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Gabe the third

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
Siamo nell'era della Silver Age e la Walt Disney sforna il suo quattordicesimo classico, "Le avventure di Peter Pan", basandosi appunto sulla famosa opera di J.M. Barrie: "Peter e Wendy" o "Peter Pan, il bambino che non voleva crescere". Il progetto era stato pensato inizialmente nel 1938, ma a causa della Seconda Guerra Mondiale venne accantonato e ripreso più in là nel 1953, e si tratterà così poi dell'ultimo film Disney a cui hanno lavorato i "Nine Old Men" e anche l'ultimo ad essere distribuito dalla RKO Radio Pictures prima che Walt Disney fondasse la propria compagnia di distribuzione Buena Vista Distribution.

La trama, presa ovviamente dal libro di Barrie, narra della famiglia Darling e di come Wendy e i suoi fratellini John e Michael, da noi chiamati Gianni e Michele, sono sempre stati affascinati dalle fiabe e i racconti su Peter Pan, e sono convinti che egli sia davvero reale. Ma il loro padre non ne può più di queste "falsità" e vorrebbe che Wendy cominciasse a crescere seriamente. Quella stessa notte, tuttavia, mente i genitori son via per una festa, i tre fratelli ricevono l'inaspettata visita di Peter Pan in persona, tornato per riprendersi la sua ombra, lasciata in una delle sue precedenti visite alla loro abitazione, poiché era rimasto affascinato da come i Darling credevano in lui. Peter, assieme alla fatina Trilli, non tollerando che Wendy e suoi fratelli dovranno diventare grandi, insegna loro a volare grazie alla polvere di fata e ai pensieri felici, e li porta all'isola che non c'è, dove non dovranno mai crescere, poiché lì il tempo non esiste, e vivranno molte avventure tra bambini sperduti, indiani, sirene, scontri con Capitan Uncino e la sua ciurma di pirati.

Ovviamente, rispetto al libro di Barrie i personaggi hanno subito qualche modifica, in modo da rendere un po' più leggeri i toni. Ad esempio, Peter Pan qui non si comporta da bambino egoista e a tratti maschilista, atteggiamenti che lo facevano sembrare una sorta di antieroe in tutti i sensi, ma più come una figura eroica, pronto ad aiutare chi ha bisogno, ma comunque con un atteggiamento più infantile e innocente. Capitan Uncino, da pirata raffinato, dal sangue freddo e dal timore dello scorrere del tempo, si trasforma in un divertente villan vittima della sfortuna e di situazioni comiche causate dal nostromo Spugna, reso ancor più comico del suo capitano, o dal famelico coccodrillo che gli divorò la mano. Questa poi era anche una novità, poiché era la prima volta che il villan mostrava dei lati comici, a differenza dei precedenti, che erano sinistri individui dallo sguardo arcigno. Tuttavia, anche se comico il personaggio di Uncino non rinuncia a mostrare la sua indole spietata e minacciosa, e a mantenere alcune caratteristiche del personaggio originale, come il forte rancore verso Peter Pan, la sua grande paura per il coccodrillo, che è sempre il simbolo di avere i giorni contati, e la sua galanteria verso Trilli e Wendy, anche se questa è più mostrata come mossa manipolativa. Trilli mantiene la sua forte gelosia verso Wendy, ma, rispetto al libro, dove era persino più meschina, anche questa è resa un po' più leggera, e nonostante abbiano mantenuto il tentato omicidio di Wendy da parte di Trilli, non è però a livelli drammatici, così come altre scene simili sono state cambiate o modificate, come il tentato avvelenamento di Peter da parte di Uncino o altre scene, che portavano la morte di certi personaggi, sono state rese più buffe e non macabre. Anche i bambini sperduti son stati modificati, anche se però sembra che abbiano lo stesso carattere, e vi è poca varietà tra di loro, quando nel romanzo ogni bambino sperduto aveva una propria personalità. Wendy e i suoi fratellini sono forse gli unici che mantengono i loro ruoli originali, infatti ci mostra come Wendy sia davvero materna sia con Peter che con i fratelli, di come ella all'inizio non vorrebbe crescere, ma che alla fine è comunque una cosa inevitabile, tuttavia non rinuncerà mai a sognare né a credere a Peter Pan, indipendentemente dall'età che si avrà. Le note più dolenti sono la scarsa presenza delle sirene, che durano circa soltanto un quarto d'ora, o anche meno, per poi non comparire più, mostrandosi uno spiacevole spreco, e la gestione dei nativi in maniera troppo stereotipata e in certi sensi anche errata, caratteristica che ha causato una serie di polemiche e controversie. Alcuni esempi possono essere che nel film vengono visti dai bambini sperduti come selvaggi da cacciare, anche se per loro era più come gioco che facevano con loro da tempo, o l'errata spiegazione del significato di "pellerossa". Anche se ai tempi del libro di Barrie queste rappresentazioni eccessive erano comuni, quando uscì il film le cose erano un po' cambiate, e rappresentazioni simili sono troppo offensive e non necessarie.

Nonostante queste "macchie" siamo di fronte a una storia senza tempo, anche se alleggerita rispetto al libro originale di Barrie, e forse i più puristi potrebbero non essere d'accordo, un'opera che è in grado in un modo o nell'altro di farci sognare e ritrovare la fanciullezza dentro di noi, anche se non siamo più giovanissimi, e vivere avventure assieme a personaggi indimenticabili e con un proprio significato.


 5
Haruhi Suzumiya Gold Edition

Episodi visti: 1/1 --- Voto 10
<b>Attenzione: la recensione contiene spoiler</b>

"Tutto questo è accaduto prima e tutto accadrà di nuovo".
Con queste parole, prende il via il quattordicesimo classico Disney, storia molto amata da Walt Disney in persona, grande successo al botteghino e film d'animazione tuttora molto amato.

Nel quartiere di Bloomsbury della Londra edoardiana, più precisamente nella casa dove vivono i coniugi Darling e i loro tre figli, Peter Pan è una sorta di eroe. La madre lo vede come una sorta di spirito della giovinezza e i giovani Gianni e Michele, elettrizzati dalle storie che la sorella maggiore Wendy racconta su di lui, passano le giornate a mimarne le gesta. Solo Agenore, il severo ma giudizioso padre di famiglia, è stanco di queste sceneggiate quotidiane e una sera di particolare agitazione tra i ragazzi perde le staffe e si arrabbia con Wendy, dicendole che è ora di crescere e che dal giorno successivo avrebbe dormito in una stanza per conto suo e non più coi fratelli. Quella sera i coniugi escono e a far visita ai bambini sarà Peter Pan in carne ed ossa che, accompagnato dalla maliziosa fatina Trilli innamorata di lui, e sconvolto dal fatto che Wendy sia costretta a diventare grande, decide di ricoprirli con la polvere di fata e portarli con lui, in volo, sull'Isola che non C'è, un luogo oltremodo misterioso, dove il tempo per loro non sarebbe mai cambiato.
Per Gianni e Michele, che avevano sempre sognato l'Isola e i combattimenti contro indiani e pirati, tutto appare come un gran divertimento, mentre Wendy, continuamente tartassata dalle sirene e da Trilli, gelose del suo rapporto d'amicizia con Peter, inizia presto a domandarsi se quel posto sia veramente fantastico come credeva. I veri guai per i ragazzi iniziano però quando devono scontrarsi con la nemesi di Peter Pan, il malvagio Capitan Uncino. L'uomo nutre un odio viscerale per il ragazzo, colpevole di avergli tagliato una mano durante un combattimento e di averla gettata a un coccodrillo che lo segue in modo ossessivo, sperando di poterlo mangiare interamente, e dal quale il pirata è a dir poco terrorizzato.
Il punto di svolta nella storia, però, si ha durante una discussione tra Peter e Wendy. Lei vorrebbe tornare a casa con i fratelli e con i Bambini Sperduti, giovani fanciulli che indossano pigiama a forma di animali, che hanno perso ogni ricordo di cosa fosse una mamma e che si trovano lì perché non volevano crescere, come Peter, e ai quali Wendy faceva amorevolmente da mamma. Peter si rifiuta di crescere, per questo non vuole lasciare l'Isola che non C'è, mentre Wendy inizia pian piano a prendere coscienza di quali siano i suoi compiti, doveri e responsabilità, e capisce che il suo posto è a casa.
Dopo aver sventato l'ultimo piano di Capitan Uncino, Peter si rassegna, accetta il punto di vista di Wendy e, aiutato da Trilli, solleva in volo il veliero di Uncino e riporta a casa i tre ragazzi (i Bambini Sperduti, invece, che non sono ancora pronti per crescere, tornano nel luogo fatato con Peter e Trilli). I coniugi, che tornano poco dopo, si spaventano nel vedere Wendy addormentata accanto alla finestra spalancata e, quando la ragazza prova a raccontarle la meravigliosa avventura da lei vissuta, si dimostrano scettici e preoccupati, ma anche loro, alzando il gli occhi al cielo, vedono nelle nuvole la sagoma del veliero e, come per magia, ricordano di averlo visto anche loro, da bambini, facendo quindi intendere una loro tappa all'Isola che non C'è, che appare sinonimo di purezza, innocenza e giovinezza. Più semplicemente, l'infanzia che tutti noi abbiamo vissuto.

Se penso ora a "Peter Pan", tante cose mi vengono in mente.
Innanzitutto, tra tutti lungometraggi Disney visti finora, è quello che mi è sembrato più cupo, in quanto non mancano vari tentativi di omicidio vero e proprio. Le sirene tentano di far affogare Wendy, Capitan Uncino si prepara a condannare a morte Giglio Tigrato qualora la ragazza non voglia indicargli l'ubicazione del nascondigli di Peter, Trilli tenta di convincere i Bambini Sperduti a uccidere Wendy con l'inganno, Uncino tenta di condannare a morte Peter facendogli recapitare un pacco regalo contenente una bomba esplosiva e uccide, sparandogli, un pirata della sua ciurma che cantando lo infastidisce.
I personaggi sono molto delicati e presentano un quadro psicologico alquanto complesso, a differenza dei classici precedenti. Parole e temi come mamma, eternità, infanzia, crescita, solitudine, immobilità... assumono una nuova importanza, uno spessore che non può essere trascurato, sebben avvolto da un mondo fiabesco e a tratti onirico.
Chi sia Peter e da dove venga, quale destino attenda i Bambini Sperduti, perché si trovano lì e da quanto tempo, non ci è dato saperlo.
Bella, comunque, la relazione tra i fratelli Darling. Wendy, sognatrice e carica di positività, si occupa molto dei fratelli, i quali ricambiano profondamente questo affetto e la rispettano molto. Simpatici e teneri i tratti che li caratterizzano, con Gianni che si atteggia ad aristocratico indossando il tipico cappello dell'epoca e portando con sé un ombrello a mo' di passeggio, e Michele che, nonostante sia il più piccolo del gruppo, partecipa con entusiasmo ad ogni missione e abbraccia con curiosità il mondo che si muove attorno a lui.
Azzeccata anche la figura di Capitan Uncino. Uomo di fascino e senz'altro esperto uomo di mare, che unisce a una certa classe un'evidente dose di cattiveria. Purtroppo per lui la fortuna non è dalla sua parte e spesso finisce per farsi male anche solo a causa delle attenzioni che il nostromo Spugna gli presta.

Ben accolto dalla critica, all'infuori dei grandi fan dell'opera teatrale "Peter e Wendy" di J. M. Barrie al quale la storia disneyana è ispirata, che non vedono di buon occhio le modifiche apportate alla storia originale, "Peter Pan" resta uno dei titoli più noti e amati tra i classici Disney.
Io personalmente l'ho molto apprezzato, assieme all'indimenticabile colonna sonora, soprattutto per il messaggio contenuto nella scena finale.
Sono molto legata al tema dell'infanzia e della crescita, e credo che questo film sia in grado di rappresentare questi delicati concetti con maestria, regalandoci un finale davvero toccante e non banale, ricco di morale!
Consigliatissimo!