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E' una commedia piacevole, frizzante e leggera questo "Saenai Heroine no Sodatekata", che si prefigge il target di divertire, intrattenere, far ridere, ma anche riflettere, in alcuni passaggi, il tutto raggiunto in modo sempre molto soft, senza mai andare a toccare toni drammatici o comunque estremi o pesanti.
Il rischio di produzioni di questo tipo è solitamente quello di "avvoltolarsi" su loro stesse. Essendo serie che non hanno una trama particolarmente ricca o elaborata, il rischio di finire per raccontare e mettere in scena il nulla è sempre dietro l'angolo, ma in questo caso, grazie a un sapiente uso di equilibratissimi e brillantissimi personaggi, e ai dialoghi imbastiti tra questi ultimi, sempre incalzanti, e dotati spesso e volentieri di ritmi sfrenati e battute intelligenti e simpatiche, il rischio è stato elegantemente sventato.

Dicevamo dei personaggi. Pur assistendo a protagonisti non originalissimi, innestati in un contesto molto banale, come quello dell'harem scolastico, l'equilibrio fra i talentuosi membri della Blessing software è sempre perfetto, dando luogo, come detto, a gag e dialoghi di ottimo spessore, nonostante la trama ci metta ben poco del suo.
Una costante dei dodici episodi sarà anche il continuo e voluto omaggio al mondo di anime, manga e videogiochi ad essi collegati, con continue strizzate d'occhio a queste forme di entertainment da parte di Tomoya o delle sue amiche.

Per quanto riguarda il comparto tecnico, seppur non si possa mai gridare al miracolo, l'attenzione e la cura per i dettagli è sempre presente, e non si rilevano mai cali qualitativi di particolare entità.
Per quanto riguarda il settore grafico, il chara design non spicca più di tanto rispetto ad altre produzioni, ma fa comunque il suo lavoro con caratterizzazioni piuttosto carine, soprattutto per le protagoniste femminili, sempre mostrateci in pose abbastanza generose (non si supera mai comunque il limite del fanservice volgare o fastidioso). Da sottolineare, invece, l'effetto grafico particolare, che, in alcuni momenti dei dialoghi e con scelte di tempo perfettamente gestite dalla regia, ci viene regalato dall'anime, con colori più innaturali, improvvisamente presenti a schermo, come a voler sottolineare l'importanza di quel particolare momento di quella discussione.
Decisamente validissimo il comparto sonoro, dove spicca senz'ombra di dubbio l'ottimo lavoro di doppiaggio. Siamo abituati ai doppiaggi da sogno degli anime, roba da cultori dell'arte della voce, ma in questo anime, dove in effetti i dialoghi hanno un peso specifico altissimo, la qualità dei seiyuu è sicuramente più alta che in altre produzioni.
Appropriate le sigle, carine e scanzonate, così come gli accordi che accompagnano gli episodi, sempre frizzanti e scanzonati, così come richiesto da un anime di questo tipo.

In conclusione, ci troviamo di fronte a un vero atto d'amore degli autori nei confronti di anime, manga e videogiochi, cosa che appare più che evidente nei dodici episodi di questa serie. Da sottolineare, a riguardo, il messaggio lanciato nell'ultimo episodio, in cui l'unico membro non particolarmente interessato a manga e anime non potrà fare a meno di rendersi conto che sono temi così radicati nella cultura popolare, ormai, da doverci fare obbligatoriamente i conti. E una serie del genere non può non suscitare l'apprezzamento di chi ama il mondo dell'animazione nipponica. Siamo di fronte a una serie che fa dell'amore per anime e manga il suo manifesto, messaggio lanciato da personaggi riusciti e dialoghi efficaci... cosa possiamo chiedere di più?