Beh l'episodio 10 è stato una bomba. Ma nemmeno l'11 era male. In un paio di occasioni è stucchevole ma il comparto tecnico di primissimo ordine mi ci fa passare un po' sopra.

Sono fermo alla 10 al momento.

Comunque il mio commento "in un paio di occasioni..." si riferisce alla serie e non all'episodio 11.

Di Stalker ha ben poco, l'unica similitudine è l'Area X che ricorda vagamente la Zona ma nient'altro. Il finale però vale l'intero film, sopratutto per le scelte visive mindfuck.

Avevo letto il libro. Carino.

Di Stalker ha ben poco, l'unica similitudine è l'Area X che ricorda vagamente la Zona ma nient'altro. Il finale però vale l'intero film, sopratutto per le scelte visive mindfuck.

Avevo letto il libro. Carino.

Il libro da cui hanno tratto Annientamento o quello da cui hanno tratto Stalker?

Comunque mi interessano entrambi.

Gli avete dato tutti 10/10? Cambiategli voto! Non lo merita! Era noiosissssimo

Io lo organizzerei un ben "pesce" facendo salire Pingu in cima ai migliori anime del decennio a suon di 10/10 (io già gliel'ho messo da tempo).
Che poi appunto non è un pesce, ma la verità.

Ok, ho recensito Pingu.

E' un 10/10 troll o serio? Su MAL hanno fatto una cosa simile mi dissero, infatti ha ancora una media altissima.

Troll ma con la seria consapevolezza che sia l'AOTY u.u
Sì su MAL era finito al primo posto per un po'. Ha anche lì il mio 10.

Quindi va visto?
Alla fine dura solo 7 min a ep.

lol no Tex, non guardarlo.
(PERO' meglio Pingu che certa roba considerata da top 10).

Ieri sera ho visto Rosemary's Baby, probabilmente il più commerciale tra i film di Polanski. Buon film, ma non mi aspettavo tanto di più. Gli dò un 7,5-8 perché è comunque un horror sopra la media, ma decisamente toppo lineare e semplice (ottime però le scene sospese tra sogno e realtà). A questo punto preferisco Suspiria di Dario Argento, a mio avviso più elaborato e dai toni più macabri.

Cos'è peggio: Seven Sisters o The Titan?

Ciao raga, buona Pasqua.
Opinione come al solito su questi:
-Biomega
-La maschera di Fudo
-Sky Doll
-Deadly Class
Ho già letto Blame! e La leggenda delle nubi scarlatte, quindi so cosa aspettarmi dai primi due, giusto per sapere se la qualità si assesta a quei livelli, gli altri due sono un'incognita.

Non pensavo che The Shining fosse la confessione di Kubrick sull'Apollo 11

http://www.linkiesta.it/it/article/2014/12/05/kubrick-giro-il-finto-allunaggio/23789/

Ieri sera ho visto Rosemary's Baby, probabilmente il più commerciale tra i film di Polanski. Buon film, ma non mi aspettavo tanto di più. Gli dò un 7,5-8 perché è comunque un horror sopra la media, ma decisamente toppo lineare e semplice (ottime però le scene sospese tra sogno e realtà). A questo punto preferisco Suspiria di Dario Argento, a mio avviso più elaborato e dai toni più macabri.

Aspe', più commerciale o conosciuto? Polanski è colui che ha fatto Chinatown, Tess, Pirati, la Nona Porta, Il Pianista, Oliver Twist, Carnage ...
L'Inquilino del Terzo Piano è il mio preferito ma non lo metto sopra, difatti con Repulsion fanno una trilogia equilibrata.
Precisazione: non sono tra quelli che pensa che Rosemary sia un capolavoro e il miglior film horror di sempre, e ce ne sono tantissimi a pensarla così, infatti gli do 8 e, anzi, Polanski è uno dei più sopravvalutati(guardando come si è sputtanato post Inquilino).
Come del resto è lo stesso voto che do a Suspiria e preferisco anche io di gran lunga questo, merito in gran parte della fotografia, però è anche molto più ingenuo e senza pretese se dobbiamo tirare in ballo la sceneggiatura.
Rosemary per me è un bel po' sopra l'horror medio, difatti credo che non ne ho visti più di 10 migliori al momento.
Comunque fino al 1968 l'horror occidentale era fermo agli anni '20, nel senso che nulla di innovativo è uscito fuori, e da allora si presero 2 strade: Romero(anche se c'era Bava, ma più thriller che horror) e Polanski.
Polanski è sicuramente il precursore dell'horror da stanza, sofisticato e raffinato, criticava la società, il capitalismo e la borghesia. E in realtà la "semplicità" è proprio la sua forza: non più artifici horror, ma sobrio ed elegante, attento ai dettagli, con un aura di ambiguità asfissiante.
Sul serio, quasi tutti i migliori horror degli ultimi anni si rifanno a Rosemary, da Babadook a persino Mother!(che nemmeno è horror) di Aronofsky. Su questo, nonostante neanche io sia un "fan", bisogna dargliene atto.
L'inquilino del terzo piano esaspera questa cosa anche sul piano narrativo, indi per cui viene usata anche una narrazione non lineare e più criptica, ma la messa in scena è pressochè uguale.
Comunque non è il voto che mi fa strano, dal momento che è lo stesso +-, ma il voto dopo aver letto il "sopra la media", anche in virtù del fatto che mi pare di ricordare che per te l'horror era un genere di bassa lega. Ne hai visti molti migliori? Altrimenti è, come nel mio caso, uno dei migliori.



Vereornox, Biomega è "simile" a Blame per la prima metà. Se ti piace Nihei, prendilo. Gli altri non li ho letti.

Aspe', più commerciale o conosciuto? Polanski è colui che ha fatto Chinatown, Tess, Pirati, la Nona Porta, Il Pianista, Oliver Twist, Carnage ...

Sì, il più famoso, ma ho sbagliato comunque perché non ricordavo molti di questi titoli... Chinatown lo metti tra quelli "scarsi"? Pensavo fosse uno dei noir più apprezzati.

Come del resto è lo stesso voto che do a Suspiria e preferisco anche io di gran lunga questo, merito in gran parte della fotografia, però è anche molto più ingenuo e senza pretese se dobbiamo tirare in ballo la sceneggiatura

Rosemary è più o meno così, molte situazioni sono banali: il gioco da tavolo per scoprire il segreto dei Castevet; le continue morti/incidenti attorno alla protagonista, persa nella totale ingenuità; il libro di magia... Mah.

Polanski è sicuramente il precursore dell'horror da stanza, sofisticato e raffinato, criticava la società, il capitalismo e la borghesia. E in realtà la "semplicità" è proprio la sua forza: non più artifici horror, ma sobrio ed elegante, attento ai dettagli, con un aura di ambiguità asfissiante.

Nulla da dire, l'ho guardato proprio per questi motivi, ma rimango dell'idea che sia tutto troppo easy. E a dire il vero la scena della copulazione perde tantissimo con quelle zampe finte: avrei preferito una sequenza con un uomo vigoroso dallo sguardo di ghiaccio che possiede con violenza la Farrow. Lì tutta la sua "sobrietà" è venuta meno.

Comunque non è il voto che mi fa strano, dal momento che è lo stesso +-, ma il voto dopo aver letto il "sopra la media", anche in virtù del fatto che mi pare di ricordare che per te l'horror era un genere di bassa lega. Ne hai visti molti migliori? Altrimenti è, come nel mio caso, uno dei migliori.

Sopra la media perché non credo ce ne siano tanti di questo livello, o sbaglio? Superiori, così su due piedi, direi Shining, i morti viventi di Romero, Blind Beast e Kwaidan. Di simile livello Suspiria, Halloween 3 (altra pellicola importante che critica la società americana e il consumismo), Ballata macabra. Tu diresti anche House (quello giapponese), però a me non è piaciuto troppo.

Maronno...



Molto meglio questa versione:

Chinatown lo metti tra quelli "scarsi"? Pensavo fosse uno dei noir più apprezzati.

No, no, non è tra gli scarsi di Polanski. Ho elencato i film di Polanski più commerciali di Rosemary. Chinatown è sicuramente il migliore dopo la trilogia per me, nella categoria di coltello nell'acqua e cul de sac.

Rosemary è più o meno così

La differenza è che qui è voluto. Ogni personaggio rappresenta un modello. La borghesia che capovolge gli stilemi morali in favore dell'occulto, l'ingenuità di Rosemary, l'altro tipo rappresenta l'arrivismo.
L'altra differenza con Suspiria poi è la palese incapacità di Argento nel dirigere gli attori, sebbene usi gente scarsa di suo xD

Sopra la media perché non credo ce ne siano tanti di questo livello, o sbaglio?

No, non ce ne sono. Sì, direi House ma non Blind Beast e Romero. Poi Onibaba ed altri.


Che opening quella di Logh ... Beh, alla fine difficilmente le ascolto.

Qualche parere sul telefilm The terror? L'idea di un Lost ambientato al Polo nord mi intriga non poco.

Ma chi è Thompsongunner97? Uno della nicchia?

Qualche parere sul telefilm The terror? L'idea di un Lost ambientato al Polo nord mi intriga non poco.

Anche a me, infatti potrei fare uno strappo alla regola ed iniziarlo. Nel caso fosse solo 1 serie sicuramente lo farò.

Reno, ti malmenano?

Mi ha chiesto l'amicizia su MAL

Anche a me e a Franz ha chiesto l'amicizia, allora dev'essere qualcuno dei paraggi.

Vero, anche a me. Ho accettato, ma qui urge un' indagine.
Reno, l'incarico è tuo.

E sempre più tipi loschi vengono a commentarmi i preferiti, "Lain, Boogiepop e Eva are shitty series"

Prima su MAL accettavo l'amicizia di chiunque (un po' come faccio adesso su AC), poi, a seguito di commenti rompicazzo, simili a quelli che stai ricevendo te, ho cominciato a distillare la mia lista di amici. Ora sono abbastanza sicuro dell'identità "virtuale" di tutti quelli che seguo. Tranne un certo starwolf98. Magari ora lo elimino.

C'era stato un periodo in cui venivo insultato da 2 utenti, tipo egiziani, per la mia lista dei preferiti.

Blocca senza remore quelli che ti danno fastidio e, se necessario, modifica le impostazioni, così che possano scriverti solo gli amici, nella tua pagina.

Woah, someone's into their thought-provoking and demented stuff!

Hi, when I saw your avatar Texnolyze, I wondered what profile I entered. The favorites are nice but some are annoying

I think Serial Experiments Lain, Boogiepop wa Warawanai: Boogiepop Phantom and Neon Genesis Evangelion are shitty series, there is an effort to be unusual and incomprehensible. However, hollow series...

Pensavo peggio dai. Bloccali

Mica ho detto che mi avevano insultato. Il primo per me è un complimento, lo dissi xD
Il secondo mi aveva anche inviato la richiesta, che ho accettato. Alla fine aveva Texhnolyze, Tatami, Shigurui ed altro tra i preferiti. Certo, devo ancora capire come si fa a mettere quelli e poi altra roba mainstream o come si reputi Lain shitty, ma vabbe'.
Poi in privato arrivano commenti esilaranti. Il peggiore fu uno che mi chiese di scannerizzargli un manga perchè non si trovava in scan hahahaha
Alla fine è poca roba, ma si sono concentrati tutti in questi ultimi mesi, quando prima nemmeno l'ombra.

Ma chi è Thompsongunner97? Uno della nicchia?

Presente.

Ma chi è Thompsongunner97? Uno della nicchia?

Presente.

Caso chiuso. xD

Il peggiore fu uno che mi chiese di scannerizzargli un manga perchè non si trovava in scan hahahaha

Beh, anch'io chiesi più volte le scan di Eden a Franze XD
Me le passo anche. Ma ancora non le ho lette

Certo, devo ancora capire come si fa a mettere quelli e poi altra roba mainstream o come si reputi Lain shitty, ma vabbe'.

Tattica. Lui preferisce i Golden Boy e gli HunterxHunter, ma inserisce Tatami e simili per non sembrare un sempliciotto.

Certo, devo ancora capire come si fa a mettere quelli e poi altra roba mainstream o come si reputi Lain shitty, ma vabbe'.

Tattica. Lui preferisce i Golden Boy e gli HunterxHunter, ma inserisce Tatami e simili per non sembrare un sempliciotto.

Furbi.
Può anche essere che i gusti siano quelli, ma poi quando si parla anche di valutazione uguale tra i 2 estremi è poco coerente.

Ma chi è Thompsongunner97? Uno della nicchia?

Presente.

Ah ottimo

Questo mese non uscirà la vecchia rubrica i consigli di Texh e forse mai più. Continuerò a riportarli ma senza commenti medio-lunghi causa tempo e voglia. Ci sarà comunque un po’ di introduzione, curiosità o notizie sulle edizioni, dato che si scrivono velocemente, e quando sarò in vena anche un accenno di approfondimento.
Seguiranno praticamente i migliori autori argentini, i miei preferiti, e anche gli sceneggiatori che più amo.
Questa volta ho scritto i consigli man mano e quelli lunghi sono anche i primi che avevo letto e scritto, inoltre contando che sono molti sarà un maxi post lo stesso(per la gioia di Franz).

-Premessa: dal momento in cui questa fantastica coppia è riconoscibilissima per il loro stile unico è bene dire una volta per tutte le loro caratteristiche.
Dunque l’impianto narrativo è in simbiosi con quello grafico al punto che quasi sembrano un autore unico, al massimo Mazzitelli qualche volta è un po’ troppo verboso per i disegni di Alcatena.
L’ambientazione e l’atmosfera sono favolistiche ed oniriche, con una forte immaginazione, mentre i layout sono arditi e in alcuni la griglia è praticamente inesistente, spesso contornati da cornici o ghirigori vari a tema(che si adeguano alla storia) - nella tradizione di Druillet - che hanno valore simbolico.
Il b/n è raffinato, pieno di tratteggi e decisamente folcloristico, talvolta da teatro delle marionette, ispirato dall’ukiyo-e e quasi xilografico. Nonostante questo, il principale riferimento artistico di Alcatena è, a mio avviso, Hieronymus Bosch.
In poche parole Alcatena risulta “magico”, tendente al simbolismo e all’op-art(il numero 1 tra i pochissimi adepti), i suoi disegni posseggono un’aura senza tempo, in bilico, i personaggi sono estremamente espressivi eppure si ha la sensazione che vaghino nel limbo.
Lo accosterei a Toppi per la verticalità e l’esplorazione di luoghi sempre diversi e credo che anche Alcatena sia un “viaggiatore immobile” come Toppi.
La grandezza di Alcatena sta nel fatto che ha trovato il modo per far passare come reali le sue multiformi anatomie, così il suo sense of wonder non rappresenta qualcosa di meraviglioso perché estraneo ma perché ci appartiene, e lui fa leva, come tutti i postmoderni, sugli artisti e sperimentatori che gli hanno spianato la strada, che hanno esteso la percezione di arte della massa. Indi per cui lui fonde fumetto d’autore a quello popolare, pesca dai suoi maestri e lo fa suo, inimitabile ed inconfondibile.
Così come le storie di Mazzitelli, che si avvale sempre di un narratore esterno, sono senza luogo, ogni volta con un’ambientazione diversa e reminiscente di qualche nazione ma le storie possono adattarsi ad ogni paese.
Mazzitelli narra il malessere del popolo ma dal punto di vista del regnante, mostra il potere per parlare della miseria, ed in ogni caso, alla fine, ha sempre un che di speranzoso.
Inoltre un’altra costante è il ruolo della donna, che per Mazzitelli è fondamentale, necessario per la risoluzione della storia.
Purtroppo le edizioni italiane fanno veramente schifo, mai come questa volta mi sento di dire che danneggiano il disegno originale oltremodo. Per esempio in Quando Il Sogno è Nero i fitti tratteggi di Alcatena, che alla fine lasciano molto bianco, diventano meno fitti ma doppi e oscurano tutto. Il bello è che restano lo stesso magnifici … Per fortuna esiste il sito di Alcatena che pubblica qualche tavola originale.

Attraverso il Labirinto, di Eduardo Mazzitelli ed Enrique Alcatena. Il labirinto è un luogo dove si incontrano passato, presente, futuro, realtà e finzione, e vi finisce dentro Percival, un poeta ottocentesco in crisi di idee, un Dante meets Alice. Oberon sarà il Virgilio della situazione e i riferimenti a Shakespeare, così come quelli letterari, non si fermano qui: Romeo e Giulietta, Amleto, Otello, Don Chisciotte, Borges, Carroll, Il Roman de Renart, favole irlandesi, ecc.
L’ispirazione arriva ben presto e Percival inizia a scrivere storie, storie nella storia, ma che non sono sue e rinnegherà. Come si può mai scrivere qualcosa di cui non si ha esperienza? Mentendo? Del resto i libri sono solo bugie, rappresentano le cose come stanno, quelle che nessuno vuole vedere.
Dal momento che tutte le strade portano ovunque, l’unica rappresentazione possibile del labirinto è quella escheriana in modo da sbriciolare la griglia e vivere in uno spazio-tempo indefinito.
Esiste un altro compagno di traversata, il Virgilio di Virgilio: Reynard la volpe.
Costui ha il ruolo di fare uscire Percival dal labirinto, riportarlo al suo mondo, perché Reynard e Oberon non gli appartengono. O forse sì?
“La realtà è fatta della stessa materia dei sogni”.
E’ quasi inutile ribadire che si tratta di un fumetto surreale, in cui Bosch incontra De Chirico, e poetico senza essere mai pesante, la cui vera forza è la libertà e la spensieratezza dell’avventura, nonostante abbia una struttura multilivello.
Reperibile tramite i Giganti dell’Avventura 45, che ha anche la storia Metallica(7.5) e Il Re Leone(8).
170 pagine.
Voto 10











Le Avventure di Luther Arkwright, di Bryan Talbot.
Quest’opera è frutto di un mix e bagaglio culturale enorme e mai superficiale: esoteresimo(nel vero senso della parola), sciamanesimo, multiverso, ucronie, steampunk, bibbia and so on.
Luther Arkwright è l’unico in grado di viaggiare in universi paralleli, rappresenta il nuovo stadio dell’evoluzione umana e sarà la chiave per una lotta intra-universale.
Disegni stratosferici.
Richiede molto tempo e concentrazione, ma sicuramente vi ripagherà.
Il padre dei Moore, Morrison, Ellis e Gaiman è Talbot, è risaputo, ma almeno qui non è ancora stato superato. La punta più alta del fumetto inglese, nella mia scarsa conoscenza è già facile affermarlo.
220 pagine.
10

Servirebbero immagini ad un qualità maggiore.










La Città, Ricardo Barreiro e Juan Gimenez. Fate prima i vostri bisogni e poi iniziate a leggerlo perché non vi staccherete. All’improvviso mentre il protagonista stava passeggiando si ritrova in un posto diverso, è la Città. Non è l’unico ad essere finito lì, molti ci stanno da anni. La città è un labirinto, un parco giochi, un qualcosa di illogico e dinamico, un Yume Nikki senza porte, The Invisibles di Morrison ante-litteram, un Kino no Tabi senza la separazione in villaggi.
Nella ricerca di una via di uscita, il protagonista incontra una donna che sarà sua compagna di viaggio; stesso camminando si ritrovano stranezze di ogni genere: una setta di Cthulhu, il diluvio universale, un treno che mostra il passato e il futuro, la materia dei sogni, una città nella città(oasi nel caos), ecc.
Durante la lettura non puoi non pensare a film come Dark City o Matrix, farti le teorie su cosa sia la città e queste tue teorie verranno esposte nel capitolo finale in cui si cita un altro classico del fumetto argentino(solo quel personaggio poteva concludere un eterno vagare) e lì veramente mi sono venuti i brividi.
Il capitolo finale è un capolavoro assoluto, che prende addirittura una piega meta ed intertestuale da applausi.
In questo viaggio surreale si incontrano le anime letterarie di Borges(i richiami a l’Aleph sono evidenti), Kafka e Dick, si raccoglieranno solo misteri, all’ultimo ci sarà qualche teoria, ma nessuna spiegazione perché alla fine “forse la continua ricerca di una strada è già essa stessa una via di uscita”. E poi esce lo spot Campari Red Passion invece di “Fine”. xD
Geniale, una perla, con un Gimenez in b/n strepitoso.
Ah, nel 1981 poi.
Basta, ho già scritto più del dovuto, e piuttosto fareste meglio a leggere una lunghissima e colta analisi(forse addirittura una pubblicazione e un po’ pretenziosa) online dopo averlo letto per cogliere tutte le sfaccettature.
Reperibile solo tramite il Fantacomix Day 4, che contiene anche La Città 2 e il fantastico Pellegrino delle Stelle di Breccia-Trillo ma mi sembra che non avesse il capitolo finale(per il Pellegrino c’è la versione Allagalla). La versione Euracomix è rimontata e colorata, decisamente no.
- La Città 2 non è necessario leggerlo e non è paragonabile a questo, poi non è nemmeno disegnato da Gimenez, comunque resta un bel fumetto anche quello.
160 pagine
9.5









Un Certo Daneri, Trillo e Alberto Breccia. Solito stile sperimentale di A.Breccia degli anni ’70 e la prima prova di Trillo. Must.
50 pagine.
9




La Guerra della Pampa e Altre Storie, Enrique Breccia. 5 storie brevi dal 72 al 76 sulla guerra non dal punto di vista militare, ma da quello di gente comune. Lo stile era ancora quello avanguardistico influenzato dal padre, ma molto personale per il cosiddetto effetto “incisione” che impreziosiva i suoi disegni, presenta comunque un b/n contrastato, essenziale ed atroce nella rappresentazione. Stile che poi gli fu fatto cambiare perché non vendeva, cosa che fece subito l’anno dopo – mantenendo la qualità eccelsa - con Alvar Mayor.
Fumetto molto lirico e tragicamente poetico, con un tratto di stampo pittorico e colto(anche se volgare sarebbe in tema).
50 pagine.
9




Quando il Sogno è Nero(Pesadillas II), Mazzitelli e Alcatena. E diamo la forma a questo narratore, chi altri se non una sorta di divinità del sogno? Colui che narra la storia ci avverte che stiamo sognando o siamo parte del suo sogno. E’ come se nel loro primo incontro stabiliscono già chi avrà le redini della loro produzione.
Comunque questo sarebbe una sorta di reboot di Pesadillas(Incubi), il loro primo lavoro, con 15 anni di distanza.
L’originale l’ho solo sfogliato e sembra avere i personaggi principali.
Come nel primo anche qui non c’è una vera ambientazione che ricordi un paese nello specifico ma i personaggi vagano nello sconfinato regno dei sogni. In realtà questo è molto simile al Labirinto.
Una bella principessa, voluta da tutti, scappa al di là di un muro che nessun re riuscirà a scavalcare poiché è passata nel mondo della fantasia. Uno dei modi per addentrarsi in questo mondo è quello di dormire.
Così un indagatore dei sogni e una medium prederanno parte alla vicenda per incontrare questa principessa nei sogni. Il risultato è un delirio puro, un Alice nel Paese delle Meraviglie più concreto ma ancora più visionario. Alcatena mette da parte il suo stile più realistico per uno più astratto e sospeso, più da marionette e da pittura rupestre.
Sogno, realtà, fantasia, tangibile, c’è differenza? La realtà è una sola, la mente è l’idea del corpo, disegni e narrazione rappresentano l’uno l’immagine dell’altro in un vortice di – spinoziana memoria - autodeterminazione.
Qui più che mai Mazzitelli e Alcatena sono un tutt’uno. A questo punto si potrebbe riassumere tutta l’opera e rafforzare i concetti con una frase detta da un personaggio pazzo “Sono allucinato. Sogno quando dormo e quando sono sveglio. Il mio sogno … questo sogno … non finirà mai. Come farai ad uscire di qui?”
Il fatto è che la realtà, sia pure unica, è così dannatamente fantastica nelle mani di quei 2.
Inoltre ha la peculiarità di avere 2 finali, come ci dice il narratore, non alternativi ma successivi.
Un Sandman di nicchia, in pratica. Inoltre Alcatena farà delle illustrazioni per Sandman, spettacolari.
Giganti dell’Avventura 65.
Pagine 110
Voto 9










Parque Chas, Barreiro ed Eduardo Risso. Parque Chas – nella realtà - è un quartiere di Buenos Aires permeato da misteri, alimentati dai taxisti: una zona che non si trova sulla mappa, dove il prima e il dopo si congiungono, labirintica, un’invenzione di Borges. Barreiro utilizza la zona per costruire misteri che altro non sono che metafore della dittatura, della schiavitù, la crisi economica e d’identità ed altri problemi sociali dell’Argentina.
Un Risso agli esordi, ben lontano dal b/n contrastato che ha fatto la sua fortuna, ripiega su un disegno molto realistico, su mezzetinte, chiaroscuri e tratti sfumati per rappresentare le atmosfere noir, grigie e nebbiose del quartiere. Disegni e regia delle tavole sono eccezionali.
Allo stesso modo anche Barreiro necessita di un altro approccio perché ormai alla fine degli anni ‘80 la fantascienza, sulla scia dell’Eternauta, non è più necessaria per raccontare i problemi del suo paese, ma ci vuole un contatto diretto con il micro, una dimensione proletaria, che sfocerà nel macro(fantascienza).
Una sorta di Eternauta 30 anni dopo, le cui critiche alla politica, ai politici e ai grandi paesi sono espliciti.
Dunque la verosimiglianza della dimensione onirica viene abbandonata nella seconda parte in favore di un pulp fiabesco; un cambio sensato in virtù di un evento, ma leggermente inferiore.
In fin dei conti l’integrale della 001 contiene Parque Chas 1(quasi 100 pagine) improntato sul presente e Parque Chas 2(50, senza più divisione in capitoli) - tramite quella finestra tra i mondi che è Parque Chas - sul futuro, facendosi anticipatore, come l’Eternauta, del triste destino del paese, ancora una volta la testa di ponte dell’invasione(ovvio tributo).
Storie enigmatiche e intrise di malinconia che finiscono con una risoluzione brutale fanno da contorno alle indagini di uno sceneggiatore di fumetti(alterego di Barreiro), che in una - piega meta fumettistica – incontrerà anche Corto Maltese, Giuseppe Bergman e l’Eternauta. Non è un caso che si tiri in ballo i 2 italiani, essenza dell’avventura, fuga dalla realtà, classica il primo e meta/surreale il secondo.
150 pagine.
Voto 9




The Sun, The Idea & The Story withouth Words, Frans Maserel. Ecco la bomba, quasi centenario. 1919 la prima e 1920 le altre 2 storie. Più un art book che un fumetto in quanto non ci sono vignette ma sole pagine intere, comunque risulta sequenziale e quindi sarebbe l’anticipatore di svariate opere come 40 Giorni nel Deserto B di Moebius, Spinoza di Koike, ecc.
Fatto tutto in xilografia, dall’impatto simil espressionismo cinematografico tedesco che proprio in quegli anni si era presentato. 3 storie mute; The Sun è un Icaro del ‘900; The Idea è il trionfo dell’arte sulla repressione; The Story è una storia romantica commovente.
220 pagine.
9




Merlino, Robin Wood e Alcatena. Ecco, qui già si vede che la sintonia tra i 2 non è la stessa(lo si può dire anche con Il Mago, qui sotto), soprattutto se lo si legge dopo tutti i lavori con Mazzitelli, e questo riguarda anche quelli con una valutazione inferiore.
Comunque è una rivisitazione della leggenda di Camelot priva di stereotipi e buonismi che di solito si incontrano in questo adattamento. Difatti la storia è cruda, sanguinaria e pessimista. La narrazione è molto più classica di quella di Mazzitelli, così come il tratto di Alcatena è più sporco. Comunque le differenze sono evidenti, ma la meraviglia è inalterata. Wood non si concede i suoi lunghi ed altisonanti dialoghi e forse è un bene perché non avrebbero reso con i disegni, mentre sarebbero stati adatti sicuramente ad un Signore degli Anelli.
Euracomix 75, colorato atrocemente dall’Eura.
140 Pagine.
Voto 8.5








Lope de Aguirre, E Breccia e F.H. Cava. Sarebbe dovuto essere uno dei progetti più ambiziosi di Enrique ma ha realizzato solo il primo volume, gli altri 2 sono stati realizzati da altri ed inediti. Poca importa, non ripiegherò nelle scan spagnole ma mi basterà il validissimo primo volume. La storia di Aguirre si sa.
50 pagine.
8



La Soldadera, di Walther Slavich ed Enrique Breccia. La figlia dell’uomo più potente del Messico viene lasciata sull’altare dal suo futuro marito, che insegue scopi più alti: la rivoluzione di Pancho Villa. Da qui la soldadera parte alla ricerca dell’uomo che l’ha piantata per ucciderlo, incontrerà svariati personaggi caratterizzati splendidamente come il fotografo americano, un soldato che cerca la morte, un bandito ricercato, ecc.
La storia è davvero appassionante, ti tiene incollato grazie ad una narrazione incalzante, piena di umorismo e metafore sulla rivoluzione, stato, potere, miseria e morte. Fumetto crudo, nonostante faccia ridire spesso, tagliente e d’atmosfera. Slavich - in formissima - anche qui ricorda molto Trillo, mentre la prova di Breccia per quanto buona non è delle sue migliori(certo è che uno stile più adatto non poteva trovarlo).
Reperibile tramite la Collana I Giganti dell’Avventura n° 8, 280 pagine.
Voto 8


Il Mago, Barreiro e Alcatena. Una delle prime opere di Alcatena e a differenza di quello che verrà dopo, grazie anche a Mazzitelli, questo è un fantasy tout court e Barreiro fa di tutto per permettere ad Alcatena di esprimersi al meglio costruendo una storia semplice, poco dialogata e frenetica.
La vendetta di un giovane mago si svolge in pochi step, si segue così l’escalation da apprendista a mago supremo. Niente di originale ma davvero piacevole da seguire grazie allo storytelling e all’enorme fantasia di Alcatena, che era già annoverabile come uno dei grandissimi della nona arte.
Purtroppo il seguito(non necessario per la comprensione del primo, visto che ha una fine), disegnato nel ’92, non è reperibile in volume e non ho voglia di leggerlo in spagnolo perché mi intossicherei i disegni di Alcatena.
Reperibile tramite l’Euracomix 32 colorato da schifo.
70 pagine.
Voto 8







Il Venditore di Vino Amaro, Slavich ed Enrique Breccia. Scritto nello stile classico delle historietas: capitoli episodici che ne costituiscono un tutt’uno. Un mendicante vende vino ed offre una storia ai viandanti che si apprestano ad entrare nella città del re immortale, per sole 2 monete e a volte gratis. Tutte le storie ruotano attorno al tiranno, dall’ottenimento dell’immortalità in poi, e mettono in mostra tutte le tematiche care agli autori. Slavich brillante e Breccia grottesco come sempre. Il presente ha un tratto sporco, scuro e graffiato, mentre il narrato è bianchissimo, in linea chiara.
Giganti dell’avventura 42, 160 pagine, o a breve – si spera – per 001 edizioni.
8



Little Tulip, di Jerome Charyn e Francois Boucq. Dopo un po’ torna nei consigli lo scrittore Charyn alle prese con i fumetti, ancora una volta assistito dal grande Boucq. Come per Bocca di Diavolo l’asse in cui si svolge la vicenda è russo-americano, solo che questa volta è davvero realistico. Un emigrato russo assiste la polizia con gli sketch identificativi ma è anche un tatuatore e la narrazione si alterna tra il caso nel presente e il passato del protagonista nei gulag. E’ abbastanza triste e crudo, mostra la spietatezza delle gang nei gulag e il culto del tatuaggi. Alla fine la storia si intreccia e quando scopri i tatuaggi del protagonista e capisci il significato è piuttosto “toccante”. Boucq nel solito stile franco – belga reminiscente di Hermann è perfetto per la storia.
90 pagine.
Voto 8




Nel Segno dello Scorpione(Dagas y Horoscopos), Mazzitelli e Alcatena.
In un mondo medievaleggiante ci sono le caste zodiacali che hanno le proprie leggi, tra cui possono accoppiarsi solo con quelli della stessa casta, e seguono le direttive degli astri.
Dunque è tutto scritto nelle stelle, chi succederà, quale casta – a turno – governerà, chi farà cosa, chi morirà, e a riportare queste volontà sul piano terreno sono gli indovini. Ogni casta ha la propria cultura e solo un figlio della colpa può smuovere le acque, discendente di due casate e per questo portatore di disastri, destinato a fondare la casta del dragone e in realtà rappresenta colui che può opporsi al destino.
In poche parole è una critica all’oroscopo e al destino, al libero arbitrio di conseguenza, che poi si noterà essere solo una scusa per non accollarsi le colpe.
Disponibile tramite I Giganti dell’Avventura 60.
70 pagine
8



I Due Fratelli(Pagodas y Kinnaras), Mazzitelli e Alcatena. In India, un regno, solita collocazione atemporale mitologica. Cambia lo sfondo ma il resto è immutato. Cosa troveremo qui? Gatti che si trasformano in esseri umani, uomini-elefanti, statue viventi, tanti altri elementi fantastici e 2 fratelli legati dal destino, figli del re, a cui seguiranno intrighi, una finta vendetta, la speranza finale che il regno possa essere migliore.
Reperibile tramite I Giganti dell’Avventura 65. Pagine 80.
Voto 8








Storie Brevi a Colori, Trillo e E.Breccia. La migliore è la prima, Farfalle, Libere Farfalle, forse l’apice di Breccia, storia fiabesca. La Guerra dei pazzi è la meno bella e lo stile è più classico. Mentre Il Regno Blu è un delirio fiabesco e scatologico a tratti geniale, inoltre design insolito per Breccia.
30 pagine.
8




I Transumanti, Mazzitelli e Alcatena. Narrato stesso dal protagonista, ambientazione circense che probabilmente si rifà all’800 francese. Questo è il lavoro più “realistico” del duo, meno magico e più classico nella narrazione, non nello storytelling.
La storia è un enorme complotto ordito da una delle 2 fazioni che erano in guerra anni prima e il circo, che dovrebbe alleviare la miseria post-bellica, è in realtà un meccanismo di pubblicità occulta, facendo sì che eventi giocosi e scherzosi su tematiche ad hoc vengano instillati nella mente degli spettatori inconsciamente.
Come sempre qui si incontreranno: la crescita, il potere, il popolo, la miseria e finale speranzoso(un po’ frettoloso).
Giganti dell’Avventura 65. 70 pagine.
Voto 8




Il Cuore della Pantera, di Mazzitelli e Alcatena. Beh, il volume I Giganti dell’Avventura 60 è da acquistare(ammesso che si trovi), ha 4 storie più o meno dello stesso valore. La seconda, I Cavalieri, è simile per tratto, mood e layout allo Scorpione, mentre questa, Il Cuore della Pantera, è più vicina a Lo Ziggurat, quindi tralascerò le altre 2. Questa volta la storia è più oscura e il tratto più sporco, c’è una griglia tradizionale e l’Africa antica e selvaggia fa da sfondo alla vicenda.
Diciamo che il tema della vendetta è presente in tutte le 4 storie(o forse è proprio un punto fisso di Mazzitelli) e ogni volta si riduce ad un niente di fatto perché il racconto morale di Mazzitelli tocca altro, qui: il potere, gli intrighi, il dovere, l’uomo e la natura.
Sebbene più realistico del solito non tralasciano il magico e lo stupore.
Pagine 70.
Voto 8


Interiorae, Gabriella Giandelli. Recente fiaba “depressiva” e dreamlike uscita dai pastelli malinconici dell’artista del gruppo Valvoline(Mattotti, Igort …). Un Bianconiglio osserva le vite e i sogni delle persone di un condominio, servo di una massa nera informe, Il Grande Buio, che vive nei sotterranei e si nutre dei sogni altrui. Un racconto onirico ed intimista che sfocia nel passato dei nativi americani per collegarsi al culto dei sogni.
130 pagine.
8



Ibanez, Robin Wood e E.Breccia. Wood è probabilmente uno dei pochi avventurieri che scrive di avventura e forse lo sceneggiatore straniero più amato dagli italiani di quel periodo.
Il lirismo e la verbosità di Wood fanno da padrone ad un racconto sull’onore e sulla miseria. Il volume Euracomix 74 raccoglie tutte le storie tranne quella finale, non si sa perché, reperibile via scan sp(come ho fatto io) oppure tramite riviste. Ah, colorato dall’Eura e non da Breccia, in originale è in b/n.
80-90 pagine in totale.
8




Le Sentinelle, Xavier Dorison e E.Breccia. Prima guerra mondiale, quanto è ridicolo il patriottismo? Quanti danni fa? E la scienza al servizio della guerra? Questa volta sono i francesi ad aver creato un’arma assurda, gli uomini con innesti meccanici e una droga che ne incrementa la forza. Un po’ steampunk ma molto realistica, con l’aggiunta simbolica di foto d’epoca nelle vignette ogni tanto. E’ abbastanza recente, mentre ho consigliato e letto quasi esclusivamente i suoi degli anni ’70 e ’80.
130 pagine.
7.5



Nekradamus, Oesterheld e Horacio Lalia. 1975, l’ultimo lavoro di Oesterheld prima di diventare un desaparecido, ergo must a priori.
Nekradamus all’inizio sembra un vampiro o un demonio, ma è solo un alchimista, così l’elemento sovrannaturale si mescola con la scienza. La visione di Oesterheld è di un romanticismo bello che andato, ma per questo distante dai cliché odierni.
La peculiarità è l’essenza tenebrosa e allo stesso tempo avventurosa delle storie, che nella prima metà sono decisamente di stampo sovrannaturale mentre nell’altra, dopo bruschi cambi, diventano più indagini sul mistero. E’ quasi evidente inoltre che il fumetto abbracci la dottrina degli opposti(brutto e bello, sacro e profano, ecc) di Eraclito o ancora più nello specifico l’apollineo e dionisiaco nietzschiano. Opera densa ma anche un po’ ingenua, che potrebbe annoiare i feticisti delle narrazioni romanzate inglesi.
Lalia a 16 anni era già assistente e studente di Alberto Breccia e il suo stile è sporco e gotico al punto giusto, più confuso nella prima parte e leggero nella seconda; inoltre usa una gran dose di retini, alquanto peculiare per gli argentini.
I Giganti dell’Avventura 3. 300 pagine.
Voto 7.5




The Dark Side of the Moon, Blutch. In un futuro prossimo il mondo è un’enorme fabbrica e il modo di lavorare è stato rivoluzionato, praticamente si lavora all’oscuro, inserendo le mani in 2 buchi. Nel volume si incontreranno: un nuovo testamento, il blocco dello scrittore, la perdita di valore dell’arte in questo futuro e deliri psicologici “digitalizzati”, ergo pseudo cyberpunk. Un Blutch particolare, appena uscito.
60 pagine.
Inedito. 7.5




Isola Senza Nome, E.Breccia e Valerii. Uno di quei fumetti che non fanno più: una storia sull’isola del tesoro tout court. Non imperdibile ma affascinante sicuramente. Colori non originali.
50 pagine.
7.5

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Come dissi, principalmente argentini. A questo punto posso dire che anche Breccia figlio è tra i miei preferiti in assoluto, e in realtà Alcatena lo è ancora di più.
Da recuperare ancora assolutamente Alvar Mayor(non si trova e costa; Cosmo, fammi la grazia), il Collezionista di Sogni e Avrack di Enrique. Poi da tentare con lo spagnolo I Giorni del Gitano e Da Mar a Mar, inoltre Mattatoio e Nuovo Mondo editi dalla 001.
Per quanto riguarda Alcatena … spero che la 001 inizi a pubblicarlo o almeno quelle che mi mancano xD
Metallo Liquido, la Fortezza Mobile, Marco Polo, Babele, l’Asceta e Caoscomics tra quelli che mi mancano sono i più gettonati dagli spagnoli.
In definitiva posso dire che lo stile argentino, grafico e narrativo, è molto nelle corde degli italiani e gli autori riescono a parlare dell’impegno sociale con naturalezza.

Ti sei dato da fare Tex! Di getto mi ispirano molto: La Città, La Guerra della Pampa e Altre Storie, Merlino (guardando le tavole ho pensato subito a Il Signore degli Anelli), Little Tulip e Interiorae. Peccato che la maggior parte siano praticamente irreperibili.
Per curiosità quanto hai impiegato a leggere tutti questi fumetti?

Un mese, ma questi sono forse la metà di quelli che ho letto. Comunque sono quasi tutti di poche pagine. Merlino però oltre alla somiglianza con Gandalf non ha nulla in comune con lotr, invece per il mese prossimo ne dovrei leggere uno heroic fantasy proprio.
Devi cercare su ebay per molti, effettivamente amazon e le fumetterie non aiutano, comunque ci sono le scan ita per quasi tutti.

A facc ro cazz XD
Tex ma almeno li conservi questi wall of text di mini recensioni? Sembra un peccato lasciarli in un blog di AC, dopo tutta la fatica che ti è costato poi...

Comunque ho visto il primo episodio di The terror. È fatta tecnicamente bene, ottime ambientazioni e ricostruzione d’epoca, belle atmosfere. Promette bene.
Però non ho capito di quanti episodi sarà composto.

No, Franz, che mi conservo quattro righe? Quelli più lunghi, che avevo scritto meglio e che avevano una scheda dedicata, magari li mettevo su un altro sito. Comunque tra questi nessuno, forse dopo posto quella di Parque Chas lì.

Taim, controllato e il numero esatto di titoli letti è 46. Diciamo 100 pagine al giorno.

Ah.

Maledetti! Si prendano anche la serie vecchia da 110 episodi


PS. ma la nuova serie è un remake dell'originale? praticamente un rapporto 10 :1 (10 episodi concentrati in ogni episodio settimanale?) XD

Sempre un piacere leggere la carrellata di Tex, anche perché io non ne capisco alcunché.

Quelli di Alcatena sono pazzeschi! Dove posso trovare le scan in ita?

Tex, l'hai vista "La trilogia di Apu"?

Ciao raga, buona Pasqua.
Opinione come al solito su questi:
-Biomega
-La maschera di Fudo
-Sky Doll
-Deadly Class
Ho già letto Blame! e La leggenda delle nubi scarlatte, quindi so cosa aspettarmi dai primi due, giusto per sapere se la qualità si assesta a quei livelli, gli altri due sono un'incognita.

Allora:

- Non lo conosco.
- Idem come sopra.
- Buon fumetto, ma se lo vuoi iniziare recupera l'edizione Bao perché è priva di censure a differenza della precedente edita dalla Vittorio Pavesio Productions.
- Una delle migliori serie americane attualmente in commercio.

Sempre un piacere leggere la carrellata di Tex, anche perché io non ne capisco alcunché.

Esagerato!
Grazie comunque, almeno qualcuno la legge.

Quelli di Alcatena sono pazzeschi! Dove posso trovare le scan in ita?

Tex, l'hai vista "La trilogia di Apu"?

No, non ancora, solo The Music Room dell'indiano. Un capolavoro o giù di lì, stesso dicono della trilogia.

Li trovi su Soek, Italiashare ed Ebook3000, dal più lento al più veloce.
Su Ebook3000 ci sono questi:
http://www.ebook3000.com/I-Giganti-Dell-Avventura---Volume-60---Segno-Scorpione---Cavalieri---Cuore-Pantera---Ziggurat_413026.html

http://www.ebook3000.com/I-Giganti-Dell-Avventura---Volume-45---Attraverso-Il-Labirinto---Metallica---Il-Re-Leone_385740.html

Il Mago(Euracomix 32) e Merlino(Euracomix 75) su TNT via torrent ma ci metti una vita o italiashare. Questi 2 sono della collana Euracomix e quindi colorati dall'Eura ad cazzum, per cui se li vuoi leggere, fallo ma dopo guarda le scan spagnole facilmentre ricercabili qui:
http://misinolvidablestebeos.blogspot.it/2016/10/obras-de-enrique-quique-alcatena.html

C'è anche Ulster, scritto da Wood, il meno bello di Alcatena per ora, sul mito di CuChulain e si trova su Lc22db.
Questo è tutto quello che è stato editato in volume, altrimenti per chi volesse spendere soldi senza lo sbatta di trovarli singolarmente, vabbè, se piace Alcatena intendo, ci sono gli inserti(pagine omaggio allegate alle riviste Eura) rilegati poi stesso dai collezionisti nel contenitore rigido sempre che vendeva l'Eura. Per esempio 'sta roba qui a 800+ pagine per 50 euro, che non è nemmeno troppo, poi c'è l'aura rarità e rilegatura fatta in casa... Per quest'ultima cosa, beh, dipende da come l'hanno rilegato i venditori ma forse c'è anche chi vende gli inserti + copertina da rilegare su ebay.
https://www.kijiji.it/annunci/libri-e-riviste/salerno-annunci-salerno/alcatena-il-mito-e-la-fantasia-volume/77187860

Se non trovi qualcosa me lo dici.

Tex non ti sto dietro, troppi consigli interessanti.
Grazie per le dritte raga, la cosa delle censure in particolare.

Tex non ti sto dietro, troppi consigli interessanti.
Grazie per le dritte raga, la cosa delle censure in particolare.

Segnati quelli che ti interessano, poi c'è tempo. Alla fine ce ne sono così tanti ancora nella mia wishlist che neanche io sto al passo con le mie scoperte!

Taim, controllato e il numero esatto di titoli letti è 46. Diciamo 100 pagine al giorno.

Ma in uno/due mesi? Cavolo, sono parecchi, io ci impiegherei minimo il doppio del tempo.
Anche secondo me è un peccato che le "mini" recensioni rimangano nell'ombra di questo blog perché oltre a essere ben fatte, aiutano chi, come me, è un novizio riguardo al fumetto occidentale.

Taim, controllato e il numero esatto di titoli letti è 46. Diciamo 100 pagine al giorno.

Ma in uno/due mesi? Cavolo, sono parecchi, io ci impiegherei minimo il doppio del tempo.
Anche secondo me è un peccato che le "mini" recensioni rimangano nell'ombra di questo blog perché oltre a essere ben fatte, aiutano chi, come me, è un novizio riguardo al fumetto occidentale.

Solo nel mese di marzo.
Ops, ho sbagliato a scrivere. 3000 pagine sono solo questi 25 presentati. Intendevo un 150 al giorno.
A parte questo, beh, questo mese è il mio record ma praticamente tutto il tempo che dedicavo al cinema è stato occupato dalla lettura. Quindi un 2 ore al giorno, credo.

La penso come voi per quanto riguarda l'utilità delle "recensioni", dal mometo in cui anche io usufruisco di quelle altrui sia per ricercare roba che mi interessi e sia per approfondire il dopo lettura, però un altro modo per renderle pubbliche non lo conosco. Non c'è un AC per gli occidentali, goodreads mi sta antipatico.
Intanto quella di Parque Chas l'ho postata su dcleaguers, mi sono salvato quelle lunghe e quando capiterà posterò anche quelle lì.

Tex non ti sto dietro, troppi consigli interessanti.
Grazie per le dritte raga, la cosa delle censure in particolare.

Figurati, purtroppo bisogna sempre stare all'erta per queste cose

.Solo nel mese di marzo.
Ops, ho sbagliato a scrivere. 3000 pagine sono solo questi 25 presentati. Intendevo un 150 al giorno.

Damn, in un mese è veramente da record!

Cmq a dispetto dei vostri consigli il primo episodio del new LOGH mi è piaciuto molto, anche il chade, proseguo ?

Cmq a dispetto dei vostri consigli il primo episodio del new LOGH mi è piaciuto molto, anche il chade, proseguo ?

Bene, questo lo guarderò sicuramente anche io.

Devo scegliere bene questa stagione.
Dunque ho già capito che Soten no Ken farà schifo, giusto?
Lupin va guardato?
Steins;Gate. Altro?

@texhnolyze Perfetto, grazie mille, ho scaricato da Ebook3000. Mi sarebbe piaciuto leggere anche Quando il Sogno è Nero.

Buono il primo ep. di Lupin: hackeraggi, deep web, social media... c'è un po' di tutto, e questa avventura mi ricorda vagamente un film degli anni '90 (Lupin e il mago dei computers), dove si facevano già le prove generali.

@texhnolyze Perfetto, grazie mille, ho scaricato da Ebook3000. Mi sarebbe piaciuto leggere anche Quando il Sogno è Nero.

Buono il primo ep. di Lupin: hackeraggi, deep web, social media... c'è un po' di tutto, e questa avventura mi ricorda vagamente un film degli anni '90 (Lupin e il mago dei computers), dove si facevano già le prove generali.

Su Italiashare c'è, comunque il link già pronto senza mille mila pubblicità è questo:
http://www.easybytez.com/l8tdek4e7sd9

Comunque itashare ha quasi tutta quella collana, che tra gli altri ha anche Le Cronache del Tempo Medio(leggerò in questo aprile), Spaghetti Bros, El Loco Chavez, Helena, Cayenna, Modesty Blaise, Il Cosacco ...

Ora noto che La Città, fantacomix day 4 si trova pure su TNT, anche Parque Chas è su italiashare! Praticamente tutto tranne Luther Arkwright xD
Comunque ci tengo a dire che costano poco, escluse spedizioni Il Mago 2 euro, Merlino 5, la collana Giganti un buon 5-8 euro(quasi 300 pagine).

Bene, vedrò anche Lupin e ora che ci penso mi manca la serie su Fujiko.

Negli Stati Uniti hanno architettato un pesce d'aprile proiettando l'episodio 1 della 3a serie di FLCL (che uscirà a fine anno) in giapponese sottotitolato in inglese.
Ripeto, 3a serie, non 2a. Han saltato la 2a.

Io ne guarderò un pezzo per capire se meriterà o se sarà stravolto. Leggo commenti positivi, per ora, ma non mi fido dei fan.

Per chi volesse, ma è chiaramente un mega-spoiler (se di spoiler si può parlare, con FLCL): https://nyaa.si/view/1021954

Immagino quelli che hanno la spoilerfobia come l'hanno presa. Facci sapere come è.

Non vedo l'ora che si cambi pagina perchè non riesce a stare ferma con tutte quelle immagini che ha caricato Tex, non so se avete lo stesso problema

Non vedo l'ora che si cambi pagina perchè non riesce a stare ferma con tutte quelle immagini che ha caricato Tex, non so se avete lo stesso problema

Idem
Il trucco è interrompere il caricamento di brutto.

Ma perché, non state già su un'altra pagina? A me è la 203. Ho aspettato proprio che stesse per finire per postare!

A me segna la pagina 202
Scusate il disturbo.
C'è qualche recensione decente nel sito di FLCL?
Tra l'altro, alle volte, ho seri dubbi a capire cosa si dicono.
Parlano ancora più velocemente che in Tatami Galaxy.

Boh, questo è il 14152esimo commento e le pagine contengono 70 commenti.
Comunque sia, non mi sembra che parlino davvero più veloce di Tatami.

Megalo Box #1 è una cazzo di bomba

Megalo Box #1 è una cazzo di bomba

Promettente?

Cazzo se è bello

LOL

Come fa Miura a disegnare il capitolo più importante dall'eclissi in modo così ridicolo?
Caska è talmente moe che sembra una dodicenne con i capelli di Light.
Talmente tanti retini che non è più disegnato.
Per me rappresenta l'emblema della crisi dei manga. Quando anche un dark fantasy diventa così scialbo vuol dire che stanno alla frutta.

Ok, Megalo Box è effettivamente figo.

Concordo. È una figata.

Ok, lo guardo.

@traxer-kun

Di che parla?