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Haizhong_Musume

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Se c'è una cosa di cui noi tutti appassionati d'animazione siamo tristemente consapevoli, è lo stereotipo di "favole per bambini" a cui questo genere rimane inesorabilmente attaccato e col quale viene percepito da gran parte del pubblico generalista. Dai film Disney, talvolta oscuri nelle tematiche ma dall'immancabile lieto fine, ai cartoni fuori target adattati per i bambini da Mediaset negli anni '90, alle prese in giro che molti di noi hanno dovuto subire per una supposta incongruenza tra hobby ed età, inizialmente sembrava che nulla potesse smontare questo pregiudizio.

A prima vista "Leafie - La storia di un amore", produzione coreana datata 2011 e portata in Italia da Mediterranea, sembrerebbe rientrare nei canoni del cartone tipo. Animazioni di stampo tradizionalista, senza computer grafica e colorate a mano, e un tema tra i più classici, l'amore tra madre e figlio. Tuttavia, da un oggetto così semplice eppur così complesso, il regista Oh Sung-yoon trae una storia originale e commovente, capace di essere apprezzata dai bambini così come dagli adulti.

La prima caratteristica, l'originalità, si riscontra in diversi aspetti: innanzitutto, la storia è narrata dal punto di vista di una madre, una gallina giovane e in cerca di libertà dal pollaio entro le cui mura è sempre stata costretta. Non appena ella ottiene la libertà tanto desiderata, con essa scoprirà i pericoli che si celano nel mondo esterno, la morte in primis. Infatti, dopo la morte dell'amico germano Wanderer e della sua compagna, la gallina Leafie si ritroverà a dover covare il loro uovo, fortunatamente salvatosi. I suoi sforzi porteranno alla nascita di un piccolo anatroccolo, che sin da subito percepirà Leafie come sua madre. E qui veniamo al secondo elemento di originalità, ossia i pregiudizi e la cattiveria con cui la società degli animali si pone nei confronti di Leafie e il figlio Greenie, una famiglia "innaturale", incapace di volare e nuotare la prima, in preda a ribellioni adolescenziali il secondo. Solo dopo essere incorso in un mortale pericolo, Greenie capirà l'importanza dell'affetto della madre e tornerà da lei. Finchè non arriva il momento del distacco...

Senza anticipare il finale, dolce-amaro, penso che esso, nonostante una nota triste, sia in fondo positivo. Innanzitutto, è il compimento di una missione ed è sacrificio per gli altri, chiunque essi siano (persino se costui è il tuo peggior nemico). Leafie ha un cuore grande e ama la vita senza far differenza tra la propria o quella del prossimo. E' un personaggio che si entusiasma facilmente, talvolta comicamente iper-apprensivo, ma in fondo saggio, e dotato di una grande inventiva. Greenie simboleggia invece la speranza e l'amore filiale, valore presente nella società asiatica e di cui neppure il film manca.

In sintesi, Leafie ci propone una visione diversa e originale del mondo degli animali, comunicandoci la forza e l'importanza dell'amore tra madre e figlio, al di là della "razza", della distanza e in ultimo del tempo. Confesso di essermi commossa come poche volte durante il finale, pur non essendo una bambina piccola. E' questo il punto forte di "Leafie": un film dalle molteplici letture, che può suscitare riflessioni e sensazioni diverse in ogni spettatore, e che per una volta smonta il pregiudizio dei "cartoni animati per bambini". Da provare (con fazzoletti a portata di mano). Voto: 8


 3
Sonoko

Episodi visti: 1/1 --- Voto 10
Ho appena visto questo film coreano, comprato in negozio all'incredibile prezzo di 1 euro, in quanto faceva parte di un progetto di smaltimento di merce rimasta invenduta... Peccato che sia passato inosservato, perché è un film meno banale di quanto possa sembrare! Ed a questo proposito tengo a precisare innanzitutto una cosa: non sono d'accordo con la semplicistica classificazione del prodotto col genere "bambini", i bambini potrebbero non apprezzarlo molto in certi punti. Sì, la storia è carina, a tratti divertente, ma nel complesso è anche una storia dura, che ti mostra la natura così com'è, bella ma anche crudele, e ben lontana da quella dei classici Disney. In Bambi si può semplicemente intuire la morte della madre del cerbiatto, qui invece le battaglie per la sopravvivenza sono diverse e vengono mostrate nella loro interezza; la vera natura del prodotto s'intuisce fin da una delle primissime scene, in cui la protagonista per fuggire si lascia gettar via dal fattore per risvegliarsi in mezzo ad un gruppo di galline come lei, morte, che noi vediamo chiaramente. In Red e Toby la dolce signora Tweed amava quasi come una mamma il suo volpacchiotto, ed anche il burbero cacciatore in più occasioni coccolava i suoi cani, tanto che anche se figurava come il cattivo della situazione riusciva in certe scene ad essere simpatico; qui non c'è buonismo, non c'è la minima empatia fra uomo ed animale, tanto che basta un nastro rosso legato ad una zampa, marchio indelebile dell'avvenuto contatto con il nemico, per suscitare grande diffidenza. Nei film Disney c'è armonia fra gli animali del bosco, si arriva persino ad una scena in cui le gazzelle si inchinano davanti al loro predatore, il leone; qui ci si pone subito il problema di come una gallina possa stabilirsi in un luogo che non è il suo, non viene accolta a braccia aperte (o meglio, ad ali o a zampe aperte, a seconda dei casi!), ma viene considerata un elemento di disturbo, sia fra i suoi simili che vivono nel cortile perché è un altro animale con cui dividere spazio e cibo, sia, a maggior ragione, con gli animali selvatici, che innanzitutto non possono riconoscerla come una di loro perché troppo diversa.
Leafie si può classificare in più modi:
- innanzitutto è uno spaccato della natura così com'è, dove le varie specie animali competono per la sopravvivenza, e dove viene sottolineata una cosa importante, ovvero che anche quando uccidono non lo fanno mai per pura crudeltà, prerogativa solo dell'uomo, essere "intelligente", ma che per questa caratteristica di cui si vanta tanto è soprattutto capace di ideare torture come la batteria (il luogo dove le galline sono costrette a deporre uova in continuazione che non potranno mai covare e da cui Leafie fugge) o il tarpare le ali ad un uccello per tenerlo soggiogato, a disposizione come potenziale prelibatezza;
- è una storia di formazione: inizialmente Leafie non sa nulla del mondo, il suo mondo era solo la sua minuscola gabbia nella batteria, da dove non poteva mai uscire, se non soltanto con lo sguardo attraverso uno spiraglio della porta aperta. Ma fin dal suo risveglio, in cima a quella pila di cadaveri, inizierà pian piano a rendersi conto di come la realtà sia diversa da tutte le sue fantasie;
- è una storia sull'integrazione del diverso, una gallina che vuole vivere fra animali selvatici, e la diffidenza che gli altri hanno per il suo piccolo con una mamma così strana e non identica a lui;
- ma soprattutto, come dice il sottotitolo, è una storia d'amore, l'amore di una madre per suo figlio, al di là della loro diversità, e poi una storia di amicizia, quella fra Wonderer e Leafie.
Comunque io credo nemmeno che il film sia inadatto ai bambini, solo i bambini non dovrebbero vederlo da soli! Perché se è vero che è un bel film, dalla grafica graziosa, i bellissimi colori e non senza scene simpatiche ed a tratti comiche (grandioso il mini-gallo, che anche se è indubbiamente antipatico, soprattutto in una certa scena fa molto ridere!), è un film complesso, soprattutto per loro. Io vi ho colto un messaggio, o almeno l'ho interpretato così: attenzione, il mondo è bello, la natura è indubbiamente splendida, ma nasconde mille pericoli. La Leafie della prima scena, guarda il mondo attraverso gli occhi del bambino, affascinati da tutto e da tutti, ignorando cosa possa nascondersi dietro tante meraviglie. Lo guarda come un bambino di fronte al classico cartone animato addolcito, ma purtroppo imparerà da subito a sue spese che la realtà è molto diversa... Lei sognava quell'accoglienza, quell'armonia fra animali del bosco di cui parlavo prima, ed invece non appena ottenuta l'agognata libertà dovrà anche lottare, e pochi saranno disposti ad aiutarla. Avrà anche motivo di essere felice, ma non facilmente come credeva.
Insomma, un vero e proprio spaccato della realtà, con i suoi pro ed i suoi contro, senza sconti, senza che sia indorata la pillola in alcun modo.
Ed ora vorrei spendere qualche parola sul finale, ovviamente senza spoilerare. Dirò soltanto che è perfettamente in linea con quanto ho detto finora. Si sarebbe potuto dare lo stop finale qualche minuto prima, invece no, la ending non è partita, il regista aveva ancora qualcos'altro da dire ed ha osato. Ha osato molto, realizzando una scena molto discussa, che qualcuno ha apprezzato, qualcun altro no... Per quanto mi riguarda, posso concludere che per quanto difficile sia stato anche per me accettare quanto ho visto, il regista abbia meritato pienamente l'Asia Pacific Screen Award, anche per questo suo atto di coraggio, contribuendo a far sì che la sua opera non venga ricordata semplicemente come un grazioso cartone animato con gli animali come tanti, ma lasci un maggior segno.
Lo sguardo finale di Leafie, e soprattutto quello dell'altro personaggio che appositamente non cito, sono qualcosa che colpiscono nel profondo, come non avrebbe fatto l'intera storia se la ending fosse partita appena dopo l'inquadratura dello splendido stormo di germani reali in volo.
Insomma, Leafie - La storia di un amore è un film ingiustamente sottovalutato. Quando ho iniziato a scrivere la mia recensione avevo selezionato soltanto un 9 come voto, ma poi andando avanti ho cambiato idea e l'ho sostituito con un 10 pieno, perché non sono molti i film che sanno suscitare, in meno di un'ora e mezza, tante diverse emozioni.


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Ririn

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
<b>CONTIENE SPOILER</b>

Ho appena finito di vedere questo film e desidero esprimere un commento a caldo. La storia inizia con Leafie, una gallina costretta a vivere chiusa nella gabbia di una fattoria. Leafie sogna di poter vivere all'aria aperta, e poter covare le sue uova. Una sera riesce a scappare e mentre trova riparo nel bosco viene aggredita dalla donnola One eye che tenta di sbranarla. In suo aiuto interviene una maestosa anatra di nome Wanderer, di cui la dolce gallina si innamora all'istante. Andata a vivere vicino a uno stagno scopre che Wanderer ha una compagna, che viene poi uccisa da One eye. Leafie trova nel nido abbandonato delle anatre un uovo, che si schiude durante la notte in cui anche Wanderer soccombe alla donnola. Sola con il piccolo anatroccolo la gallina decide di prendersene cura. Ma non sarà facile, perchè i due non dovranno affrontare solo problemi di sopravvivenza, ma anche sopportare il giudizio comune che taccia l'amore materno di Leafie come contro natura. "Leafie storia di un amore" è un film molto dolce, la dimostrazione di come l'amore può scavalcare qualunque barriera sociale. Le tematiche sono affrontate in modo delicato. La brutalità della donnola nasconde il suo istinto alla sopravvivenza, gli unici atteggiamenti puramente malefici sono quelli umani, che gettano irrispettosamente i cadaveri delle galline sfruttate in una fossa, e che tentano di strappare le ali alle anatre senza pietà. Il film racconta di una presa di coscienza e di un'accettazione interiore, che permetterà all'anatroccolo Greeny di diventare un'anatra guardiana in onore del padre. Infine Leafie decide di sacrificarsi per sfamare i piccoli cuccioli di One eye. La grafica è semplice ma ben realizzata, consiglio a tutti la visione di questo film.