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Ghost In The Shell è un film diretto dal regista Mamoru Oshii. E' passato qualche mese da quando l'ho visto, ma comunque resta solido nella mia mente il ricordo di questo splendido anime. Ghost In the Shell, ambientato nella Tokyo del 2029, parla di Motoko Kusanagi, un cyborg membro della Sezione 9 della polizia. La Sezione 9 è alla caccia del Marionettista, un hacker in grado di entrare nel Ghost, l'anima, e manovrarlo. Infatti, quando un essere umano diventa cyborg, il Ghost viene trasferito da un corpo all'altro.

La regia è molto strana. Le angolazioni sono molto strane, quasi sperimentali, creando un distacco con il mercato solito, ma rendendo comunque comprensibile la storia. Per farla breve, dalla prima angolazione fino all'ultima si è sempre all'interno della vicenda, senza mai togliere gli occhi di dosso allo schermo.
Il soggetto è, invece, opera di Masamune Shirow, l'autrice del manga. La storia è molto complessa, ma serve a muovere il vero significato del film, di cui parlerò in fondo.
La sceneggiatura è molto sintetica: infatti le voci si sentono solo in poche scene, ma quando ci sono sono abbondanti.

Il character design è ambiguo: gli umani o cyborg in parte presentano i caratteri giapponesi, mentre i cyborg hanno un character stereotipato con un componente che ricorda i giapponesi.
Le animazioni sono buone, anche se perdono valore dinanzi alla grandezza della regia.
I fondali sono molto curati, soprattutto macchinari e/o edifici tecnologici.

Ora che ho finito di parlare delle caratteristiche tecniche, vi parlerò del significato.

Ghost In The Shell è una critica verso la modernizzazione dell'uomo. Infatti, per colpa della tecnologia, i cyborg protagonisti di questo film non provano più emozioni. Sono delle marionette al servizio dell'informatica. I cyborg non si possono più definire esseri umani, sono delle macchine, come il computer da cui vi scrivo. Mentre ci sono, invece, delle creature, così possiamo definirle, che sono contrari all'eccessiva modernizzazione dell'uomo. La domanda che si pone il regista è: questo uomo, che non prova più emozioni, non è più un essere senziente, può essere considerato uomo? Domanda che rivolge anche allo spettatore con questo film, che è una vera opera, che supera tutti i limiti dell'impossibile, ancora godibile nonostante datato 1995.

Analogie e differenze con il manga: il manga è molto più lungo. Infatti il film è un riassunto del manga, che racconta solo le fasi importanti alla storia principale. Il manga contiene, infatti, anche avventure indipendenti. Il finale e la morale sono gli stessi, anche se molte scene sono state modificate e allungate nel film. Anche se il finale è lo stesso, nel manga il modo con cui si arriva al finale è molto articolato e complesso, mentre nel film è più breve, e anche diverso.

La colonna sonora è molto bella e ambigua, principalmente basata su musica etnica.

Unica nota dolente il doppiaggio italiano. Infatti il doppiaggio della Panini è molto espressivo, anche se i personaggi sono stabili, mentre quello giapponese è più monotono, infatti io, nonostante ho comprato la deluxe edition italiana, l'ho visto prima in giapponese con i sottotitoli in italiano, poi in italiano.

Il disegno è molto bello, ma è reso sporco dall'enorme presenza di grigio derivante dalla tecnologia.

L'edizione DVD è bella. La pellicola è stata restaurata, rendendo la grafica più moderna, compiendo un ottimo lavoro. L'immagine di copertina è scarna ma bella. E riflette il genere di film. Tra i contenuti speciali ci sono le schede dei personaggi principali, del regista e dell'autore del film, oltre a un bellissimo making of di un'ora in giapponese con i sottotitoli in italiano. Nota dolente dell'edizione, oltre al doppiaggio, è una censura che ho notato. All'inizio del film, Motoko ha la testa piena di pensieri disordinati. Arriva il compagno che, notando questo, fatto, gli chiede il perchè. In italiano Motoko, staccando i fili che la collegavano a una cosa che non posso dire per non spoilerare, dice che forse è un problema del cavo. Nello stesso DVD, invece, mettendo i sottotitoli si scopre che in realtà dice di avere le mestruazioni. Non so perchè, ma la frase è stata quindi modificata.

In conclusione: film molto bello e cervellotico, che grazie alla regia geniale non annoia mai, ma anzi tiene con gli occhi addosso allo schermo per tutta l'ora e mezza della durata del film.

Pro: tutto.
Contro: il doppiaggio italiano e la censura dell'audio anzidetta, che però non rovina l'indubbia qualità dell'anime.

Consigliato a: tutte le persone mature, anche se non sono mature di età corporea.

Voto: 10. Perfetto.