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7.0/10
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Un classico manga d'amore per ragazze, ma con un inizio a dir poco inquietante sull'ombra dell'orrore Honey x Honey Drops, un rape hentai spacciato per manga. Per fortuna l'autrice sembra aver imparato dai suoi errori (anche se mi dicono che è stato un successo. Non fatico a credere che simili manga in Giappone possano esserlo ma non fossi un giapponese, anzi una giapponese, lo riterrei davvero preoccupante) e riesce a trovare un filo conduttore grazioso e nel quale comunque, bene o male, il lettore può anche riconoscersi parzialmente. L'inizio della protagonista, Tsubaki, è quello della classica ragazza tutta casa e scuola, imbranata, succube della madre possessiva e che si ritrova a dover cercare di entrare in una scuola prestigiosa proprio per volontà della madre e invece finisce in quella che era la sua terza scelta rispetto all'idea iniziale. In contrasto con la ragazza troppo seria, troppo studiosa e troppo introversa, troviamo il protagonista maschile, Kyouta che è molto estroverso, egocentrico e al centro dell'attenzione oltre ad avere il cognome Tsubaki, uguale al nome della protagonista.

Per puro caso i due si erano incrociati in strada poco tempo prima e anche lì si può notare il tipico comportamento di studenti che tendono ad ergersi sopra gli altri, anche questo riscontrabile in tutte le scuole reali. E sempre per caso i due si ritrovano proprio come vicini di banco nella stessa classe. Kyouta prende in giro inizialmente, un pò come tutti gli altri, la povera Tsubaki per il suo stile retrò e i capelli con le trecce, arrivando anche ad afferrarglieli in segno di sottomissione della ragazza nei suoi confronti. Ma lei invece di tutta risposta afferra un paio di forbici e le taglia una ciocca dei suoi capelli lunghi, a suo dire orribili (già in questo si differenzia dalla ragazza-vittima sempre succube e mai ribelle di Honey x Honey). Dopo una discussione, Tsubaki decide di farsi perdonare e nel cortile della scuola aggiusta la capigliatura di Kyouta, migliorandola di gran lunga. Il ragazzo però pensava di vendicarsi in un altro modo e non accetta questo tentativo di risarcimento della giovine, quindi in pieno stile Honey x Honey, la afferra e le ruba un bacio, prima di andarsene dicendo che avrebbe fatto di lei la sua donna, lasciando la povera Tsubaki completamente sconvolta per essersi vista rubare così il suo primo bacio. Il continuo non è promettente per la ragazza che viene poi invidiata e presa di mira da tutte le altre ragazze della scuola, invidiose e gelose del fatto che il bel Kyouta abbia baciato proprio lei e intenda farne la sua donna. Ma sarà proprio Kyouta a risolvere i suoi problemi, anche se per farlo ricatterà Tsubaki, ottenendo alla fine un appuntamento con lei. Alla lunga la ragazza, che non aveva mai avuto una storia d'amore fino ad allora, né tanto meno un ragazzo, finisce per innamorarsi di lui (che è ben diverso dal Kai di Honey x Honey, per quanto fisicamente e nel tratto di disegno ci siano tantissime similitudini) ma proprio nel bel mezzo del possibile inizio di qualcosa di serio (a livello sentimentale) uscirà un trauma del passato a mettersi tra la possibile storia dei due protagonisti.

Senza spoilerare altro, è abbastanza scontato che i due si metteranno insieme (se no che senso avrebbe l'esistenza del manga stesso?), nel proseguire della trama si ritroveranno alcuni tratti simili a Honey x Honey (quindi completamente senza senso e perfettamente evitabili) ma anche situazioni tipiche di studenti di quell'età, comprese le paturnie e i tormenti psicologici tipici degli innamorati insicuri di se stessi. In sostanza il manga prosegue sciolto, solo qualche volta raggiunge l'esasperazione mentale del precedente manga già nominato più volte, la storia non è complessa né troppo fantasiosa o folle e racchiude anche un paio di lezioni morali leggibili come quella del curare se stessi nel proprio aspetto per poter sentirsi bene dentro e del perseguire i propri sogni a ogni costo, correndo rischi e mettendosi anche contro quelle che sono le volontà della propria famiglia. Non illudetevi, non è niente di che come non è niente di che neanche tutta la storia in generale ma strappa una sufficienza piena e può anche meritarsi un mezzo voto in più, arrotondato per eccesso, diventando un 7. Soprattutto perché in questo manga si riesce a provare simpatia per i protagonisti e a sorridere di fronte a certe gag, cosa che in altri manga dell'autrice proprio non si riesce a fare. Tuttavia c'è molto di meglio in giro, non stiamo parlando di un opera di chissà quale livello.