L'ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma si svolgerà dal 8 al 17 novembre 2013 all’Auditorium Parco della Musica. Il complesso di Renzo Piano sarà anche quest’anno il cuore pulsante del Festival, il luogo dove si svolgeranno le proiezioni e il red carpet.


La Selezione Ufficiale è formata da: un Concorso internazionale (presenta 3 film orientali,  2 di due famosi registi nipponici, Takashi Miike, e Kiyoshi Kurosawa; il III di un esordiente cinese, Jian Cui), un Fuori Concorso che ospita proiezioni di gala del 2013 (in cui sono presenti 4 film orientali), la linea di concorso CinemaXXI, dedicata alle nuove correnti del cinema mondiale senza distinzione di genere e durata, e Prospettive doc Italia, che fa il punto sulle nuove linee di tendenza del cinema documentario italiano.  La sezione autonoma e parallela, Alice nella città, organizza, secondo un proprio regolamento, una rassegna di film per ragazzi.

Eccovi qui di seguito uno sguardo su ciò che ha da offrire di orientale il festival. Invece per maggiori informazioni vi rimandiamo ai seguenti link:
sito ufficiale del festival
programma ufficiale del festival
sito ufficiale di alice nella città



IN CONCORSO
 


LANSE GUTOU / BLUE SKY BONES
di Jian Cui,
Cina, 2013, 101’, Prima mondiale - Opera prima
Cast: ZHAO You-liang, NI Hong-jie, HUANG Huan, YING Fang, LEI Han, TAO Ye


Il pioniere del rock cinese Cui Jian fa il suo esordio alla regia con un film incentrato su una controversa storia d'amore. Ambientato a Pechino, il film narra di una relazione nata nei giorni della Rivoluzione culturale ed entrata in crisi per via delle divergenze politiche tra i due giovani protagonisti. Cui ha rivelato di aver concepito il film come un lavoro diviso in tre parti, ciascuna delle quali legata a un colore e a un genere musicale: rosso per il rock, giallo per il pop e blu per la musica elettronica. Solo in un secondo momento ha deciso di eliminare le prime due e concentrarsi esclusivamente sulla terza.
 
La storia di una famiglia che si dipana come una canzone: "mia madre è uno schianto, mio padre una spia e io sono un hacker". La madre è la donna più bella della Rivoluzione Culturale, è condannata ai lavori in campagna a causa di una canzone intitolata "La stagione perduta". Qui conosce un uomo e lo sposa. Dalla loro unione nasce un figlio, Zhong Hua. Quando però la donna scopre che il marito è una spia, gli spara, lo abbandona e trova rifugio in un altro paese. Grazie all'amico Fu Song, l'uomo riesce ad evitare un'inchiesta politica. Con il tempo, però, la ferita si trasforma in un tumore e l'uomo decide di rivelare la sua identità a Zhong Hua...
 




MOGURA NO UTA / THE MOLE SONG
di Takashi Miike,
Giappone, 2013, 120’, Prima mondiale
Cast: Toma Ikuta, Riisa Naka, Takayuki Yamada, Yusuke Kamiji, Takashi Okamura, Shinichi Tsutsumi



 
Reiji Kikukawa è l'agente di polizia più problematico della città di Tanikuburo. Non sempre segue il protocollo e applica la giustizia seguendo la sua morale personale. Ad ogni modo, è stato proprio quel senso incrollabile di giustizia a convincere il capo della polizia che Reiji sia perfetto per una missione top-secret sotto copertura. Gli viene dato il compito di infiltrarsi nell'organizzazione Sukiya, il gruppo mafioso più grande e più pericoloso della regione del Kanto, e di trovare prove concrete per arrestare il boss Shuho Todoroki.

Il film è tratto dall'omonimo manga Mogura no Uta (letteralmente "La canzone della Talpa") di Noboru Takahashi. L'opera cartacea, iniziata  nel 2005 sulla rivista Young Sunday di Shogakukan, si è  poi spostata su Big Comic, nel 2008, in seguito alla chiusura della prima rivista, e al  momento vanta 37 volumi all'attivo. 


Takashi Miike è un regista ben noto anche al pubblico italiano per titoli come: 13 Assassini e Ichi the Killerma negli ultimi tempi è stato impegnato anche su altri live action, come quello realizzato per Ace Attorney o il recente Lesson of the Evil (adattamento tratto da un romanzo di Yuusuke Nishi).  
In questa ultima fatica il ruolo del protagonista Reiji Kikukawa sarà 
affidato all'attore Touma Ikuta, già interprete in altri live action quali Bokura ga Ita e Honey and Clover.



SEBUNSU KODO / SEVENTH CODE
di Kiyoshi Kurosawa,
Giappone, 2013, 70’, Prima mondiale
Cast: Atsuko Maeda, Ryohei Suzuki, Aissy, Hiroshi Yamamoto


 
La giovane Akiko si reca nella cittadina russa di Vladivostok per incontrare Matsunaga, misterioso giovane che ha conosciuto tempo prima a Tokyo e che non è più stata in grado di dimenticare. Quando lo trova, però, il giovane dice di non ricordarsi di lei, le consiglia di non fidarsi di nessuno in un paese straniero e scompare nel nulla. Quando Akiko tenta ancora di rintracciarlo, si ritrova sequestrata dai membri della mafia locale e abbandonata, senza denaro, alla periferia della città.

Seventh Code è il primo film girato da Kurosawa oltre i confini del Giappone; il resgista è soprattutto conosciuto per il genere horror, anche se ha vinto il premio della giuria al 61º Festival di Cannes con il suo Tokyo Sonata, film drammatico che non appartiene al suo genere prediletto. 

Atsuko Maeda, la protagonista femminile è una prezzemolina, ex del gruppo idol AKB48, mentre Ryohei Suzuki, la sua controparte maschile, è noto per i suoi ruoli nel drama Yankee-kun to Megane-chan e nelll’ultimo film di Gatchaman.







FUORI CONCORSO


SNOWPIERCER
di Joon-ho Bong,
Corea del Sud, 2013, 126’
Cast: Chris Evans, Tilda Swinton, Ed Harris, Alison Pill, Jamie Bell, John Hurt, Octavia Spencer, Kang-ho Song
  • 8/11 Sala Santa Cecilia 22:30 15€ Pubb./ Acc.
  • 10/11 Sala Barberini 20:00 9€ Pubb./ Acc.
  • 15/11 Sala Petrassi 17:00 8€ Pubb./ Acc.
  • Incontro del pubblico con John Hunt 9/11 Sala Petrassi 16:00 8€ Pubb./ Acc.


Il film, che rappresenta il debutto cinematografico in lingua inglese per il regista sudcoreano Bong Joon-ho, è basato sulla serie a fumetti francese di fantascienza post apocalittica Le TransperceneigeVerso la fine del 2004, Bong si recò nella sua abituale fumetteria a Seoul durante la pre-produzione del suo monster movie The Host. Scovò il fumetto francese Le Transperceneige di Jean-Marc Rochette e Benjamin Legrand, terminando di leggere l’intera serie stando in piedi di fronte allo scaffale dove l’aveva trovato. Bong, rimasto affascinato dalle idee presenti nel fumetto, lo mostrò al produttore del suo ultimo film Memories of Murder, il quale tuttavia rifiutò il progetto in quanto non interessato alla fantascienza, sicché successivamente Bong decise di porre il fumetto all’attenzione del suo amico regista Park Chan-wook, che ne rimase a sua volta ispirato. Nel 2005 la casa di produzione di Park, la Moho Films, si assicurò i diritti cinematografici del fumetto per avviarne la realizzazione con Bong. Con un budget di 38,2 milioni di dollari, Snowpiercer divenne la produzione coreana più costosa di sempre. La produzione è iniziata il 16 aprile 2012 e le scene sono state girate interamente a Praga, nella Repubblica Ceca.


 
In un mondo post-apocalittico ricoperto di ghiacci e nece, l'unica speranza di sopravvivenza è quella di essere a bordo di un treno che viaggia senza sosta e che ha un numero limitato di posti. A bordo del convoglio, i poveri vivono in miseria e nel freddo nelle classi più basse, mentre i ricchi, ai livelli superiori, vengono trattati come dei re: presto i due mondi entreranno in conflitto.



TALES FROM THE DARK
di Simon Yam, Fruit Chan, Chi Ngai Lee, Gordon Chan, Lawrence Lau, Teddy Robin,
Hong Kong, 2013, 199’, Prima europea
Cast: Kelly Chen, Tony Leung Ka Fai, Simon Yam, Lam Ka Tung, Fala Chen

 







DI RENJE ZHI SHENDU LONGWANG 3D / YOUNG DETECTIVE DEE: RISE OF THE SEA DRAGON 3D
di Tsui Hark,
Cina, 2013, 134’, Prima europea
Cast: Mark Chao, Shaofeng Feng, Kevin Lin, Angela Baby, Kim Beom
  • 16/ 11 Sala Sinopoli 21:00 10€ Pubb. / Acc.  - A seguire Masterclass con il regista
  • 17/11 Sala Petrassi 12:00 10€ Pubb. / Acc.


 



 
Il giovane Di (Dee) Renjie arriva nella capitale imperiale, con l’intenzione di diventare un magistrato. L’imperatrice Wu Zetian, all’inizio del suo regno, ha inviato il capitano delle guardie Yuchi a indagare su un minaccioso mostro marino. Per una coincidenza fortuita, tanto Di che Yuchi si trovano insieme a combattere la creatura quando questa attacca il corteo cerimoniale per il sacrificio della bella cortigiana Yin. Sospettoso del forestiero, Yuchi fa imprigionare Di. Quest’ultimo riesce però a fuggire e scopre che le caste più alte della società, tra cui lo stesso imperatore, hanno consumato regolarmente un tè (forse velenoso) prodotto dalla famosa casa di Yuan (innamorato di Yin) che, intanto, è disperso da mesi…

Il nuovo film di Tsui Hark è il prologo in 3D di Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma, distribuito con successo in Italia dopo l’anteprima in concorso nell’ambito della 67esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che ha fatto registrare incassi superiori ai cinquanta milioni di dollari in tutto il mondo ed è stato definito il terzo miglior film del 2011 dalla rivista Time.

Tsui Hark non presenterà solo il suo nuovo film fuori concorso, ma riceverà anche il Maverick Director Award 2013, il regista, produttore e sceneggiatore ha guidato la rivoluzione del cinema di Hong Kong a partire dalla fine degli anni Settanta.
 


Biografia: Con un centinaio di film all’attivo, fra regie e produzioni, Tsui Hark è oggi non solo uno dei nomi più rappresentativi del cinema asiatico contemporaneo ma anche un maestro del cinema riconosciuto a livello mondiale.
Nato a Canton ma cresciuto in Vietnam fino all'età di 14 anni, Tsui Hark ha studiato cinema negli USA e ha poi continuato "sul campo" la sua formazione, lavorando per la televisione hongkonghese CTV. Nel corso di una lunga e prolifica carriera, ha lavorato con le più celebri star del cinema di Hong Kong, tra i quali Chow Yun-fat, Andy Lau, Leslie Cheung, Anita Mui, Maggie Cheung, Anita Yuen, firmando (ma anche producendo) alcuni dei maggiori campioni d’incasso del cinema dell’ex colonia inglese.
Con Once Upon a Time in China, trilogia che recupera il personaggio del mitico maestro di arti marziali Wong Fei-hung, Tsui Hark ha fatto di Jet Li una star di grandezza planetaria. Con la trilogia “A Chinese Ghost Story” (“Storia di fantasmi cinesi”), Tsui Hark ha reinventato il racconto horror tradizionale cinese, ibridandolo con le arti marziali e la commedia romantica. Regista rivoluzionario per come ha integrato i moderni effetti speciali nel tessuto della tradizione del cinema di Hong Kong, Tsui Hark è un cineasta totale – ammirato da colleghi del calibro di George Lucas, Steven Spielberg, James Cameron, Sam Raimi e Quentin Tarantino. Tsui Hark ha prodotto e lanciato, tra gli altri, cineasti come Ching Siu-tung, Kirk Wong, Raymond Lee. È stato grazie al suo straordinario intuito se John Woo, dopo anni di militanza nel cinema di consumo, ha potuto dirigere, proprio mentre meditava di abbandonare il cinema, un nuovo seminale noir A Better Tomorrow.  È stato autore di capolavori quali Zu: Warriors from the Mountain (1983), Shanghai Blues (1984), Peking Opera Blues (1986), A Better Tomorrow III (1986), Swordsman (1990), Green Snake (1993), The Lovers (1994), The Blade (1995), Seven Swords (2005). 
All’indomani del 1997, quando Hong Kong torna alla Cina, Tsui Hark sbarca a Hollywood, dove dirige due cult-movie interpretati da Jean-Claude Van Damme. Il primo, Double Team- Gioco di squadra (Double Team, 1997), vede Van Damme affrontare un ferocissimo Mickey Rourke all’ombra della Piramide Cestia. In Hong Kong colpo su colpo (Knock Off, 1998), il regista conduce a un punto di non ritorno l’action movie contemporaneo realizzando così uno dei capostipiti del cinema postmoderno di genere. Nel 2005, con Seven Swords, coreografato dal grande Lau Kar-leung (scomparso pochi mesi fa), il regista apre la 62esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.




SOU DUK / SAODU / THE WHITE STORM (Film di chiusura)
di Benny Chan, 
Cina, Hong Kong, 2013, 140’, Prima mondiale
Cast: Louis KOO, Nick CHEUNG, Sean LAU, YUAN Quan, LO Hoi Pang, NG Ting Yip Berg, LAM Kwok Pun, Kenneth LOW, Hugo NG, Treechada MALAYAPORN, Marc MA
  • 17/11 Sala Sinopoli 19:00 15€ Pubb. / Acc.


Il primo poliziesco “internazionale” prodotto in Cina, sarà il film di chiusura del Festival. Il nuovo lavoro del pluripremiato regista, produttore e sceneggiatore cinese, “allievo” di Johnnie To Kei-Feung e Tsui Hark, maestro del film d’azione e autore di pellicole come Big Bullet e New Police Story (in cui dirige Jackie Chan), sarà presentato Fuori Concorso in prima mondiale. Con Sou Duk Saodu, Benny Chan, oggi considerato una vera e propria icona del nuovo action-movie hongkongese, firma il primo poliziesco “internazionale” prodotto in Cina: il film si presenta infatti come l’opera più spettacolare e dal budget più importante della produzione cinematografica cinese del 2013. 

Benny Chan nasce a Hong Kong nel 1969. La sua carriera di regista inizia nel 1990 quando dirige il suo primo film, Tin joek jau cing (A Moment of Romance), prodotto da Johnnie To Kei-Feung con un cast di star che vede protagonista il pluripremiato attore Andy Lau affiancato da Jacklyn Wu e Ng Man-tat (che si aggiudica il Premio come miglior attore non protagonista agli Hong Kong Film Awards). Nel 1993, con la Film Workshop di Tsui Hark, firma Xin xian he shen zhen (The Magic Crane), mentre nel 1996 gira Chung fung dui liu feng gaai tau (Big Bullet) che gli vale la nomination come miglior regista agli Hong Kong Film Awards e lo fa conoscere a Jackie Chan che si fa dirigere in Wo shi shei (Senza nome e senza regole, 1998), uno degli ultimi film del grande attore girato a Hong Kong e il primo interamente in inglese. Il fortunato sodalizio con Jackie Chan prosegue nel corso degli anni dando vita ad alcuni fra i più memorabili classici del film d'azione, tutti premiati nei principali festival asiatici: Xin jingcha gushi (New Police Story, 2004), Bobui gaiwak (Rob-B-Hood, 2006) e Xin Shaolinsi (Shaolin, 2011). Nella lunga filmografia di Benny Chan, emergono anche Saamchahau (Divergence, 2005), Bochi tungwah (Connected, 2008), premiati entrambi agli Hong Kong Film Awards e Naamyi boonsik (Target Invisibile, 2007).


 
Trama: Tim è un ambizioso ispettore capo della sezione narcotici che mette in primo piano la sua carriera. Chao è un poliziotto che agisce sotto copertura, tra gli oscuri traffici di Hong Kong. Wai  è il fedele subalterno di Tim che spera, un giorno, di guadagnarsi il rispetto degli altri. I tre sono amici per la pelle ma una nuova missione metterà a rischio il loro legame fraterno. Infatti, il leader della gang Chao, Hak Tsai, è in procinto di portare a termine il più grande affare della sua carriera criminale con il famigerato Eight-Faced Buddha, il più potente e temuto “signore della droga” del sud-est asiatico. Tim è convito che la cattura di Eight-Faced Buddha possa essere un passo fondamentale per la sua carriera, mentre Chao accetta con riluttanza di lasciare Hong Kong, infiltrato nella gang di Hak Tsai: questa sarà, infatti, la sua ultima missione prima di iniziare una nuova vita con la sua fidanzata incinta. Wai, invece, dopo essere stato lasciato dalla sua ragazza, vuole semplicemente recuperare fiducia in se stesso e raggiungere il successo. Nel corso della missione, Buddha riesce ad avere la meglio e costringe Tim a scegliere quale fra i due suoi amici tenere in vita. Con grande dolore, Tim sceglie Chao e Wai viene lasciato cadere da una scogliera. Cinque anni più tardi, il nome di Buddha ricompare a Hong Kong. Tim e Chao decidono di tornare a lavorare insieme per vendicarsi, ma trovano il loro amico Wai ancora vivo e coinvolto in un pericoloso complotto. I tre dovranno ancora una volta mettere in gioco la loro amicizia...

 


ALICE NELLA CITTÀ


BELLE & SEBASTIEN 
di Nicolas Vanier
Francia, 2013, 98’
Cast: Felix Bossuet, Tcheky Karyo, Margaux Chatelier, Dimitri Storoge, Andreas Pietschmann

  • 9/11 Sala Santa Cecilia 16:30 8€ Pubb./Acc. 


Per i grandi e piccini che non hanno mai dimenticato Belle e Sebastien,  ul classico della letteratura per l'infanzia  - già convertito in animazione nipponica nell'ambito del progetto meisaku -  ora torna con una nuova versione live action.  Si tratta di un secondo adattamento in carne ed ossa, la raccolta di novelle francesi di Cécile Aubry,  nel 1965 era  trasposta  in Francia in una serie televisiva di 13 episodi in bianco e nero,  poi trasmessa in Italia nel 1967.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il piccolo orfano Sebastien trova conforto nell'amicizia con Belle, un grande cane dei Pirenei che abita nei boschi intorno al paese. Sebastien, colpito dalla dolcezza dell'animale, dovrà difenderlo da chi lo ritiene un feroce e pericoloso predatore. Ispirato al classico della letteratura francese e alla serie animata che ha appassionato più di una generazione... preparatevi a riscoprire la grande avventura di BELLE & SEBASTIEN, due amici inseparabili

Il resgista Nicolas Vanier è famoso in tutto il mondo per le sue imprese temerarie e i suoi racconti e i suoi libri sono stati fonte d'ispirazione per tutto il mondo. 



SAKASAMA NO PATEMA / PATEMA INVERTED

di Yasuhiro Yoshiura,
Giappone, 2013, 99'
cast di doppiaggio: Yukiyo Fujii, Nobuhiko Okamoto, Shintarou Oohata

  • 12/11,  Auditorium Sala Sinipoli, 11:30, 5€ Scuole/Acc.

Patema Inverted - locandine

Questo progetto era stato annunciato alla fine del 2011, con l’apertura di un sito ufficiale ad esso dedicato; poi nel corso del 2012 vi erano stati vari aggiornamenti, poiché durante la lavorazione del lungometraggio era stato creato uno special in 4 puntate via web: Sakasama no Patema: Beginning of the Day. Lo special si pone come prologo alla storia principale. Il film sarebbe dovuto uscire nel corso del 2012, ma il suo debutto nei cinema nipponici è slittato fino al 9 novembre 2013. Intanto però il progetto è stato presentato al Festival di Annecy, grande rassegna dedicata all’animazione, difatti la prima mondiale si è tenuta lì giovedì 13 giugno. E ora, dopo aver toccato vari festival in giro per il mondo, sbarca anche a Roma.

La storia ha luogo in un mondo sotterraneo in cui i tunnel si diramano dappertutto. Anche se abitano in spazi oscuri e confinati e indossano abiti di protezione, le persone conducono delle vite piacevoli e tranquille. A Patema, la principessa di uno dei villaggi del sottosuolo, piace esplorare i tunnel,  il suo luogo preferito è una "zona pericolosa", interdetta agli abitanti del suo villaggio.  Sebbene lei sia conscia del divieto, la sua curiosità non può tenerla distante, anche perché nessuno le ha mai spiegato di che tipo di pericolo si tratti. Un giorno, in uno dei suoi vagabondaggi, Patema si trova davanti ad eventi inaspettati, i segreti nascosti vengono alla luce, la storia inizia a dischiudersi...

Yasuhiro Yoshiura quasi “one man anime” ha ideato il concept, dirige il progetto e ne cura la sceneggiatura presso il Purple Cow Studio Japan, alla produzione figura anche la Good Smile Company. Inoltre  Neue Welle funge da direttore del suono e Hidekazu Akui si occupa della computer grafica. Al doppiaggio Yukiyo Fujii impersona Patema; Nobuhiko Okamoto da la voce ad Eiji; e Shintarou Oohata si cala nei panni di Porta.
Yasuhiro Yoshiura è regista e sceneggiatore di numerosi cortometraggi animati. Nato nel 1980 a Hokkaido e crescito a Fukuoka, si è laureato presso la Facoltà di Design dell’Università di Kyushu nel 2003. Trasferitosi a Tokyo, realizza l’acclamato film Pale Cocoon nel 2006 e fonda la sua Casa di Produzuione Studio Rikka, mentre nel 2009 realizza Eve no Jikan/ Time of Eve. 



 

CHIKYU KYODAI / BLUE PLANET BROTHERS
di Takashi Miike,
Giappone, 2013, 60’, Prima mondiale
Cast: Issei Okihara, Satoshi Judai, Hiroaki Harada

  • 16/11 Teatro Studio 17:00 8€ Pubb./Acc.

Una misteriosa storia in 10 episodi, tutti in bilico tra  commedia dell’assurdo, fantascienza e fantasy. La storia di un incontro, che fa nascere un trio tra i più surreali: un samurai dell’era feudale che tiene banco nella capitale, un alieno in visita dal pianeta Cygnus, un folletto (buono o cattivo?). Le loro vicende si intrecciano le une con le altre nei più diversi ambienti della capitale giapponese.
 

 


OMAGGIO A HIROKAZU KORE-EDA

 
KISEKI / I WISH

di Hirokazu Kore-eda,
Giappone, 2011, 128’

  • 16/11, Auditorium Sala Petrassi,  09:00, 5€ Pubb./Acc. 
 

 
Ryunosuke e Koichi sono stati separati dal divorzio dei genitori: l'uno abita a Fukuoka con il padre, l’altro con la madre e i nonni a a Kagoshima. Il loro più grande desiderio è tornare a vivere tutti insieme in armonia. Nel frattempo il caso vuole che venga realizzata una linea ferroviaria che collega le due città e i due fratellini, convinti che il miracolo (kiseki) accadrà quando i primi treni si incontreranno, architettano un piano temerario per dare una mano al destino.


SOSHITE CHICHI NI NARU / LIKE FATHER, LIKE SON
di Hirokazu Kore-Eda,
Giappone, 2013, 120’
  • 16/11,  MAXXI,  12:00, 5€ Pubb./Acc.
 

 
Ryota Nonomiya è un uomo d'affari di successo, le cui decisioni sono sempre state guidate dalla brama di denaro. All'improvviso l'uomo apprende che il suo figlio biologico è stato scambiato per errore con un altro subito dopo la sua nascita: ora, deve prendere una decisione cruciale e scegliere tra il suo vero figlio e quello che ha cresciuto.

Il film è stato presentato quest'anno a Cannes, ricevendo il premio della giuria, è stata la quarta pertecipazione di Hirokazu Kore-eda al festival francese, egli come suo solito torna a parlare del tema della famiglia. 



Incontro con Hirozaku Kore-Eda

  • 16/11, MAXXI, 15:00, 5€ Pubb./Acc.


Il regista e sceneggiatore giapponese Hirokazu Kore-eda (Tokyo, 6 giugno 1962) nei suoi film affronta in modo particolare i temi della memoria, dell'elaborazione del lutto, e della famiglia.
Dopo essersi laureato nel 1987 all'Università di Waseda, lavora come documentarista televisivo per la TV Man Union. Tra suoi documentari, Shikashi (1991) sul caso di cronaca del suicidio di un funzionario governativo, Eiga ga jidai o utsusutoki - Hou Hsiao-hsien to Edward Yang (1993) sui registi taiwanesi Hou Hsiao-hsien ed Edward Yang, Kare no inai hachigatsu ga (1994), video-diario di un malato di AIDS. 
Il suo esordio nel lungometraggio cinematografico, Maboroshi no hikari (1995), tratto da una novel di Teru Miyamoto, è presentato in concorso alla Mostra del cinema di Venezia, dove vince l'Osella d'oro per la miglior regia. Ma è il film successivo, After Life (Wandafuru raifu), vincitore di svariati premi in festival in tutto il mondo (tra i quali il premio Holden per la migliore sceneggiatura al Torino Film Festival, il premio FIPRESCI al Festival di San Sebastian, la Mongolfiera d'oro al Festival des 3 Continents di Nantes), a fargli raggiungere la notorietà internazionale.
Distance, presentato in concorso al Festival di Cannes 2001, è incentrato sulle conseguenze del suicidio di massa degli adepti di un culto religioso ispirato a quello di Aum Shinrikyo. Il successivo Nessuno sa (Dare mo shiranai - Nobody knows), presentato in concorso all'edizione 2004 del festival francese, è basato su un tragico fatto di cronaca, 4 ragazzini abbandonati  a sestessi dalla madre in un appartamneto di Tokyo. Con Hana yori mo naho (2006) Kore-eda si cimenta per la prima volta con il film in costume e il genere per eccellenza del cinema giapponese, il jidai-geki, pur senza rinunciare al proprio caratteristico stile intimista. E, dopo il dramma familiare Aruitemo aruitemo (2008), affronta un'altra sorta di "passaggio obbligato" per un cineasta nipponico, la trasposizione cinematografica di un manga, con Kuki ningyo (Air doll), presentato nella sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes 2009. (biografia tratta da Wikipedia)


Fonti consultate:
sito ufficiale del festival
programma ufficiale del festival
sito ufficiale di alice nella città