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Non amo particolarmente i generi fantasy, le ambientazioni storiche, spadaccini, ninja e samurai tuttavia, di tanto in tanto, mi capita di voler dare fiducia ad opere di questo tipo; in questo caso venni attratto dalla trama di base, dal chara di alcuni personaggi e dalla catalogazione dei generi di appartenenza che promettevano contenuti seri e drammatici ma diciamo che qualcosa è sicuramente andato storto e purtroppo, a conti fatti, bisognerebbe senz'altro menzionare l'opera come facente parte anche dei generi ecchi, harem e commedia. Si tratta di generi che non disprezzo affatto a dire il vero, tuttavia era lecito aspettarsi qualcosa di diverso da Akame ga Kill e in ogni caso mescolare ingredienti cruenti e drammatici a scene ecchi e comiche non creerà mai nulla di buono, almeno per quanto mi riguarda, un mix che non si potrà mai amalgamare in modo convincente.

Parlando dal punto di vista tecnico abbiamo disegni e animazioni di livello medio basso, anche i personaggi risultano essere disegnati con un po' di sufficienza, poco dettagliati e mancanti quasi completamente di originalità andando invece a trovare tipologie di soggetti già largamente abusati e pescando in alcuni tra i "peggiori" stereotipi possibili portando infine a galla caratterizzazioni assai carenti. I personaggi, tra principali e secondari, sono parecchi e (lo scopriremo presto) nessuno di loro può ritenersi inviolabile, in questa serie chiunque può andare incontro ad una bruttissima fine; questo, unito alla mancanza di sgraditissime quanto improbabili resurrezioni, normalmente lo riterrei un evidente pregio, ma nella fattispecie persino la prematura scomparsa di molti personaggi "importanti" non è riuscita in alcun modo a scuotere il mio interesse, le caratterizzazioni sono così superficiali e frivole che difficilmente si riesce ad affezionarsi a qualcuno e in tal modo, che vivano o muoiano non fa poi tanta differenza. Gli scontri hanno un livello altalenante, alcuni presentano sprazzi di azione seria e intrigante, altri cadono nella banalità magari avvalendosi di ignobili "power up" o personaggi a dir poco ridicoli e risibili che sembrano pupazzetti usciti dai Pokemon.

A chi si rivolge quest'opera?
Difficile a dirsi! Sangue, amputazioni, azioni e morti cruente dovrebbero spostare il target di destinazione ad un pubblico adulto e maturo ma quando ci si accorge di avere a che fare con frequenti gag comiche da quattro soldi, siparietti ecchi, motivazioni e caratterizzazioni scialbe e frivole e una trama povera e superficiale a questo punto difficilmente si potrebbe pensare ad un target maturo bensì a qualcosa creato (male) nel vano tentativo di acchiappare consensi da diverse tipologie di utenza con l'assai probabile esito opposto di rendere l'opera poco gradevole un po' per chiunque. Sconsiglierei caldamente la visione a tutti coloro che sono in cerca di un'opera seria, drammatica e matura, al contrario potrebbero restarne soddisfatti coloro che cercano una commedia, ecchi ed harem, con un po' d'azione e da poter seguire tranquillamente anche a cervello spento.

Assegnare una votazione a questa serie mi riesce particolarmente difficile specialmente dopo aver assistito ad un episodio conclusivo che definirei eccellente sotto tutti i punti di vista, dramma, azione, serietà e considerazioni profonde edulcorate (finalmente) dalle tantissime cretinate viste durante tutto l'arco narrativo ed è così che avrei voluto vedere questa serie sin dall'inizio e non solo alla fine. Certamente il finale contribuisce moltissimo a rivalutare quest'opera ma non posso far finta che antecedentemente sia stato fatto tutto bene, anzi! Di certo posso dire che Akame ga Kill, di base, avrebbe avuto tutte le potenzialità per diventare qualcosa di spessore ma gli è mancata una maggiore serietà durante tutto l'arco narrativo, una sceneggiatura decente, delle caratterizzazioni meglio studiate e maggiormente approfondite e avrei da ridere anche su parecchi passaggi della soundtrack, che non hanno affatto saputo enfatizzare i momenti più drammatici, se non magari nel finale dove tutto sembrava "perfetto" e capace anche da ricucire parte dei tantissimi limiti sopra esposti. Credo che alla fine le assegnerò un 7 seppur un 6 e mezzo sarebbe risultato decisamente più coerente e senza un finale di questo tipo forse non avrei assegnato neanche la sufficienza.