Purtroppo nelle recensioni o più precisamente pareri del pubblico tendo spesso a vedere critiche a personaggi non approfonditi, su opere non finite che devono ancora continuare ad essere adattate, vi svelo un segreto... non vi corre dietro nessuno per dire assolutamente la vostra su ogni personaggio, giudicate chi ha già avuto il suo spazio, magari anche male se non vi ha convinto ma per carità! Basta lagnarsi di deve ancora avere "la sua scena".
Obbiettivamente(Termine diverso da oggettivamente che artisticamente non esiste) si dovrebbe aspettare e sospendere il giudizio, e concentrarsi su quello che è già stato presentato(Non su quello che deve ancora esserlo);
Ma infatti il problema di certi personaggi è che non vengono adeguatamente presentati perché chi sceneggia non è capace di dare una caratterizzazione valida senza mettere un flashback di X minuti.
Cosa che è anch'essa obiettivamente (e, mi dispiace farlo notare, ma oggettivamente e obiettivamente sono due sinonimi, e dico proprio da dizionario, a meno che non si voglia inventare una lingua parallela in cui le parole hanno significati diversi) un difetto.
A me sfugge perché in così tanti accettino questo modo assurdo di presentare i personaggi.
Un personaggio dovrebbe parlare allo spettatore per quello che fa, e farlo il prima possibile, eventuali flashback dovrebbero servire a confermare e spiegare quanto si è visto del personaggio, usarli come fonte di informazioni per dare spessore al personaggio è francamente un modo di fare quasi dilettantesco.
Il fatto che tra anime/light novel/manga/quello che volete ne abusino non è un buon motivo per non criticare questa pratica, che poi crea personaggi monchi e amorfi nel caso questi flashback non vengano presentati.
L'unica cosa che deriva da un adattamento che deve continuare è solo il fatto di avere una produzione temporaneamente incompleta, è un difetto produttivo al massimo e non narrativo, la critica di una recensione dovrebbe andare oltre e ammettere le limitazioni informative nel giudizio su un prodotto ancora incompleto che a sua volta porterà a recensioni altrettanto incomplete.
Sbagliato.
Se devi adattare un'opera lunga ma hai degli slot molto piccoli (tipo 12 episodi) allora prendi decisioni di adattamento coraggiose e arrivi anche a modificare l'ordine degli eventi e/o l'ordine di comparsa dei personaggi.
Sennò sei solo un pessimo sceneggiatore.
E di pessimi sceneggiatori (specialmente quelli senza coraggio) se ne vedono fin troppi.
Su "oggettivo e obiettivo" in tutta onestà mi fido più del Corriere
http://dizionari.corriere.it/dizionario_sinonimi_contrari/O/obiettivamente.shtml
Se vuoi giudicare una narrazione ancora in corso allora critichi gli elementi che si sono già risolti
Allora... il problema evidenziato nella rece, come in molti stanno cercando di illustrarti, non è il fatto che la caratterizzazione dei personaggi sia manchevole per qualche rimando a eventuali (sempre che ce ne siano) prosiegui futuri, bensì che sia proprio arida e lacunosa negli «elementi già risolti». Il «background» su cui tanto ti fondi non ha valenza di caratterizzazione, non è certo una storiella strappalacrime a fare un bel personaggio; semmai può essere in taluni casi una chiave per filtrare e comprendere la suddetta caratterizzazione, che tuttavia già dovrebbe essere ben evidente nella presentazione e negli attributi del personaggio – sempre se lo sceneggiatore è capace.
Allora... il problema evidenziato nella rece, come in molti stanno cercando di illustrarti, non è il fatto che la caratterizzazione dei personaggi sia manchevole per qualche rimando a eventuali (sempre che ce ne siano) prosiegui futuri, bensì che sia proprio arida e lacunosa negli «elementi già risolti». Il «background» su cui tanto ti fondi non ha valenza di caratterizzazione, non è certo una storiella strappalacrime a fare un bel personaggio; semmai può essere in taluni casi una chiave per filtrare e comprendere la suddetta caratterizzazione, che tuttavia già dovrebbe essere ben evidente nella presentazione e negli attributi del personaggio – sempre se lo sceneggiatore è capace.
nulla di impedisce di criticare il personaggio ma non va criticato il poco spazio che avuto fino a quel momento
Domanda basata su un ragionamento logico: se il difetto di un personaggio è quello di non apparire mai ed essere sostanzialmente "utile come un buco di culo su un gomito (cit.)", come faccio a criticare lui e non la sua poca incisività se il problema è proprio la sua poca incisività?.
Se poi in una S2 avrà più spazio, gg e lo esalti nella rece della s2, ma se nella s1 un tipo non fa un cazzo, allora scrivi che "coso non ha fatto un cazzo per tutti gli strafottutissimi 12 episodi".
una produzione non viene mica fatta per essere giudicata
Inoltre un buon personaggio non si evince di certo dall'utilità che ha avuto nel suo contesto
bisogna prima vedere se ha una valenza narrativa, se preso a se funziona, cosa voglia dire e ecc...
se la narrazione è sospesa non è colpa dell'opera ma della globalità del format
una recensione deve considerare anche questo e accettare i limiti di un giudizio parziale.
Molto semplicemente non lo critichi, se fosse un anime original senza la prospettiva o l'annuncio di un sequel allora ok ma si parla di una trasposizione che deve continuare, narrativamente è pensato per andare avanti e dunque lo spazio di quel personaggio è rimandato a dopo, una produzione non viene mica fatta per essere giudicata, è il giudizio che esiste in funzione della serie, non il contrario.
Al contrario i due amici di Ernesti (Knght's & magic) dovrebbero essere dei co-protagonisti, eppure sembrano completamente privi di personalità, specialmente la ragazza. Sembra siano stati inseriti solo per far risaltare di più il protagonista.
@Dragonx96: Mi sembra che sfuggi alla questione, è ovvio che esistano i personaggi di contorno, sarebbe da imbecilli sostenere il contrario.
Il problema è quando ci sono personaggi che appaiono costantemente e che sono sia inutili che mal caratterizzati (vedi Olmine).
Ho citato Martin perché se penso ai primi libro (o anche solo al primo) ci sono un sacco di personaggi che ovviamente non hanno avuto grande rilevanza nelle vicende, ma che comunque hanno una personalità e una caratterizzazione. Vedi ad esempio Arya (ma anche Sansa). Sono di contorno, ma se dopo il primo libro uno ti chiedesse di descrivere il personaggio ci sarebbe qualcosa da dire.
Di Olmine, dopo una prima S1 da protagonista si può dire che:
1) è devota a Seimei (che già non è che sia 'sta gran roba visto che non hanno mai troppo approfondito l'argomento)
2) ha le tette grosse
3) ???
Ovvio che nessuno pretende personaggi a tutto tondo da Drifters, ma almeno qualcosa che abbia caratteristiche personali e riconoscibili.
Mi sembra che svicoli dalla questione.
Non mi pare che il problema sia la lunghezza o la centralità del personaggio, Olmine, bene o male, mi pare che abbia avuto un discreto screentime, quantomeno uno screentime sufficiente a poter delineare le caratteristiche del personaggio.
Il fatto che risulti completamente anonimo mi pare una pecca ampiamente criticabile.
Seras in Hellsing è per lunghi tratti un personaggio usato per gag e per parti marginali, ma ha una sua personalità e una sua caratterizzazione, non sembra essere lì perché c'era bisogno di un personaggio con le tette grosse.
Poi diventa anche importante, ma già di partenza è un personaggio abbastanza incisivo.
In Drifters (ma è un discorso generale in realtà) molti personaggi non hanno alcune incisività, le relazioni con gli altri personaggi sono fumose, abbozzate, spesso giocate su gag o scene ripetitive.
A me sta anche bene la monodimensionalità di Nobunaga o Toyohisa visto il genere (ma fino ad un certo punto, in Hellsing Alucard era decisamente più interessante), ma tutti gli altri personaggi sembrano messi lì per far numero, con rapporti fumosi uno con l'altro.
Capisco non sia facile mettere insieme un cast di personaggi presi da epoche storiche diverse, ma qui siamo proprio al minimo sindacale, meno di così e arriviamo diretti a Fate/Apocrypha.
Seras aveva già un ruolo da personaggio principale e Hellsing ha decisamente meno personaggi, ad avvalorare la mia tesi cito allora Pip Bernadotte che sembrava solo una macchietta tamarra e solo più avanti risulta un minimo interessante.
Toyohisa ammetto che sia monodimensionale ma Nobunaga è filino più riuscito; Alucard all'inizio dell'opera era solo più tamarro, si lasciava colpire, diceva frasi ad effetto ma a parte qualche spezzone o indizio di background, ha iniziato ad essere un personaggio consistente solo verso la fine, se giudicassimo Hellsing nello stesso arco di tempo(5/6 puntate di durata irregolare) non ha fatto di più neanche con meno personaggi....
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