Recensione
"Seishun Buta Yarō wa Banīgāru Senpai no Yume o Minai" è un anime del 2018, adattamento che copre i primi cinque volumi delle light novel scritte da Hajime Kamoshida. La serie è prodotta dallo studio CloverWorks (una filiale di A-1 picture) e diretta da Sōichi Masui, con Kazuya Iwata in qualità di assistente alla regia, Masahiro Yokotani alla composizione serie e Satomi Tamura curatrice del design dei personaggi. La colonna sonora è stata composta da Fox Capture. Tamura è anche capo degli animatori insieme ad Akira Takata.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
"Seishun Buta Yarou" è diviso in cinque archi narrativi, in ciascuno dei quali Hajime Kamoshida riesce ad affrontare temi forti e attuali in maniera relativamente originale, tramite il pretesto del sovrannaturale, ovvero la shishunki shōkōgun (sindrome dell'adolescenza)... che altro non è che la materializzazione del problema che affligge quel determinato individuo, che si manifesta sotto forma di un evento o strano fenomeno.
Di seguito farò una piccola analisi dei vari archi narrativi.
Primo arco: segna l'inizio dell'anime, e introduce uno dei personaggi più importanti dell'opera, Mai, la "bunny girl senpai", una famosa attrice entrata nel mondo dello spettacolo già dalla tenera età. Mai trovò presto la fama come modella televisiva, a causa del fatto che sua madre gestiva un'agenzia fotografica. Un giorno, dopo essere stata costretta a partecipare a un servizio fotografico di sua madre al terzo anno di scuola media, Mai si rese conto che era semplicemente usata come uno strumento per soldi facili, quindi decise di prendersi una pausa dal mondo dello spettacolo. In seguito a questo evento, all'insaputa di Mai, gli effetti della sindrome dell'adolescenza hanno fatto sì che la sua esistenza non venisse notata dalle persone... ben presto se ne accorgerà, proverà persino a farsi notare indossando un costume da coniglietta in una biblioteca, ma comunque nessuno la noterà a parte Sakuta. In seguito, sempre più persone non riusciranno a vedere Mai... addirittura sua madre, che le faceva anche da maneger, si dimenticherà di lei.
In pratica, come risultato del non voler essere sotto le attenzioni di tutti, l'esistenza di Mai iniziò lentamente a svanire. L'effetto svanirà, di fronte a quella che è una delle scene più belle e di impatto della serie: Sakuta confessa il suo amore per Mai pubblicamente di fronte alla scuola, costringendo così tutti gli studenti a rendersi conto dell'esistenza di Mai.
Nell'anime viene anche fatta una analogia con la fisica quantistica, infatti questo evento è molto simile al concetto del gatto di Schrödinger, che afferma che l'esistenza di un "qualcosa" viene confermata solo se viene osservata; riguardo Mai, lei era conosciuta, ma, quando scappò da sua madre, perché capì che era stata usata, smise di essere nel mondo dello spettacolo. Niente più programmi TV, film, niente. Quindi la gente iniziò a dimenticarla, non sapeva che esistesse. L'anime lo ha mostrato fisicamente, rendendola davvero invisibile, dal momento che nessuno la conosceva più. L'"atmosfera" è così, quindi: se Sakuta si addormentasse, la sua anima si fonderà con "l'atmosfera" e anche lui dimenticherà Mai (come infatti succede). Era bloccata in una "scatola", dove nessuno sapeva se fosse viva o morta. Fino a quando Sakuta aprì la "scatola" e disse all'intera scuola che l'amava.
Secondo arco: Il secondo arco è incentrato su Tomoe Koga, una kohai di Sakuta. Come possiamo notare sin dai primi episodi del suo arco, Tomoe ha il forte desiderio di adattarsi alla società e di evitare di essere evitata, essendosi appena trasferita in una nuova scuola. Lei si preoccupa del suo status... si preoccupa di sbagliare, fa di tutto per adattarsi all'"atmosfera", cerca di essere in linea con la massa, ha paura di essere diversa, di fatto vedremo che non vuole rifiutare un ragazzo, dato che ha timore di come potrebbe reagire chi la circonda... per ovviare al tutto e risultare comunque popolare, decide di instaurare una finta relazione con Sakuta (che incontrerà poco prima in un parco)
L'arco in questione è sviluppato egregiamente, è una continua crescita psicologica da parte della protagonista. In questo caso la sindrome della adolescenza si manifesta quando Tomoe non è in grado di accettare le sue attuali circostanze: lei è in grado di riavvolgere e ripetere il giorno corrente nel suo futuro simulato. Una volta che il tempo è riavvolto nel futuro simulato, le uniche persone che possono percepire il loop temporale sono Tomoe e Sakuta. Tutti gli altri eventi si verificano esattamente come hanno fatto in precedenza, a condizione che Tomoe e Sakuta non li alterino. Nell'anime viene anche fatta una analogia tra Tomoe e il demone di Laplace, che in poche parole è un individuo fittizio in grado di prevedere la posizione e la quantità di moto di ogni atomo dell'universo, in modo da poter stabilire una connessione da lì.
Da notare anche che i due personaggi che rimangono bloccati nel loop temporale sono l'antitesi l'una del'altro... Tomoe non è emarginata, il suo status sociale è l'opposto di quello di Sakuta.
La capacità di Tomoe di ripetere il giorno fa parte del suo desiderio di adattarsi agli altri come meglio può... a Sakuta invece non importa di essere emarginato, non ha alcun desiderio di far parte dell'"atmosfera"... lui per principio non potrebbe mai essere il demone di Laplace.
L'effetto del loop temporale svanirà quando Tomoe si dichiarerà a Sakuta, ma accettando comunque il suo rifiuto.
Terzo arco: è incentrato su Futaba Rio, che insieme a Kunumi sono gli unici due amici di Sakuta. Lei è il punto di riferimento di Sakuta, ed è appassionata di fisica e scienze in generale; è lei infatti ad azzardare le varie teorie da correlare ai vari fenomeni inspiegabili. A prima vista si presenta come una ragazza schietta e introversa; in questo arco scopriremo che in realtà lei ha un conflitto interiore con sé stessa: lei non riesce ad essere ciò che vuole essere, e per paura di essere dimenticata tenterà di entrare far parte dell'"atmosfera". Infatti, nel tentativo di attirare l'attenzione, Futaba ha iniziato a pubblicare foto suggestive/attraenti di sé stessa sui social e ha continuato ad andare avanti nonostante non le piacesse. Questo metodo risulta quindi contraddittorio e ciò divide la nostra Futaba in due versioni di sé stessa: una che voleva attenzione e un'altra a cui non piaceva l'uso del suo corpo per attirare l'attenzione.
Questo effetto viene annullato quando Futaba si rende conto che non avrebbe perso l'attenzione, capendo così che non ha bisogno di cambiare per essere accettata dai suoi amici. In seguito troverà anche il coraggio di chiedere a Kunumi di assistere allo spettacolo pirotecnico; l'effetto quindi si annulla completamente, ricombinando così i due sé.
Quarto arco: la protagonista di questo arco è Nodoka Toyohama, "sorella" di Mai... figlia dello stesso padre ma con una madre diversa. Anche lei entrò a far parte del mondo dello spettacolo, infatti è una giovane idol. In seguito Nodoka svilupperà un complesso di inferiorità nei confronti della sorellastra, dopo che sua madre continuerà a paragonare il suo successo a quello di Mai.
L'effetto della sindrome dell'adolescenza su Nodoka consiste nello scambio di corpo con Mai... Ciò deriva dal suo complesso di inferiorità nei confronti della sorella. In seguito a questo scambio le due sono costrette l'una a vivere la vita dell'altra, e qui l'espediente narrativo basato sugli scambi di corpo viene attuato in maniera magistrale: i due personaggi sperimentano ognuna le vita dell'altra, Nodoka capisce che la vita di Mai non è per niente perfetta. Uno degli eventi fondamentali di questo arco, che trovo doveroso citare, l'abbiamo quando vediamo Nodoka (nel corpo di Mai) e Sakuta assistere allo spettacolo musicale delle Sweet Bullet: qui vediamo Nodoka che si abbatte completamente, dopo aver visto sua madre lodare Mai (nel corpo di Nodoka) per la sua esibizione, cosa che non aveva mai fatto con lei, dato che la disprezzava continuamente. A seguito di questo evento Nodoka subirà un grande choc, e tenterà addirittura il suicidio... per fortuna ci sarà il nostro Sakuta, che, dopo averla fermata, le dirà che lui ha una prova che dimostra che Mai tiene molto a lei. A questo punto Sakuta si reca insieme a Nodoka all'appartamento della sorellastra, e le mostra che Mai aveva conservato in una scatola tutte le lettere che lei le aveva mandato da bambina. In seguito arriva anche Mai, che vede Nodoka con le lettere insieme a Sakuta; Nodoka le esclama che odia il modo in cui lei fa tutto perfettamente. Nodoka quindi inizia a piangere, affermando che avrebbe voluto che sua madre almeno una volta le avesse fatto i complimenti. A quel punto Mai abbraccia Nodoka, e afferma che non c'è bisogna che lei sia Mai... ed ecco qui che Nodoka si sente dire ciò che voleva sentirsi dire, ovvero che non c'è bisogna che lei sia Mai, che deve essere soltanto sé stessa, ed ecco qui che dopo un abbraccio (notiamo che la stessa scena è avvenuta anche quando erano bambine) l'effetto svanisce e le due ritornano nel proprio corpo originale.
Quinto arco: eccoci arrivati all'arco finale, che come intuibile già precedentemente sarà quello dedicato a Kaede, la sorellina di Sakuta. Allora, iniziamo dal principio: in un punto non precisato, durante la sua permanenza nella scuola media, Kaede è stata vittima di cyberbullismo sui vari social, ricevendo anche minacce di morte. Come risultato della sindrome dell'adolescenza, questo evento ha causato in lei la comparsa di lesioni fisiche sul corpo. Il dolore che sentiva viene mostrato fisicamente attraverso tagli e lividi, ed è anche un modo che ci fa capire che lei voleva attirare l'attenzione degli altri. Kaede ne guarisce solo dopo aver smesso di usare i social media e di andare a scuola. In seguito scopriremo che, oltre a ricevere ferite, Kaede fu colpita anche da un'amnesia, che rappresenta un modo per separarsi dalla sua esperienza traumatica, ottenendo di conseguenza una nuova personalità. Questo evento spinse sua madre (costringendo anche suo padre) ad abbandonarla con Sakuta.
Kaede, da quando ha perso i suoi ricordi e ha acquisito una nuova personalità a causa della sindrome dell'adolescenza, si è isolata da Internet (anche Sakuta getterà il suo cellulare) e dal mondo esterno, sviluppando così una sorta di fobia verso gli estranei, come possiamo notare quando avviene il suo primo incontro con Mai Sakurajima. La svolta si ha quando Kaede annuncia a suo fratello che avrebbe finalmente tentato di uscire: la scena in questione avviene con Kaede che lentamente, attaccata alle spalle di Sakuta, cercherà di uscire del suo appartamento. Kaede a un certo punto è convinta di non riuscire a fare quel passo, e quindi dice a Sakuta di fermarsi, ma in realtà lei era già fuori dalla porta. A questo punto Kaede supererà in parte la sua paura, e riuscirà anche ad uscire nei giorni seguenti. In seguito vedremo che Sakuta porterà Kaede allo zoo, per mostrarle i panda che lei ama tanto, e nella sua scuola, mostrandole la sua vecchia classe. Tuttavia, il mattino seguente, Kaede si sveglia, chiedendosi del perché la sua stanza sembra diversa. Quando Sakuta le chiede se fosse "Kaede", lei gli risponde di sì, in maniera aperta e sfacciata. Sakuta capisce dunque che Kaede ha riacquistato i suoi vecchi ricordi (ed è quindi ridiventata la vera Kaede), ma perso quelli attuali. A quel punto Kaede viene prontamente portata all'ospedale da Sakuta e da suo padre. Sakuta viene molto colpito dal cambio di personalità di Kaede, infatti vediamo che la "nuova" Kaede è molto diversa dall'altra, diversa nel suo modo di mangiare, diversa nel suo modo di parlare (che passa dall'uso del giapponese formale in chiave kawaii a quello comune, informale, confidenziale) e diversa nei suoi hobby, è praticamente un'altra persona. Sconvolto quindi dalla perdita della "Kaede" con cui ha vissuto e di cui si è preso cura sino ad ora, Sakuta corre fuori dall'ospedale, e, lacerato dalla ferita per aver perso per la seconda volta Kaede, le sue cicatrici si riaprono. Proprio in quel momento, di fronte a lui, le compare Shoko (personaggio che approfondiremo in seguito), che lo tranquillizzerà, dicendogli che va tutto bene. In seguito vediamo Shoko leggere a Sakuta il diario di Kaede.
Approfondiamo anche un po' Sakuta: lui è un individuo socialmente isolato, non si scompone di fronte a nulla, è sempre calmo; fatta eccezione per la scena nell'arco di Kaede, lui non perde mai il controllo. Non si lascia condizionare in alcun modo dagli altri, non si preoccupa di quello che la gente pensa di lui. Nonostante questo comportamento, mostra attenzione e compassione nei confronti delle persone a cui tiene, ed è disposto ad aiutare gli altri, infatti aiuta le varie ragazze a superare le loro difficoltà.
Altro personaggio molto interessante è Shoko Makinohara, una ragazza che Sakuta incontrò diverso tempo prima su una spiaggia... da allora non la rivide più. In seguito (poco prima dell'inizio dell'arco di Futaba), durante una giornata piovosa, vediamo Sakuta e Mai incontrare una bambina, con lo stesso identico aspetto (ma più piccola) e lo stesso nome/cognome della Shoko che conosceva lui.
Una sua altra apparizione l'abbiamo durante l'arco di Kaede: Shoko (la stessa incontrata da Sakuta sulla spiaggia) appare di fronte a Sakuta mentre era addolorato per via del cambio di personalità avvenuto in Kaede... infatti, dopo che le cicatrici di Sakuta si riaprirono, lei lo porta a casa sua per curargli le ferite. Dopodiché vediamo Shoko leggere ad alta voce estratti dal diario di Kaede, rivelando così a Sakuta che Kaede si aspettava che i suoi ricordi precedenti ritornassero, e che quindi il suo desiderio era quello di regalare a Sakuta delle belle esperienze, cosicché non avrebbe avuto rimpianti una volta che avesse riacquistato la sua ex sé. Il giorno dopo, Shoko lascia un biglietto a Sakuta, dicendogli che era tornata a casa.
Non sappiamo quasi nulla su di lei: azzardando qualche teoria, possiamo dire che probabilmente Shoko è in grado di viaggiare nel tempo. In ogni caso, il nuovo film che dovrà uscire sarà proprio incentrato su di lei.
Apparato tecnico: niente da dire, lo studio CloverWorks, che altro non è che una filiale di A-1 Picture, fa un ottimo lavoro. Bellissimi i disegni, animazione fluide, fondali ottimi e curati; degna di nota è anche la fedeltà data alla ricreazione di Enoshima (una piccola isola del Giappone), che è il luogo in cui è ambientato l'anime - lo stesso Animeclick.it ha realizzato un confronto tra i luoghi reali e quelli dell'anime, e invito chiunque ad andarlo a vedere.
Riguardo al comparto sonoro, ottime le OST, veramente bellissime sia l'opening ("Kimi no Sei") che l'ending ("Fukashigi no Carte"), che cambia a seconda del personaggio che si sta trattando nel determinato arco.
Considerazioni finali: come si sarà ben capito, ho apprezzato tantissimo "Seishun Buta Yarou", nonostante prenda ispirazione e ricordi vagamente opere come "Monogatari Series"/"Oregairu". Riesce comunque ad essere un prodotto complesso e originale, una potente critica sociale, che non si perde in banalità. Capolavoro.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
"Seishun Buta Yarou" è diviso in cinque archi narrativi, in ciascuno dei quali Hajime Kamoshida riesce ad affrontare temi forti e attuali in maniera relativamente originale, tramite il pretesto del sovrannaturale, ovvero la shishunki shōkōgun (sindrome dell'adolescenza)... che altro non è che la materializzazione del problema che affligge quel determinato individuo, che si manifesta sotto forma di un evento o strano fenomeno.
Di seguito farò una piccola analisi dei vari archi narrativi.
Primo arco: segna l'inizio dell'anime, e introduce uno dei personaggi più importanti dell'opera, Mai, la "bunny girl senpai", una famosa attrice entrata nel mondo dello spettacolo già dalla tenera età. Mai trovò presto la fama come modella televisiva, a causa del fatto che sua madre gestiva un'agenzia fotografica. Un giorno, dopo essere stata costretta a partecipare a un servizio fotografico di sua madre al terzo anno di scuola media, Mai si rese conto che era semplicemente usata come uno strumento per soldi facili, quindi decise di prendersi una pausa dal mondo dello spettacolo. In seguito a questo evento, all'insaputa di Mai, gli effetti della sindrome dell'adolescenza hanno fatto sì che la sua esistenza non venisse notata dalle persone... ben presto se ne accorgerà, proverà persino a farsi notare indossando un costume da coniglietta in una biblioteca, ma comunque nessuno la noterà a parte Sakuta. In seguito, sempre più persone non riusciranno a vedere Mai... addirittura sua madre, che le faceva anche da maneger, si dimenticherà di lei.
In pratica, come risultato del non voler essere sotto le attenzioni di tutti, l'esistenza di Mai iniziò lentamente a svanire. L'effetto svanirà, di fronte a quella che è una delle scene più belle e di impatto della serie: Sakuta confessa il suo amore per Mai pubblicamente di fronte alla scuola, costringendo così tutti gli studenti a rendersi conto dell'esistenza di Mai.
Nell'anime viene anche fatta una analogia con la fisica quantistica, infatti questo evento è molto simile al concetto del gatto di Schrödinger, che afferma che l'esistenza di un "qualcosa" viene confermata solo se viene osservata; riguardo Mai, lei era conosciuta, ma, quando scappò da sua madre, perché capì che era stata usata, smise di essere nel mondo dello spettacolo. Niente più programmi TV, film, niente. Quindi la gente iniziò a dimenticarla, non sapeva che esistesse. L'anime lo ha mostrato fisicamente, rendendola davvero invisibile, dal momento che nessuno la conosceva più. L'"atmosfera" è così, quindi: se Sakuta si addormentasse, la sua anima si fonderà con "l'atmosfera" e anche lui dimenticherà Mai (come infatti succede). Era bloccata in una "scatola", dove nessuno sapeva se fosse viva o morta. Fino a quando Sakuta aprì la "scatola" e disse all'intera scuola che l'amava.
Secondo arco: Il secondo arco è incentrato su Tomoe Koga, una kohai di Sakuta. Come possiamo notare sin dai primi episodi del suo arco, Tomoe ha il forte desiderio di adattarsi alla società e di evitare di essere evitata, essendosi appena trasferita in una nuova scuola. Lei si preoccupa del suo status... si preoccupa di sbagliare, fa di tutto per adattarsi all'"atmosfera", cerca di essere in linea con la massa, ha paura di essere diversa, di fatto vedremo che non vuole rifiutare un ragazzo, dato che ha timore di come potrebbe reagire chi la circonda... per ovviare al tutto e risultare comunque popolare, decide di instaurare una finta relazione con Sakuta (che incontrerà poco prima in un parco)
L'arco in questione è sviluppato egregiamente, è una continua crescita psicologica da parte della protagonista. In questo caso la sindrome della adolescenza si manifesta quando Tomoe non è in grado di accettare le sue attuali circostanze: lei è in grado di riavvolgere e ripetere il giorno corrente nel suo futuro simulato. Una volta che il tempo è riavvolto nel futuro simulato, le uniche persone che possono percepire il loop temporale sono Tomoe e Sakuta. Tutti gli altri eventi si verificano esattamente come hanno fatto in precedenza, a condizione che Tomoe e Sakuta non li alterino. Nell'anime viene anche fatta una analogia tra Tomoe e il demone di Laplace, che in poche parole è un individuo fittizio in grado di prevedere la posizione e la quantità di moto di ogni atomo dell'universo, in modo da poter stabilire una connessione da lì.
Da notare anche che i due personaggi che rimangono bloccati nel loop temporale sono l'antitesi l'una del'altro... Tomoe non è emarginata, il suo status sociale è l'opposto di quello di Sakuta.
La capacità di Tomoe di ripetere il giorno fa parte del suo desiderio di adattarsi agli altri come meglio può... a Sakuta invece non importa di essere emarginato, non ha alcun desiderio di far parte dell'"atmosfera"... lui per principio non potrebbe mai essere il demone di Laplace.
L'effetto del loop temporale svanirà quando Tomoe si dichiarerà a Sakuta, ma accettando comunque il suo rifiuto.
Terzo arco: è incentrato su Futaba Rio, che insieme a Kunumi sono gli unici due amici di Sakuta. Lei è il punto di riferimento di Sakuta, ed è appassionata di fisica e scienze in generale; è lei infatti ad azzardare le varie teorie da correlare ai vari fenomeni inspiegabili. A prima vista si presenta come una ragazza schietta e introversa; in questo arco scopriremo che in realtà lei ha un conflitto interiore con sé stessa: lei non riesce ad essere ciò che vuole essere, e per paura di essere dimenticata tenterà di entrare far parte dell'"atmosfera". Infatti, nel tentativo di attirare l'attenzione, Futaba ha iniziato a pubblicare foto suggestive/attraenti di sé stessa sui social e ha continuato ad andare avanti nonostante non le piacesse. Questo metodo risulta quindi contraddittorio e ciò divide la nostra Futaba in due versioni di sé stessa: una che voleva attenzione e un'altra a cui non piaceva l'uso del suo corpo per attirare l'attenzione.
Questo effetto viene annullato quando Futaba si rende conto che non avrebbe perso l'attenzione, capendo così che non ha bisogno di cambiare per essere accettata dai suoi amici. In seguito troverà anche il coraggio di chiedere a Kunumi di assistere allo spettacolo pirotecnico; l'effetto quindi si annulla completamente, ricombinando così i due sé.
Quarto arco: la protagonista di questo arco è Nodoka Toyohama, "sorella" di Mai... figlia dello stesso padre ma con una madre diversa. Anche lei entrò a far parte del mondo dello spettacolo, infatti è una giovane idol. In seguito Nodoka svilupperà un complesso di inferiorità nei confronti della sorellastra, dopo che sua madre continuerà a paragonare il suo successo a quello di Mai.
L'effetto della sindrome dell'adolescenza su Nodoka consiste nello scambio di corpo con Mai... Ciò deriva dal suo complesso di inferiorità nei confronti della sorella. In seguito a questo scambio le due sono costrette l'una a vivere la vita dell'altra, e qui l'espediente narrativo basato sugli scambi di corpo viene attuato in maniera magistrale: i due personaggi sperimentano ognuna le vita dell'altra, Nodoka capisce che la vita di Mai non è per niente perfetta. Uno degli eventi fondamentali di questo arco, che trovo doveroso citare, l'abbiamo quando vediamo Nodoka (nel corpo di Mai) e Sakuta assistere allo spettacolo musicale delle Sweet Bullet: qui vediamo Nodoka che si abbatte completamente, dopo aver visto sua madre lodare Mai (nel corpo di Nodoka) per la sua esibizione, cosa che non aveva mai fatto con lei, dato che la disprezzava continuamente. A seguito di questo evento Nodoka subirà un grande choc, e tenterà addirittura il suicidio... per fortuna ci sarà il nostro Sakuta, che, dopo averla fermata, le dirà che lui ha una prova che dimostra che Mai tiene molto a lei. A questo punto Sakuta si reca insieme a Nodoka all'appartamento della sorellastra, e le mostra che Mai aveva conservato in una scatola tutte le lettere che lei le aveva mandato da bambina. In seguito arriva anche Mai, che vede Nodoka con le lettere insieme a Sakuta; Nodoka le esclama che odia il modo in cui lei fa tutto perfettamente. Nodoka quindi inizia a piangere, affermando che avrebbe voluto che sua madre almeno una volta le avesse fatto i complimenti. A quel punto Mai abbraccia Nodoka, e afferma che non c'è bisogna che lei sia Mai... ed ecco qui che Nodoka si sente dire ciò che voleva sentirsi dire, ovvero che non c'è bisogna che lei sia Mai, che deve essere soltanto sé stessa, ed ecco qui che dopo un abbraccio (notiamo che la stessa scena è avvenuta anche quando erano bambine) l'effetto svanisce e le due ritornano nel proprio corpo originale.
Quinto arco: eccoci arrivati all'arco finale, che come intuibile già precedentemente sarà quello dedicato a Kaede, la sorellina di Sakuta. Allora, iniziamo dal principio: in un punto non precisato, durante la sua permanenza nella scuola media, Kaede è stata vittima di cyberbullismo sui vari social, ricevendo anche minacce di morte. Come risultato della sindrome dell'adolescenza, questo evento ha causato in lei la comparsa di lesioni fisiche sul corpo. Il dolore che sentiva viene mostrato fisicamente attraverso tagli e lividi, ed è anche un modo che ci fa capire che lei voleva attirare l'attenzione degli altri. Kaede ne guarisce solo dopo aver smesso di usare i social media e di andare a scuola. In seguito scopriremo che, oltre a ricevere ferite, Kaede fu colpita anche da un'amnesia, che rappresenta un modo per separarsi dalla sua esperienza traumatica, ottenendo di conseguenza una nuova personalità. Questo evento spinse sua madre (costringendo anche suo padre) ad abbandonarla con Sakuta.
Kaede, da quando ha perso i suoi ricordi e ha acquisito una nuova personalità a causa della sindrome dell'adolescenza, si è isolata da Internet (anche Sakuta getterà il suo cellulare) e dal mondo esterno, sviluppando così una sorta di fobia verso gli estranei, come possiamo notare quando avviene il suo primo incontro con Mai Sakurajima. La svolta si ha quando Kaede annuncia a suo fratello che avrebbe finalmente tentato di uscire: la scena in questione avviene con Kaede che lentamente, attaccata alle spalle di Sakuta, cercherà di uscire del suo appartamento. Kaede a un certo punto è convinta di non riuscire a fare quel passo, e quindi dice a Sakuta di fermarsi, ma in realtà lei era già fuori dalla porta. A questo punto Kaede supererà in parte la sua paura, e riuscirà anche ad uscire nei giorni seguenti. In seguito vedremo che Sakuta porterà Kaede allo zoo, per mostrarle i panda che lei ama tanto, e nella sua scuola, mostrandole la sua vecchia classe. Tuttavia, il mattino seguente, Kaede si sveglia, chiedendosi del perché la sua stanza sembra diversa. Quando Sakuta le chiede se fosse "Kaede", lei gli risponde di sì, in maniera aperta e sfacciata. Sakuta capisce dunque che Kaede ha riacquistato i suoi vecchi ricordi (ed è quindi ridiventata la vera Kaede), ma perso quelli attuali. A quel punto Kaede viene prontamente portata all'ospedale da Sakuta e da suo padre. Sakuta viene molto colpito dal cambio di personalità di Kaede, infatti vediamo che la "nuova" Kaede è molto diversa dall'altra, diversa nel suo modo di mangiare, diversa nel suo modo di parlare (che passa dall'uso del giapponese formale in chiave kawaii a quello comune, informale, confidenziale) e diversa nei suoi hobby, è praticamente un'altra persona. Sconvolto quindi dalla perdita della "Kaede" con cui ha vissuto e di cui si è preso cura sino ad ora, Sakuta corre fuori dall'ospedale, e, lacerato dalla ferita per aver perso per la seconda volta Kaede, le sue cicatrici si riaprono. Proprio in quel momento, di fronte a lui, le compare Shoko (personaggio che approfondiremo in seguito), che lo tranquillizzerà, dicendogli che va tutto bene. In seguito vediamo Shoko leggere a Sakuta il diario di Kaede.
Approfondiamo anche un po' Sakuta: lui è un individuo socialmente isolato, non si scompone di fronte a nulla, è sempre calmo; fatta eccezione per la scena nell'arco di Kaede, lui non perde mai il controllo. Non si lascia condizionare in alcun modo dagli altri, non si preoccupa di quello che la gente pensa di lui. Nonostante questo comportamento, mostra attenzione e compassione nei confronti delle persone a cui tiene, ed è disposto ad aiutare gli altri, infatti aiuta le varie ragazze a superare le loro difficoltà.
Altro personaggio molto interessante è Shoko Makinohara, una ragazza che Sakuta incontrò diverso tempo prima su una spiaggia... da allora non la rivide più. In seguito (poco prima dell'inizio dell'arco di Futaba), durante una giornata piovosa, vediamo Sakuta e Mai incontrare una bambina, con lo stesso identico aspetto (ma più piccola) e lo stesso nome/cognome della Shoko che conosceva lui.
Una sua altra apparizione l'abbiamo durante l'arco di Kaede: Shoko (la stessa incontrata da Sakuta sulla spiaggia) appare di fronte a Sakuta mentre era addolorato per via del cambio di personalità avvenuto in Kaede... infatti, dopo che le cicatrici di Sakuta si riaprirono, lei lo porta a casa sua per curargli le ferite. Dopodiché vediamo Shoko leggere ad alta voce estratti dal diario di Kaede, rivelando così a Sakuta che Kaede si aspettava che i suoi ricordi precedenti ritornassero, e che quindi il suo desiderio era quello di regalare a Sakuta delle belle esperienze, cosicché non avrebbe avuto rimpianti una volta che avesse riacquistato la sua ex sé. Il giorno dopo, Shoko lascia un biglietto a Sakuta, dicendogli che era tornata a casa.
Non sappiamo quasi nulla su di lei: azzardando qualche teoria, possiamo dire che probabilmente Shoko è in grado di viaggiare nel tempo. In ogni caso, il nuovo film che dovrà uscire sarà proprio incentrato su di lei.
Apparato tecnico: niente da dire, lo studio CloverWorks, che altro non è che una filiale di A-1 Picture, fa un ottimo lavoro. Bellissimi i disegni, animazione fluide, fondali ottimi e curati; degna di nota è anche la fedeltà data alla ricreazione di Enoshima (una piccola isola del Giappone), che è il luogo in cui è ambientato l'anime - lo stesso Animeclick.it ha realizzato un confronto tra i luoghi reali e quelli dell'anime, e invito chiunque ad andarlo a vedere.
Riguardo al comparto sonoro, ottime le OST, veramente bellissime sia l'opening ("Kimi no Sei") che l'ending ("Fukashigi no Carte"), che cambia a seconda del personaggio che si sta trattando nel determinato arco.
Considerazioni finali: come si sarà ben capito, ho apprezzato tantissimo "Seishun Buta Yarou", nonostante prenda ispirazione e ricordi vagamente opere come "Monogatari Series"/"Oregairu". Riesce comunque ad essere un prodotto complesso e originale, una potente critica sociale, che non si perde in banalità. Capolavoro.