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10.0/10
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"Maou" è uno j-drama che ho letteralmente "divorato" in pochi giorni, complice il sapiente ritmo narrativo pieno di colpi di scena che ti tiene incollato alla sedia con una curiosità incredibile su quello che accadrà dopo.
Andiamo con ordine. "Maou" (letteralmente "demone/diavolo") è la storia di una vendetta, una vendetta studiata sin nei minimi dettagli.

Ryo Naruse è un avvocato incredibilmente capace, benvoluto da tutti perché ha spesso salvato da accuse ingiuste persone innocenti, anche ricevendo poco in cambio. Eppure la sua vita è stata distrutta quando andava al liceo dalla morte del fratello, ucciso durante una lite con alcuni dei teppisti della scuola. L'assassino del fratello però se la cava e non viene punito perché figlio di un uomo facoltoso che insabbia tutto come un incidente. La madre di Ryo non regge il colpo e muore di lì a breve, lasciando il figlio nella più totale disperazione. Da allora Ryo ha giurato di vendicarsi e, per farlo, ha costruito a poco a poco un complicato meccanismo perfetto per rovinare piano piano la vita dell'assassino del fratello, che nel frattempo ha provato a rifarsi una vita. A contrastare il piano di Ryo si inserisce il detective Serizawa, un giovane poliziotto che ha metodi un po' bruschi per trattare con i criminali, ma che si dimostra in più occasioni un bravo ragazzo. C'è anche un elemento "soprannaturale", una ragazza, Shiori, che ha il potere di percepire da ciò che tocca gli avvenimenti che abbiano "coinvolto" l'oggetto stesso. Il suo aiuto sarà fondamentale nelle indagini e la sua purezza e la sua generosità colpiranno moltissimo il giovane avvocato.

Non aggiungo altro, il drama va semplicemente visto. Ryo è un personaggio molto combattuto, ha un lato gentile e leale e un lato oscuro e terribile, che lo porta a non guardare in faccia nessuno per ottenere i propri scopi. Eppure, quando si ferma a pensare a quello che sta facendo, si rende conto benissimo che sta procedendo sempre più verso un qualcosa che lo distruggerà, ma non vuole tornare indietro, vuole solo vendicarsi.
La presenza di Shiori, che pian piano fa capolino nella sua vita, con la sua costante premura e il suo sincero affetto lo scuoteranno molto e lo faranno vacillare spesso. L'odio che prova però è troppo profondo e radicato.
I due protagonisti, Naruse e Serizawa, sono stati ben interpretati da Ohno Satoshi/Ryo (Sì, Kaibutsu-kun-Carletto è davvero un attore pieno di risorse) e da Ikuta Touma/Serizawa ("Bokura ga ita"). Particolarmente si rimane colpiti dall'interpretazione di Ohno. Il leader degli Arashi ha fatto un lavoro egregio per vestire i panni di Naruse Ryo. Sa essere gentile, sa essere glaciale e spietato e soprattutto sa rendere benissimo i momenti di dubbio che attanagliano il giovane avvocato.
A livello di regia e scelte narrative non si può che constatare che il ritmo è serrato e che la trama scorre davvero molto bene. A volte una cosa che sembra un errore di sceneggiatura si rivela invece un avvenimento voluto e pienamente sensato ai fini della trama.

Ultima nota per la colonna sonora: decisamente d'atmosfera, con pezzi al violino, addirittura eseguiti da orchestra; non nego di averla ascoltata spesso: è sicuramente d'effetto.
Mi rendo conto che la mia recensione è davvero troppo positiva, ma questo drama mi ha appassionata come pochi altri hanno fatto e mi ha lasciato davvero colpita per il buon lavoro da parte di attori e staff. Provate a guardarlo, se vi deluderà non mi riterrò però responsabile, il mio è un giudizio estremamente soggettivo.