Come per la precedente, anche la seconda saga di Dragon Ball Super (episodi 15-27) si basa sulla trama di uno degli ultimi lungometraggi cinematografici. Questa volta tocca a La resurrezione di "F", che pone Goku nuovamente di fronte al suo avversario più temibile e famoso.
Anche in questo caso, la trasposizione in più puntate aiuta a distendere la vicenda e ad approfondire un po' alcune questioni e alcuni punti che nel film erano un po' tirati via, diventando quindi una versione della storia preferibile a quella del lungometraggio, di cui si rimpiangono soltanto la grafica più curata e la colonna sonora più particolare.

Prima di gettarsi a capofitto nelle battaglie, la serie si prende un ampio spazio per fare quello che sa fare meglio, dedicarsi alla quotidianità dei personaggi, che si mostrano allo spettatore in momenti comici e rilassati ma anche con un'umanità che mai hanno avuto nella serie classica: Mr. Satan che diventa ancora una volta un'inconsapevole eroe salvando fortuitamente la Terra da un'invasione aliena, Crilin che ora lavora come poliziotto, Goku che continua a battibeccare con la moglie Chichi che lo vorrebbe sistemato e legato a sé invece che in giro per l'universo ad allenarsi e lottare, Whis che ci ha preso gusto e si fa guidare da Bulma in gustosi tour gastronomici della Terra.
Questa nuova saga di Dragon Ball Super riesce persino a commuoverci, regalandoci uno di quei momenti su cui i fans di Dragon Ball hanno fantasticato per anni: la nascita della piccola Pan, il sorriso di suo papà Gohan e di suo nonno Mr. Satan che giocano con la bambina, Piccolo che le fa da improvvisato baby sitter sono scene di una tenerezza incredibile, e mai avremmo pensato che Dragon Ball, l'opera di combattimenti per antonomasia, ci avrebbe potuto toccare il cuore in questo modo, a distanza di tutti questi anni.
 

Dragon Ball Super 1


La nuova minaccia arriva inesorabile, magari priva dell'energico accompagnamento sonoro dei Maximum The Hormone come nel film, ma non per questo meno temibile. Ma, prima che il tiranno spaziale si ripresenti a personaggi e spettatori in tutta la sua rinnovata potenza, la serie si prende ancora del tempo per approfondire alcune questioni che nel film erano liquidate un po' troppo in fretta: il ruolo di Pilaf e compagni nella resurrezione del nemico, gli allenamenti (fortunatamente un po' divertenti e strambi come una volta, senza stanze dello Spirito e del Tempo in cui urlare e calciare l'aria) che Goku e Vegeta svolgono nel pianeta di Bills e Whis e, soprattutto, l'introduzione del poliziotto spaziale Jaco, una new entry dell'universo creato da Akira Toriyama. Jaco è un personaggio simpatico e interessante, ma va detto che Dragon Ball Super (così come La resurrezione di "F") lo danno un po' per scontato, quindi è bene avvisare che chi vorrà addentrarsi nella visione di Dragon Ball Super dovrà quindi, necessariamente, recuperare prima il manga a lui dedicato, disponibile anche in Italia da qualche mese.

Il combattimento con Freezer è stato allungato rispetto al lungometraggio, presentando diverse scene aggiuntive che aiutano a caratterizzare meglio i personaggi: Crilin, che si dimostra ancora una volta essere il personaggio più umano della serie; Sorbet e Tagoma, i seguaci di Freezer ben più
caratterizzati che nel film. Ci sarà spazio per il nostalgico ritorno di una vecchia conoscenza, ci sarà (come è giusto che sia e invece il film ce lo aveva negato) il tanto atteso incontro fra Freezer e Trunks con gag annessa e, rispetto al film, Freezer sembra, almeno in un primo momento, riacquistare la sua perfidia. In generale, sembra che ci abbiano restituito, dopo il "gioco" della saga precedente, un po' di drammaticità, fra atti sleali e crudeli perpetrati da Freezer, personaggi che muoiono qua e là (pur senza una goccia di sangue, la censura degli anime per ragazzi odierni colpisce ancora) e persino una rocambolesca quanto drammatica distruzione della Terra, che non lascia indifferente lo spettatore per la potenza visiva ed emotiva con cui viene raccontata e lascia dei segni importanti persino sui personaggi, primo fra tutti Gohan, probabilmente il personaggio in cui questa saga ha lasciato i segni più profondi, e siamo decisamente curiosi di vedere come si comporterà nelle prossime.
 
Dragon Ball Super 2


I difetti che mi ero trovato a contestare al film, ahimé, rimangono anche nell'adattamento televisivo, che speravo li attenuasse o li spiegasse meglio grazie al maggior tempo a disposizione: la nuova trasformazione dai capelli azzurri, per quanto bellissima visivamente, non si capisce bene da dove sia saltata fuori e soprattutto come e perché anche Vegeta sia capace di effettuarla, se non per accontentare i fans del personaggio. Inoltre, la succitata distruzione della Terra, per quanto scenicamente ed emotivamente bellissima, è tirata fuori in un modo un po' facilone.

 

Per questa seconda saga di Dragon Ball Super vale un po' il discorso che avevo fatto per il film: per quanto sia stata sicuramente un intrattenimento gradevole, capace anche, in più punti, di donare allo spettatore molte emozioni diverse, sa un po' di riempitivo-fanservice fine a se stesso e, salvo il segno lasciato sul personaggio di Gohan, questa "resurrezione" non aggiunge chissà quanto alla storia globale. Ma adesso Champa, il tanto atteso "Bills grasso" proveniente da un universo parallelo, ha finalmente fatto la sua comparsa, e siamo curiosi di vedere cosa voglia, nella terza, imminente, saga della serie, la prima a non essere legata a nessun lungometraggio. Certo, la sorpresa è un po' attenuata nell'era in cui Internet ti racconta tutto ciò che succederà nelle prossime puntate per filo e per segno grazie a foto delle riviste, immagini promozionali, tweet delle case di produzione e via discorrendo, ma siamo certi che Dragon Ball Super possa continuare a regalarci ancora diverse belle emozioni, come, tutto sommato, ha fatto sinora.
 
Autore: Kotaro


Con l’episodio 27 andato in onda sulle tv giapponesi la scorsa domenica, si è conclusa la seconda saga di Dragon Ball Super, quella relativa al film La resurrezione di "F".
In questa parte di storia, un gruppo di soldati sopravvissuti dell’esercito di Freezer utilizza le sfere del drago per riportare in vita il tiranno galattico, che decide immediatamente di vendicarsi del Saiyan che tempo prima lo aveva sconfitto. Per evitare però di essere battuto ancora, Freezer decide di sottoporsi ad un allenamento, riuscendo a raggiungere una nuova trasformazione che chiama “Golden Freezer” a causa del suo colore dorato.
Anche Goku e Vegeta però stanno continuando ad allenarsi sul pianeta di Beerus sotto la guida di Whis, e anche loro raggiungono un nuovo livello di Super Saiyan, ovvero quello del Super Saiyan God Super Saiyan, o come è stato rinominato in seguito, Super Saiyan Blue, a causa del colore blu dei capelli. Passato qualche tempo dalla sua resurrezione Freezer arriva sulla Terra…
 

Dragon Ball Super 3


Come già è successo nella prima parte di Dragon Ball Super, relativa al film La battaglia degli Dei, gli sceneggiatori non hanno proposto una trasposizione precisa di quelle che erano le scene del film, ma hanno fatto qualche modifica qui e la, dando modo anche a chi ha già visto la versione cinematografica di non annoiarsi eccessivamente con cose già viste.
La trama alla base e il finale della saga sono identici, ma ad esempio nella serie è stato dedicato molto più spazio agli allenamenti di Goku e Vegeta, che nel film venivano a malapena accennati, o anche sono state aggiunte diverse scene con protagonisti i guerrieri Z che affrontano l’esercito di Freezer, alcune più riuscite, tipo il trauma di Crillin di fronte a Freezer e il sacrificio di Piccolo per salvare Gohan, (un po’ abusato ma comunque emozionante) e altre un po’ inutili come tutta la parte con Tagoma (che nel film veniva fatto fuori subito dallo stesso Freezer) che qui viene usato da Ginyu per tornare in un corpo da combattente lasciando quello di rana in cui era intrappolato dalla lotta su Namek. Non ci sono invece grossi cambiamenti per quel che riguarda tutta la lotta di Goku contro Freezer, ma si nota che è stata un po’ allungata con i due che anziché combattere perdono tempo a parlare e punzecchiarsi.
E’ un peccato che gli sceneggiatori non abbiano colto l’opportunità data dalla serie di avere più tempo a disposizione per spiegare alcune cose che come nel film rimangono insolute. Ad esempio non è stato ancora mostrato che tipo di allenamento abbia fatto Freezer per raggiungere la sua forma dorata, così come non è stato mostrato come Goku e Vegeta siano arrivati al Super Saiyan Blue. In particolare Vegeta, che per quel che ne sappiamo non è diventato un Super Saiyan God, ma che adesso misteriosamente è allo stesso livello di Goku.
 
Dragon Ball Super 4


Se comunque sul fronte della trama non ci sono tutte queste grosse differenze, per quel che invece riguarda il comparto tecnico il confronto tra film e serie animata è davvero impietoso. E ovviamente è la serie che ne esce con le ossa rotte: gli episodi sono stati realizzati davvero con poca cura, con alcuni casi disegni e animazioni davvero improponibili che sembravano realizzati da un gruppo di dilettanti allo sbaraglio. E, ok, poi forse verranno sistemati per la versione blu ray ma intanto per ora Dragon Ball Super è disegnato con i piedi.
Si spera davvero che magari con l’inizio della prossima saga si corra ai ripari, anche se ci credo poco.

 

Se comunque devo valutare l’anime solo per quel che è la storia, devo dire di essere rimasto soddisfatto solo a metà. All’epoca in cui uscì il film e iniziarono a circolare le prime immagini di Golden Freezer e di Goku con i capelli azzurri mi sembrò di essere tornato quasi a dieci e più anni fa, quando da ragazzo ancora mi emozionavo per le nuove trasformazioni dei personaggi, ma poi a conti fatti, e una volta visto il risultato, la realtà è stata ben diversa. Emozioni ce ne sono state pochine, e tutto era permeato da una sensazione di già visto. Freezer dorato mi è sembrato ridicolo anziché figo, così come anche Goku, che per quanto bello con i capelli azzurri non mi diceva assolutamente nulla. La saga mi ha quasi annoiato, e se ripenso a ciò che invece era stato il combattimento tra Goku e Freezer nella serie Z, mi rendo conto che ormai le idee hanno davvero iniziato a scarseggiare e di aver visto solo un brutto remake di quel leggendario scontro. E tutto ciò mi rattrista davvero perché Dragon Ball era il mio manga e anime preferito.
Guarderò sicuramente la nuova saga che inizia dal prossimo episodio ma lo farò con occhi diversi, da fan deluso.
 
Autore: GianniGreed