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5.0/10
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Ho letto il primo volume volendolo provare visto il prezzo lancio di 1 euro (che con lo sconto mi è venuto 90 centesimi).

Di sicuro non è un capolavoro, ma mi ha sorpreso perché credevo che fosse una vera schifezza. Ha saputo intrattenermi durante la veloce lettura. Presenta molti elementi stereotipati sui supereroi ma credo che siano stati gestiti bene. Un punto a favore di questo manga va ai disegni molto puliti, alle scenografie sempre presenti e ai lineamenti anatomici realistici e dettagliati. Direi che è stata una lettura gradevole, anche se i due personaggi principali sono stati momentaneamente poco caratterizzati. Forse dal secondo volume le cose andranno meglio, anche perché la trama, sebbene sia molto semplice, potrebbe portare dei buoni sviluppi. Gli darei un 5 e mezzo ma non si può. Siccome non so come prosegue e non voglio illudermi che diventerà chissà che, perciò arrotondo a 5 per adesso.

La storia narra di umani che hanno acquisito dei poteri (se non sbaglio, dopo un'esplosione nucleare, tanto per rimanere dentro gli stereotipi) e che per questo motivo vengono chiamati Next. Alcuni di essi decidono di sfruttare i propri poteri per diventare supereroi e vengono ingaggiati da delle agenzie per poter portare uno sponsor pubblicitario sulle loro divise, visibili alle telecamere. Il protagonista, Tiger, è ormai un eroe obsoleto che spesso ridicolizza il ruolo degli eroi per via delle sue frequenti figuracce. Per questo motivo l'agenzia che finanzia i super eroi decide di affiancargli un altro Next con i suoi stessi poteri ma più giovane e promettente, Barnaby (chiamato Bunny dal protagonista), che apparirà ancora più forte se messo a confronto con la sbadataggine e arroganza di Tiger. I due dovranno quindi lottare insieme seguendo i loro valori seppur in parte contrastanti.

Per il momento non credo di continuarlo.

Riguardo l'edizione, noto che hanno utilizzato gli stessi ottimi materiali de “L'Uomo Tigre”, quindi direi che la Planet Manga ha fatto un grande passo avanti per le edizioni da edicola. Tuttavia anche qui la copertina risulta leggermente più corta e rientrata da un lato rispetto alle pagine. Non so se questo serve a rendere più facile l'apertura dell'albo ma visivamente è una cosa proprio brutta. Comunque il primo volume di “Tiger & Bunny” si presenta molto ondulato (ma non per l'umidità), tant'è che per metterlo dentro la bustina ci sono salito di sopra col ginocchio per tenerlo dritto prima di chiuderla. (Ovviamente il ginocchio mi serviva perché avevo entrambe le mani impegnate per chiudere la bustina, ma non ci sono salito con tutto il mio peso). Se adottassero la stessa soluzione materiali/brossura di “Tiger & Bunny” e “L'Uomo Tigre” ma senza quei piccoli difetti e senza aumentare il prezzo per me sarebbe ottimo.