Già il fatto che abbiano dovuto rilasciare simili dichiarazioni/risposte e/o che gli sia stato chiesto in partenza, cosa che di solito non avviene, significa però che non è andata giù neanche ai fan giapponesi questa cosa. O almeno immagino sia così. A memoria non ricordo che siano mai state rilasciate "giustificazioni" per scelte di stile su un anime, non almeno di questo tipo.
I fan si aspettavano (e volevano) altro.
Il produttore ha detto: "Facciamo un anime che sembri quasi un manga! Non deve assolutamente muoversi!".
Ieri ero scettico. Oggi, a mente fresca, penso che potremmo essere di fronte a un nuovo (per me, almeno) modo di fare anime, per cui voglio dargli fiducia.
Questo mi pare svitato: un anime non è un manga... Si chiama Kon ma non è di certo all'altezza del defunto autore di Tokio Godfathers
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