I prodotti targati Netflix hanno avuto una grande serata agli Annie Awards di quest'anno: I Mitchell contro le Macchine e Arcane hanno dominato rispettivamente come lungometraggio e serie TV nelle principali categorie.
I premi assegnati dall'International Animated Film Society (A.S.I.F.A. Hollywood) sono particolarmente ambiti perché in questa occasione sono i protagonisti del mondo dell'animazione a giudicare le opere dei colleghi.

Il film della Sony Pictures Animation ha vinto in ogni categoria in cui era presente, tra cui quella più prestigiosa: Miglior film d'animazione dell'anno. Da quando gli Academy Awards hanno inserito la categoria miglior film d’animazione tra i premi della Notte degli Oscar, gli Annie Awards sono passati in secondo piano diventando però nello stesso tempo una sorta di anteprima degli Oscar stessi. A tal proposito il vincitore di questo premio quasi sempre conquista la statuetta nella categoria dedicata, come è accaduto a ShrekLa città incantataAlla ricerca di NemoGli IncredibiliWallace & GromitRatatouilleUpRangoFrozenInside OutZootropolisCoco e l'anno scorso con Spider-Man: Un Nuovo Universo.

La sfida per I Mitchell però sarà ancora più ardua stavolta; riuscirà infatti a battere i titoli Disney e Pixar anche agli Oscar?


 
Katie Mitchell è una giovane appassionata di cinema, a differenza di suo padre Rick che è un grande amante della natura e di tutto ciò che non è tecnologico. Entrata in un prestigioso college di cinema si distanza sempre più da suo padre e questo causa alla ragazza profonda tristezza. Per questo motivo Rick decide di annullarle il volo per il college e di accompagnarla lui stesso al college. Tuttavia questo lungo viaggio sarà ricco di disavventure, a causa di una catastrofe mondiale dove la tecnologia si è ribellata all’umanità.
 

Arcane, serie di cui abbiamo avuto modo di parlare sul sito tramite recensioni e top sakuga, e ispirata a League of Legends, famosissimo videogioco della Riot Games, si è portata invece a casa ben nove trofei complessivi, tra cui Miglior produzione televisiva per il grande pubblico, e sbancando in ogni categoria seriale in cui fosse candidata


 
Ambientata a cavallo tra l'utopica Piltover e l'oppressa Zaun nell'universo videoludico di League of Legends, questa serie televisiva è ambientata nel passato e racconta le origini di diversi personaggi, tra cui Jinx, Vi, del misterioso Silco e della creazione della tecnologia Hextech
 

Nemmeno Encanto della Disney si è risparmiato, e ha vinto tre premi su nove nomination, per: Musica, anch'essa con una nomination agli Oscar; Animazione e Storyboarding. Rimangono invece a bocca asciutta sia Raya e l'ultimo drago, che aveva ben 10 nomination, sia Luca della Pixar con le sue otto nomination.


 
Ambientato in Colombia, Encanto racconta la storia di Mirabel, una ragazza che non ha alcun potere magico. La cosa sembrerebbe alquanto normale se non fosse che la giovane, però, è l'unica persona della famiglia Madrigal a non avere alcun tipo di dote speciale.
 

Ancora una volta i film giapponesi non riescono a far breccia agli Awards. Belle di Mamoru Hosoda, Fortune Favors Lady Nikuko di Ayumu Watanabe Pompo: The Cinéphile di Takayuki Hirao avevano ricevuto la nomination nella categoria Miglior Film Indie, ma il film danese Flee si è aggiudicato il premio.

Gli Awards hanno però conferito a Toshio Suzuki, co-fondatore e direttore esecutivo dello Studio Ghibli, il prestigioso Winsor McCay Award insieme a Ruben A. Aquino e Lillian Schwartz. Selezionato per la sua "esemplare carriera nel settore", Suzuki è il nono giapponese a vincere il premio, preceduto da Hayao Miyazaki, Isao Takahata, Mamoru Oshii, Satoshi Kon, Katsuhiro Otomo, Kihachirō Kawamoto, Iwao Takamoto e Osamu Tezuka.

Renzo Kinoshita e Sayoko Kinoshita, fondatori dell'Hiroshima International Animation Festival, sono stati anch'essi premiati con il June Foray Award per il loro significativo impatto caritatevole sul mondo dell'animazione.


Fonti consultate:
Deadline.com, AnimeNewsNetwork