... letti i commenti qui e lì non posso fare a meno di chiedermi... "ma che fine ha fatto tutta la gente che voleva Crystal in Italia e che si era addirittura arrabbiata contro la DynIt che l'aveva snobbato?"XD
Tra Kanon 2006 e sailor monn crystal non so quanta gente voterebbe per crystal. Buon adattamento(penultimo episodio meraviglioso), ma kanon è uno dei capolavori di jun maeda, non c'è storia su quale è più desiderato
Nel sondaggio c'è un Magical DoReMi 5. Ma vi risulta che ci sia una quinta serie? O.o A me no. Quattro serie + una serie OAV e due film. Tutto già doppiato da Mediaset (tra l'altro in maniera piacevole, anche se hanno cambiato i nomi di molti personaggi, ma con una certa coerenza).
Ho votato Sailor Moon Crystal, anche se dubito che riescano a comprarne i diritti. Dynit ha detto che Toei pretende subito un passaggio televisivo: se non può averlo garantito una società vecchia e affermata come Dynit, ci riusciranno degli emergenti? Comunque ben venga l'importazione in Italia di anime inediti, quindi tanto di cappello!
Questo mi riporta alla memoria la prima volta che lo vidi, Kanon (2006), ai tempi stavo solo iniziando ad affacciarmi al mondo degli anime in lingua originale e coi sottotitoli. All'epoca, pensavo che Kanon fosse stato doppiato, o che sarebbe stato doppiato, ma non era così. Vedendo l'anime mi chiesi, "Ma come? Un anime così bello non è stato doppiato in italiano?". Successivamente scoprii che di anime belli non doppiati in italiano ce n'erano a valanghe xD.
Kanon è il predecessore spirituale di Clannad, insieme con Air, e sebbene ci sia una preferenza globale nettamente a favore di Clannad, io personalmente preferisco Kanon, sarà perchè ai vecchi tempi, nel 2002/2003, giocando a M.U.G.E.N. scoprii i personaggi di Kanon, bellissime ragazze che adoravo vedere combattere in quel picchiaduro.
Vedere Kanon doppiato in italiano è stato a lungo un mio desiderio, perciò non posso non votare a favore di tale titolo.
@giovva Non esistono "i doppiatori di anime" in Italia, un doppiatore doppia di tutto... anche se è vero che a Milano negli anni 80-90 si doppiava soprattutto anime. Ma come è cambiata la televisione, così sono cambiati i prodotti che arrivano alle società di doppiaggio. C'è stato il ritorno delle telenovelas ispaniche e l'invasione dei reality americani da doppiare in oversound.
Se la società è Milanese, immagino che i doppiatori lavoreranno esclusivamente in studi Milanesi (i soliti Ivo De Palma, Emanuela Pacotto ecc.....), giusto? È una semplice curiosità.
@otakuanonimo probabilmente si, a Milano prediligono i telefilm (o altre serie a piu' episodi) mentre a Roma i film ricordo che l'aveva detto lo stesso Ivo; Ma nel sondaggio non c'e' grande scelta, voterei Kanon, da molto che lo volevo vedere e questa sembra un'ottima occasione :3
@Bext: Già, è abbastanza scontato. Intendevo solamente dire che mi piacerebbe sentire qualche voce nuova per questi futuri doppiaggi (ad esempio: Simone Lupinacci, Valentina Pallavicino ed altri che si stanno facendo conoscere di recente), non sempre i soliti nomi conosciuti (non ho nulla contro di loro, per carità).
Felice sapere che ci sono persone che si battono ancora per il doppiaggio, ma mi aspettavo una varietà di titoli diversi e migliori. Invece vedo solo commercialate, a parte Kanon e Air Gear che sono gli unici che ho votato.
Mi dispiace deludervi, ma nella lista ci sono solo serie Toei, quindi è molto probabile, se non sicuro, che Kanon sia la schifosissima versione del 2002.
non si potrebbe consigliare qualche altro titolo? perché di quelli non me ne interessa nessuno nemmeno minimamente... zero assoluto, nemmeno uno neanche poco sopra gli altri...voterò verso la fine perché mi piacerebbe tornassero in auge anime doppiati, ma come interesse per quelli, zero.
Ayma
- 9 anni fa
21
Sorvolando sul fatto che io comunque preferisco vedere tutto in lingua originale quindi comunque la cosa non mi interessa devo dire che come lista titoli fa abbastanza tristezza... ma poi ancora Ivo de Palma la pacotto e compagnia bella? Ma nuove voci non le hanno a Milano?
@otakuanonimo loro non sono male ** ma mi sembrano gia un po affermati, forse ci sara' qualcuno piu' emergente di loro (tipo prima volta nel mondo del doppiaggio)
Luca (anonimo)
- 9 anni fa
00
Piccola nota: la lista comprende solo serie Toei Animation, per tanto immagino che Kanon NON sia quello del 2006 che tutti richiedono (e il sondaggio secondo me è stato fatto così apposta), mentre per quanto riguarda DoReMi non trovo nemmeno io nulla di nuovo, nel senso che Mediaset ha portato tutto, a meno che non vogliano ridoppiare gli OVA...
Per tutti quelli che parlano del "sempre le solite voci", guardate che negli ultimi anni Milano ha fatto un buon introito di doppiatori giovani e bravi, con un buono scambio anche con la piazza torinese (per esempio ascoltate il doppiaggio del telefilm adolescenziale "Faking it": i doppiatori della vecchia guardia, giustamente, sono solo sui genitori dei protagonisti). Poi sta ai direttori vedere cosa combinano. Ci sono quelli che sperimentano e quelli che da vent'anni vanno sul sicuro: protagonista bionda, dolce e pasticciona=Spinelli; protagonista peperina=Pacotto e via discorrendo.
@otakuanonimo: Valentina Pallavicino doppia soprattutto a Milano (tra i vari ruoli ricordo che è la voce di Anna nel prequel di "Anna dai capelli rossi"); Simone Lupinacci idem. Sono proprio alcuni delle nuove leve milanesi di cui parlavo poc'anzi.
@Bext: forse ci sara' qualcuno piu' emergente di loro (tipo prima volta nel mondo del doppiaggio)
Ma speriamo di no! A meno che uno non sia un mostro di bravura, non esiste che ti diano un protagonista al primo colpo. L'effetto scollamento è dietro l'angolo... Si dovrebbe sempre cominciare con le comparse e i piccoli personaggi.
Hai ragione Antonie, i doppiatori doppiano di tutto. Mi viene in mente quando sentivo la voce di Rubber anche nella pubblicità dei cioccolatini o dei coco-pops... Non so voi ma io non sento un buon doppiaggio di una serie anime dai tempi di Full Metal Panic e Samurai Champloo. Mi sembrano tutti fatti male con voci che non si adattano per niente ai personaggi... Ma forse sono io abituato troppo bene.
A parole sembra una buona iniziativa, bisogna capire poi quanto, come, andrà effettivamente in porto. Tra i titoli proprosti ci sono solamente serie già uscite (almeno per serie precedenti) o titoli molto commerciali. L'unico che mi attira effettivamente è, anche per me, Kanon.
ale (anonimo)
- 9 anni fa
23
Mi spiace, ma per me il massimo è, e rimarrà per sempre, guardare anime in lingua originale con sub in inglese (preferisco saltare l'ulteriore passaggio di traduzione con l'italiano). Adoro il modo di recitare dei giapponesi, mentre gli italiani tratteranno sempre con sufficienza il doppiaggio degli anime, in quanto li considerano prodotti inferiori rispetto a qualsiasi cosa venga prodotta in Occidente, e la mia non è un impressione campata per aria, bensì un fatto dimostrato dalla grande quantità di interviste fatte a doppiatori italiani in cui denigrano gli anime. Commettono a ripetizione l'errore di non aderire alla caratterizzazione originale dei personaggi, che ignorano bellamente, reinventandosela di sana pianta, con risultati pietosi. Ma che è, hanno capacità di ascolto solo quando si tratta di lingue latine ed anglosassoni, e vanno in palla con qualsiasi altra lingua, o cosa? Complesso di superiorità, peraltro ingiustificato? Io mi sono così innamorata del doppiaggio giapponese al punto di essermi rivista in originale anche serie della mia infanzia/adolescenza, che avevo amato da ragazzina, ed in giapponese le ho adorate il doppio, tutta un'altra magia, che non so esprimere a parole...I personaggi "vivono", ti fanno battere davvero il cuore, probabilmente perché i doppiatori si divertono veramente nel doppiarli. Per gli italiani è sempre stato imbarazzante doppiare i cartoni giapponesi, e con gli anni sono andati sempre in peggiorando...Con me hanno chiuso. Mi dispiace essere stata così "dura", ma meglio essere dura ed onesta, piuttosto che falsa per una pura questione di cortesia. Guardo anime in originale da oltre 10 anni, col cavolo che torno indietro... Per me gli italiani possono doppiare quello che gli pare e piace, purché non mi si precluda a causa di questo la possibilità di accedere all'originale.
Air Gear, Kanon e Magica DoReMì non li ho visti, perciò non mi esprimo per loro ma se sperano di rilanciare gli anime in Italia con i restanti titoli la vedo dura...
Vedendo Kanon nel primo commento ero quasi incredula della sua presenza, ma andando a vedere nel sondaggio effettivamente c'è. Da fan delle produzioni Key e soprattutto di Itaru Hinoue e Jun Maeda, la scelta mi sembra ovvia
Su quale sia davvero la versione di Kanon in questione, spero anch'io che sia quella più recente del 2006, ma anche se non fosse, per me va bene anche quella precedente, basta che arrivi qualche serie della Key ed è già un buon inizio secondo me. La serie del 2002 è vero che ha una grafica piuttosto acerba, ma comunque fedele al tratto originale della Itaru-sensei all'epoca, ma quanto alla storia e narrazione in sè non mi pare che abbia fatto così schifo... anche se ammetto che l'avevo interrotto pure io per via soprattutto dei disegni che non digerivo abbastanza (avevo appena iniziato il mio percorso in quegli anni...), disegni che adesso però apprezzo in qualche modo.
Comunque oltre a Kanon, sarebbe stato bello vedere tra le opzioni anche Air e Clannad, ma soprattutto Air
Votato per Kanon, ovviamente (ben piu' che curioso di vederlo doppiato in italiano).
Consiglio di evitare di andare a leggere le castronerie scritte da beceri ignoranti nella sezione commenti del sondaggio su FB. Roba da nazismo al cervello cronico, veramente patetici.
"Kanon" è l'unico titolo tra quelli proposti che, sebbene abbia già visto, non mi dispiacerebbe rivedere doppiato. Gli altri titoli sono molto commerciali, ma vista la popolarità potrebbero far da traino a serie meno conosciute.
ale (anonimo)
- 9 anni fa
11
Il bello è che la gente che supporta nei commenti il doppiaggio italiano degli anime in articoli come questo, poi spesso scompare lasciando posto unicamente alle lamentele di fronte al prodotto doppiato, che non è mai all'altezza delle aspettative. Non converrebbe quindi mettere da parte la pigrizia di leggere i sottotitoli da una parte, l'orgoglio patriottico dall'altra, ed ammettere che ormai gli anime in lingua italiana non hanno più mercato?
Ne ho votati alcuni, ma non per i titoli in sè, ma per l'idea che il doppiaggio italiano per gli anime in Italia riprenda piede. A me piacciono anche i fansub italiani ma quando trovi voci della tua lingua che si calano perfettamente nei personaggi, come si fa a dire che non si vorrebbe di nuovo il doppiaggio nostrano? L'alternativa quale sarebbe? Solo fansub ita o magari case di doppiaggio albanesi/francesi con quel che ne consegue? Devo ricordarvi Black Lagoon?
ale (anonimo)
- 9 anni fa
22
Mi sembra come quel sondaggio dove tutti hanno dichiarato di volere nel sito più articoli su prodotti di nicchia, quando poi in realtà li snobbano...qui sembra che tutti vogliano guardare serie doppiate in italiano, quando alla fine quasi nessun appassionato se le calcola, i dati di ascolto delle emittenti parlano chiaro, mentre resta incollato al pc a guardarsi per ore serie sottotitolate (ed a ragione, dico io ).
ale (anonimo)
- 9 anni fa
13
>o magari case di doppiaggio albanesi/francesi con quel che ne consegue?
Il livello del doppiaggio degli anime in italiano ormai è questo eh...sia per i problemi che ci sono sempre stati di conflittualità verso il prodotto giapponese a cui accennavo nei miei commenti precedenti, sia perché le nuove leve sono per 3/4 mezze seghe, incomparabili con certi artisti del passato, che fanno il mestiere solo perché fratelli del cugino dello zio del padre, etc., anche quando non hanno un briciolo di talento genuino. Ribadisco, dopo che si è provato il prodotto originale, come si fa a voler ritornare al doppiaggio italiano? Infatti in pochi in realtà lo fanno, a dispetto dei commenti. A parlare ci sono i dati di ascolto degli anime in tv, eppure di appassionati mi sembra che ce ne siano.
@Ale: quindi per te il commercio di anime in Italia può tranquillamente estinguersi, giusto? Dici che li guardi solo sub en, perché non vuoi un ulteriore passaggio di traduzione. Ma così ti riferisci solo al mondo del fansub amatoriale. Ma lo sai che nell'ultimo decennio molte serie e film in italiano sono tradotti direttamente dal giapponese? (non parlo solo del doppiaggio, ma dei sottotitoli). E molte di queste traduzioni sono più precise di quelle anglosassoni (per esempio i film Ghibli)? Immagino che tu non smuoveresti il portafogli nemmeno se uscisse in DVD un anime solo sottotitolato (in italiano, con traduzione fatta bene dall'originale).
Quanto alle considerazioni che fai sul doppiaggio, sono soggettive e rappresentano soltanto la tua esperienza. Io guardo tranquillamente anime in giapponese (sub ita, eng, fra) e in italiano, senza avere minimamente problemi a passare dall'uno all'altro, se il lavoro è fatto bene. Perché sì, anche tanti doppiaggi originali giapponesi non sono sempre tutta questa cosa come si vuol far credere. Alcuni sono belli, alcuni sono brutti. Denigri molto il nepotismo italiano del doppiaggio (quando al 90 % "i figli di" in questo campo sono bravissimi perché hanno imparato il mestiere in culla), ma non mi sembra che sia tanto meglio chiamare al leggio la starlette di turno come accade sempre più di frequente in Giappone. È pieno di vocette di bimbe leziose che guarda caso hanno tutte un bel faccino e fanno altro. Il sistema delle idol non produce brave doppiatrici (né brave attrici: o sono sfortunato io, oppure tutti i live-action in cui sono incappato erano quelli fatti male. Recitazione zero, regia penosa, fotografia indecente). Spesso e volentieri i doppiaggi giapponesi sono estremamente enfatici e sovraccarichi, esattamente come lo è per noi la recitazione delle telenovelas (motivo per cui registi come Miyazaki e Takahata ricorrono poco ai seiyuu del momento, preferendo attori più naturali). E se lo dicono alcuni tra i più grandi registi giapponesi che i seiyuu sono "finti" sarà ben vero oppure no? Ma si sa, tutto quel che è originale è "esotico".
È vero che abbiamo una brutta storia alle spalle con il doppiaggio di anime in Italia (dai molti doppiaggi tremendi degli anni Ottanta con 4 doppiatori per tutti i personaggi, agli anni terribili delle censure Mediaset). Ma è pieno di anime che sono doppiati bene. L'unica cosa che un doppiatore italiano non può rendere è proprio quell'enfasi assurda e sovraccarica che caratterizza molti doppiaggi giapponesi, questo perché chiunque abbia studiato recitazione sa che ci sono i toni, i fiati e via discorrendo (e quindi no, urla tutte d'un fiato fanno scena isterica da telenovela). A buon merito dico che per me ormai la cosa conta poco, visto che questo modo di recitare è presente in serie che non mi attraggono neanche un po'... (ovvero, il 90 % degli anime prodotti ogni anno).
ale (anonimo)
- 9 anni fa
20
@Antoine: me ne intendo parecchio di doppiaggio, ergo giudico con cognizione di causa. La recitazione iper-drammatica che tanto critichi è studiata appositamente per un certo tipo di serie, per lo più shonen d'azione, dove la gente si picchia. Più di urla che vuoi sentire in serie di questo tipo? Ma non è il mio genere di anime. I giapponesi sanno rispettare le pause, sanno cambiare i toni di voce, hanno un'espressività incredibile. Il doppiaggio delle serie "moe", chiamiamole così, è recitato in un maniera volutamente infantile, tuttavia non è che le doppiatrici giapponesi sappiano fare solo le vocine bambinesche, anche in questo caso è il tipo di serie che lo richiede. La vera bravura dei doppiatori giapponesi ovviamente si vede in altri tipi di interpretazioni. La grande duttilità di artisti come Hiroshi Kamiya, Miyuki Sawashiro, Yui Horie, Mamoru Miyano, Daisuke Ono, Daisuke Namikawa, Yuko Sanpei, Yu Kobayashi, Maya Sakamoto, Marina Inoue, Akemi Okamura, etc. (potrei continuare all'infinito ma mi fermo), è indiscussa. Qua in Italia vedo gente celebrare la Pacotto che fa sempre la stessa voce in qualsiasi tipo di personaggio, ed ha un'interpretazione che più monotona e piatta non si può. Almeno si apprezzasse gente realmente capace, e ce n'è ancora...Ma le nuove leve sono per lo più patetiche. Ho sentito uno dei figli di Monica Ward recitare, ed è terribile. Tieniti il doppiaggio italiano, che io mi tengo quello giapponese. Il fatto che una Kana Hanazawa a caso abbia anche un bel faccino, non sminuisce la sua bravura. Anche i giapponesi studiano recitazione, non sono dilettanti allo sbaraglio come credi tu. Il doppiaggio italiano ha fatto grandi cose in passato, ma è nella più totale decadenza a causa anche dei cambiamenti nel modo in cui ora si doppia rispetto al passato, problema evidenziato in un'intervista dalla bravissima Laura Boccanera. Oggigiorno i doppiatori italiani non recitano mai tutti assieme, ma fanno i loro turni in completa solitudine, senza interagire con gli altri. La conseguenza di questa mancata interazione è una maggiore freddezza nell'interpretazione. I giapponesi invece, recitano ancora assieme.
ale (anonimo)
- 9 anni fa
10
Nella lista, che pure rimane incompleta, dei miei seiyuu favoriti, devo inserire doverosamente Kappei Yamaguchi...Il suo L è indimenticabile, e rimane insuperabile. Nè la versione italiana, nè la versione inglese reggono il confronto, avendo mancato completamente il tono basso, profondo, apatico e straniato che rende il personaggio quello che è...meravigliosamente eccentrico, grottesco e carismatico. Eppure reputo Crescentini un buon doppiatore, ma non ha azzeccato l'interpretazione più appropriata purtroppo.
ale (anonimo)
- 9 anni fa
10
Ci sono serie che in italiano perderebbero 3/4 della loro bellezza, proprio perché in generale attualmente i doppiatori italiani non hanno la versatilità necessaria per affrontarle. Ad esempio, non riesco ad immaginare, nell'attuale panorama del doppiaggio italiano, qualcuno in grado di doppiare appropriatamente il protagonista di Sayonara Zetsubou Sensei. Itoshiki Nozomu DEVE essere fortemente drammatico ed isterico, lo richiede la sua caratterizzazione, è ciò che lo rende comico, e Kamiya fa un lavoro egregio, senza risparmiarsi. Ma non è che Kamiya sappia interpretare solo personaggi stressati e nevrotici, visto che è formidabile anche in ruoli dove assume un tono pacato e carismatico, vedasi Izaya Orihara o Levi. L'unico doppiatore italiano che vedrei bene nell'interpretare Itoshiki Nozomu è Guido Sagliocca, che vanta addirittura un timbro vocale estremamente simile a quello di Kamiya...Chi è Sagliocca? Il doppiatore di Apollo, nella serie Pollon. Ovviamente adesso avrà un timbro di voce diverso, ma la sua interpretazione di Apollo era energica ed isterica al punto giusto, come lo era quella di tutti i personaggi di Pollon, serie che richiedeva per l'appunto un'enfasi "assurda e sovraccarica", quella che tu ritieni erroneamente che sia sbagliata a priori, e che gli italiani non sappiano rendere, quando invece è necessaria a seconda della tipologia di prodotto. Il doppiaggio di Pollon è uno dei meglio riusciti nella storia degli anime in ambito italiano, col cavolo che al giorno d'oggi si riuscirebbe ad avere lavori di tale calibro.
ale (anonimo)
- 9 anni fa
00
Mi scuso per l'ennesimo messaggio, ma volevo linkarvi un campione della voce di Sagliocca:
Molti dei titoli li ho già visti e non ne sento la necessità di rivederli nuovamente doppiati in italiano. Sono tutte serie più o meno commerciali (due delle quali visibili gratuitamente su youtube) e con poco rilievo a livello di trama. Mi sa che non si sono sforzati minimamente a scegliere dei titoli.
@Antoine concordo con molte cose che hai detto, ma non con tutte. Il doppiaggio è un lavoro che nel lungo periodo andrà a scomparire. Non perché non c'è gente in grado di farlo, ma bensì non se ne sentirà la necessità. Negli stati scandinavi i film non vengono doppiati ma semplicemente sottotitolati, in modo da avere una uscita contemporanea, apprendono la lingua inglese, minori costi di lavorazione, ed evitano che il film venga piratato su internet, dato che il colore dei sottotitoli viene letto da speciali filtri e quindi cancellato dalla rete. Il doppiaggio in Italia andrà ad estinguersi lentamente, perchè la società con l'apertura di internet si sta evolvendo in una determinata strada. Negli anni 80/90 non era minimamente pensabile vedere una serie in contemporanea con altri paesi, e quello che c'era ti beccavi. Ora con il semplice fatto che con i sottotitoli puoi vedere una serie in contemporanea, senza subire spoiler, o altro, il lavoro del doppiatore viene meno, se deve doppiare una serie che è disponibile sulla rete già da diverso tempo, poiché la seguiranno in pochi la serie doppiata. Il discorso cambia se vai a fare un lavoro tipo la Fox, dove l'episodio, viene trasmesso per esempio 01/09 in America e in Italia lo pubblicano doppiato 02/09. L'utente non sentirà la necessità di doverlo guardare subbato, se sa che il giorno seguente potrà gustarselo nella sua lingua natia. Questo è un mercato che nei prossimi anni cambierà notevolmente e non per il meglio.
Boh, secondo me se non si sbrigano a specificare se intendono Kanon 2006 o 2002(che per carità, quella del 2002 aveva il design originale della Key ma nel complesso rislutava brutto già a quei tempi, anche la storia era velocizzata e mancava di dettagli per questo hanno fatto il remake) allora questi Yume forse non sono così professionali come vogliono far credere... Anche su facebook fanno gli gnorri e non specificano...
Posto che sono anni che ormai guardo anime in giapponese per la mancanza di un doppiaggio italiano e posto che non mi interessa rivedere in giapponese anime che ho già visto in italiano, per me questa notizia è positiva. I giapponesi sapranno anche urlare bene ma tutte le scene di dialogo dove non c'è azione rendono meglio in italiano ed inoltre le voci maschili e femminili dei doppiatori giapponesi per me hanno troppe poche differenze di timbro tra un doppiatore e l'altro. Inoltre dynit e yamato (quest'ultima fino al 2012 ,anno in cui ha smesso di doppiare serie) hanno rinnovato il loro parco doppiatori, le voci storiche si trovano solo su personaggi di età più avanzata rispetto a personaggi adolescenti. Ciò che mi lascia un po' perplesso è però il fatto che non specifichino se hanno già i diritti di queste serie anime o se li doppieranno soltanto (ma per conto di chi poi?). Il fatto poi che parlino di gente con anni di esperienza alle spalle dovrebbe essere positivo: una società non nasce dal nulla e , se alcuni doppiatori scelti possono essere giovani o con poca esperienza (posto che non sembrino raccattati per strada come quelli della kaze), altre figure professionali coinvolte dovrebbero richiedere una maggiore esperienza. Per me comunque una maggiore varietà e concorrenza nel campo dell'editoria di anime in Italia non può che essere positiva visto che ormai siamo arrivati alla quasi totale dittatura del sottotitolato (l'opposto del periodo delle vhs) da parte di due aziende che non sono in grado di camminare con le proprie gambe e visto che la normalità sarebbe offrire la possibilità allo spettatore di scegliere tra sottotitolato e doppiato. Temo però che una larga parte del fandom sia abituata al sottotitolato un po' per una questione economica (i sub non costano) e un po' per colpa delle case editrici (soprattutto yamato) che impiegano un'eternità a pubblicare dvd o che ignorano molte serie, per cui non so se questa iniziativa possa avere successo.
ale (anonimo)
- 9 anni fa
00
Adesso sembra che la recitazione giapponese sia valida solo nelle parti urlate...A me gli anime d'azione pieni di combattimenti tendenzialmente non piacciono per niente, il mio apprezzamento per il doppiaggio giapponese si basa su interpretazioni di tutt'altro genere. Lo trovo nettamente superiore al doppiaggio italiano in generale, quindi anche e soprattutto nelle parti dialogate e riflessive. Tra l'altro non ho assolutamente alcun problema nel distinguere un seiyuu da un altro, i giapponesi sono persone come le altre, ciascuna con il proprio timbro di voce. Ci sara' pure chi opta per l'opera sottotitolata per mera necessità, ma per molti è una vera scelta, dettata da una chiara e consapevole preferenza, come nel mio caso. Adoro estimo i professionisti giapponesi alla follia, e non sono la sola, dato che hanno fan in tutto il mondo. Una volta mi facevo ispirare dai doppiatori italiani, da anni non è più così.
ale (anonimo)
- 9 anni fa
00
>Adoro estimo*
e stimo
Vorrei aggiungere un'altra cosa: certo, il nostro doppiaggio degli anime in generale è sempre meglio di quello americano, dove i risultati decenti sono davvero rarissimi. Essendo appassionata fin da piccola di doppiaggio, guardo di tutto, e cerco di essere il più imparziale possibile...potrei tifare Italia, essendo italiana, ma oggettivamente quando si tratta di anime, i giapponesi sono i migliori. Mi guardo certe serie SOLO per sentire i miei seiyuu favoriti.
A prescindere dalle societa' e dai doppiatori che lavoreranno nei doppiaggi italiani, penso che per mancanza di fondi e quindi di tempo per la lavorazione si possa arrivare a buoni risultati . Finche' saranno disponibili a costi accettabili meglio distribuire opere in suono originale e sottotitoli che danno spunto anche per ricerche sulla cultura e degli usi giapponesi.
Personalmente non ho votato nulla in questo sondaggio anche perché non conosco nessuna di queste serie, a parte Dragon Ball Kai, di cui non mi interesserebbe troppo un doppiaggio, Toriko, che, come serie, non mi è mai interessata più di tanto, e Sailor Moon Crystal, che non mi interessa affatto.
In ogni caso faccio un grande in bocca al lupo a questi ragazzi e spero che questo progetto possa essere valido e possa avere successo!
Vedendo le trasmissioni del gruppo Discovery doppiate dal cast ormai storico nel mondo degli anime, mi vien da pensare che quello sarebbe il miglior modo per vedere un'opera straniera: nessun sottotitolo a distrarre, si sente l'intonazione del doppiatore originale e in più si capisce perfettamente l'opera. Ovviamente, smanacciamento di volumi fatto bene permettendo. Ma so di essere uno dei pochi a pensarla così, ormai gli anime "si leggono" più che guardarli come sono stati pensati, e se da una parte il sottotitolo è svincolato da questioni di labiale e quindi permette una traduzione più fedele, dall'altra un'opera audiovisiva non è pensata per essere letta, ma vista a pieno schermo per godere appieno di ogni dettaglio. Dettagli a volte nascosti per forza di cose dai sottotitoli stessi.
I ogni caso, ho votato per Toriko: se vogliamo che le TV prendano qualche prodotto, bisogna dargli qualcosa facilmente trasmissibile, se poi ci aggiungiamo il primo episodio col crossover con One Piece, sarebbe una serie con un discreto successo. E poi è anche un ottimo shonen di suo.