Recensione
Bugie d'Aprile
10.0/10
"Bugie d'Aprile" è un anime del 2014 realizzato dallo studio A-1 Pictures. Ci troviamo di fronte a una commedia sentimentale a tema musicale, in cui le vite dei nostri giovani protagonisti si intrecceranno sempre più.
Kousei Arima è un ex pianista prodigio cresciuto dalla defunta madre come un "metronomo umano", impossibilitato a suonare dopo la perdita subita. A questo, ormai incapace di vedere i colori che lo circondano, si contrappone la figura di Kaori Miyazono, violinista dallo spirito libero che entrerà prepotentemente nella vita del ragazzo. Ad essi si aggiungono Tsubaki e Ryouta, i due migliori amici di Kousei.
La serie propone diverse tematiche di un certo spessore: il trovare la propria identità, il non farsi abbattere dalle difficoltà della vita e il vivere appieno ogni giorno di essa, rimanendo fedeli a noi stessi, sono solo alcune di queste, sulle quali non mi dilungherò per rimanere 'spoiler free'.
Personalmente ritengo che "Bugie d'Aprile" riesca a far immedesimare lo spettatore nei suoi personaggi in maniera egregia. Chiunque, infatti, potrà rivedersi in uno o più di essi e nelle difficoltà che dovranno affrontare, questo perché i personaggi di "Bugie d'Aprile" sono veri e propri esseri umani, persone in carne ed ossa che sapranno farvi ridere e soffrire di puntata in puntata. Se molti hanno trovato la componente drama eccessivamente enfatizzata, personalmente ritengo che questa scelta sia dovuta a un principale fattore: l'adolescenza. Quel magico e talvolta strambo periodo che tutti siamo stati costretti ad attraversare o attraversiamo tuttora, in cui le minime sciocchezze si caricano di intenso significato: dalla classica cottarella al più banale dei litigi. Questo è quello che quest'anime vuole dipingere e trasmettere e in cui riesce perfettamente, sia che voi siate quattordicenni come i nostri protagonisti sia che ricordiate quegli anni con malinconia, gioia o amarezza.
Passando ora al comparto tecnico, la serie può vantare delle ottime animazioni, il character design è morbido ed efficace, ricco di espressività facciali e facente largo uso di super deformed per enfatizzare le molte gag, i colori sono caldi e accoglienti ma capaci di farsi freddi e agghiaccianti quando necessario, l'attenta regia si dimostra in grado di avvalorare la serie in ogni sua sfaccettatura, dalle leggere scene comiche a quelle cariche di drama.
Essendo questo un anime musicale, però, bisogna soffermarsi in particolar modo sulle scene di esibizione. Le animazioni si fanno cariche di energia, in grado di trasmettere la fatica e la pressione provate dal concorrente, la regia, invece, si avvale di ogni inquadratura a sua disposizione, alternando freneticamente primissimi piani a campi lunghi o dettagli precisi del concorrente, come occhi e mani, alle espressioni di stupore del pubblico immerso nell'ombra. Soffermandoci proprio sulle mani, nelle inquadrature ravvicinate al pianoforte, queste sono realizzate in una discreta CGI, scelta probabilmente estremamente necessaria vista la complessità dell'animazione.
Infine le musiche: premesso che io non sia certo un esperto di musica classica, i brani proposti mi sono parsi tutti egregiamente eseguiti e la scelta di essi coerente con il contesto dell'episodio.
In definitiva, inutile dire che consiglio a chiunque la visione di quella che, secondo me, è una delle più belle commedie anime di sempre.
Kousei Arima è un ex pianista prodigio cresciuto dalla defunta madre come un "metronomo umano", impossibilitato a suonare dopo la perdita subita. A questo, ormai incapace di vedere i colori che lo circondano, si contrappone la figura di Kaori Miyazono, violinista dallo spirito libero che entrerà prepotentemente nella vita del ragazzo. Ad essi si aggiungono Tsubaki e Ryouta, i due migliori amici di Kousei.
La serie propone diverse tematiche di un certo spessore: il trovare la propria identità, il non farsi abbattere dalle difficoltà della vita e il vivere appieno ogni giorno di essa, rimanendo fedeli a noi stessi, sono solo alcune di queste, sulle quali non mi dilungherò per rimanere 'spoiler free'.
Personalmente ritengo che "Bugie d'Aprile" riesca a far immedesimare lo spettatore nei suoi personaggi in maniera egregia. Chiunque, infatti, potrà rivedersi in uno o più di essi e nelle difficoltà che dovranno affrontare, questo perché i personaggi di "Bugie d'Aprile" sono veri e propri esseri umani, persone in carne ed ossa che sapranno farvi ridere e soffrire di puntata in puntata. Se molti hanno trovato la componente drama eccessivamente enfatizzata, personalmente ritengo che questa scelta sia dovuta a un principale fattore: l'adolescenza. Quel magico e talvolta strambo periodo che tutti siamo stati costretti ad attraversare o attraversiamo tuttora, in cui le minime sciocchezze si caricano di intenso significato: dalla classica cottarella al più banale dei litigi. Questo è quello che quest'anime vuole dipingere e trasmettere e in cui riesce perfettamente, sia che voi siate quattordicenni come i nostri protagonisti sia che ricordiate quegli anni con malinconia, gioia o amarezza.
Passando ora al comparto tecnico, la serie può vantare delle ottime animazioni, il character design è morbido ed efficace, ricco di espressività facciali e facente largo uso di super deformed per enfatizzare le molte gag, i colori sono caldi e accoglienti ma capaci di farsi freddi e agghiaccianti quando necessario, l'attenta regia si dimostra in grado di avvalorare la serie in ogni sua sfaccettatura, dalle leggere scene comiche a quelle cariche di drama.
Essendo questo un anime musicale, però, bisogna soffermarsi in particolar modo sulle scene di esibizione. Le animazioni si fanno cariche di energia, in grado di trasmettere la fatica e la pressione provate dal concorrente, la regia, invece, si avvale di ogni inquadratura a sua disposizione, alternando freneticamente primissimi piani a campi lunghi o dettagli precisi del concorrente, come occhi e mani, alle espressioni di stupore del pubblico immerso nell'ombra. Soffermandoci proprio sulle mani, nelle inquadrature ravvicinate al pianoforte, queste sono realizzate in una discreta CGI, scelta probabilmente estremamente necessaria vista la complessità dell'animazione.
Infine le musiche: premesso che io non sia certo un esperto di musica classica, i brani proposti mi sono parsi tutti egregiamente eseguiti e la scelta di essi coerente con il contesto dell'episodio.
In definitiva, inutile dire che consiglio a chiunque la visione di quella che, secondo me, è una delle più belle commedie anime di sempre.