001 molte feste locali sono state soppresse per rispetto di chi fu.
X quanto riguarda il festeggiare o meno, credo che sì, dovrebbere festeggiare, ma con moderazione... Senza troppi esuberi.
In questo momento tutti devono rimanere uniti T.T
non so come spiegarlo bene, ma credo che un pò di distrazione non possa che fare ben, ovviamnete ci vuole un limite e un equilibrio, non dico di fare una festa da mille e una notte, ma una festa dove si possa sentire il calore di una grande famiglia..e l'importante è sì andare avanti, rifiorire come i ciliegi ad ogni primavera, senza però dimenticare il passato, ma soprattutto chi sono.
Distrarsi fa solo che bene in questi casi, anche solo per un giorno...
E' vero, la stessa natura che ora si mette il suo vestito più bello in vista dell'annuale fioritura dei ciliegi è la stessa che, un mese fa, ha causato un disastro di immani proporzioni le cui conseguenze continueranno ad abbattersi sul popolo giapponese per molto, molto tempo. Ed è vero che bisogna avere rispetto per coloro che non ci sono più, ma non bisogna instillare in chi è rimasto il senso di colpa del sopravvissuto.
E, da un punto di vista puramente economico, il venditore di sakè non sta dicendo cose assurde: l'economia ha subito una batosta, l'hanami è certamente un evento che smuove l'economia (un po' come da noi i mercatini di Natale) e se la gente non compra nulla non è che l'economia ne trae giovamento.
cosi aggravano la tristezza che c'è lì nell'aria
E' uno che parla abbastanza chiaro senza se e senza ma e si rifà ad ideali ormai scomparsi da 60 anni in Giappone (purtroppo)...non è amico di Obama o Hu Jintao, anzi non è amico di nessuno ^^ ma forse è proprio per questo che è al potere da 12 anni nella metropoli più grande e forse più forte economicamente del mondo
La vita va avanti. Non è strappandosi i capelli che si riportano in vita i morti. Cancellare una festa che è simbolo della cultura giapponese non serve a nulla, è solo oscurantismo.
Non è questo il modo di fare solidarietà.
Piuttosto ci si deve dare da fare a ricostruire, ancora di più al momento serve una festa simile, per incoraggiare gli animi.
Inoltre sarebbe un'ipocrisia farsi la bocca buona con le donazioni e poi causare un danno economico di milioni cancellando un evento così importante.
Non siamo del dopoguerra mondiale. I tempi sono diversi e le situazioni cambiano, non si può fare un paragone simile.
Quando i samurai si sacrificavano per una certa causa, si sentivano come i petali di ciliegio che cadevano proprio quando erano arrivato alla loro espressione più gloriosa. La contemplazione dei ciliegi ha un significato dolce e amaro, non è solo un inno alla vita che sboccia, ma anche una riflessione su quanto sia effimera, e se quindi l'hanami verrà fatto con sobrietà, richiamandosi al suo vero significato profondo, non avrà proprio niente di immorale.
Visto che ne sai più di noi, potresti spiegarci perchè secondo te fa bene a non far celebrare questa tradizione? So che nella mentalità di qualche decennio fa c'era preoccupazione verso le fonti di svago che avrebbero potuto sminuire il vigore giapponese (e si è visto), ma credo che questa festa non sia inclusa da un discorso del genere...
Io sinceramente sono contrario....la festa degli hanami è più incentrata all'ammirazione e alla caducità della bellezza...che senso ha accostarla ad un dramma (seppur colossale) come quello appena avvenuto?
La vita va avanti e deve essere vissuta!!!!!
Visto quindi che la linea è questa potrebbe essere d'aiuto per stemperare la sofferenza e la tragedia (per cui io sono vicino al popolo guiapponese) provare a festeggiare, lo dico ovviamente con il rispetto della scelta e delle singole opinioni.
non starò a qui a specificare qual'è il suo pensiero politico, ma le sue frasi sono sempre e comunque riconducibile ad una determinata area.
ah, per il fatto che sono 12 anni che governa tokyo: in alcuni paesi del mondo ci sono uomini che governano da 15 anni senza aver concluso nulla. la longevità non è segno di competenza.
Ritengo che i giapponesi debbano festeggiare l'hanami. Di certo lo farebbero in maniera diversa, più discreta, meno allegra ma anche questo non è una maniera per onorare coloro che sono morti a causa dello tsunami?
Se vuole fare una buona cosa l'esimio governatore faccia piantare un nuovo giardino con tanti alberi quanti sono i tecnici della centrale. Sarà di memento.
Concordo anche io che gli anni di potere continuo non determinano la bontà del'azione di un uomo...in Italia abbiamo e abbiamo avuto a riguardo parecchi esempi locali e nazionali...
<i>Il primo a dare la linea della moderazione per la capitale è stato il governatore di Tokyo Ishihara Shintaro - già venuto alla ribalta delle cronache per la sua battaglia contro i manga e gli anime lolicon, e per aver affermato che lo tsunami è una punizione divina avverso l'avida e consumista società giapponese - ...</i>
Ma si rende che il suo modo di ragionare non può stare in piedi? Ormai è antiquato. Ma di quale punizione divina parlerebbe? Non capisco...
A parte ciò, comunque mi sembra che abbiano veramente chiesto alle persone giuste cosa sia meglio fare per quanto riguarda i festeggiamenti in vista dell'Hanami - ma tanto ormai non si farà più niente visto che il periodo della fioritura dei ciliegi ormai si sta già per concludere - ... I responsabili dei parchi di Tokyo e un produttore di Saké... Più di parte di così! E capisco che il Signor Kuji asserisca che bere Saké, il suo Saké, possa promuovere un nuovo decollo dell'economia nazionale, ma secondo me ha anche le sue "buone" ragioni per dire ciò!
Non è cancellando i festeggiamenti che i politici dimostrano di star vicino a chi stato colpito di più da questa tragedia.
Poi non capisco di cosa si lamenta, che i giapponesi mi sembrano molto uniti e solidali tra loro in questo momento di crisi,anzi stanno dando un grande esempio al mondo...tanto vero, lui imagino quanto si sia mobilitato...
Per quanto riguarda i responsabili dei parchi e il produttore di sake, sì in parte lo faranno per interesse, ma alla fine hanno anche ragione, non è che se tutti i giapponesi smettono di fare quello che fanno e stanno tutto il giorno a pregare(poi i giapponesi sì, proprio guardaxD) magicamente si risolve tutto...invece fanno bene a rimboccarsi le maniche, a riprendere la propria vita!
E' un po' troppo presto per far finta che niente sia successo, è un peccato ma credo che una festa ora come ora sia prematura.
IN GIAPPONE ancora nn hanno realizzato la catastrofe global umana che è successa...lì nn potrano più viverci se non se ne rendono conto sono dei totali ingenui.
ciò ke è successo è una tragedia umana senza precedenti e I MALATI SARANNO MIGLIAIA...Lì CI VUOLE LA CORTE MARZIALE PER LA TEPCO e mi meraviglia ke ancora stiano lì a parlare....IL GIAPPONE STAVOLTA CI HA MOLTO MOLTO MA MOLTO DELUSO.
E' come se dopo il terremoto de L'Aquila gli aquilani non avessero festeggiato il natale e capodanno! ^^;;;;;
E' chiaro, ancora non hanno risolto, ma non è successo nulla di apocalittico...il problema è a Fukushima alla fine, ma stanno lavorando duramente per tenere tutto sotto controllo e risolvere al più presto.
Che la Tepco debba pagare è chiaro ed è già stato deciso e annunciato da loro stessi, ci mancherebbe.Cosa cavolo c'entra il giappone intero come paese con la tepco azienda privata poi, spiegamelo.Pensiamo piuttosto ora come ora agli sfollati e alla ricostruzione
I Giapponesi devono continuare a guardare avanti senza rattristarsi e piangere di ciò che è successo dietro, cosa c'è di meglio di una pioggia di rosa che rallegra un ottimo sorso di saké o un buon bocconcino della loro ottima cucina?
togli tutto questo rimane abbrutimento e tristezza!
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