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L'incipit della scrittrice è abbastanza semplice, in ogni caso la storia è ben strutturata e la trama regge bene anche con buoni colpi di scena. L'opera, anche se semplice, contiene temi come la paura del diverso e di ciò che non si conosce, l'uso errato di uno strumento di per sé innocuo, ma che, se usato nel modo sbagliato, può divenire malevolo, l'errata concezione dei desideri altrui, anch'essa portata avanti a fin di bene, ma in modo erroneo, senza chiedere al/alla diretto/a interessato/a i suoi reali desideri.
Parlando dei difetti, vuoi un po' per la superficialità con la quale vengono trattati gli argomenti, vuoi soprattutto per il chara "infantile" e alcune gag messe proprio in momenti sbagliati (durante un certo incantesimo e sotto attacco avrei evitato dialoghi inutili), il tutto perde un po' di serietà.
Comunque, promossi i due protagonisti e l'anime in generale, per essere il primo lavoro della scrittrice.