Davvero bella questa intervista! Credo che sia una di quelle esperienze che ti arricchiscono molto e che ti aprono la mente, basta avere coraggio e determinazione nel perseguire i propri obiettivi, e non laciarsi mai scoraggiare!
Queste interviste sono sempre interessantissime. Adesso aspetto con impazienza quella a Kotaro
Essex77 (anonimo)
- 9 anni fa
101
Anche io, 17 anni fa, trovai il modo di concedermi un annetto in Giappone, ma a causa di gravi problemi familiari dovetti rinunciare. La passione per questa splendida nazione nacque in tenera età e galeotta fu l' animazione. Ancora mi ricordo come rifuggivo con rabbia le produzioni Europee ed Americane, le quali non riuscivano ad eguagliare la bellezza dei disegni e della trama. Un giorno questa passione divenne qualcosa di più, quando canale 5 trasmise per errore un episodio di Milly un giorno dopo l' altro in lingua Giapponese. Capii tutto ! Chissà come sarebbe oggi la mia vita, se fossi partito.
Bellissima intervista! Un'esperienza che sicuramente, qui dentro, in tanti sognano...e devo dire che anch'io rosico parecchio, nonostante l'età scolare è per me sia ormai lontana! Cavolo! Il fatto del dormire in classe non lo sapevo...mi ha spiazzato davvero!!! Un grandissimo "in bocca al lupo" a Charlotte e complimenti anche per le foto: stupende!
Ma che spettacolo! E che bel posto! La cosa più bella dell'intervista, comunque, è sentire che quelli che sembrano dei cliché dell'animazione sono invece la realtà (soprattutto in ambiente scolastico).
Che magnifica esperienza deve essere! La invidio molto. Il mio obbiettivo è vivere in Giappone e speriamo un giorno... Anche io ho fatto il liceo classico e all'esame di maturità ho portato una tesina sul Giappone, con una panoramica sulla sua storia, la scienza con i treni a levitazione, l'arte con il rapporto tra i nostri impressionisti e le stampe ukiyo-e di Hokusai, la geologia con i terremoti. I miei prof non erano tanto d'accordo pensando che sarei andato fuori tema, ma alla fine la tesina è piaciuta a tutti.
Bravissima Charlotte...per il tuo coraggio e per portare un piccolo spicchio di Italia nel nostro amato Giappone. E sicuramente noi tutti ti invidiamo (invidia positiva,eh!!) da impazzire!!!
mi unisco all'invidia generale, se solo fossi stato meno scemo quando avevo la tua età, magari avrei potuto farlo anch'io ^^" eh, ormai è andata!
KUMA-29
- 9 anni fa
73
Non mi stupisco del fatto che sia al settimo cielo, perchè si trova nella prefettura di Nagano che è molto bella! Avessi 10 anni in meno la farei anch'io una simile bella e utile esperienza! Bisogna però dire che un conto è andare in Giappone come turista o studente, e un conto è viverci... Il Giappone è un paese bellissimo, però esiste anche l'altra faccia della medaglia. Riuscire a integrarsi per un gaijin non è affatto semplice, perchè il sistema è un po' razzista e aiuta molto poco a noi stranieri. Lo sapete che per avere in affitto una casa non basta che lavoriate? Sapete che potete anche avere il portafoglio zeppo di Big Money, ma senza nessuno che vi farà da garante è quasi impossibile avere un alloggio. I giapponesi sono molto restrittivi verso a noi gaijin. Questo comunque non vuol dire che è impossibile ambientarsi, ma soltanto che non è semplice. In tanti locali i gaijin non possano entrare. (solitamente sono alcuni locali e maid cafè di Kabukichō)
Io amo i combini aperti 24 ore al giorno, amo Shibuya e Akihabara, amo andare a mangiare da sushi zanmai e al museo del ramen, però ho anche capito che non è tutto oro quello che luccica. Detto questo penso che in primavera ci tornerò
Utente29592
- 9 anni fa
40
Davvero stupenda! L'ho letta con piacere e sinceramente sono un pochino invidioso Magari ai tempi delle superiori dovevo fare anche io un esperienza simile!
Complimenti a Charlotte, e auguri per questa tua esperienza! Bell'intervista interessante e simpatica, e belle anche le foto, soprattutto quella col micio
Mamma mia che posti splendidi, sono rimasto a bocca aperta vedendo il panorama autunnale e la neve (la adoro anch'io, ma solo finché non mi dà troppi fastidi per la vita quotidiana ) Io sono uno di quelli per cui la passione per il Giappone è scattata troppo tardi, ma se avessi ora l'età di Charlotte penso proprio che farei di tutto per vivere un'esperienza come la sua: mi piacerebbe molto fare lo studente in un liceo giapponese e rimanere di stucco ritrovando gli ambienti che ho imparato a conoscere con gli anime.
Fantastica!!! Hai fatto la scelta giusta sicuramente! Ti invidio un sacco, io ormai sono alla fine dell'università, e quindi un viaggio come il tuo me lo sogno la notte. Ma prima o poi ci andrò anch'io, ci andrò per forza!!!
@KUMA-29 Parlare per sentito dire da quelli che ci vivono e però fanno video su Youtube non vuol dire che sia la verità assoluta, infatti penso che piu di una persona possa assicurarti che il 90% degli youtubers dicono quello che vogliono pur di non avere "concorrenza" straniera che vada là. Avere alloggi non è facile ma quello che dici è sbagliato, una casa te la danno eccome e sopratutto anche se NON lavori: basta avere un garante si, ma cosa pensate che sia? E' l'equivalente del vostro conto in banca che testimonia che avete uno stipendio quando vi comprate una casa o una macchina nuova, e non dev'essere per forza intestato a voi. Mio fratello studia e basta da due anni là (università, quindi non scuole private di lingue o simili) e ha un contratto fisso in un appartamento di 5 anni (perchè 5 sono gli anni dell'università), "il garante" sono i conti in banca dei miei genitori che vivono qua, mica in Giappone. A loro basta sapere che hai un'entrata che ti permetta di pagare tutto e per il resto puoi anche non lavorare. Pensa un po quanto gli interessa se hai un lavoro o meno, basta che qualcuno ti mantenga.
Comunque concordo con tutti, dev'essere un'esperienza stupenda poter stare in Giappone nello stesso modo in cui ci sta questa ragazza e sopratutto vivendo con vere famiglie giapponesi!
Dev'essere un'esperienza da sogno! Sono stata in vacanza a Tokyo quest'estate e una delle cose che ovviamente, purtroppo, non ho potuto fare è stata proprio vedere una scuola, vedere se sono davvero come quelle che conosciamo grazie agli anime! E a quanto pare è proprio così... È bellissimo comunque leggere solo commenti entusiasti e nessuno carico di invida negativa, temevo di trovarne mentre leggevo l'intervista. Abbiamo una community fantastica
Io almeno una volta nella vita voglio visitare il famosissimo
FESTIVAL SCOLASTICO!
Ogni volta che vedo un anime (e il festival scolastico c'è praticamente in ogni anime) mi domando come sia viverlo in prima persona, mi domando se sia esattamente cosi, le bancarelle, la gente che corre da una parte all'altra, gli show, la casa stregata, il maid cafè, ecc... Poi mi domanda o se fosse visitabile da tutti o solo da familiari o parenti in genere...
Ti prego Charlotte! Raccontaci la tua esperienza al festival scolastico...
Grandissima e simpaticissima! Un'intervista davvero spontanea, per 5 minuti mi è sembrato di essere lì anch'io. In bocca al lupo per tutto Charlotte!
KUMA-29
- 9 anni fa
62
@NatsukiNagoya
Parlare per sentito dire da quelli che ci vivono e però fanno video su Youtube non vuol dire che sia la verità assoluta, infatti penso che piu di una persona possa assicurarti che il 90% degli youtubers dicono quello che vogliono pur di non avere "concorrenza" straniera che vada là. Avere alloggi non è facile ma quello che dici è sbagliato, una casa te la danno eccome e sopratutto anche se NON lavori: basta avere un garante.
Partendo dal fatto che non parlo per sentito dire, ma per una mia piccola esperienza personale che ho maturato con due viaggi in giappone, ti posso far notare che nel mio messaggio precedente ho parlato proprio dell'importanza dell'avere un garante e non un lavoro. Avere qualcuno che garantisca per te non ne semplice se non hai conoscenze. Quello che dici sugli youtubers è in parte vero, però ti posso assicurare che quelli che ho conosciuto io non ragionano in questo modo, anzi sono in lotta contro quella classe di italiani che vivono in Giappone che non vogliono dare spazio al prossimo. Ne ho parlato diverse volte con loro su Skype di queste cose, e alla fine ho capito che è un argomento molto complesso e spinoso. Il giappone è un posto bellissimo da vedere, però sappi che la cultura nipponica si basa molto sulla forma, e tante cose si possono comprendere solo vivendoci. Non ti dico queste cose per fare il saputello, ma soltanto perchè sono una persona che conosce un po' della cultura orientale, e che ha amici che in Giappone ci sono andati come Charlotte a studiare trovandosi anche un lavoro part time e sottopagato. Una di queste persone mi ha fatto la confidenza che preferisce fare avanti e indietro tra l'italia e giappone per tutto l'anno, ma non se la sente assolutamente di viverci. Uno può avere tre lauree, conoscere tutti i 50000 kanji e usare perfettamente la forma cortese, però per loro tu sei e rimani un gaijin. Guarda che riuscire a farsi spazio ed essere accettati non è semplice, perchè per loro tu sei lo "straniero". A parità di istruzione quasi nessuno ti darà un lavoro, perchè un datore di lavoro preferisce dare la precedenza a un giapponese. I giapponesi sono un popolo metodico, e per questa ragione non amano "rischiare" con noi occidentali. Tutto questo discorso viene azzerato se si conosce qualcuno... fidati, che non è facile
Dire che non ho provato un po' di invidia durante la lettura sarebbe una bugia XD ... davvero un'intervista stupenda !
"Due volte persone sconosciute mi hanno chiesto di farmi una foto, e a scuola all'inizio ovunque andassi partivano sussurri e kawaiii a destra e a sinistra, insomma una mano santa per l'autostima!"
Cioè proprio come negli anime e manga, allora lo fanno davvero !
Sul discorso del lavoro, non ho esperienza diretta ma leggendo vari blog di persone che vivono in Giappone da anni ho letto che se vuoi fare l'insegnante di inglese ti assumono anche se non conosci benissimo la lingua giapponese, sulle paghe non ne so niente. Ma se parli fluentemente il giapponese e l'inglese e hai qualche competenza in campo tecnico o in altri ambiti non è difficile trovare un impiego, e questo credo sia vero anche perchè un paese che invecchia e che ha una basso tasso di nascite, ha bisogno di persone che pagano le tasse per sostenere il sistema pensionistico. Tutte queste cose le ho lette su vari siti e blog, magari chi ha vissuto in prima persona il paese può confermarle o smentirle.
Per quanto riguarda il razzismo, quello c'è ovunque, anche quì da noi e non solo verso gli stranieri, per fortuna non tutte le persone sono uguali.
Oh ma che bella esperienza e che splendida intervista! Il posto in cui ti sei stabilita è paradisiaco, soprattutto il paesaggio invernale! Complimenti per il coraggio avuto nel partire (d'altronde è questa la parte più difficile!), ti meriti il meglio da questa permanenza in Giappone, quindi ganbare Charlotte! ^^
Mister Magic (anonimo)
- 9 anni fa
00
Ciao a tutti, ho una domanda per Charlotte (e per chiunque conosca la risposta): nell'intervista si dice che in classe c'è una netta separazione fra maschi e femmine, e che non ci sono gruppi di amici misti. Nei manga però tutto questo non appare, e si vedono interazioni fra maschi e femmine esattamente come potrebbero essere anche qui. Posto che (naturalmente) i manga non sono la realtà, mi piacerebbe saperne di più: davvero fare conoscenza reciproca al liceo è così difficile?
Sicuramente per me è più difficile che per le ragazze giapponesi, perché in quanto occidentale i ragazzi sono ancora più timidi con me, e non è certo facile interagire con dei ragazzi che non ti guardano nemmeno negli occhi. Inoltre per quanto ho potuto constatare la cosa si fa meno estrema con i ragazzi più grandi: come ho detto io sono in una classe del primo anno il che significa che i miei compagni più o meno l'altro ieri erano alle medie, dei cucciolotti insomma, persino con le ragazze è stato difficile all'inizio, invece quelli del secondo anno e soprattutto del terzo sono un po' più tranquilli. Insomma non è che non si parlino proprio (almeno tra di loro), però non creano nemmeno dei veri rapporti di amicizia. Io in italia ho diversi amici maschi con i quali posso parlare e scherzare tanto quanto con le mie amiche femmine, anzi a parte qualche eccezione mi diverto più con i ragazzi, ma non credo che tra i liceali giapponesi esistano rapporti del genere, e se vedono un ragazzo e una ragazza insieme pensano tutti che sia una coppia. Poi ovviamente è tutto relativo, ci sono mille fattori e mille sfumature: età, personalità, città (sono abbastanza sicura che nelle grandi città sia un po' diverso), e soprattutto è una mia osservazione personale quindi non prenderlo per oro colato
Mister Magic (anonimo)
- 9 anni fa
00
Grazie mille per la tua risposta, Charlotte. Personalmente ho passato 10 giorni in Giappone diversi anni fa, proprio dopo la laurea. Lo ho percorso da Tokio (meta iniziale) a Nagasaki (meta finale), e ho avuto esperienze incredibilente contrastanti.
A Tokio, per esempio, sono passato dal "quasi non riesco a guardarti in faccia" di alcuni, al chiedere delle informazioni a due ragazzi (liceali) che mi si sono appiccicati, abbiamo fatto amicizia, mi hanno fatto conoscere la loro famiglia e mi hanno pure portato al loro festival scolastico!
A Nagasaki, invece, che è una città relativamente più piccola e "provinciale", sembravano davvero quasi non aver mai visto un occidentale; questo però non ha fermato due ragazze, mentre camminavo, a guardarmi, sorridermi e dirmi "good morning" (per poi "fuggire" ridacchiando).
Insomma, davvero non saprei: sono rimasto troppo poco per farmi un'opinione circostanziata. In linea di massima mi è parso di capire che, se riesci a fare breccia nella loro timidezza facendo tu il primo passo, poi tendano a sciogliersi. Però, appunto, sono rimasto troppo poco, ed è per questo che sono molto incuriosito dall'esperienza che stai avendo tu, e dalle tue impressioni. Le tue amiche non ti dicono nulla sull'argomento? Oppure: tu hai mai provato a "mischiare" le compagnie? Un' altra impressione che mi sono fatto è che i giapponesi a volte facciano molta fatica a fare il primo passo ma che, se c'è un fattore esterno (e non da loro dipendente) che sblocca la situazione, poi siano molto più socievoli.
Ale (anonimo)
- 9 anni fa
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Per chi fosse interessato ad approfondire la questione scuola giapponese, consiglia ila canale di Rachel, una ragazza australiana (ma originaria di Singapore) con un canale ricco di video sulla sua esperienza prima al liceo, poi all'università in Giappone... i suoi amici erano degli allegri scalmanati, un video a titolo di esempio:
https://www.youtube.com/watch?v=pqBHfA4ov9A
Direi che non si possa sempre generalizzare, come sappiamo l'apertura delle persone dipende anche dalla città...
Ale (anonimo)
- 9 anni fa
10
Questo video è troppo carino! Una lezione di economia domestica...
wow ma è una cosa fattibile per chiunque? anche io ho 19 anni e ho finito il liceo l'anno scorso, sarei molto interessato all'idea! per caso qualcuno mi riesce a spiegar meglio come posso fare?