Prosegue la rubrica in cui presentiamo le opere più apprezzate dai recensori di AnimeClick.it, circoscritte ad un determinato periodo, filone o genere.
In questo appuntamento raccogliamo i migliori gli anime del 2008 e del 2009. A seguire proponiamo delle recensioni di alcuni dei titoli in classifica.

Siete d'accordo con la classifica, oppure pensate vi figurino opere sopravvalutate?
Manca forse qualche titolone imperdibile?
 

  
1 Aria the Origination 9.11
2 Fullmetal Alchemist: Brotherhood 9.06
3 Clannad - After Story 8.93
4 EF - a Tale of Melodies 8.62
5 Aoi Bungaku Series 8.50
6 Zoku Natsume yuujinchou 8.48
7 Chi casa dolce casa 8.44
8 Toradora! 8.31
9 Nodame Cantabile: Paris-Hen 8.30
10 Bounen no Xamdou - Xam'D: Lost Memories 8.30
11 The Sky Crawlers 8.26
11 Natsume yuujinchou 8.26
13 Tsumiki no Ie - La Maison en Petits Cubes 8.25
14 Kaiba 8.23
15 Tokyo Magnitude 8.0 8.20
16 Junjou Romantica 2 8.17
17 Phantom - Requiem for the Phantom 8.16
18 A Certain Scientific Railgun 8.13
19 Spice and Wolf 8.10
20 Kara no kyoukai 5: Paradox Spiral 8.09
24 Kemono no souja Erin 8.08
22 Clannad - Another World, Tomoyo Chapter 8.07
23 Inuyasha - The Final Act 8.06
24 Jigoku Shoujo Mitsuganae 8.05
24 Spice and Wolf II 8.05
26 Kobato. 8.03
27 Junjou Romantica 8.02
27 Skip Beat! 8.02
29 Basquash! 7.98
30 Detroit Metal City 7.97
30 Ponyo sulla scogliera 7.97
30 xxxHOLiC: Kei 7.97
33 Inazuma Eleven 7.96
33 Pandora Hearts 7.96
35 Library War 7.93
36 Bakemonogatari 7.85
37 [Zoku] Sayonara Zetsubou-sensei 7.83
38 Time of Eve 7.82
38 Cross Game 7.82
40 Redline 7.81
41 Clannad - Another World, Kyou Chapter 7.80
41 Tsubasa Shunraiki 7.80
43 07-Ghost 7.76
43 Maria Holic 7.76
45 Transformers - Animated 7.75
45 The Prince of Tennis - the Prince of Yakiniku 7.75
47 Kara no Kyoukai 7: Murder Study (Part 2) 7.74
47 Fresh Pretty Cure 7.74
49 Shoujo Sect: Innocent Lovers 7.73
49 One Outs: Nobody Wins, but I! 7.73
51 Kanamemo 7.72
51 Summer Wars 7.72
53 K-On! 7.71
 


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Terza e ultima serie dedicata ad Akari-chan e le altre Undine di neo Venezia sul pianeta Aqua.
Le ritroviamo tutte come le abbiamo lasciate: Akari e le sue amiche alle prese con gli allenamenti per potere diventare Undine, guidate e consigliate dalle loro senpai, le tre Fate dell'Acqua. Le ritroviamo con gli amici di sempre: il Salamander Akatsuki e suo fratello, il postino, il Presidente Aria e tutti gli altri gatti protettori del pianeta Aqua che seguono e vegliano da lontano sulle nostre eroine. E le ritroviamo a neo Venezia, la città magica che ha incantato Akari sin dalla prima volta che la ragazza vi ha messo piede e che ha affascinato anche noi lettori e spettatori.

Anche in questa serie proseguono le avventure quotidiane di tutti i personaggi; continuiamo a conoscere un po' di loro, dei loro sogni, delle loro speranze, del loro modo di essere e impariamo ad apprezzare ancora qualcosa in più di neo Venezia grazie alla grande sensibilità e dolcezza di Akari-chan e delle sue compagne.
Anche stavolta i disegni sono tenui, dolci ma luminosi, e le musiche non si smentiscono: la voce dolce e gentile di Yui Makino accompagna le ragazze durante quest'ultima avventura.
Nonostante quindi questa serie sia da vedere anche solo per le garanzie lasciateci dalle altre due, devo dire che questi episodi mi sono piaciuti anche di più dei precedenti. Siamo ormai agli sgoccioli della storia; le nostre amiche hanno imparato tutto quello che dovevano su neo Venezia, sono maturate e cresciute; è arrivata l'ora di prendersi le responsabilità e di diventare loro stesse Undine. Ma crescere porta a tanti cambiamenti, veloci, incredibili, ed è umano e normale avere paura.

Benché Aria sia una serie intrisa di sentimenti, è in quest'ultimo arco che maggiormente si avvertono la paura e la tensione, non soltanto da parte delle tre ragazze, ma anche delle loro senpai, anche loro alle prese con un cambiamento - e non solo per quanto riguarda le loro kohai. Sentimenti talmente palpabili, descritti con tale delicatezza, che spesso mi sono trovata anch'io con le lacrime agli occhi e gli stessi sentimenti nel cuore.
Il finale è magico, bellissimo, dolcissimo, perfetto suggello finale a una storia che ha regalato tanti sentimenti e tanta poesia.
Da vedere e rivedere, sicuramente.


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Due ragazzi, studiosi di alchimia, tentano di fare tornare in vita la madre, morta qualche tempo prima. Alla base dell’alchimia sta il principio dello scambio equivalente. Ma la trasmutazione umana – così si chiama - è un tabù e presto i ragazzi se ne accorgeranno. Un ragazzo perde l’intero corpo, l’altro una gamba e, nel tentativo di recuperare l’anima del fratello, perde un braccio. Dopo questa esperienza, i due, Edward e Alphonse Elric, cercheranno di recuperare la pietra filosofale, un oggetto in grado di permettergli di recuperare i loro corpi attraverso l’alchimia.

Sono queste le premesse di una serie che lascerà un bellissimo ricordo. Full Metal Alchemist – Brotherhood non è la solita serie shounen fatta di avventura, scontri corpo a corpo e poteri sovrannaturali, ma è una sorta di romanzo di formazione, che accompagna il viaggio di Ed e Al nella loro ricerca.
La serie è sorretta da una sceneggiatura molto complessa, ricca di colpi di scena e con una struttura pressoché perfetta. Sono veramente poche le scelte discutibili nel corso della vicenda. Se alla base di una buona storia secondo me sta una scelta che i protagonisti devono compiere, FMA-B rappresenta un manuale di storie, perché nel corso delle 64 puntate sono numerosissime le scelte che sono poste davanti alle azioni dei nostri eroi. E non solo a loro.
I dialoghi poi sono ciò che di più importante regge il tutto, perché non solo ci permettono di capire come stanno le cose e come funziona il mondo inventato da Hiromu Arakawa, ma anche di partecipare alle emozioni dei protagonisti. Sono numerosi i momenti in cui ci si commuove e ritengo davvero raro che una storia possa creare tanta empatia pure per i cattivi. Anche qui vi commuoverete. Sicuramente!

I protagonisti sono moltissimi e a ognuno è dedicato il giusto spazio e, anche per quelli meno importanti, il fruitore potrà scorgerne le sfumature della psicologia.
I disegni sono ottimi e grazie allo splendido lavoro dello studio Bones (ancora una volta) le animazioni sono ugualmente ottime e trasportano lo spettatore direttamente nella vicenda. Infatti è raro incorrere nei tipici fondali utilizzati per gli anime. La maggior parte delle volte, lo sfondo rimane l’ambiente “reale” in cui i personaggi agiscono.

Parlando del tono della serie, si può benissimo considerare FMA-B una serie che si distingue dal genere di cui fa parte. Oltre alle solite caratteristiche tipiche, l’opera di Arakawa affronta tematiche importanti, a volte molto serie e “da adulti”, inoltre non ci viene risparmiato il tema della morte che si presenta già dalle prime puntate, ma che nel corso delle ultime sembra tingere di rosso ogni momento. La gente muore, a volte anche male e noi lo vediamo.
Ma non mancano i momenti divertenti. Alcuni siparietti, posti per sdrammatizzare certe situazioni particolarmente tese, sono davvero irresistibili e alleggeriscono il peso delle tematiche affrontate o la tecnicità di alcuni dialoghi. In particolare quando si parla di alchimia e di problemi etici.
Insomma, Full Metal Alchemist – Brotherhood è un’opera completa che merita di essere vista. Voto 9,5.


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Dato il grande successo del suo predecessore "Clannad", ci si aspettava molto da "Clannad - After Story", e queste attese sono state rispettate appieno: anime a dir poco commovente, capace di rapire il pubblico sin dai primi episodi, lasciandolo piangere a dirotto sino all'ultima puntata, dove gli autori hanno espresso il massimo della loro arte. "Clannad -After Story" sin dal primo episodio ci mette dinnanzi la cruda realtà di un passato che ritorna e di un futuro incerto: la serie si estende dall'adolescenza sino al raggiungimento dell'età adulta, contrapponendo temi come la morte e la vita, inserendo come ingrediente principale l'amore e il dolore. Un anime atipico che gira intorno alla famiglia, infatti questa è l'istituzione principale sulla quale vertono tutti i sentimenti presenti nelle due serie: nascita di una famiglia e rottura dell'equilibrio familiare. Ogni episodio con l'avanzare della trama si fa sempre più intrigante e palpitante, e la tensione degli eventi si allenta solo dinnanzi al cibo. In questo caso da emozioni ("Clannad") si passa a lacrime ("Clannad - After Story"), infatti la trama ha la peculiarità di indurre il telespettatore al pianto per la potenza delle emozioni. Sebbene alcuni indizi indirizzino verso un determinato evento, ne accadono altri inaspettati che lasciano il telespettatore di sasso, e sempre con le lacrime agli occhi. Finale molto ben congegnato, all'altezza della serie, e che lascia spunti di riflessione. Definire "Clannad - After Story" una meraviglia è d'obbligo.

P.S. Ma perchè non comprano i diritti in Italia di questi anime meravigliosi?!