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Attenzione: la recensione contiene lievi spoiler

Tokyo Ghoul Root A" è la seconda stagione della serie "Tokyo Ghoul", uscita nell'estate 2014. La storia riprende la trama da dove l'avevamo lasciata, con la CCG e l'Aogiri in pieno scontro aperto.
Tuttavia, se la prima serie aveva seguito più o meno fedelmente il manga, la seconda stagione si presenta come un'opera originale, in quanto, almeno stando alle dichiarazioni, avrà un suo svolgimento a parte. Ora io il manga l'ho letto e, potendo fare il paragone, non posso fare a meno di constatare come questa serie sia sostanzialmente stata distrutta dai produttori. La storia è sì originale, ma ricicla costantemente scene e episodi chiave del manga, adattandoli a nuove ambientazioni: non posso in questo caso non citare lo scontro tra Sachi e Kaneki, che viene ripreso tale e quale dal manga ma trasposto nell'assalto al Coclea. Questo è forse il caso più lampante di come gli autori abbiamo riciclato la storia del manga, peraltro forzandola in alcuni punti e rendendola alquanto scricchiolante. Questo è sicuramente uno dei punti negativi a mio parere. Tuttavia, se tale scelta fosse stata motivata dall'intenzione di chiudere la serie in modo definitivo con un finale che non lascia spazio a ulteriori serie, ci poteva anche francamente stare e l'avrei capito. Invece la serie si chiude con un ultimo episodio francamente incomprensibile e inconcludente, che lascia aperto a tutto e delude profondamente. Se l'idea dei produttori era questa fin dal principio, non sarebbe forse stato meglio seguire in modo più fedele il manga, almeno da avere una storia solida e che ben reggeva, invece che pescare a casaccio e riadattare le scene in modo discutibile?

Sui personaggi ho ben poco da dire. Kaneki da protagonista si riduce pressoché a comparsa, mentre più risalto viene dato alle figure di alcuni investigatori, senza che peraltro venga loro data una certa profondità o un certo spessore. Lo stesso dicasi per quei personaggi ghoul che vengono accantonati e lasciati da parte. La stessa storia del Gufo è resa malissimo e perde molto quella drammaticità che nel manga invece aveva. Ma ahimè gli episodi sono solo dodici, non c'era tempo per dilungarsi, e francamente con cosa ne è uscito non posso che essere sollevato.

Altra nota dolente sono le animazioni, poco fluide e decisamente di livello bassissimo rispetto alla prima serie. I movimenti sono meccanici, i combattimenti resi in maniera davvero pessima, specie durante il già citato episodio dell'assalto al Coclea. Un po' meglio il comparto sonoro, anche se la opening è davvero pessima e di un livello nettamente più basso rispetto "Unravel".

Concludendo, "Tokyo Ghoul Root A" è un prodotto insufficiente, che delude e che non si presenta all'altezza del suo predecessore, e forse è l'ennesima prova di come i produttori dovrebbero cercare di esser più fedeli alla controparte cartacea invece di distruggere letteralmente le storie che iniziano. Il mio voto sarebbe 4, ma non posso negare che comunque alcune scene mi siano piaciute, per cui alla fine mi limito a un 5, sperando a questo punto che non facciano una terza stagione, perché francamente mi aspetterei il peggio.