Ogni generazione di appassionati di animazione giapponese ha avuto il suo robottone di riferimento: da Goldrake a Gundam passando per Evangelion (giusto per citarne alcuni), sono moltissimi i bambini che hanno sognato di poter infilarsi all'interno di un robot e con quello sfrecciare nei cieli oppure semplicemente camminare fra le strade della propria città, indistruttibili ed invincibili! Unite a questo la vera e propria passione tutta nipponica per la robotica e avrete Hajime 43 (HJM43).
All'Istituto Hajime Research di Osaka infatti, un gruppo di ricercatori ha preso i sogni di tutti i bambini e sta lavorando per trasformarli in realtà. Il loro obiettivo è quello di creare un robot bipede, di 18 metri di altezza, guidabile da una persona posta al suo interno. Il progetto è iniziato nel 2010 e aumentando gradualmente le dimensioni, si è arrivati al risultato che potete ammirare in questi video. Attualmente Hajime 43 è alto 4 metri e pesa 300 kg, si muove ancora lentamente, ma si muove! A vederlo fa quasi tenerezza, non trovate?
Una volta che il pilota è dentro al robot, può controllarne i movimenti tramite un joystick; per azioni più delicate, è prevista un'interfaccia "master-slave", in cui un modello in scala ridotta del robot è comandato dal pilota e il robot reale risponde di conseguenza.
Il futuro tanto sognato da bambini sembra davvero dietro l'angolo, no?
Fonte consultata:
EnRocketNews
All'Istituto Hajime Research di Osaka infatti, un gruppo di ricercatori ha preso i sogni di tutti i bambini e sta lavorando per trasformarli in realtà. Il loro obiettivo è quello di creare un robot bipede, di 18 metri di altezza, guidabile da una persona posta al suo interno. Il progetto è iniziato nel 2010 e aumentando gradualmente le dimensioni, si è arrivati al risultato che potete ammirare in questi video. Attualmente Hajime 43 è alto 4 metri e pesa 300 kg, si muove ancora lentamente, ma si muove! A vederlo fa quasi tenerezza, non trovate?
Una volta che il pilota è dentro al robot, può controllarne i movimenti tramite un joystick; per azioni più delicate, è prevista un'interfaccia "master-slave", in cui un modello in scala ridotta del robot è comandato dal pilota e il robot reale risponde di conseguenza.
Il futuro tanto sognato da bambini sembra davvero dietro l'angolo, no?
Fonte consultata:
EnRocketNews
Megabot vs Kuratas, doveva esserci il duello a Giugno ma è saltato, ufficialmente il problema è il trasporto del robot Americano, troppo costoso in aereo e a rischio ruggine via mare a detta dei costruttori ma la realtà dei fatti è che quel coso è un rottame e non ne vale la pena, è troppo pesante, enormemente lento, baricentro troppo alto, materiali costruttivi da rottamatori, praticamente un cumulo di difetti. Gli arti del Kuratas a velocità non sono tanto meglio ma è stato costruito con la testa, baricentro bassissimo e con 4 ruote che rendono gli spostamenti veloci come un motorino, in pratica il Kurata può tranquillamente andare alle spalle del megabot è spingerlo a terra senza problemi, ZERO combattimento, adesso se ne stanno rendendo conto e cercano di evitare il tutto.
come li intendiamo noi...
Già sarebbe bello veder attuata una cosa del genere:
Dopo i Patlabor, vedremo gli arm slave tipo l'm9 o l'arbalest per poi raggiungere l'apice con un gundam, (mi accontento pure dello zaku di Char XD) .
saranno contenti quelli che hanno contribuito col crowfunding!
in ogni cao il kuratas lo puoi, in presenza di nerd facoltosi, produrre in serie, il megacess no
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