Recensione
Metropolis
7.0/10
Scheda tecnica:
Titolo italiano: Metropolis
Titolo giapponese: Metropolis
Anno: 26.05.2001
Casa di produz: Madhouse Production
L'idea originale del film nasce dall'omonimo manga del grande Osamu Tezuka; qui la regia è affidata a Rintaro, famoso per essersi occupato della serie di Capitan Harlock, Kimba il leone bianco e Forza Sugar.
Gli script sono di Katsuhiro Otomo, famosissimo per il film di Akira; le musiche sono di Toshiyuki Honda, e il character design di Yasuhiro Nakura.
Come si può osservare è stato costituito un team di persone di alto livello per realizzare la produzione ambiziosa di Metropolis.
La storia è ambientata nella futuristica città di Metropolis e le prime scene sono dedicate all'inaugurazione dello Ziggurat, un altissimo edificio che domina completamente il circondario. Il nome deriva dalle torri innalzate nell'antica Babilonia, tra le quali la più celebre è la torre di Babele.
A questa cerimonia sono presenti le più alte cariche cittadine: il Duca Red, fondatore del partito Murdock, il presidente Boon, il ministro di stato Skunk e il sindaco. Questa costruzione pone Metropolis come città leader in ambito tecnologico, culturale e industriale.
Nel frattempo arrivano in aereo il detective Shunsaku Ban e il nipotino Kenichi che sono alla ricerca del dottor Loton, criminale che ha fatto traffico di organi umani.
Per la ricerca di quest'ultimo la polizia locale dà un robot all'investigatore dato che non sono disponibili essere umani.
La città di Metropolis ha la caratteristiche di essere suddivisa in livelli verticali: il livello zero corrisponde alla superficie, la zona uno equivale ai sotterranei, la zona due contiene la centrale che alimenta la città e la zona tre riguarda la zona di smaltimento dei rifiuti.
Ci sono due tipi di cittadini: gli umani e i robot, coi i secondi che vivono sfruttati dai primi; solo quelli privi di marchio hanno la possibilità di attraversare i cancelli fra i livelli e i robot possono stare esclusivamente nella zona in base all'utilizzo destinato.
La trama centrale del film riguarda il rapporto fra Kenichi, umano, e Tima, un essere creato per essere a capo di Metropolis.
Il film è visivamente magnifico, ci sono innumerevoli riprese dei quartieri della città che sono sgargianti e colorate, ben disegnate, frutto di un attento lavoro. Nella parte finale del film c'è un eccesso di narcisismo, alcune sequenze sono proprio fatte per dimostrare l'abilità in computer grafica che potevano essere meno spettacolari dando maggiore spessore ad altri aspetti.
La trama è apparentemente complessa, in fondo narra la storia dell'amicizia fra un ragazzino umano e un robot sperimentale che costruisce la sua identità grazie a questo rapporto.
Il secondo aspetto topico è il rapporto padre figlio, nella fattispecie fra il Duca Red e Rock, bambino orfano adottato. In questo caso è una relazione unidirezionale perchè vale solo per Rock, che accecato dalla sua gelosia, cerca di eliminare qualsiasi cosa che possa privarlo dell'attenzione del padre o che ne possa offuscare il ruolo.
Altre tematiche come il rapporto uomo-robot sono appena accennate ma non sviluppate in modo adeguato, od anche gli intrighi politici che portano al colpo di stato soffrono di una certa superficialità.
Per me è un film con delle buone idee ma troppo ambizioso, non riesce a mantenere tutte le aspettative che si possono avere da un soggetto di Tezuka.
Lo stesso finale è più sbilanciato sugli effetti speciali che su una degna conclusione della trama.
Titolo italiano: Metropolis
Titolo giapponese: Metropolis
Anno: 26.05.2001
Casa di produz: Madhouse Production
L'idea originale del film nasce dall'omonimo manga del grande Osamu Tezuka; qui la regia è affidata a Rintaro, famoso per essersi occupato della serie di Capitan Harlock, Kimba il leone bianco e Forza Sugar.
Gli script sono di Katsuhiro Otomo, famosissimo per il film di Akira; le musiche sono di Toshiyuki Honda, e il character design di Yasuhiro Nakura.
Come si può osservare è stato costituito un team di persone di alto livello per realizzare la produzione ambiziosa di Metropolis.
La storia è ambientata nella futuristica città di Metropolis e le prime scene sono dedicate all'inaugurazione dello Ziggurat, un altissimo edificio che domina completamente il circondario. Il nome deriva dalle torri innalzate nell'antica Babilonia, tra le quali la più celebre è la torre di Babele.
A questa cerimonia sono presenti le più alte cariche cittadine: il Duca Red, fondatore del partito Murdock, il presidente Boon, il ministro di stato Skunk e il sindaco. Questa costruzione pone Metropolis come città leader in ambito tecnologico, culturale e industriale.
Nel frattempo arrivano in aereo il detective Shunsaku Ban e il nipotino Kenichi che sono alla ricerca del dottor Loton, criminale che ha fatto traffico di organi umani.
Per la ricerca di quest'ultimo la polizia locale dà un robot all'investigatore dato che non sono disponibili essere umani.
La città di Metropolis ha la caratteristiche di essere suddivisa in livelli verticali: il livello zero corrisponde alla superficie, la zona uno equivale ai sotterranei, la zona due contiene la centrale che alimenta la città e la zona tre riguarda la zona di smaltimento dei rifiuti.
Ci sono due tipi di cittadini: gli umani e i robot, coi i secondi che vivono sfruttati dai primi; solo quelli privi di marchio hanno la possibilità di attraversare i cancelli fra i livelli e i robot possono stare esclusivamente nella zona in base all'utilizzo destinato.
La trama centrale del film riguarda il rapporto fra Kenichi, umano, e Tima, un essere creato per essere a capo di Metropolis.
Il film è visivamente magnifico, ci sono innumerevoli riprese dei quartieri della città che sono sgargianti e colorate, ben disegnate, frutto di un attento lavoro. Nella parte finale del film c'è un eccesso di narcisismo, alcune sequenze sono proprio fatte per dimostrare l'abilità in computer grafica che potevano essere meno spettacolari dando maggiore spessore ad altri aspetti.
La trama è apparentemente complessa, in fondo narra la storia dell'amicizia fra un ragazzino umano e un robot sperimentale che costruisce la sua identità grazie a questo rapporto.
Il secondo aspetto topico è il rapporto padre figlio, nella fattispecie fra il Duca Red e Rock, bambino orfano adottato. In questo caso è una relazione unidirezionale perchè vale solo per Rock, che accecato dalla sua gelosia, cerca di eliminare qualsiasi cosa che possa privarlo dell'attenzione del padre o che ne possa offuscare il ruolo.
Altre tematiche come il rapporto uomo-robot sono appena accennate ma non sviluppate in modo adeguato, od anche gli intrighi politici che portano al colpo di stato soffrono di una certa superficialità.
Per me è un film con delle buone idee ma troppo ambizioso, non riesce a mantenere tutte le aspettative che si possono avere da un soggetto di Tezuka.
Lo stesso finale è più sbilanciato sugli effetti speciali che su una degna conclusione della trama.