Una delle caratteristiche del Giappone (ma, più in generale, del mondo) della seconda metà degli anni '90 fu il notevole slancio in campo tecnologico.
E' il periodo dei videogiochi all'avanguardia, quelli poligonali della Sony Playstation, del Nintendo 64 e del Sega Saturn e Dreamcast.
Il periodo del boom di Internet, che finalmente diventa fenomeno di massa in tutto il mondo, e dei primi giochi online.
Nascono manga e anime come Corrector Yui o telefilm come Denkou Choujin Gridman/Super Human Samurai Cyber Squad che fanno della rete informatica il loro fulcro, immaginandola come un vero e proprio mondo a sè, che vive parallelamente al nostro. C'è ansia, curiosità e paura per il futuristico 2000 che è di lì a venire e per il tanto chiacchierato Millenium Bug che si porterà con sé al suo arrivo.
Esplode il boom dei Tamagotchi, animaletti virtuali da allevare, e dei Pokemon, videogioco di ruolo Nintendo basato su mostriciattoli di fantasia da catturare, far crescere e combattere fra loro e destinato a sempre più crescenti fortune.
E' in questo contesto che nasce e si sviluppa un altro fenomeno, che assimila tutti gli elementi di questo periodo, quello dei Digimon.
I Digimon (デジモン Dejimon, crasi di デジタル Dejitaru/Digital e モンスターMonsutā/Monster) nascono nel 1997, periodo in cui la popolarità dei Pokemon Nintendo andava crescendo per via dell'inizio della serie a cartoni animati a loro dedicata.
Padre dei Digimon è Akiyoshi Hongo, misterioso nome dietro a tutte le produzioni legate al franchise ma di cui non si conoscono molte informazioni.
La casa produttrice è la Bandai, già madre del Tamagotchi, che lancia sul mercato una versione aggiornata del popolare giocattolo. I Digimon V-Pet (Virtual Pet) sono dei Tamagotchi più complessi, che rendono possibile non soltanto allevare e far crescere (i Digimon, come il pulcino alieno del Tamagotchi, cambiano forma man mano che crescono) il piccolo mostro contenuto al loro interno, ma anche connettere due dispositivi per far combattere fra loro le creature dei due giochi.
Pian piano, il fenomeno dei Digimon si allarga e la casa produttrice Bandai immette sul mercato non soltanto numerose versioni differenti del V-Pet, ma anche giochi di carte, pupazzi e videogiochi (il primo titolo dei Digimon esce nel 1998 per il Sega Saturn).
Come per tutti i grandi fenomeni mediatici di questo tipo, anche per i Digimon nasce un adattamento manga, C'mon Digimon, disegnato da Hiroshi Izawa e pubblicato nel 1997 su V-Jump di Shueisha, rivista dedicata ai videogiochi a cui i Digimon saranno inscindibilmente legati.
Concluso questo, lo stesso autore si metterà all'opera su un secondo manga, decisamente più fortunato.
Digimon Adventure V - Tamer 01 (Dejimon Adobenchā V-Teimā 01) occuperà le pagine di V-Jump dal 1998 al 2003, finendo raccolto in nove volumi.
Protagonista della storia è un bambino del mondo reale che viene trasportato in un mondo parallelo abitato da creature chiamate Digimon e che insieme ad un mostriciattolo di nome Zeromaru lotta per salvare il mondo digitale dalle oscure trame di Daemon.
Il successo del manga permetterà a quel bambino, Taichi Yagami, di continuare a vivere nuove avventure, seppure in un diverso formato. E' il momento, per i Digimon, di espandersi verso un nuovo settore, quello che darà loro la maggior popolarità: l'animazione.
ADVENTURE 01: MONDI DIGITALI DI FINE MILLENNIO
Nella primavera del 1999 i cinema giapponesi proiettano un cortometraggio di venti minuti dedicato ai mostri digitali, Digimon Adventure (Dejimon Adobenchā).
Protagonista della storia è un bambino che i fans di Digimon Adventure V - Tamer 01 ben conoscevano, ossia Taichi Yagami, anche se la sua storia è qui riscritta in maniera differente rispetto al manga e il personaggio è più giovane anagraficamente. Taichi, un bambino giapponese come tanti altri, assiste alla nascita nel mondo reale di un Digimon, un mostro proveniente da un mondo digitale. Lui e la sorellina Hikari si prendono cura del piccolo Koromon, che cresce attraversando numerosi stadi evolutivi per giungere poi alla battaglia contro un altro mostro digitale arrivato nel mondo degli umani, il gigantesco Parrotmon.
Grandi nomi sono coinvolti nella realizzazione del corto, a partire dal regista, l'oggi celebre Mamoru Hosoda (La ragazza che saltava nel tempo), per continuare con la sceneggiatrice Reiko Yoshida (Tokyo Mew Mew, Virtua Fighter). Il character design è affidato a Katsuyoshi Nakatsuru (Dragon Ball, Dr. Slump & Arale, Beet Vandel Buster), mentre la colonna sonora al compianto Takanori Arisawa (Sailor Moon).
I tre personaggi principali Taichi, Hikari e Koromon/Agumon/Greymon hanno rispettivamente le voci di Toshiko Fujita (Dai in Dai no daibouken, Rui in Cat's Eye, Mamiya in Hokuto no Ken), Kae Araki (Chibiusa in Sailor Moon, Miaka in Fushigi Yuugi, Felicia in Darkstalkers) e Chika Sakamoto (Yaten/Sailor Star Healer in SailorStars, Daisuke in Ginga Nagareboshi Gin).
Il cortometraggio si colloca come ideale prequel per una serie televisiva realizzata dalla Toei Animation che debutta sugli schermi televisivi il giorno successivo all'uscita nei cinema di Digimon Adventure e che porta lo stesso titolo. Digimon Adventure (o Digimon Adventure 01) che dir si voglia, occupa i palinsesti televisivi per 54 puntate, fra il Marzo del 1999 e quello del 2000.
Gran parte dello staff che realizzò il cortometraggio è riconfermata per la serie televisiva, da Katsuyoshi Nakatsuru a Takanori Arisawa, da Reiko Yoshida ai tre doppiatori succitati, che riprendono i loro ruoli.
Cambia invece la regia, ora affidata a Hiroyuki Kakudou (Aoki Densetsu Shoot, Dragon Ball GT, One Piece) e si aggiungono numerosi doppiatori importanti, da Ai Maeda a Chikao Ohtsuka, da Masami Kikuchi a Junko Takeuchi, per caratterizzare i protagonisti umani e i numerosissimi mostri virtuali.
Digimon Adventure 01 è la storia di sette bambini giapponesi: Taichi Yagami, Yamato Ishida, Sora Takenouchi, Koushirou Izumi, Mimi Tachikawa, Jou Kido e Takeru Takaishi (ai quali si aggiungerà, nella seconda parte della serie, anche Hikari, la sorella minore di Taichi vista nel prequel cinematografico). Durante un campo estivo, i ragazzi vengono trasportati misteriosamente in un mondo parallelo, Digiworld, composto di dati digitali e abitato da creature mostruose, i Digimon. Fra questi, otto creature si uniranno rispettivamente ai "bambini prescelti": Agumon, Gabumon, Piyomon, Tentomon, Palmon, Gomamon, Patamon e Tailmon. Traendo forza dal legame che li unisce con i loro rispettivi partner, questi possono trasformarsi in stadi evolutivi via via più potenti mediante il dispositivo elettronico chiamato Digivice (fedelissima riproduzione del Digimon V - Pet della Bandai) di cui ognuno dei protagonisti è in possesso.
L'avventura dei ragazzi e dei mostriciattoli digitali dapprima assume le connotazioni di una prova di sopravvivenza. I protagonisti, che non si conoscevano se non di vista o sommariamente prima del campo estivo, dovranno imparare a cavarsela da soli in un mondo ostile e fantastico, esplorandone ogni anfratto e apprendendone i luoghi e le caratteristiche e appianando le loro divergenze caratteriali in favore di un obbiettivo comune. In seguito, quella dei bambini prescelti diventa una battaglia per la salvezza del mondo, digitale o umano che sia, da tutta una serie di creature malefiche che intendono soggiogarlo.
Continua a leggere...
E' il periodo dei videogiochi all'avanguardia, quelli poligonali della Sony Playstation, del Nintendo 64 e del Sega Saturn e Dreamcast.
Il periodo del boom di Internet, che finalmente diventa fenomeno di massa in tutto il mondo, e dei primi giochi online.
Nascono manga e anime come Corrector Yui o telefilm come Denkou Choujin Gridman/Super Human Samurai Cyber Squad che fanno della rete informatica il loro fulcro, immaginandola come un vero e proprio mondo a sè, che vive parallelamente al nostro. C'è ansia, curiosità e paura per il futuristico 2000 che è di lì a venire e per il tanto chiacchierato Millenium Bug che si porterà con sé al suo arrivo.
Esplode il boom dei Tamagotchi, animaletti virtuali da allevare, e dei Pokemon, videogioco di ruolo Nintendo basato su mostriciattoli di fantasia da catturare, far crescere e combattere fra loro e destinato a sempre più crescenti fortune.
E' in questo contesto che nasce e si sviluppa un altro fenomeno, che assimila tutti gli elementi di questo periodo, quello dei Digimon.
I Digimon (デジモン Dejimon, crasi di デジタル Dejitaru/Digital e モンスターMonsutā/Monster) nascono nel 1997, periodo in cui la popolarità dei Pokemon Nintendo andava crescendo per via dell'inizio della serie a cartoni animati a loro dedicata.
Padre dei Digimon è Akiyoshi Hongo, misterioso nome dietro a tutte le produzioni legate al franchise ma di cui non si conoscono molte informazioni.
La casa produttrice è la Bandai, già madre del Tamagotchi, che lancia sul mercato una versione aggiornata del popolare giocattolo. I Digimon V-Pet (Virtual Pet) sono dei Tamagotchi più complessi, che rendono possibile non soltanto allevare e far crescere (i Digimon, come il pulcino alieno del Tamagotchi, cambiano forma man mano che crescono) il piccolo mostro contenuto al loro interno, ma anche connettere due dispositivi per far combattere fra loro le creature dei due giochi.
Pian piano, il fenomeno dei Digimon si allarga e la casa produttrice Bandai immette sul mercato non soltanto numerose versioni differenti del V-Pet, ma anche giochi di carte, pupazzi e videogiochi (il primo titolo dei Digimon esce nel 1998 per il Sega Saturn).
Come per tutti i grandi fenomeni mediatici di questo tipo, anche per i Digimon nasce un adattamento manga, C'mon Digimon, disegnato da Hiroshi Izawa e pubblicato nel 1997 su V-Jump di Shueisha, rivista dedicata ai videogiochi a cui i Digimon saranno inscindibilmente legati.
Concluso questo, lo stesso autore si metterà all'opera su un secondo manga, decisamente più fortunato.
Digimon Adventure V - Tamer 01 (Dejimon Adobenchā V-Teimā 01) occuperà le pagine di V-Jump dal 1998 al 2003, finendo raccolto in nove volumi.
Protagonista della storia è un bambino del mondo reale che viene trasportato in un mondo parallelo abitato da creature chiamate Digimon e che insieme ad un mostriciattolo di nome Zeromaru lotta per salvare il mondo digitale dalle oscure trame di Daemon.
Il successo del manga permetterà a quel bambino, Taichi Yagami, di continuare a vivere nuove avventure, seppure in un diverso formato. E' il momento, per i Digimon, di espandersi verso un nuovo settore, quello che darà loro la maggior popolarità: l'animazione.
ADVENTURE 01: MONDI DIGITALI DI FINE MILLENNIO
Nella primavera del 1999 i cinema giapponesi proiettano un cortometraggio di venti minuti dedicato ai mostri digitali, Digimon Adventure (Dejimon Adobenchā).
Protagonista della storia è un bambino che i fans di Digimon Adventure V - Tamer 01 ben conoscevano, ossia Taichi Yagami, anche se la sua storia è qui riscritta in maniera differente rispetto al manga e il personaggio è più giovane anagraficamente. Taichi, un bambino giapponese come tanti altri, assiste alla nascita nel mondo reale di un Digimon, un mostro proveniente da un mondo digitale. Lui e la sorellina Hikari si prendono cura del piccolo Koromon, che cresce attraversando numerosi stadi evolutivi per giungere poi alla battaglia contro un altro mostro digitale arrivato nel mondo degli umani, il gigantesco Parrotmon.
Grandi nomi sono coinvolti nella realizzazione del corto, a partire dal regista, l'oggi celebre Mamoru Hosoda (La ragazza che saltava nel tempo), per continuare con la sceneggiatrice Reiko Yoshida (Tokyo Mew Mew, Virtua Fighter). Il character design è affidato a Katsuyoshi Nakatsuru (Dragon Ball, Dr. Slump & Arale, Beet Vandel Buster), mentre la colonna sonora al compianto Takanori Arisawa (Sailor Moon).
I tre personaggi principali Taichi, Hikari e Koromon/Agumon/Greymon hanno rispettivamente le voci di Toshiko Fujita (Dai in Dai no daibouken, Rui in Cat's Eye, Mamiya in Hokuto no Ken), Kae Araki (Chibiusa in Sailor Moon, Miaka in Fushigi Yuugi, Felicia in Darkstalkers) e Chika Sakamoto (Yaten/Sailor Star Healer in SailorStars, Daisuke in Ginga Nagareboshi Gin).
Il cortometraggio si colloca come ideale prequel per una serie televisiva realizzata dalla Toei Animation che debutta sugli schermi televisivi il giorno successivo all'uscita nei cinema di Digimon Adventure e che porta lo stesso titolo. Digimon Adventure (o Digimon Adventure 01) che dir si voglia, occupa i palinsesti televisivi per 54 puntate, fra il Marzo del 1999 e quello del 2000.
Gran parte dello staff che realizzò il cortometraggio è riconfermata per la serie televisiva, da Katsuyoshi Nakatsuru a Takanori Arisawa, da Reiko Yoshida ai tre doppiatori succitati, che riprendono i loro ruoli.
Cambia invece la regia, ora affidata a Hiroyuki Kakudou (Aoki Densetsu Shoot, Dragon Ball GT, One Piece) e si aggiungono numerosi doppiatori importanti, da Ai Maeda a Chikao Ohtsuka, da Masami Kikuchi a Junko Takeuchi, per caratterizzare i protagonisti umani e i numerosissimi mostri virtuali.
Digimon Adventure 01 è la storia di sette bambini giapponesi: Taichi Yagami, Yamato Ishida, Sora Takenouchi, Koushirou Izumi, Mimi Tachikawa, Jou Kido e Takeru Takaishi (ai quali si aggiungerà, nella seconda parte della serie, anche Hikari, la sorella minore di Taichi vista nel prequel cinematografico). Durante un campo estivo, i ragazzi vengono trasportati misteriosamente in un mondo parallelo, Digiworld, composto di dati digitali e abitato da creature mostruose, i Digimon. Fra questi, otto creature si uniranno rispettivamente ai "bambini prescelti": Agumon, Gabumon, Piyomon, Tentomon, Palmon, Gomamon, Patamon e Tailmon. Traendo forza dal legame che li unisce con i loro rispettivi partner, questi possono trasformarsi in stadi evolutivi via via più potenti mediante il dispositivo elettronico chiamato Digivice (fedelissima riproduzione del Digimon V - Pet della Bandai) di cui ognuno dei protagonisti è in possesso.
L'avventura dei ragazzi e dei mostriciattoli digitali dapprima assume le connotazioni di una prova di sopravvivenza. I protagonisti, che non si conoscevano se non di vista o sommariamente prima del campo estivo, dovranno imparare a cavarsela da soli in un mondo ostile e fantastico, esplorandone ogni anfratto e apprendendone i luoghi e le caratteristiche e appianando le loro divergenze caratteriali in favore di un obbiettivo comune. In seguito, quella dei bambini prescelti diventa una battaglia per la salvezza del mondo, digitale o umano che sia, da tutta una serie di creature malefiche che intendono soggiogarlo.
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Molti pensano che una serie debba essere indirizzata ad un pubblico più maturo semplicemente perchè i protagonisti sono più adulti, ma è un grosso errore. Secondo me è meglio valutare parole e azioni anzichè fermarsi alle apparenze, ma se la tua unica possibilità è affidarti ai commenti letti in giro rischi di cascare nel loro stesso errore.
Se ti vanno bene i sottotitoli in inglese potrei dare un'occhiata.
Comunque questo mi ricorda che sono indietro anche con la lettura dei commenti: ero arrivata a metà e il tuo non l'ho ancora letto ^^;
Tornando al discorso di Agumon che appare in sogno, credo di aver trovato una possibile spiegazione.
Nel primo episodio, mentre è intento a disegnare Guillmon, Takato dice che Agumon è il più forte tra i digimon di tipo intermedio, ma Guillmon lo è ancora di più. Il commento su Agumon mi ha fatto pensare che forse i giocatori di Digimon di Tamers lo considerassero un punto di riferimento, in quanto digimon più forte e per questo forse più ammirato.
E così stasera ho fatto una scoperta, perchè non sapevo che Agumon fosse il più forte del livello intermedio, anzi ero convinta che Renamon e Impmon lo superassero senza problemi. Mi chiedo se quanto detto da Takato sia vero anche in seguito.
Penso che però Takato non sappia dell'esistenza di Renamon o Impmon, che sono Digimon "nuovi", reali, che con tutta probabilità lui non conosce. Guilmon è più forte perchè l'ha creato lui, pure io ora posso disegnare Kotaromon e stabilire che è più forte
Per il resto, che io sappia almeno nel gioco di carte Agumon non è il più forte, è alla pari con altri come Gabumon, la superiorità di Agumon potrebbe benissimo essere legata al fatto che fosse il protagonista della prima serie
Ricordo chiaramente che appare la carta di Renamon. Se non sbaglio Ruki la usa per calcolare quante carte potenziatrici deve utilizzare per far arrivare Renamon al livello del suo avversario... se non ricordo male era l'evoluzione di Terriermon, ma potrei sbagliare.
@The Narutimate Hero
Ho controllato l'episodio 35, sia nella versione americana sia fansubbato, e Agumon non fa nessun discorso, c'è solo Takato che guarda il pupazzetto di Agumon e poi corre alla scrivania a disegnare Guillmon.
Poi anche a me non sembrava che Agumon fosse il più forte, l'ho letto stasera nei fansubs, ma effettivamente potrebbe essere solo un'idea di Takato che lo vede come più importante degli altri.
In ogni caso non si parla mai dell'anime Digimon Adventure, solo di videogiochi e giochi di carte. Forse Agumon era uno dei personaggi principali di un videogioco o quello con cui venivano pubblicizzati
Dal canto mio non conosco l'opera in questione se non per 1-2 episodi visti una mattina d'estate di tanti anni fa sulla rai, ma ho sempre snobbato quest'opera bollandola come una copia dei Pokémon credendoli superiori (oltre che da noi andavano di moda quelli ).
Ormai i miei gusti sono cambiati con gli anni e non penso li guarderò mai ora come ora, preferendo dedicarmi ad opere più impegnato, anime recenti o perle più o meno vecchie
Intendevo i videogiochi nel mondo di Takato, non nel nostro
Da noi i Digimon sono partiti con l'anime a cui sono seguiti i videogiochi, mentre nel mondo di Takato c'erano i pionieri digitali che hanno creato esseri a cui poi qualcun altro si è ispirato per creare dei giochi.
Anche se la versione italiana ci propone Takato e co. come ragazzi del nostro mondo, che hanno visto l'anime e i giochi che abbiamo visto noi, dalla versione originale direi che invece hanno avuto una storia diversa, il fenomeno digimon si è evoluto in modo diverso e con prodotti differenti.
Potrei e preferirei sbagliarmi, perchè l'idea che siano ragazzi del nostro mondo che hanno visto quel che abbiamo visto noi mi affascina, ma al di là delle carte, che comunque mi sembra funzionino diversamente, abbiamo trovato altri elementi che corrispondono? Dell'anime non c'è menzione (se non per gli occhialetti, ma non si dice nulla sul loro significato) e il videogioco giocato da Jiangliang mi pare non esista (io non l'ho mai visto)
Per quanto mi riguarda io sono un fan totale dei Pokémon, ma... questo non mi ha mai fermato dal guardare i Digimon senza porre alcuna rivalità. Anzi! Non vedo tanti elementi di spunto, le tematiche sono piuttosto diverse. E Digimon mi ha sempre appassionato. Ricordo le prime due stagioni con grande nostalgia (la prima rivista sul pc qualche anno fa), le adoravo. E ricordo di aver pianto, bambino com'ero (ma piango tutt'ora eheh) dopo il finale di Digimon Tamers (o era Frontier?) perché era finito e non volevo che lo fosse. Sigh T_T
In questi anni ho sperato molto in Savers, io gli anime li guardo solo in italiano... ma dato che adesso si parla di Xros Wars beh, asseconderò, e guarderò direttamente quello. Sarà un grande ritorno, dopo tanti anni.
Ho letto sempre su questo sito che la Rai trasmetterà "Digimon Xros Wars" dal 2013...speriamo e incrociamo le dita
E lo farei ancora...il che considerando che sono un dormiglione che odia la mattina fa capire quanto mi piacciano i Digimon...
E poi tornavo il pomeriggio dal tempo prolungato, alle medie, per vedere i Digimon e poi Ufo Baby, Monster Rancher, Medarot e gli altri cartoni di rai2...ah, che nostalgia *_*
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