Un po criptico a volte ma infondo è sempre GITS! Comunque a me è piaciuto ed anche molto movimentato. Bellissime alcune scene di lotta a mani libere. Il maggiore da giovane è anche molto più "leggera" come persona.
Serviva un taccuino perché persone viste di striscio il cui nome è stato pronunciato una volta finiscono per avere ruoli importanti ma tu non sai di chi stiano parlando xD
questa Kusanagi, più acerba e simpatica/sbarazzina, mi ha fatto apprezzare ancora di più sia il personaggio che la serie. Sono veramente contento di essere andato al cinema.
Comunque nel cinema della mia città, fatta eccezione per un micro cartonato in un angolo, non c'era neanche la locandina esposta...mah.
Ennesima magnifica serata Ho apprezzato molto entrambi il film,questa "giovane" Motoko è parecchio diversa dai precedenti film, mi sembrava meno riflessiva e molto più impulsiva rispetto appunto alle opere passate. Le trame di entrambe i film le ho apprezzate molto, certo non scavano molto nella psicologia dei personaggi al pari dei precedenti film comunque riescono sempre ad appassionare ed intrattenere lo spettatore grazie anche a personaggi caratterizzati molto bene Tecnicamente ho apprezzato di più i lavori precedenti, ma anche questo prequel si difende egregiamente, con ottime animazioni e un'ottima CG.
Spero davvero che trasmetteranno al cinema anche i prossimi 2 episodi
Reita7 (anonimo)
- 11 anni fa
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GITS ha avuto sempre uno fascino particolare, il fascino si puo semplicimente solo comprendere o non comprendere.
Una bella serata a padova con sala piena per meta. Arise ha mostrato Il Maggiore molto piu impulsiva e piu meno esperta che invece mostrava nella serie, abbiamo visto un puo dello suo misterioso passato, ovviamente anche passato dei personagi secondari. Una magnifica atmosfrera e ovviamente la filosofia GITS come si deve. Ottima collona sonora e animazione.
GITS sara sempre una opera di alto valore artistico della animazione giapponese
Sono stati 8 euro ben spesi. Diversi fan di Shirow in sala, ma il brand è ancora (purtroppo) impossibilitato a fare il botto. Alcuni adulti in sala che guardavano interessati mi hanno sorpreso, e pensare che a casa mia l'animazione non è presa in gran considerazione. Una volta superato l'impatto grafico totalmente differente sia dal divino chara di Shirow che dalle intriganti versioni di Oshii e Shimamura, questa giovane Motoko funziona, in quanto sia di design che di carattere risulta più ingenua, inesperta e istintiva. Si vede come gli sceneggiatori si siano sforzati nel cercare il giusto equilibrio tra azione, intrighi politici e atmosfere cyberpunk dilatate, creando un'opera omogenea, fresca e intrattenente che narra la creazione della leggendaria Sezione 9. Da grande fan del brand, posso ritenermi pienamente soddisfatto della visione di ieri sera. È vero, rimane un anime rivolto ai fan, più che cercare nuovi consensi, ma penso che i neofiti abbiano apprezzato. 2 locandine di Arise comunque le abbiamo portate a casa anche stasera.
Colorato, dai toni più distesi e "leggeri", diretto, ma non snaturato. Da un prequel sulla formazione della Sezione 9 non mi aspettavo la profondità introspettiva e meditabonda del classico GITS, non sarebbe stato coerente e dal questo punto di vista non mi sono lasciato deludere. Il character design non è affatto male e le animazioni, sopratutto nei combattimenti, rimangono su livelli molto alti, le ost mi sono piaciute un sacco e le ho trovate molto azzeccate. Il doppiaggio seppur su un buon livello, l'ho trovato un po' piatto e poco ispirato in alcune parti. Trame dai buoni spunti e in generale all'altezza, ma tarpate dalla brevità della durata di ogni Border e da qualche risoluzione, appunto, frettolosa e confusa. Niente che vada ad inficiare troppo la bontà dell'opera comunque. In sintesi, bela serata...! Comincio ad affezionarmi a questo tipo di appuntamenti al cinema. Peccato che la sala fosse semi-vuota e per la tristissima scena dell'addetta alla convalida dei biglietti che mi ha praticamente sborbottato in faccia dicendo con fare schifato alla collega che c'era "una di quelle cavolate giapponesi" >_> Ringrazio la Dynit e la Nexo digital per perseverare e cercare di portare l'animazione giapponese nei cinema alla faccia dei bigotti che appestano l'Italia.Oltretutto non so come ma ci ho rimediato anche 4 volumi di GITS Stand Alone Complex, grazie anche alla Star Comics...!
rede9 (anonimo)
- 11 anni fa
00
Giacché qui si parla di impressioni, permettetemi di spararne alcune per dire che, da fan della serie, Gits-Arise mi ha lasciato stranito.
Certo ho visto delle cose che mi sono piaciute. 1) La "compartimentazione" tematica degli episodi. Prima un episodio tutto investigativo e psicologico, poi uno di piena guerra. Nessun tentativo di trovare un equilibrio, ma lavorare a blocchi separati. Funziona.
2) Nuove origini di Motoko. Non esiste un canone di GITS. Film, manga, serie tv sono storie affatto irrelate, che rideclinano ad libitum uno stesso universo di personaggi e società. In questo caso (invece della bambina costretta alla cibernizzazione forzata dall'incidente aereo della serie) hanno messo un feto. La caso mi piace perché Motoko può benissimo non sapere di che sesso sia in realtà. Secondo me c'è quindi almeno una distruzione della polarità sessuale (ammesso che l'identità sessuale sia ancora nominabile coi cyborg).
3) Ma nel secondo episodio il paese nominato era il Kurdistan? No, perché sentirlo nominare dopo le elezioni turche vale almeno un "lol" per la coincidenza.
Alcune cose che non mi piaciute. 1) Autoreferenzialità. Capisco che una saga è fatta di elementi ricorrenti, da cui trae un'identità particolare (mi basta pensare a Star Wars, con le stesse frasi ripetute ad ogni occasione, da personaggi e in epoche irrelate). Solo che in Arise, sentire un'intro che ripete continuamente il nome della saga (non che desiderassi un'altra ballata dei pupazzi); e poi rivedere delle stesse inquadrature; delle stesse dinamiche degli scontri... mi hanno dato fastidio. Da farmi chieder: c'è per caso una crisi dell'industria dell'animazione che porta a reiterare le vecchie cose riuscite, in uno sfruttamento di marca fine a se stesso (senza nulla da dire)? Insomma, riformulando: autoreferenzialità sì, ma spudorata e superficiale no.
2) Parlare delle voci mi appare inutile, poiché mi rende fazioso che fra le vecchie c'erano alcuni dei miei doppiatori preferiti. Ma, data la recente polemica su Luca Ward, voglio almeno dire che la voce di Motoko mi è parsa da ragazzina, non da soldatessa. Se qualcuno mi dicesse che è fedele all'originale (che non conosco), risponderei che allora dal doppiaggio non mi dispiacerebbe un valore aggiunto. Ma qui ho paura che si entri nel capriccio. Certo, se poi usasse un corpo di sembianze giovani, disgiunto dalla sua età reale... ma vorrei vederlo dichiarato da qualche parte piuttosto che crederlo solamente.
3) GOTTA CATHC 'EM ALL! Motoko deve formare una squadra di sei elementi, e sceglie sei uomini su cui ha prevalso. Questo sconfiggere e catturare mi è apparso come Pokemon. Anche nella serie Motoko combatteva con Saito, ma in guerra, e quell'episodio mi apparve come un tributo a Full Metal Jacket, di tutta un'altra categoria.
Se qualcuno sapesse correggermi nei punti, sarei ben disposto a cambiare la mia visione delle cose. Altrimenti temo che resterò irretito in un giudizio di commercialata pura.
PS: Boma e Togusa mi sono apparsi trascurati, ma non conoscendo gli altri episodi è presto per dirlo.