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    Parlare di "Tokyo Ghoul:Re" è un'impresa titanica, dal momento che la serie si divide in due stagioni da dodici episodi cadauna totalmente differenti tra loro.

    La prima parte si dedica quasi totalmente a una tematica che si riallaccia veramente poco alle due serie TV precedenti, e soprattutto rimescola le carte in tavola in modo totalmente confuso e incongruente, mostrando addirittura degli strafalcioni e delle contraddizioni a dir poco imbarazzanti... [ continua a leggere]
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    Considerando che la prima serie non mi ha fatto impazzire, sono rimasto piuttosto sorpreso nel riscontrare la maggior attenzione per il ritmo narrativo di questa seconda.

    A detta di molti estimatori del manga, questo "Tokyo Ghoul √A" non rispetta propriamente la controparte cartacea, prendendo addirittura una strada differente, ma questo non mi ha portato affatto a screditare il tutto, dal momento che, rispetto alla serie precedente, elimina molte... [ continua a leggere]

    7.5/10
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    Mi sono spinto a vedere questa serie principalmente per l'immensa fama che si porta dietro: qualunque Top 20 su YouTube o classifica dei migliori anime degli ultimi vent'anni riporta inevitabilmente a "Tokyo Ghoul"... è assodato ormai.
    Quindi sono partito per questo viaggio e, nel momento in cui sto scrivendo queste righe, sono in procinto di terminare la terza e ultima serie di quest'opera animata, dove di cose da dire ce ne sarebbero davvero molte,... [ continua a leggere]
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    Solo durante la visione della serie mi nacque la curiosità di vedere a che anno risalisse il manga a cui era ispirata, e mi accorsi, senza nemmeno troppo stupore, che risaliva al 1988. Dico senza stupore perché "Kiseiju" (questo è il titolo originale dell'opera concepita da Hitoshi Iwaaki) ha una quantità spropositata di elementi stilistici e drammaturgici che riconducono proprio a quell'epoca lì.
    In fin dei conti, la fantascienza orrorifica, o quanto... [ continua a leggere]

    8.5/10
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    Voglio dire subito una cosa: qualsiasi opinione si possa avere su quest'opera, è innegabile che tratti la storia dell'eroe più potente del mondo; ma non solo del loro mondo, anche del nostro. Nessun eroe o personaggio della fantasia creato in passato può battere Saitama; chiunque verrebbe sconfitto appena ricevuto un suo solo pugno, ed è innegabile. Quindi, complimenti a ONE, che in un attimo e utilizzando una formula semplicissima è riuscito a superare... [ continua a leggere]
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    "Paranoia Agent" è un sunto di tutto quello che Satoshi Kon è riuscito a esprimere con i suoi film: chi non conosce le sue quattro opere magistrali (per poi passare a miglior vita) non può capire la mia affermazione, ma è quello che esattamente rappresenta questa serie meravigliosa.

    I quattro film realizzati dal maestro possiedono tutti un'identità propria, delle peculiarità che li differenziano totalmente; unico punto in comune lo stile dell'autore.... [ continua a leggere]
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    Credo che questa sia una delle serie anime più "paradossali" che mi sia capitata di vedere; definire il genere a cui appartiene "The Promised Neverland" è molto arduo, se si considera come appare inizialmente lo scenario rispetto alla reale identità dell'opera.

    I protagonisti sono bambini che non superano il dodicesimo anno di età, radunati in un orfanotrofio gestito dalla classica e dolce "mamma" o "tata" di turno, in un ambiente rilassante e pacifico;... [ continua a leggere]

    8.0/10
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    La cosa che più spinse la mia curiosità fu leggere che "Megalo Box" era una serie realizzata come tributo ad "Ashita no Joe" ("Rocky Joe") per il suo cinquantesimo anniversario.
    Le atmosfere di "Rocky Joe" per me resteranno sempre indimenticabili; sono un amante di anime di vecchia data, di quelli appartenenti alla generazione anni '80, fortunata ad aver vissuto un'epoca dove in Italia avvenne il boom dei prodotti di animazione giapponese. "Rocky... [ continua a leggere]

    7.5/10
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    Sono solo dispiaciuto dal fatto che non ho mai letto l'opera originale di Tezuka, né tanto meno ho mai visto la serie anime degli anni 60; il confronto è quindi per me impossibile, ma non stento a credere che la prima serie prodotta 50 anni fa fosse più inquietante; se andiamo a vedere lo stile delle opere all'epoca noteremmo molti meno scrupoli nel mostrare il lato demoniaco di alcune leggende medioevali giapponesi.
    Forse una delle poche pecche di... [ continua a leggere]