Logo RenBooksCon l’arrivo del 2012, la neonata Renbooks, casa editrice dedita alla divulgazione del fumetto GLBTQI, sceglie di ampliare il suo raggio d’azione rispetto ai metodi di comunicazione canonici con il pubblico (pubblicazione di volumi, tra cui nel 2011 hanno fatto capolino Baciando il cielo di Kotaro Takemoto, Rika’tte Kanji – Una novellina a Tokyo di Rica Takashima, e Virtus del maestro Gengoroh Tagame, apertura di portali online, pagine sui principali social networks Facebook e Twitter) e lo fa con una serie di conferenze ospitate in varie città d’Italia.
Prima tappa di questo giro si è tenuta lo scorso 14 Gennaio a Roma, dove Renbooks e i suoi lettori sono stati accolti nell’atmosfera calda e funzionale della fumetteria Kokoro Café sita in via Cesare Balbo 19, a due passi da Via Nazionale e da uno dei maggiori punti di snodo della vita capitolina, la Stazione Termini.
A fare gli onori di casa, sorridenti dietro alle compatte pile delle loro pubblicazioni e pronti alle tante domande dei presenti, sono stati Nino Giordano e Fabio Freddi, proprietari e staff di Renbooks, aiutati da Susanna Scrivo, autrice di monografie quali Rumiko Takahashi. La regina dei manga, Heidi. La bambina delle Alpi e Nuvole e arcobaleni. Il fumetto GLBT.

Per fumetto giapponese gay si intende le due grandi categorie Bara (Rosa), disegnato da uomini omosessuali per lo stesso specifico target, in contrapposizione al Boy’s Love (da noi noto anche come Yaoi o Shounen-Ai), accusato di mostrare un’omosessualità alterata nel suo essere elaborata da un pubblico prettamente femminile ed eterosessuale, e Yuri (Giglio), selezionando fra quest’ultimo opere realizzate da donne lesbiche.

Reportage RenBooks 1

Ad arrivare al cuore dell’incontro è Susanna Scrivo con una veloce disamina circa la creazione del Bara: la nascita del filone viene riconosciuta negli anni ’70 sulla scia della “seconda ondata” del femminismo che ha origine dagli eventi del Settembre 1968 in America. Dall’altra parte dell’Oceano Pacifico, avanguardia depositaria di questa innovazione nel campo dei manga si fa il celeberrimo Gruppo 24, in particolare attraverso Kaze to Ki no Uta di Keiko Takemiya, l’antesignano del genere Boy’s Love che pioneristicamente introduce l’ambientazione scolastica, liceale come luogo principe dello sviluppo e del consumo di pulsioni sino ad allora represse e proibite, idea in seguito ripresa da altri membri del Gruppo, in primis Riyoko Ikeda in Caro Fratello e Orpheus.
Nel frattempo, sempre nel Paese del Sol Levante le comunità gay si rivelano sensibili interpreti dei cambiamenti alla concezione della società tradizionale che hanno l’epicentro negli Stati Uniti e si configurano le cosiddette Barazoku, “tribù di rose” (di cui un piccolo raduno di appartenenti, rigorosamente abbigliati con tuniche greco-romane e inneggianti all’amore libero, compare fra le pagine di MW di Osamu Tezuka), un appellativo in seguito mutuato da una rivista che, come la statunitense Physique Pictorial, sotto la parvenza di pubblicazione culturista, pian piano sdogana immagini di uomini in atteggiamenti più o meno intimi nonché le prime illustrazioni omoerotiche.
Perciò, si può affermare che il Bara viene creato in contemporanea e grazie all’insostituibile iniziativa del Boy’s Love.
Nel corso del decennio successivo, esso viene rivoluzionato da Kotaro Takemoto (che fino ad allora aveva lavorato in veste di mangaka Shoujo con uno pseudonimo femminile) nella sua componente fondamentale, ovvero quella sessuale, la quale viene mitigata per tramite dell’introduzione dell’argomento prettamente amoroso (un compromesso dalle conseguenze amare: la sua popolarità ha incassato un duro colpo).

Renbooks a Roma: Showcase - Parte 1


Tornando ai giorni nostri, Renbooks è la nuova realtà editoriale dedicata ai fumetti GLBT (non unicamente manga, dunque) che ha esordito nel mercato italiano nel Giugno 2011: la scelta di focalizzarsi su tale branca è stata dettata dalla volontà di rivitalizzare non solamente la sottocategorizzazione indirizzata ai gay bensì tutto il mercato italiano di manga, il quale negli ultimi tempi è notoriamente congestionato dall’immissione di svariati editori che tendono a riproporre i medesimi generi, i medesimi nomi, i medesimi stilemi a discapito della qualità e delle finanze del consumatore.
Pertanto, la redazione di Renbooks ha preferito optare per una linea in grado di coniugare passione personale e innovazione; non senza tuttavia incontrare qualche resistenza. Come Fabio Freddi ci spiega, infatti, la principale difficoltà nel sopravvivere nell’attuale panorama nostrano sta nel saper ben gestire il ritorno economico che, per forza di cose, avviene in maniera diluita nel tempo, nonché, per Renbooks in particolare, vincere la reticenza delle librerie di varia che non sempre sono disposte a esporre prodotti ritenuti potenzialmente offensivi dal cliente medio; al contrario, quest’ostacolo non si incontra con le fumetterie in quanto queste ormai sono, per merito della presentazione di Hentai e Boy’s Love, avvezze all’inclusione di tipologie che il non conoscitore forse non si aspetta. In modo analogo ma magari più inaspettatamente, un’ulteriore limitazione proviene dalla stessa comunità gay che paventa una fatale autoghettizzazione.

Per quanto concerne la distribuzione, il progetto iniziale prevedeva la sola vendita online, ma poi ci si è resi conto che non era abbastanza, che il compratore non è abituato a rivolgersi direttamente all’editore e dà la priorità ai canali di vendita/acquisto tradizionali; di qui, la necessità di adeguarsi a questo trend, un adeguamento graduale che ha ricevuto un potente incentivo attraverso il recente contratto stipulato con il distributore Alastor, esclusivo per le fumetterie; gli accordi sono stati siglati durante il periodo natalizio e diventano di fatto attivi a partire da ora (il ritardo è dovuto alla dilazione della distribuzione in concomitanza con le festività e il Capodanno). Per Renbooks si tratta certamente di una svolta positiva, che si crede andrà a favorire e incoraggiare la visibilità di tutto il genere, che in sostanza lo aiuti a ottenere un’attenzione non più sporadica e occasionale e a non scomparire nel marasma dei voluminosi cataloghi italiani. Una prima mossa incoraggiante in questo senso è già stata fatta con il numero 175 di Mega, la rivista di Alastor, che dedica la copertina proprio a Renbooks e a Takeshi Matsu, autore di Three Animals Go (in vendita da Marzo), e contiene un’interessante intervista a Nino Giordano.

Reportage RenBooks 2

Ma Renbooks non è solamente Renbooks, è anche Ren studio: Ren studio nasce dall'incontro tra Nino Giordano e Fabio Freddi, come progetto che raccolga le esperienze e le diverse professionalità dei propri collaboratori, che da dieci anni lavorano a vario titolo nel campo dell'editoria e del fumetto. Con la collaboraione di Silvia Galliani e Giulio Macaione, Ren studio si occupa di editoria a fumetti ma, lasciando libera la creatività e la soggettività di tutti i partecipanti al progetto, si rivolge anche ad altri settori editoriali. Ren studio è in grado di fornire assistenza completa agli editori, dalla fase di progettazione di volumi, all'ideazione di characters e sceneggiature, dalla traduzione, fino al "visto si stampi".
Ren studio è un portale online che ospita produzioni consultabili gratuitamente; attualmente sono disponibili quattro capitoli di Ofelia di Giulio Macaione e Barba di Perle di Flavia Biondi, in arte Nathanielle, per il quale a breve è prevista anche la versione cartacea.
Altro esperimento pioniere è rappresentato da Big is Better, manhua del cinese Song, disponibile in formato PDF.

Dulcis in fundo, in occasione di questa conferenza sono stati fatti degli annunci, alcuni dei quali esclusivi. Per il 2012 è stata confermata la pubblicazione di Nakayoshi Wanko di Inaki Matsumoto, il primo Boy’s Love edito da Renbooks e primissimo esponente in Italia di un nuovo genere di nascita assai recente in Giappone, il Gachi-Muchi: il nome è una dalla contrazione delle parole “Gacchiri” e “Muchimuchi”, traducibili approssimativamente come “Muscoloso-Cicciottoso”, e indica un filone apparso nel 2005 che rappresenta il punto d’incontro il Boy’s Love e il Bara; in effetti, Nakayoshi Wanko è sceneggiato e disegnato da una donna ed è serializzato su un periodico indirizzato a donne, e in quanto tale è considerato un BL nonostante i protagonisti siano distintamente dei Bears.
Oltre a ciò, verranno portati altri autori americani a parte Steve MacIsaac e il suo Shirtlifter, e il primo disegnatore europeo ad appartenere alla scuderia Renbooks sarà Alfonso Casas Moreno con Marica tu.
Riguardo lo Yuri, le case editrici “prese di mira” sono Shoudensha e Ichijinsha, e la rivista ammiraglio di quest’ultima Yurihime.
Sono state poi annunciate due nuove antologie di Kotaro Takemoto, ossia Gogatsu no Sei Kamoshiremasen-Magari a Maggio e Kumo ni Dakarete Nemuritai-Dormendo tra le Nuvole, che raccolgono storie antecedenti a quelle riunite in Baciando il cielo e anche per questo contengono una rappresentazione grafica più esplicita.
Infine, tra l’entusiasmo generale e numerosi sussurri di assenso, è stato espresso il desiderio di prendere contatti per l’ottenimento del summenzionato Kaze to Ki no Uta, un progetto, questo, che purtroppo richiede tempo e una lunga preparazione e pianificazione a causa dei problemi con i diritti relativi alla Takemiya e per l’esistenza di numerose edizioni fortemente differenti per numero di volumetti, formato e prezzo.

Renbooks a Roma: Showcase - Parte 2


In definitiva, questa conferenza-incontro romana si è rivelata una buonissima occasione di discussione e approfondimento, svoltasi nell’appropriata cornice di una sala piena di manga e gadgets in esposizione vivacizzata da una sottile vena di verve e di imbarazzo, ben più visibile, tanto da parte dello staff quanto degli interessati al momento di prendere la parola. E con quest’ultima nota di colore, ringraziamo per la completa disponibilità e rimaniamo in contatto con gli amici di Renbooks in attesa di apprendere le altre date del “tour” e le prossime pubblicazioni che arricchiranno il mercato e la nostra conoscenza dell’universo manga.

Si ringrazia Kotaro per la gentile concessione del materiale fotografico e video.