Visivamente e musicalmente stupendo. La storia è un po' confusa in alcuni punti, ma la grandiosità dell'apparato tecnico ci mette una pezza, e il finale è molto commovente.
Non sono assolutamente un esperto Ghibli, ho visto appena 4 film dello Studio per ora, ma questo è fino adesso il mio preferito, assolutamente. Complimenti anche per l'adattamento di Cannarsi.
La storia va be, avendolo visto svariate dozzine di volte nella vecchia versione, non aggiunge niente e non toglie niente... Voglio solo complimentarmi con chi ha lavorato dietro alla versione cinematografica. Veramente un bel lavoro. L'unica piccolezza per cui uno che si avvicina a quest'opera con la nuova versione potrebbe storcere il naso è la dissonanza che ci crea tra il doppiaggio (bellissimo, voci stupende, azzeccate, tranne pino Insegno, direzione sublime) nuovo, con dei suoni estremamente moderni, e le musiche tenute quasi immutate con sonorità estremamente degli anni 80...
Comunque, a differenza di altri riadattamenti ghibli, promosso a pieni voti.
Darcia
- 9 anni fa
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A chi è piaciuto consiglio di recuperarsi il manga. E' l'unica opera di Miyazaki infatti che ha goduto di una trasposizione cartacea da parte del maestro che porta avanti e prosegue di molto la storia narrata all'interno del film (per intendersi il film rappresenta solo il primo volumetto e mezzo su 7 volumi di storia) e per la sua completezza il cartaceo batte di molto il film originale. L'edizione italiana con le pagine ocra come in originale poi per una volta merita tutto il suo prezzo, se avete dei soldi da parte (o qualcuno vuole farvi un regalo) fateci un pensiero
Il manga è un capolavoro assoluto e devo rileggerlo assolutamente; nonché uno dei 10 fumetti meglio disegnati di sempre che abbia letto. Il film però è un'ottima reinterpretazione. Miyazaki riduce tutto ad immagine e per essa sacrifica in parte la storia che è ingenua in certi punti e con un paio di personaggi sprecati. Il difetto principale è lo scarso background, si conosce poco di tutto ma forse a Miyazaki importava poco caratterizzare perché tutta l'umanità in generale è da buttare. L'autore odia i militari più del sottoscritto, ed infatti il ritratto che ne esce di loro è distruttivo.
Peccato che poi Miyazaki si sia commercializzato...prenderò il BD. Sono molto critico verso quest'autore esaltato, però quando fa delle opere ottime lo si riconosce. Essendoci pochi dialoghi, Cannarsi limita il suo estro di adattatore.
Visto ieri sera al cinema ^^ Mi son rifiutato a posta di vedermelo prima, anni fa, proprio perchè il doppiaggio non mi è sembrato dei migliori. Stavolta invece Gualtiero Cannarsi ha fatto davvero un bel lavoro, ed il cast del doppiaggio è fantastico, tutte voci molto azzeccate, compreso quella di Pino Insegno xD Vederlo però adesso, dopo aver visto tutti gli altri dello Studio, di certo non è un punto a suo favore, l'ideale era vederlo per primo e poi pian piano vedere gli altri, così da poter capire i vari progressi tecnici utilizzati da Miyazaki, però vabbè non è questo l'importante! L'importante è che è stato un film davvero, davvero molto bello...l'unica cosa che non ho ben capito è cosa ci facevano persino dei bambini di 7-8 anni O_O Non mi sembra un film adatto alla loro età...non ne coglierebbero il significato che si cela dietro!
Rakeup (anonimo)
- 9 anni fa
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Sul film nulla da dire, già visto diverse volte e sempre molto bello. Nuovo doppiaggio adatto escludendo la voce della Veneranda anziana: parla in momenti chiave del film rovinandone completamente l'atmosfera con una voce fastidiosa e poco credibile. Ora aspetto La tomba delle lucciole.
Mi pare di aver visto un altro film rispetto alla versione RAI, quest'opera al cinema riacquista tutta la sua potenza espressiva con le musiche in grado di essere apprezzate ed un adattamento finalmente fedele. Anche sul comparto grafico c'è stato un miglioramento incredibile. Alcune scene sono considerate capisaldi dell'animazione moderna, e si capisce il perché. Probabilmente è uno di quei casi in cui parlare di "capolavoro" non è eccessivo.
Dopo 31 anni anche qui da noi giustizia è stata fatta, grazie a chi ha permesso tutto ciò.
Mi ritrovo perfettamente in linea con il commento di Zelgadis. L'avevo guardato tempo fa con il vecchio doppiaggio italiano, e devo dire che mi ha un po' deluso, è stato al di sotto delle mie aspettative, la storia mi è parsa meno spettacolare di quanto leggo in recensioni e commenti.
Non lo reputo tra i ghibli migliori, c'è da considerare però che è del 1984, e ai quei tempi era sicuramente un anime di grande spessore, va giustamente ricordato tutt'oggi. Molti certamente non saranno d'accordo con me, ma penso che ormai abbia fatto il suo tempo.
Gran lato tecnico, ma la storia non è eccezionale. È stato un bell'anime, e non va dimenticato, però mi sembra che senta il peso degli anni, mi appare come molto vecchio.
@Godai: Concordo con te, in effetti l'adattamento RAI (oltre che per la modalità assurda con cui fu trasmesso a pezzettini di 25-30 minuti l'uno, che già da sola mortifica enormemente questo film), non era certo di buona qualità, in questa versione per le sale cinematografiche invece mi è sembrato decisamente migliore e ripettoso dell'opera. @LeoKage: Più o meno l'aver visto Nausicaä dopo aver già visto tutti gli altri film è un po' come è successo a quelli che c'erano negli anni '70 alla prima messa in onda di UFO Robot Grendizer, che si son poi visti anche il Grande Mazinga e poi Mazinga Z. Chiaramente quest'ultimo appariva, e fracamente lo era, meno curato ed evoluto rispetto al primo, perché fu anche il primo ad essere prodotto, e quindi presentava gli immancabili "peccati di gioventù". @Disillusion: Diciamo che fu un prodotto a suo modo rivoluzionario, in pratica sembra seguire la strada intrapresa da Miyazaki con la serie Mirai shounen Conan, sviluppandone le tematiche in un'ambientazione ancor più fantasiosa ed allo stesso tempo ambiziosa, mantenendone comunque quel tono naîf e decisamente positivo. Ma proprion partendo da questo titolo ci si accorge della grande evoluzione che Miyazaki ha compiuto, e che io ritongo abbia raggiunto come punta massima in Mononoke Hime. Comunque Nausicaä è un must per chi davvero si dichiara ammiratore di Miyazaki!
Rivisto ieri sera al cinema...direi che il nuovo doppiaggio dà maggior vigore a quest'opera, lo reputo buono anche se ho fatto fatica a digerire qualcuno dei termini utilizzati da Cannarsi...
Sono d'accordo con il giudizio moderato di Zelgadis, nemmeno io considero questo film il migliore di Miyazaki, ma è logico trovare alcune imperfezioni, innanzitutto perché stiamo parlando di un film del 1984, opera di un Miyazaki ancora acerbo rispetto ad ora, e poi perché si trattava di una storia che non aveva ancora completato... Ma questo non vuol dire che lo consideri negativamente: è comunque uno splendido film, che tocca efficacemente i temi più cari al maestro, la condanna dei militari e della crudeltà con cui l'uomo vuole dominare la natura, la ribellione di quest'ultima ed ovviamente il volo... Anche se purtroppo era relegato alla sala più piccola il grande schermo faceva il suo buon effetto, consentendo di godere a pieno delle meravigliose musiche ed animazioni. Nonostante il suo costo elevato vorrei tanto recuperare il manga per chiarire alcuni punti poco chiari della storia e comprendere meglio alcuni personaggi sicuramente meglio approfonditi su carta (in primis Kushana, il personaggio che ho trovato più interessante e di cui avrei voluto sapere di più), ma resto perplessa perché avevo letto tempo fa che la riedizione ocra della Planet è piena di errori... Voi che l'avete letto che mi dite in proposito?
@ kin74: Forse dimentichi le bambine che chiamano Nausicaa "sorellona principessa", espressione a mio avviso ancora più agghiacciante dell'appellativo "signorina principessa" inserito nel film La principessa splendente! Approvo il desiderio di Cannarsi di rispettare le espressioni giapponesi adattandole in maniera letterale, ma se il risultato deve essere tanto goffo (in questo caso persino ridicolo) credo che sarebbe meglio una traduzione libera, oppure, meglio ancora, lasciare l'espressione giapponese senza tradurla affatto! Non ho avuto modo di vedere il primo adattamento italiano di Nausicaa e non posso quindi fare confronti, ma si è trattato solo di un piccolissimo neo, che fra l'altro è riuscito a strapparmi un sorriso nell'ambito di una storia tanto drammatica.
Non l'avevo mai visto e quando ho saputo che l'avrebbero dato al cinema (seppur per i soliti due-tre giorni in esclusiva) mi sono fiondato alla prima occasione.
Passato l'inizio, che ho trovato un po' lento per i miei gusti, il film mi ha coinvolto sempre di più. Promosso a pieni voti e consigliato.
@Sonoko Personalmente mal digerisco anche i vari "...no?" o "...eh?" che Cannarsi usa a profusione per tentare la traduzione letterale di analoghe espressioni giapponesi, ma devi riconoscere che mancano gli abominii sentiti in Arrietty o Marnie. Sarà che ormai parto prevenuto ma Nausicaa mi è sembrata meno peggio degli altri suoi lavori.
@kin74: Purtroppo non ho avuto modo di vedere Marnie, a causa della pessima idea di proiettarlo ad agosto anziché a settembre, dunque aspetto il DVD... Arrietty lo ricordo poco; per quanto riguarda gli strafalcioni di adattamento, io ho trovato goffa qualche espressione in Kiki (almeno secondo la grammatica italiana, che ritengo debba essere sempre rispettata negli adattamenti, al di là del rispetto verso la lingua originale), avendolo confrontato molto attentamente con la vecchia traduzione, ma devo ammettere che ho anche trovato miglioramenti in altri punti. Bado sempre poco ai "no" ed ai "se", anche perché ho pensato che forse in Giappone parlano così, e comunque ho trovato la cosa molto più sopportabile. In Nausicaa, per il quale non ho un confronto, ho trovato fastidioso soltanto quel "sorellona principessa", mentre sono ormai abituata all'altra espressione amata da Cannarsi "lascio a voi il resto", che non mi infastidisce più di tanto perché non è scorretta in italiano.
Himenee-sama come lo tradurreste? Per me il fatto che le bambine si rivolgano alla loro principessa con il "nee" va mantenuto perché dice molto del modo in cui Nausicaa si rapporta con i suoi concittadini. Queste sono sfumature che non devono essere perse con una traduzione che le cancelli. Per fortuna sono state mantenute, il "suonare male" è solo una questione di tempo prima che diventi "suona bene"
Mi dispiace dirlo, ma trovo che l'adattamento italiano di questa edizione sia stato gravemente insufficiente, soprattutto per quanto riguarda alcuni nomi in particolare. D'accordo, "mostrotarlo" (così erano chiamati gli "ohm" nel vecchio adattamento) faceva un effetto che rasentava il ridicolo, ma pare che le scelte di traduzione di Cannarsi abbiano equivocato alcuni riferimenti voluti dallo stesso Miyazaki. Il problema sorge dal fatto che la traslitterazione giapponese di nomi stranieri prevede di utilizzare, quando ci sono consonanti attaccate, dei "kana" che conterrebbero, oltre al suono consonantico in questione, anche una "u" che in originale non c'è. Ritraducendo in una lingua occidentale, non è sempre facile riconoscere se la "u" è autentica o deriva da questo espediente. Così quella che nella prima edizione era la Tolmekia (il cui nome rimanda ai Toltechi e agli Olmechi, antiche popolazioni dell'America precolombiana) per Cannarsi è la "Torumekia". E la principessa Kushana (nome di un impero dell'Asia antica) diventa la principessa "Kshana".
Luca (anonimo)
- 9 anni fa
02
"Adattamento italiano gravemente insufficiente", mah, tutti esperti di giapponese qui dentro...
Visto ieri, l'ho trovato stupendo, un capolavoro che risplende di nuova luce con la colonna sonora rimasterizzata e il leggero make up grafico. Spettacolare al cinema, valeva la pena aspettare trent'anni! Nulla da eccepire sull'adattamento dei dialoghi e sul nuovo doppiaggio, di sicuro si è sentito un netto miglioramento rispetto alla precedente versione sotto tutti gli aspetti.
Una sola parola, MERAVIGLIOSO, ringrazio veramente tanto la Lucky red per portare al cinema questi capolavori Ogni serata passata al cinema con questi film è sempre piacevole
uno che passa... (anonimo)
- 9 anni fa
02
...ma a dire il vero questo cannarsi, che dio solo sa per quale motivo viene tanto odiato soprattutto su sto sito, usa termini e traduzioni in linea con la lingua originale, senza nulla togliere al perfetto italiano... secondo me è meglio il vero italiano, che da fastidio a molti commentatori, rispetto all' idioma italiota da scaricatore di porto semianalfabeta che si usa oggi. cannarsi avrà fatto risciacqui dei panni nell' arno, ma qualcuno nell' arno ci è proprio affogato... ad ogni modo il film è fatto bene per essere del 1984, risulta moderno e all' avanguardia per i 30 anni che ha. però ci sono una marea di incongruenze. dal fatto che ogni cosa sia fatta con la ceramica, passino le spade ma i carri armati... dal fuoco che non brucia, dall' imbattibilità e durezza delle corazze degli om, le quali non possono essere scalfite se non da siluri/missili usati come arpioni da quel pentolone volante, al cambio d'abito improvviso del finale, insomma qualche strafalcione c'è. comunque passino tutti, ma il finale mi ha deluso un po'. i superpoteri degli om in grado di resuscitare nausicaa rendono il finale melodrammaticamente odioso almeno per i miei gusti, avrei preferito una morte onerevole da eroina, ma evedentemente il fascino di tentacoloni e bishoujo, in quegli anni deve aver toccato la scorza perbenista del buon Miyazaki. tutto sommato un buon film, ma per me il top resta mononoke.
MIK0 (anonimo)
- 9 anni fa
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Visto in uno dei peggior cinema di italia, il The Space di Vimercate. Ricambio dell'aria fermo, un caldo esagerato. Il cialtrone del proiezionista ha acceso le luci proprio alla fine del film, quando ci sono i titoli di coda e le immagini dell'epilogo. Film ancora bello, forse un po' lento e spesso si nota la mancanza di musica di sottofondo. L'audio era decisamente confuso, non so se sia la nuova edizione o il cinema che non ha mai brillato in quel comparto. Voci buone. Purtroppo l'adattamento diversamente italiano di Cannarsi spezza in più punti l'immersione e rovina un prodotto che forse meritava un miglior trattamento. Ed è un peccato perché la sua pignoleria potrebbe essere indirizzata in modo utile in altri modi invece che lasciare spazio all'ego e al gusto personale. Dovremo aspettare altre decadi perché qualcuno riadatti nuovamente tutti i film ghibli, questa volta nel modo giusto?
Racconto la mia esperienza, sono riuscito ad andare al cinema, per me una rarità, sala piena, film stupendo, cosa chiedere altro?Partenza lenta ma che cattura in crescendo con l'andare dei minuti. Avventuroso, ma mai noioso, a tratti intrigante e poetico, si capisce da questo film il perchè miyazaki sia diventato un totem dell'animazione giapponese, anche se reputo migliori di questo altri suoi film a dire la verità. Finale epico e commovente poco da dire, ambientazioni e colonna sonora meravigliose.
@Godai Quel "nee" non ha un corrispettivo in italiano, quindi potrà forse dire qualcosa sul rapporto tra Nausicaa e gli altri a te e pochi altri otaku ma per tutti gli altri quei "eh?" e "no"? non significano assolutamente nulla. Di conseguenza il significato è cmq perso (tradurre = tradire) e il solo risultato ottenuto è la stonatura all'orecchio del pubblico meno scafato. Se vogliamo che l'animazione giapponese venga apprezzata da tutti è necessario che si esprima nel linguaggio comune, con i "nee" e i suffissi onorifici non usciremo mai dalla nicchia degli otaku. Ma in fondo c'era anche chi sosteneva che in Italia Devilman dovesse essere chiamato "Debiruman"...
@Giona Sui nomi hai ragione, li avevo dimenticati. Sicuramente una nota negativa anche senon tale da rendere il risultato "gravemente insufficiente", almeno secondo me.
Se vogliamo che l'animazione giapponese venga apprezzata da tutti è necessario che si esprima nel linguaggio comune, con i "nee" e i suffissi onorifici non usciremo mai dalla nicchia degli otaku
Questa la sento tante volte e ogni volta mi fa ridere. Chissà perché però sono solo proprio gli otaku a lamentarsene, mentre i siti di cinema e le recensioni dei critici "non otaku" non notano mai problemi di sorta negli adattamenti di GC e nella loro fruibilità. Evidentemente sono più adatti al linguaggio comune di quanto certi otaku detrattori vogliono far credere, forse perché ormai abituati male da decenni di adattamenti caciaroni. Poi se film d'animazione giapponesi di 30 anni fa che escono al cinema facendo registrare incassi dignitosi sono ancora nicchia, mi chiedo allora cosa non lo è, ché prendendete gli incassi e la diffusione di un Pixar? Ricordatevi sempre che ancora 15 anni fa di Ghibli non avevamo NIENTE.
@TWINKLE "Un pochino più stupendo", "quel pupazzo di gatto nero", "un pochino lo gradivo", "vorremmo che tu venissi senz'altro", "è cotto per benino", "il divertimento di pensare a un regalo", "dimenarmi a scoprire il mio talento". (Kiki) E' italiano, è comprensibile, ma tu parli così?
In Kiki (in originale, e nel romanzo) viene rimarcata la provenienza campagnola della protagonista, sia nei modi, molto educati, quasi vintage (non a caso si trova meglio con gli anziani rispetto ai suoi coetanei) ma soprattutto nel suo modo di parlare, appunto, "vetusto", rispetto alla gente di città, e anche Tombo lo fa notare. Basta far attenzione alle cose e informarsi, invece di andar a vedere cosa "suona strano" e cosa no. Far parlare Kiki in un italiano simile al mio, o al tuo, farebbe perdere al film tale sfumatura e sarebbe un totale tradimento, oltre a non avere senso logico. Stesso discorso alla famiglia di Arrietty che qualcuno ha citato; che vivendo da 2 generazioni sotto ad un pavimento, è rimasta praticamente "bloccata" ad un parlato definiamolo d'altri tempi, tipo anni '60, dato che il suo unico contatto con il mondo esterno è la famiglia dell'anziana padrona di casa, anche in questo caso una casa di campagna. Se quindi pare strano il loro modo di esprimersi è anche perché è voluto, poiché tale è anche in originale. Ma vabé, cose dette e stradette. E sono cose semplici.
E come al solito, ogni volta che Cannarsi adatta un nuovo film in sala si ride o si piange. Comprendo la volontà di essere fedeli, ma quando questa porta a certi adattamenti dei dialoghi, una persona dovrebbe "oggettivamente" chiedersi quale sia il proprio grado di conoscenza della lingua italiana.
@Godai, nella tua considerazione commetti un errore di fondo, oggettivamente parlando: pensi che senza la traduzione letterale (vedi il caso del "nee") non risalti in modo sufficiente il modo in cui Nausica si rapporta con i suoi concittadini. In realtà la lingua italiana ha modi differenti di palesare queste sfumature, ma altrettanto efficaci. Ma questo richiede, appunto, una conoscenza più profonda della lingua di destinazione che non sia la conoscenza dei significato della singola parola e delle sue declinazioni. Mi rendo conto che valutare un testo sulla base della corrispondenza (o fedeltà) del singolo termine risulti più semplice e appagante, ma indica, ripeto, anche una limitata conoscenza linguistica. Mia per prima, sia chiaro.
Sulla dichiarazione "suonare male è solo una questione di tempo prima che diventi suona bene", beh, ti prego, non dirlo. Abbiamo già abbastanza locuzioni che suonano bene e sono sbagliate. Ne cito una che Cannarsi pronunciò a più riprese durante un'intervista che spero di poterti inviare: il "piuttosto che" usato con valore coordinate disgiuntivo (oppure) invece che con senso avversativo.
Ma per favore.. come tutte le volte, siamo a ripetere che traduzione deve andare a braccetto con adattamento, la quale non potrà mai essere uguale all'originale (dato che non tutti sanno il giapponese) ma può appunto adattarla alla lingua di destinazione. Esempio: non abbiamo suffissi come in Jap, ma basta che fai in modo che le anziane si rivolgano a Nausicaa con il lei/voi, ossequiose, mentre le bambine usano il tu pur chiamandola Principessa, che dai già il senso di un diverso approccio che hanno con lei. Semplice, funzionale, senza andarsi ad inventare astruse conversioni di formule estranee all'italiano.
Per me Jumba ha ragione. Ma per curiosità, quale espressione originale è stata tradotta "sorellona principessa"?
@Twinkle: Purtroppo io non ho trovato espressioni strane solo nelle frasi di Kiki, ma anche in quelle di Ursula... E' vero che qualcuno dice che Ursula rappresenta una sorta di alter ego di Kiki in versione adulta, ma lei resta pur sempre una ragazza di città, perciò il ragionamento secondo cui Kiki, essendo campagnola, dovrebbe esprimersi necessariamente in maniera goffa, non giustifica le altre frasi infelici. Comunque "un pochino più stupendo" mi pare un'espressione infelice anche in italiano, dato che l'aggettivo "stupendo" è generalmente inteso come una sorta di superlativo assoluto dell'aggettivo "bello". Scusami se insisto su Kiki, ma si tratta del mio film Ghibli preferito e perciò sono molto capricciosa ed esigente a riguardo!
Qualcuno sa se il bluray di Nausicaa uscirà solo in versione Collector's o anche versione normale?
ps: odio Cannarsi, mi ha rovinato tutti i film Ghibli! Non sa assolutamente adattare i dialoghi.
TBH (anonimo)
- 9 anni fa
01
Abbattete Cannarsi e il suo cannarsese per favore... Non è possibile stuprare così i film e il problema è che è Lucky Red che ce l'ha messo e lui ne va pure fiero di scrivere dialoghi così schifosi. Non è un discorso di termini aulici... a parte qualche termine il resto è tutto "comprensibile" di per sé (il termine) ma è nell'insieme della frase che il tutto diventa assurdo. Le dislocazioni nel parlato comune si usano ma NON come fa lui che genera frasi in cui ti perdi il senso del discorso e il doppiaggio serve per l'immediatezza. Se devo perdermi le 3 frasi successive per tentare di capire quel che ho sentito prima, allora tanto vale sottotitolare e via. "Un pochino ultimato" (Si Alza il vento), "...così che a sputar ciance non potrai metterti mai più" (Mononoke) sono solo alcuni esempi di frasi OSCENE (ma di esempi ce ne sono a bizzeffe... e il "pochino" glielo metterei in quel posto visto quanto ne abusa).
Tra l'altro, per essere fedelissimo ai suoi orribili dialoghi (e quindi far recitare una frase lunghissima che non ci starebbe sul labiale, visto che il giapponese è una lingua che richiede più parole italiane per essere tradotta) che fa? Fa recitare la frase più velocemente o accelera la battuta col risultato (orribile) di sentire, in battute vicine, il doppiatore che recita a velocità variable (lento, veloce, lento etc). Una cosa che nel reale NON accade MAI!! E non accade nemmeno nel giapponese (dove tutti tengono la stessa velocità). Quindi per mantenere la fedeltà del testo, storpia e peggiora la naturalezza e "musicalità" della parlata (e poveri doppiatori italiani che si sente chiaramente che non sanno come uscirne con recitazioni impostate e blande, vedi ne La città incantata).
P.S: La cosa veramente triste, è constatare che gli otaku lo lodano pure, credendolo un "Messia"... l'unico che traduce fedelmente (eh, già!)