Nessun annuncio è stato fatto in tal senso da crunchyroll, per cui ne dubito.Verrà anche doppiato o ricordo male?
Però non è tanto importante il perché (puoi interpretarlo che comunque la sua ingenuità e positività abbia in qualche modo lasciato un segno nelle varie linee temporali), è importante il significato. La situazione non cambia, gli adulti disfunzionali non cambiano, sono le nuove generazioni l'unico raggio di speranza, basta un passo in avanti. Non puoi risolvere la situazione alla radice, ma puoi spezzare il ciclo di abusi e di dolore, è questo che vuole dire il finale.Io ho trovato paradossalmente "facile" il finale, senza che venga spiegato il motivo per cui la scelta di Takopi poi influisca su quello che succede alla fine. Per il resto ottima serie
Ricordi male… gli anime così non li doppianoVerrà anche doppiato o ricordo male?
Abbiamo l'anime controverso dell'anno?
Perché a me ha deluso davvero.
Il fatto che il regista (quindi anche Taizan 5?!) affermi che questa è una storia di redenzione, lo rende anche peggio. PERCHÈ NON LA MOSTRA!
Mi dispiace, ma qui il voyeurismo del dolore per me prende davvero il controllo e avrei anche accettato una forzatura nello svolgimento, se non chiudesse con questa sciatteria.
Il finale guasta l'opera.
Aggiungiamo che Shizuka si sarebbe suicidata per il bullismo di Marina a prescindere da Takopi nel 2016, invece nel 2022 riappare più viva e maliziosa che mai.
Il dialogo fra parti in conflitto non arriva così, di botto, dentro uno scontro. Serve una reazione alle ingiustizie da parte dei minori (ed è molto più istintivo di quel che si creda), serve almeno un adulto decente che sappia amare (e qui non ce n'è neanche uno), possibilmente all'inizio le istituzioni (qui assenti o assai superficiali), servono occasioni di condivisione in cui i conflitti sono sedati (qui neanche la scuola li crea). Arriva invece il retro-imprinting di buone intenzioni magico-aliene innescate da un disegnetto che appare per caso, a portare il dialogo che Takopi cerca invano in tutte le puntate? Peraltro la speranza sarebbe? Un tirare a campare sostenendosi fra vittime-carnefici senza che nessuno si penta o paghi? A parte Takopi, bambino pure lui, per tutti. Bella roba! Avrebbero rotto la catena di dolore perché diventano amiche?
Ahi, ahi, che lettura forzata!
Fa piacere vederle assieme, ma non si vede un vero pentimento dietro. Dobbiamo intuirlo? Magari anche che la fine delle due figlie dell'ex padre di Shizuka è risolta? Che vivere con la madre alcolizzata sfregiatrice non peserà più su Marina?
NO, è una serie che vuole scioccare e far riflettere ma legge la realtà solo al negativo, con cattiverie e solitudini forzate, come il finale. Un mondo a cui sopravvivere, dove non puoi contare su nessun adulto. Non è un'opera adatta ai ragazzini, quindi.
Dislclaimer: "Se vedi qualcuno in difficoltà chiama aiuto".
Anime: "Ma tanto gli adulti sono delle merde, quindi sticazzi e arrangiati".
Ribellione, empatia, istituzioni, condivisione, non c'è niente che inneschi il dialogo che serve (tranne che per Azuma), però il gadget alieno di Takopi/Doraemon sì! Apposto!
Poteva starci una storia negativista. Se non pretendeva di fare la morale.
Se la fai, falla bene.
A me dispiace che tu non abbia colto il messaggio, ma penso di aver scritto abbastanza testo per entrare nel dettaglio. E non penso che l'anime sia controverso dato che ha riscosso consensi un po' ovunque (8.94 su MAL, 9.1 su imdb, ecc..)Abbiamo l'anime controverso dell'anno?
Perché a me ha deluso davvero.
Il fatto che il regista (quindi anche Taizan 5?!) affermi che questa è una storia di redenzione, lo rende anche peggio. PERCHÈ NON LA MOSTRA!
E invece l'anime ti dice semplicemente di non voltarti dall'altra parte e aspettare che un altro, le istituzioni, la scuola faccia qualcosa. Fai tu il primo passo e prova a rompere il ciclo dell'odio. Chissà forse qualche situazione nel mondo la potremmo risolvere se ragionassimo così.Il dialogo fra parti in conflitto non arriva così, di botto, dentro uno scontro. Serve una reazione alle ingiustizie da parte dei minori (ed è molto più istintivo di quel che si creda), serve almeno un adulto decente che sappia amare (e qui non ce n'è neanche uno), possibilmente all'inizio le istituzioni (qui assenti o assai superficiali), servono occasioni di condivisione in cui i conflitti sono sedati (qui neanche la scuola li crea).
Non è il gadget che risolve (era già tornato indietro nel tempo altre mille volte), anzi è proprio il contrario, Takopi si rende conto che non può risolvere magicamente tutte le situazioni e affida il futuro alle nuove generazioni certo che sapranno trovare una modo per diventare adulti migliori. Puoi pensare che non sia realistico, ma certo è il messaggio di speranza che l'autore vuole lanciare.Ribellione, empatia, istituzioni, condivisione, non c'è niente che inneschi il dialogo che serve (tranne che per Azuma), però il gadget alieno di Takopi/Doraemon sì! Apposto!
A me pare più che limpido il messaggio, se non lo hai colto, senza offesa, penso che sia più un tuo problema che un problema dell'anime.
A me pare più che limpido il messaggio, se non lo hai colto, senza offesa, penso che sia più un tuo problema che un problema dell'anime.
Non mi pare quello che ha detto Legoshi però, non è che il messaggio non si veda, è che buttato lì così, senza alcuna elaborazione, con il gadgettino magico non lascia niente perché rimane un "voletevi bene, diventati aduli felici nonostante tutto e apposto così", senza alcuna vera elaborazione.
Eh no bello, una cosa è dire l'autore non ha dato nessun messaggio, una cosa è dire non sono d'accordo col messaggio (che ci può stare).Non mi pare quello che ha detto Legoshi però, non è che il messaggio non si veda, è che buttato lì così, senza alcuna elaborazione, con il gadgettino magico non lascia niente perché rimane un "voletevi bene, diventati aduli felici nonostante tutto e apposto così", senza alcuna vera elaborazione.
non siete più soli...
e che riuscirete a diventare grandi.
A me pare più che limpido il messaggio, se non lo hai colto, senza offesa, penso che sia più un tuo problema che un problema dell'anime.
Nessuno lo ha detto, neanche l'autore. Anzi, l'autore ti dice proprio questo: che non c'è nessuna bacchetta magica che risolve il problema. Nel finale vedi pure Marina sfregiata e le due che parlano dei loro problemi familiari che non sono stati risolti. Però intanto puoi provare a essere tu quello che fa il primo passo.Vedi Zel magari fosse così facile.
Che è esattamente quello che ho detto io. Puoi non concordare, è lecito.Per questo anche se comprendiamo quel messaggio possiamo anche non concordare, ritenendolo troppo semplicistico.
Aggiungiamo che Shizuka si sarebbe suicidata per il bullismo di Marina a prescindere da Takopi nel 2016, invece nel 2022 riappare più viva e maliziosa che mai.
Leggendo la discussione, credo che qualcuno, pur esprimendo pensieri legittimi, abbia un po' perso di vista ciò che questa serie è e vuole essere. Certo, parla di bullismo, parla delle situazioni di Shizuka, Marina e Azuma, parla di bambini schiacciati in un mondo ingiusto e crudele. Ma prima di tutto parla di Takopi, e di come un essere totalmente alieno a tutto questo, che non comprende minimamente la complessità della condizione umana, che non conosce la tristezza e il dolore, affronta ignaro l'arduo problema di rendere felici questi bambini.
Ci prova usando i suoi gadget magici nei modi semplici che la sua visione ridicolmente semplicistica gli permette, ma ogni volta che prende l'iniziativa non fa altro che peggiorare la situazione. Nonostante questo, lentamente, i suoi tentativi e le sue esperienze prima con Marina e poi dall'altra parte con Shizuka riescono a insegnarli qualcosa e informare leggermente il suo mondo monodimensionale. Questo culmina nell'episodio finale: prima col dialogo con Azuma, in cui Takopi ammette che il bene e il male sono molto più sfumati di quanto potesse mai immaginare, e poi col confronto con Shizuka, in cui si rende conto e accetta quanto fosse sempre stato impotente e quanto i suoi tentativi fossero fuori strada.
A questo punto Takopi smette di provare a risolvere la situazione con la magia o con grandi azioni, ma capisce che l'unico vero modo che ha di aiutare Shizuka è quello di esserle un amico e un supporto. Infine, abbandona del tutto la volontà anche un po' egoista di salvare tutti e compie un atto di puro altruismo sacrificandosi per dare ai bambini un'ultima possibilità, che mostra come, sotto a tutti i suoi errori, aveva sempre coperto quel ruolo e inconsapevolmente aveva già aiutato sia Marina che Shizuka, semplicemente essendo lì per loro quando ne hanno avuto bisogno. Questi ricordi persistenti sono ciò che avvicina le due bambine, la memoria di uno stupido polpo ingenuo che nonostante tutto ha sempre voluto il bene di entrambe. Un piccolo passo apre al dialogo, e il dialogo apre a una vita migliore, ben lontana dalla felicità e con ancora quasi tutti i problemi, ma con una luce di speranza.
In poche parole, questa è la storia di Takopi, di come un alieno riesce a scalfire la superficie delle emozioni umane e, dopo un percorso pieno di sbagli e dolore, a fare del bene, piccolo ma autentico e duraturo. Per questo non è tanto rilevante che ci venga mostrato tutto ciò che succede tra Shizuka e Marina alla fine, perché il viaggio che stavamo seguendo è quello di Takopi, che ci mostra l'umanità e la sua complessità tramite un punto di vista esterno e che qui si conclude.
Beh ma in realtà è quello che ho detto anche nella recensioneQuesta mi sembra però la chiave di lettura perfetta della serie… concordo in toto.
Beh ma in realtà è quello che ho detto anche nella recensioneQuesta mi sembra però la chiave di lettura perfetta della serie… concordo in toto.![]()
Beh ma in realtà è quello che ho detto anche nella recensione![]()
A me dispiace che tu non abbia colto il messaggio, ma penso di aver scritto abbastanza testo per entrare nel dettaglio. E non penso che l'anime sia controverso dato che ha riscosso consensi un po' ovunque (8.94 su MAL, 9.1 su imdb, ecc..)Abbiamo l'anime controverso dell'anno?
Perché a me ha deluso davvero.
Il fatto che il regista (quindi anche Taizan 5?!) affermi che questa è una storia di redenzione, lo rende anche peggio. PERCHÈ NON LA MOSTRA!E invece l'anime ti dice semplicemente di non voltarti dall'altra parte e aspettare che un altro, le istituzioni, la scuola faccia qualcosa. Fai tu il primo passo e prova a rompere il ciclo dell'odio. Chissà forse qualche situazione nel mondo la potremmo risolvere se ragionassimo così.Il dialogo fra parti in conflitto non arriva così, di botto, dentro uno scontro. Serve una reazione alle ingiustizie da parte dei minori (ed è molto più istintivo di quel che si creda), serve almeno un adulto decente che sappia amare (e qui non ce n'è neanche uno), possibilmente all'inizio le istituzioni (qui assenti o assai superficiali), servono occasioni di condivisione in cui i conflitti sono sedati (qui neanche la scuola li crea).
Non è il gadget che risolve (era già tornato indietro nel tempo altre mille volte), anzi è proprio il contrario, Takopi si rende conto che non può risolvere magicamente tutte le situazioni e affida il futuro alle nuove generazioni certo che sapranno trovare una modo per diventare adulti migliori. Puoi pensare che non sia realistico, ma certo è il messaggio di speranza che l'autore vuole lanciare.Ribellione, empatia, istituzioni, condivisione, non c'è niente che inneschi il dialogo che serve (tranne che per Azuma), però il gadget alieno di Takopi/Doraemon sì! Apposto!
È questa la promessa più importante di cui mi ero dimenticato.
Scusami mamma. Mi dispiace se alla fine non te ne ho parlato.
La Terra, il terzo pianeta del Sistema Solare.
A tutti voi del 2016.
Ci sono un sacco di cose che non ho potuto fare.
Le famiglie che si sono allontanate da voi e quelle emozioni che non torneranno più.
Le vostre mamme che non vi guardano più e i vostri papà che non sono più solo vostri.
Non posso fare niente per voi, ma sono certo che tu... tu... e tu...
non siete più soli...
e che riuscirete a diventare grandi.
A me pare più che limpido il messaggio, se non lo hai colto, senza offesa, penso che sia più un tuo problema che un problema dell'anime. E ripeto, non ho intento offensivo, semplicemente è l'autore a dire che voleva dare un certo tipo di messaggio. Tu stesso affermi che l'autore questo messaggio non te lo ha trasmesso, ma ad altri è arrivato, e questo è già di per sé un invito a riflettere. Io già nella recensione l'ho detto: l'anime è talmente duro e pesante che può rendere difficile accettare il messaggio finale di rendenzione, cionondimeno ci sta ed è sbattuto in faccia senza sottotesti o significati nascosti.
Eh no bello, una cosa è dire l'autore non ha dato nessun messaggio, una cosa è dire non sono d'accordo col messaggio (che ci può stare).Non mi pare quello che ha detto Legoshi però, non è che il messaggio non si veda, è che buttato lì così, senza alcuna elaborazione, con il gadgettino magico non lascia niente perché rimane un "voletevi bene, diventati aduli felici nonostante tutto e apposto così", senza alcuna vera elaborazione.
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Poi tu puoi pure pensare che sia un messaggio di merda, irrealizzabile e senza senso. Va bene, pensiero tuo. Se vuoi andare nello specifico puoi pure pensare che spianare Gaza e farci un bel resort turistico sia la situazione facile e risolutiva di tutti i problemi, è un problema tuo quello che pensi o se un dato messaggio ti tocca o meno. Non puoi però negare il messaggio stesso, quanto meno l'autore ti sta dando la sua visione.
Che è esattamente quello che ho detto io. Puoi non concordare, è lecito.Per questo anche se comprendiamo quel messaggio possiamo anche non concordare, ritenendolo troppo semplicistico.
non ti accorgi quanto è vuoto quel discorso?
Eh no bello, una cosa è dire l'autore non ha dato nessun messaggio, una cosa è dire non sono d'accordo col messaggio (che ci può stare).
Il percorso che cerchi non è il percorso di Shizuka o Marina, ma proprio il percorso di Takopi che alla fine si rende conto che non è il gadget magico che può risolvere la situazione (e tu invece dici che risolve magicamente, onestamente mi fai dubitare del tuo livello di attenzione).
Tu potevi pure volere una seduta psicologica o il nichilismo totale, ma l'autore non ti sta dicendo questo, ti sta dicendo "non esiste la bacchetta magica che risolve tutte le situazioni, prova intanto a fare tu un passo per spezzare il circolo dell'odio".
Poi tu puoi pure pensare che sia un messaggio di merda, irrealizzabile e senza senso. Va bene, pensiero tuo. Se vuoi andare nello specifico puoi pure pensare che spianare Gaza e farci un bel resort turistico sia la situazione facile e risolutiva di tutti i problemi, è un problema tuo quello che pensi o se un dato messaggio ti tocca o meno. Non puoi però negare il messaggio stesso, quanto meno l'autore ti sta dando la sua visione.
Che se leggessi la recensione magari capiresti che è quello che ho scritto. Da nessuna parte ho parlato di un percorso di redenzione di Shizuka o Marina. Il percorso di redenzione è quello di Takopi/lettore e di nessun altro.Storia di redenzione?
Qui l'unico che affronta il percorso di redenzione è proprio Takopi.
No Foca, ma proprio per nulla proprio. La vita è piena di dubbi, ma se vieni qui a raccontarmi che la terra è piatta, che i vaccini fanno diventare autistici, che il mondo è governato dai rettiliani, la tua opinione non conta nulla, fine.In pratica posso concordare o meno, posso ritenerli giusti o sbagliati secondo il mio punto di vista, ma nessuno di loro è sbagliato. Oltre a esporre il proprio pensiero finisce li. L'opera è la somma di queste convinzioni. Quando si insiste non è cercare il dialogo come si crede, ma voler imporre la propria versione. Si dialoga sui dubbi, non sulle convinzioni.
Sono d'accordo. La questione della morale è che non bisogna cercare la morale nel finale, quello è più un auspicio/messaggio di speranza che si vuole lanciare. La morale, se vogliamo, è che nonostante le buone intenzioni, non ci sta una soluzione facile.Mi intrometto per dire questo: le bambine non sono diventate amiche subito, niente dice questo. Abbiamo visto solo il risultato finale anni dopo. Come ha detto qualcuno, questa non è una storia di redenzione, ne Marina ne Shizuka fanno un qualcosa per redimersi (sì, anche Shizuka che ricordiamo ha rapito le sorellastre per aprirle la pancia, poi non è successo e non sappiamo come), questa è la storia di Takopi, dei suoi sbagli, delle sue incomprensioni, tutta la storia gira intorno il suo punto di vista limitato. Come ho detto prima, l'elefante nella stanza è il rapporto dei bambini con le madri, questo è il grosso problema che non è stato risolto, ma Takopi non se n'è neanche accorto. Alla fine la morte di Takopi è stata quello che le ha fatte avvicinare perché è un dolore comune tra loro, ma non ha risolto nulla del resto dei problemi. Infine, questa storia, non ci vedo una vera e propria morale, perché la soluzione qui funziona solo con la morte di Takopi, questo le ha avvicinate, non il parlare dei loro problemi tra di loro.
La sceneggiatura è calibrata proprio per far emergere l'evoluzione dello spettatore in parallelo con l'alieno: da creatura ingenua che crede di poter "aggiustare" tutto con gadget magici, allo scontro con la dura realtà che genera frustrazione e senso di impotenza, fino all'assunzione di consapevolezza che la felicità non si può imporre e che capire il dolore altrui richiede empatia reale. Proprio questo apprendimento è il fulcro del messaggio.
È il regista stesso Shin'ya Iino a ribadire questa chiave di lettura: "Questa è una storia di redenzione, non una serie di scene tragiche per intrattenimento".
No Foca, ma proprio per nulla proprio. La vita è piena di dubbi, ma se vieni qui a raccontarmi che la terra è piatta, che i vaccini fanno diventare autistici, che il mondo è governato dai rettiliani, la tua opinione non conta nulla, fine.In pratica posso concordare o meno, posso ritenerli giusti o sbagliati secondo il mio punto di vista, ma nessuno di loro è sbagliato. Oltre a esporre il proprio pensiero finisce li. L'opera è la somma di queste convinzioni. Quando si insiste non è cercare il dialogo come si crede, ma voler imporre la propria versione. Si dialoga sui dubbi, non sulle convinzioni.
Stessa cosa qui: "l'autore ha detto una cosa, non sono d'accordo con suo messaggio" va bene è lecito discuterne, così come è lecito magari cercarne sfumature. Anche "doveva fare come dico io" può a limite essere accettato, ma parlare di un'illusione collettiva (quando il regista stesso scrive testuale "questa è una storia di redenzione"), no, non è un'opinione valida, punto.
Riporto il passaggio che ho scritto nella recensione:
[cut]
Probabilmente è un mio limite di scrittura nel non far passare i concetti e cercherò di rifletterci per migliorare, ma resto assolutamente convinto che questo sia il cuore dell'opera.
Aggiungiamo che Shizuka si sarebbe suicidata per il bullismo di Marina a prescindere da Takopi nel 2016, invece nel 2022 riappare più viva e maliziosa che mai.
Non è esattamente così. Devi ricordare che il 2022 non è il futuro ma il presente, perchè è li che comincia la linea temporale originaria.
Nel presente Shizuka non si è suicidata.
Poi però Takopi torna indietro nel tempo fino al 2016, incontra Shizuka e stavolta il bullismo di Marina porta Shizuka al suicidio.
Ciò significa che quel disastro ambulante di Takopi è stato peggiorativo.
In questo colgo anche un messaggio, cioè che le buone intenzioni da sole non bastano. Per aiutare una persona in grave difficoltà per prima cosa devi entrare nel suo punto di vista, la devi ascoltare ma soprattutto fare sentire ascoltata, altrimenti puoi anche peggiorare la situazione.
Questo concetto lo ritrovo anche nello straziante discorso finale di Takopi, quando chiede a Shizuka perdono di tutto quanto:
"scusa se non sono riuscito a fare niente per te. Scusa se ho sempre provato a fare qualcosa senza aver capito come ti sentissi davvero. Scusa se non ti ho mai ascoltata sul serio. Scusa se non sono mai riuscito a capire niente. Mi dispiace tanto di averti lasciata tutta da sola"
Poi nel finale l'autore ha voluto donarci un barlume di speranza e lo ringrazio perchè dopo avere assistito a tanto crudo dolore ne avevo bisogno.
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Sulla questione della "crudeltà", io sono solo grato che esistano opere coraggiose che affrontano questi temi senza edulcorare niente e mostrando tutti i dettagli spiacevoli. Ce ne fossero di più come questa.