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<b>Attenzione: la recensione contiene spoiler</b>

Eccomi qua con una nuova recensione mecha, stavolta dedicata a uno degli anime mecha più belli che ho visto: parlo di "Macross Frontier", serie del 2007 made in Satelight (che due anni prima creò "Aquarion"), creata per festeggiare il 25° anniversario dell'omonima serie del 1982, che riprende tutti i crismi dell'originale.

La trama è ambientata 2059: sempre più flotte coloniali partono dalla Terra alla ricerca di pianeti da colonizzare o per raggiungere il centro della galassia. Una di queste è la colonia Frontier (la cui ambientazione richiama San Francisco). Siamo in un periodo di grande fermento nella colonia, dal momento che sta per arrivare in concerto una delle idol più recenti e famose del periodo, Sheryi Nome, e, pur di rendere più interessante il concerto, vi è il supporto della squadriglia di circo volante dell'Accademia Mihoshi. Tra essi vi è il protagonista Alto Saotome, figlio minore di una famiglia esperta di teatro kabuki, che lasciò per il disagio dei suoi ruoli, ovvero femminili per via dell'aspetto femmineo derivato dai suoi capelli. Ma, proprio nel giorno del concerto di Sheryi, Frontier viene attaccata da misteriosi esseri alieni ostili dall'aspetto insettoide, e in quell'occasione entrano in scena i nuovi modelli Valkyrie dalla squadriglia S.M.S, alcuni dei cui membri sono Michael Blanc, Luca Angelloni (entrambi sono compagni di classe di Alto), Klan Klan (una Zentradi), il capitano Ozma Lee (appassionato della band di "Macross 7" Fire Bomber) e altri; nel corso dei disordini Alto finirà per salire a bordo di uno dei nuovi modelli di Valkyrie, per poter salvare la vita di una ragazza che ha conosciuto prima del concerto, Ranka Lee.
Terminata la battaglia contro gli alieni, che verranno chiamati Vajra, Alto deciderà di unirsi alla S.M.S come pilota a seguito di molte scelte, ma la verità sui Vajra, uniti a trame nell'ombra, renderà il conflitto molto più oscuro.

"Frontier" riprende molti elementi della prima storica serie, a cui fa parecchi tributi: la squadriglia dei caccia dove Alto milita chiamati Teschi; una gigantesca nave da combattimento trasformabile, qui la Macross Quarter, l'alternarsi di scene d'azione con momenti di vita quotidiana all'interno della colonia, il lancio di carriere musicali in cui la musica giocherà un ruolo decisivo nella vicenda e l'immancabile triangolo amoroso fra i tre personaggi principali, ovvero Alto, Sheryi e Ranka, oltre ad altre storie romance fra vari personaggi.

Affezionarsi a loro è molto facile, e vi dico che Ranka e Sheryi giocano entrambe un ruolo cruciale nel corso dell'opera, quindi viene difficile per chi tifare in ambito amoroso, tuttavia, riprendendo i toni dark di "Plus", vi sono purtroppo personaggi che non si faranno scrupoli ad organizzare doppi o tripli giochi ai danni di Frontier, o peggio alla galassia, rendendo la trama sempre imprevedibile, complice un accurato background alla storia.
Essendo, inoltre, un titolo celebrativo, la trama non si fa problemi a fare richiami a personaggi, avvenimenti e canzoni passate.

Graficamente, Satelight rende giustizia alla saga di "Macross", presentando una Frontier tutta da scoprire, e un mecha design veramente sublime per tutti i Valkyrie presenti e per gli altri mezzi; ma la ciliegina sulla torta è la regia degli scontri, in cui viene letteralmente spremuto il succo della CGI della Satelight con animazioni fluidissime e spettacolari, in grado di spaccare la mascella per la meraviglia.

Ma la vera anima di "Macross" resta la musica, chiamando in causa la famosa compositrice Yoko Kanno (nota per le colonne sonore di molti anime come "I cieli di Escaflowne" o "Cowboy Bebop") per movimentate OST e per le numerose canzoni cantate dalla fata galattica Sheryi Nome o da Ranka Lee, che verrà affettuosamente chiamata Lynn Minmay del nuovo millennio (nel corso della serie verranno riprese canzoni dalle serie passate come "Planet Dance" di "Macross 7" o la leggendaria "Do You Remember Love?"). Anche le opening ringraziano, cioè la coinvolgente "Triangle" (in riferimento al triangolo amoroso visto nelle varie saghe) e l'energica "Lion".

Poco d'aggiungere, merita la visione.