Recensione
Mahōka Kōkō no Rettōsei
1.0/10
"Mahouka Koukou no Rettousei"... ugh.
Ho iniziato questa serie molto tempo fa, droppandola pietosamente dopo qualche episodio. Ma poi, leggendo tutti i commenti sul protagonista in giro per il web, ho deciso di riprenderne la visione nonostante l'esito fosse scontato: la mia sconfinata curiosità prende sempre il sopravvento.
La storia: ci troviamo alla fine del 21° secolo e i progressi tecnologici hanno permesso la scoperta e il controllo della magia, tramite l'utilizzo di dispositivi portatili chiamati CAD di varie forme e dimensioni. Ovviamente in seguito a ciò, e l'importanza conseguente nel campo scientifico, sono sorte scuole apposite dedite alla formazione dei nuovi ingegneri magici. Ed è in una di queste che il protagonista Tatsuya Shiba e sua sorella inizieranno la loro avventura. Lei totalizzerà un punteggio molto elevato nel test d'ingresso, mentre a lui andrà storto e quindi inserito nel corso di serie B a causa di questo.
Ed è del protagonista che è doveroso parlare per prima cosa, se si vuole esaminare questo anime. Sulle prime mi è parso sicuro e ben piazzato, e vedere un protagonista che emani sicurezza e serietà tutto sommato lo vedevo come un possibile pregio. Peccato che la possibilità di vedere qualcosa di buono si è infranta veramente molto in fretta. Non perché si rammollisca, ma perché è così forte e intelligente da rendere ridicole tutte le vicende raccontate. Ogni volta che sentirò il termine "Mary Sue" non potrò fare meno di pensare a Tatsuya. E' in grado di fare veramente tutto e meglio di chiunque altro, dal combattere, sia a mani nude che con la magia, al costruire nuovi avveniristici gingilli magici, e lui o i suoi alleati saranno i primi a sfruttarne gli effetti per finire con gli assi nella manica, ovvero abilità uniche, come quelle rigenerative, che oltre che su sé stesso possono essere usate sugli altri, resurrezione compresa nel caso siano già morti. Praticamente, è il Messia di chissà quale divinità. Capirete così che non c'è né partita né suspense, anche quando le cose si scaldano. E il "difetto" citato nella trama alla fine non lo è per nulla, quando i risultati sono questi: serve solo a pompare l'incipit della storia, per dare ancora più risalto ai miracoli di Tatsuya.
Le vicende sono narrate partendo da una scuola. Scuola di che cosa? Di magia, almeno in teoria. Ma onestamente non ho capito perché dovrebbero andare a scuola. La storia è divisa in tre archi e, fatta eccezione per il primo che presenta il setting, gli altri due sono basati su competizioni tra i vari licei sparsi per il Giappone, sia in futuristici sport sia in combattimenti, così importanti che da lì si generano importanti giri di scommesse sulle quali le forze militari tengono gli occhi puntati per poter pescare i maghi migliori e quindi avere l'occasione della vita, oppure in competizioni teoriche dove l'obiettivo è sviluppare nuove tecnologie, destinate ad essere archiviate presso i centri di sviluppo. Cioè, sarebbero degli studenti e presentano prototipi funzionanti e ben spiegati di reattori nucleari sperimentali, o mal che vada sono ottimi combattenti sulle quali le forze armate sbavano. Che cosa gli insegnano allora? Contano sulla presenza annuale di nuovi "studenti" forti e geniali per le due competizioni, sempre così importanti e disputate ogni anno? Non ha senso, dai! L'ambientazione alla fine è solo un'esca.
"Mahouka Koukou no Rettousei" si prende sul serio, terribilmente sul serio. Non ci sono elementi di commedia. Ci si premura di illustrare nei dettagli ogni singola magia e tecnologia utilizzata dai personaggi, e tecnicamente dovrebbe essere un pregio, ma qui non lo è: minuti di infodump perfettamente inutili, in quanto non saranno di alcun aiuto per lo spettatore nel capire quanto succede, considerando anche la linearità della trama: il tutto viene appesantito da questo approccio che ben presto stanca.
Sui personaggi c'è molto poco da dire. Ce ne sono tanti, ma la caratterizzazione è minima, anche per Tatsuya, freddo e spietato per far risaltare la sua potenza e la sua saggezza, visto che si vorrebbe puntare sugli eventi. Flashback e discussioni morali completamente assenti. Menzione d'onore per la sorellina tanto desiderosa delle attenzioni di "Onii-Sama" e da segnalare quindi la presenza di un po' di fanservice sparso, l'unica situazione nel quale l'anime è disposto ad andare sopra le righe. Quando invece si tratta dei personaggi secondari, persino un semplice "Ciao!" proveniente da una persona di sesso opposto all'ascoltatore è in grado di provocare l'arrossamento istantaneo della persona colpita, utile a stimolare la mente del fandom... e la cosa brutta è che presso gli otaku nipponici questo prodotto è piuttosto famoso.
Ed eccoci al termine. "Mahouka Koukou no Rettousei" praticamente è una fanfiction che per qualche inspiegabile motivo è uscita dalla casa di chi l'ha scritta, è stata approvata da qualche editore, ha fatto successo ed è diventata un anime. Decisamente noioso e insensato, a tal punto da essere tranquillamente considerabile come un buon trash. Evitatelo accuratamente... a meno che non vogliate toccare con mano i miracoli di Tatsuya. E in tal caso, buona fortuna.
Ho iniziato questa serie molto tempo fa, droppandola pietosamente dopo qualche episodio. Ma poi, leggendo tutti i commenti sul protagonista in giro per il web, ho deciso di riprenderne la visione nonostante l'esito fosse scontato: la mia sconfinata curiosità prende sempre il sopravvento.
La storia: ci troviamo alla fine del 21° secolo e i progressi tecnologici hanno permesso la scoperta e il controllo della magia, tramite l'utilizzo di dispositivi portatili chiamati CAD di varie forme e dimensioni. Ovviamente in seguito a ciò, e l'importanza conseguente nel campo scientifico, sono sorte scuole apposite dedite alla formazione dei nuovi ingegneri magici. Ed è in una di queste che il protagonista Tatsuya Shiba e sua sorella inizieranno la loro avventura. Lei totalizzerà un punteggio molto elevato nel test d'ingresso, mentre a lui andrà storto e quindi inserito nel corso di serie B a causa di questo.
Ed è del protagonista che è doveroso parlare per prima cosa, se si vuole esaminare questo anime. Sulle prime mi è parso sicuro e ben piazzato, e vedere un protagonista che emani sicurezza e serietà tutto sommato lo vedevo come un possibile pregio. Peccato che la possibilità di vedere qualcosa di buono si è infranta veramente molto in fretta. Non perché si rammollisca, ma perché è così forte e intelligente da rendere ridicole tutte le vicende raccontate. Ogni volta che sentirò il termine "Mary Sue" non potrò fare meno di pensare a Tatsuya. E' in grado di fare veramente tutto e meglio di chiunque altro, dal combattere, sia a mani nude che con la magia, al costruire nuovi avveniristici gingilli magici, e lui o i suoi alleati saranno i primi a sfruttarne gli effetti per finire con gli assi nella manica, ovvero abilità uniche, come quelle rigenerative, che oltre che su sé stesso possono essere usate sugli altri, resurrezione compresa nel caso siano già morti. Praticamente, è il Messia di chissà quale divinità. Capirete così che non c'è né partita né suspense, anche quando le cose si scaldano. E il "difetto" citato nella trama alla fine non lo è per nulla, quando i risultati sono questi: serve solo a pompare l'incipit della storia, per dare ancora più risalto ai miracoli di Tatsuya.
Le vicende sono narrate partendo da una scuola. Scuola di che cosa? Di magia, almeno in teoria. Ma onestamente non ho capito perché dovrebbero andare a scuola. La storia è divisa in tre archi e, fatta eccezione per il primo che presenta il setting, gli altri due sono basati su competizioni tra i vari licei sparsi per il Giappone, sia in futuristici sport sia in combattimenti, così importanti che da lì si generano importanti giri di scommesse sulle quali le forze militari tengono gli occhi puntati per poter pescare i maghi migliori e quindi avere l'occasione della vita, oppure in competizioni teoriche dove l'obiettivo è sviluppare nuove tecnologie, destinate ad essere archiviate presso i centri di sviluppo. Cioè, sarebbero degli studenti e presentano prototipi funzionanti e ben spiegati di reattori nucleari sperimentali, o mal che vada sono ottimi combattenti sulle quali le forze armate sbavano. Che cosa gli insegnano allora? Contano sulla presenza annuale di nuovi "studenti" forti e geniali per le due competizioni, sempre così importanti e disputate ogni anno? Non ha senso, dai! L'ambientazione alla fine è solo un'esca.
"Mahouka Koukou no Rettousei" si prende sul serio, terribilmente sul serio. Non ci sono elementi di commedia. Ci si premura di illustrare nei dettagli ogni singola magia e tecnologia utilizzata dai personaggi, e tecnicamente dovrebbe essere un pregio, ma qui non lo è: minuti di infodump perfettamente inutili, in quanto non saranno di alcun aiuto per lo spettatore nel capire quanto succede, considerando anche la linearità della trama: il tutto viene appesantito da questo approccio che ben presto stanca.
Sui personaggi c'è molto poco da dire. Ce ne sono tanti, ma la caratterizzazione è minima, anche per Tatsuya, freddo e spietato per far risaltare la sua potenza e la sua saggezza, visto che si vorrebbe puntare sugli eventi. Flashback e discussioni morali completamente assenti. Menzione d'onore per la sorellina tanto desiderosa delle attenzioni di "Onii-Sama" e da segnalare quindi la presenza di un po' di fanservice sparso, l'unica situazione nel quale l'anime è disposto ad andare sopra le righe. Quando invece si tratta dei personaggi secondari, persino un semplice "Ciao!" proveniente da una persona di sesso opposto all'ascoltatore è in grado di provocare l'arrossamento istantaneo della persona colpita, utile a stimolare la mente del fandom... e la cosa brutta è che presso gli otaku nipponici questo prodotto è piuttosto famoso.
Ed eccoci al termine. "Mahouka Koukou no Rettousei" praticamente è una fanfiction che per qualche inspiegabile motivo è uscita dalla casa di chi l'ha scritta, è stata approvata da qualche editore, ha fatto successo ed è diventata un anime. Decisamente noioso e insensato, a tal punto da essere tranquillamente considerabile come un buon trash. Evitatelo accuratamente... a meno che non vogliate toccare con mano i miracoli di Tatsuya. E in tal caso, buona fortuna.