PirateIl governo giapponese per voce del Ministero dell'economia e dell'industria ha annunciato per l'imminente inizio di agosto, l'avvio di un'operazione su larga scala per il contrasto della pirateria informatica nei settori anime e manga.

Nel mirino dell'operazione, in collaborazione con 15 case editrici e produttrici, circa 580 siti (apparentemente in larga parte di base cinese, il comunicato con la lista parziale è presente qui) di distribuzione non autorizzata di anime e manga, verso i quali partiranno dal primo agosto le richieste di rimozione delle opere.

Parallelamente, secondo il comunicato, sarà attivato un portale di riferimento per la fruizione dei contenuti in modo legale. Il sito in questione, Manga-Anime here, attualmente riporta, per varie opere, link cui acquistare, vedere o leggere manga/anime. Non è ancora chiaro se in futuro distribuirà serie direttamente.

Il ministero dell'economia nipponico calcola in 4,2 milioni di euro i danni derivati dalla pirateria anime/manga dai portali cinesi per il 2013 e di circa 15 milioni per il 2014.

La memoria ricorre a una simile operazione (talvolta definita "crociata") condotta circa quattro anni fa dagli editori manga giapponesi e americani contro dei siti di raccolta di scanlations, operazione che però ebbe non molti effetti tangibili. Proclami a parte, l'efficacia della nuova iniziativa sarà dunque da valutare col tempo...

Fonti Consultate:
Crunchyroll I, II