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mimmo77

Episodi visti: 46/46 --- Voto 5
Questa recensione riguarda il remake moderno del famoso anime di Lamù degli anni'80.

Dico subito che l'anime di Lamù degli anni'80 all'epoca fu un grande capolavoro e tutt'oggi può definirsi un buon prodotto, è insomma invecchiato bene ed ha una grafica tutt'ora di buona qualità. Sinceramente non si sentiva minimamente la necessità di un remake, a meno che non lo si volesse fare seriamente riproponendo tutto il manga in modo fedele (una parte delle storie non furono mai animate o furono cambiate profondamente).

Tuttavia si è deciso di fare questo remake che altro non è che un omaggio alla serie storica, finendo per riproporre un numero limitatissimo di storie, inferiori al già numero esiguo di puntate in quanto per diverse puntate è riproposto il finale del manga già portato con successo in video all'epoca attraverso un film.
Non solo propone un numero di storie insufficienti per rendere giustizia all'anime ed al manga storico, ma si respirano meno gli eccessi tipici della serie storica, nonostante non si raggiunge i livelli estremi di censura del remake di Ranma 1/2 qui si nota che sono limati gli eccessi di comportamenti, di violenza e di perversione dei protagonisti che invece caratterizzavano alcuni momenti dell'anime rendendolo ancora più interessante.

Infine c'è un filtro colori, diciamo pastello che sinceramente rende tutto meno gradevole rispetto alla serie anime anni'80.

Questo è il motivo per cui ritengo insufficiente questo remake e consiglio invece la visione delle 196 puntate dell'anime anni'80, più gli OAV ed i film del tempo.

Certamente il remake non è un prodotto da buttare, ripropone comunque delle storie importanti di Lamù, pur senza le interessanti modifiche dell'anime anni'80 e quindi rispettando il manga originale, di conseguenza di noteranno dei piccoli cambiamenti in diverse occasioni, così come certi personaggi non compaiono realmente in quanto erano stati valorizzati solo nell'anime.
Esistono anche pochissimi episodi inediti in questo remake, che non furono portati nell'anime anni'80 o furono pesantemente modificati, e questo rappresenta un pregio ed anche un peccato enorme, perché si sarebbe potuto approfittare di questo remake per riproporre prevalentemente contenuti del genere.

Pessima la scelta di introdurre a fine puntata una parte di un episodio che così risulta spalmata su più puntate, ed è una cosa che risulta irritante e irrispettosa rispetto alla storia stessa.

Ribadisco che risulta assolutamente pessima l'idea di coprire più episodi con il rifacimento di un film che rappresentava il finale del manga, dato che fu fatto un film in alta qualità che lo riportava perfettamente, e sarebbe stato più intelligente proporre il remake di episodi piuttosto che quello.

Questo remake di Lamù non ha avuto successo e non ha entusiasmato i vecchi fan, addirittura ho visto come le persone lo hanno abbandonato dopo i primi episodi, e questo si può spiegare perché rispetto a Ranma 1/2 la prima parte di Lamù è essenzialmente bruttina e banale, ma dopo la presentazione dei personaggi diventa davvero molto interessante. Purtroppo l'inizio, già debole di suo, è invecchiato male.
I personaggi sono così eccessivi da risultare davvero interessanti, perfino al giorno d'oggi, tra aliene sexy seminude ed un protagonista che è il più grande maniaco sessuale della Terra, tra personaggi che usano la violenza più spinta a scatti isterici di ogni tipo. Come detto, questi aspetti sono un pò limati nel remake, dato che i tempi sono cambiati.

Questo remake si proponeva inoltre di riportare le storie così come erano nel manga, senza le pesanti modifiche dell'anime storico, ma in realtà non è andata sempre così.
La vicenda chiave dell'opera, nella prima puntata, dove Ataru ruba il reggiseno, nel remake è riportato esattamente come nella versione modificata dell'anime anni'80, perché nel manga è diverso dato che una volta rubato il reggiseno Lamù continua la gara per giorni coprendosi il seno con la mano in quanto incredibilmente non ha un altro reggiseno e non riesce a trovare altro per coprirsi, ed è una cosa così stupida ed inverosimile che neanche nel remake si sono sentiti di riproporla. In effetti l'autrice a volte se ne usciva con delle cose davvero stupide che sinceramente già nel manga non funzionavano, figuriamoci in video.
Stesso discorso per altri momenti, ad esempio nel remake il finale dell'episodio dove Ataru incontra Sakura è quello dell'anime anni'80 e non quello del manga dove finisce in ospedale circondato dagli spiriti.

Lamù ebbe moltissimo successo come manga e poi come anime negli anni'80 in quanto proponeva un'aliena sexy che fece innamorare moltissime persone, ma oggi personaggi sexy nei manga ed anime non sono più una novità, oltre a proporre per la prima volta un anime comico demenziale con personaggi che erano delle macchiette con comportamenti estremi, e che vivevano avventure sempre incredibilmente fantasiose. Si trattava di un'opera dove tutto può succedere ed accadrà davvero, dove si spazia dal comico al sentimentale, dall'avventura al paranormale, dal sexy alla storia giapponese, il tutto condito con musiche eccezionali e un senso di onirico che ogni tanto si presentava.

Il remake essendo incompleto non riesce a cogliere tutto questo, tanto più che si nota appunto una riduzione degli eccessi tipici del primo anime, e tra l'altro mancano anche musiche minimamente paragonabili come qualità a quelle dell'anime anni'80.

L'anime origina degli anni'80 va visto assolutamente, e consiglio successivamente di vedere anche questo remake per avere una completezza sull'opera. Certamente bisogna considerare che la struttura di Lamù è datata, non c'è un vero finale, la storia d'amore che fa da sfondo all'opera non si evolverà mai, tutti i personaggi non si evolvono minimamente ma si limitano a fare le macchiette con comportamenti stereotipati e manca una trama orizzontale, al punto che a fine di ogni episodio può accadere di tutto ma all'inizio dell'episodio successivo sembra che non sia accaduto nulla e tutto ritorna allo stato iniziale dell'opera, quello dopo la presentazione dei personaggi.
Ciononostante ripeto, l'opera originaria di Lamù merita, era avanti sui tempi e tutt'oggi è interessante, ma purtroppo questo remake è davvero troppo parziale su tutto.


 5
Giona

Episodi visti: 23/46 --- Voto 5,5
"Lamù e i casinisti planetari" è il titolo con cui è stata distribuita in Italia per lo streaming la serie del 2022 di "Urusei Yatsura" (traducibile letteralmente come "I casinisti della stella Uru"), tratta dal celeberrimo manga di Rumiko Takahashi, che negli anni Ottanta aveva già goduto di una fortunatissima trasposizione animata, costituita da 195 episodi televisivi, undici OAV e sei film cinematografici. Questa consta al momento di quarantasei episodi, metà dei quali sono finora (metà 2023) arrivati in Italia.

La serie classica, alla quale presero parte dei futuri "mostri sacri" come Mamoru Oshii e Akemi Takada, a suo tempo aveva ricevuto aspre critiche dai fan più appassionati del fumetto, in quanto non avrebbe reso adeguatamente il brio e le atmosfere demenziali che lo caratterizzavano. Lo scopo più o meno dichiarato di questo remake era anche di fare una trasposizione più aderente all'originale, aggiornandola anche sul piano tecnico, in quanto la vecchia serie, specialmente nei primi episodi, era visivamente abbastanza povera.
Proprio in ciò sta la maggiore differenza tra le due serie televisive. Il character design del nuovo anime si rifà moltissimo a quello vecchio, ma la tavolozza dei colori è inusitata, avendo sostituito alle campiture prevalentemente calde (in cui spiccavano il verde dei capelli di Lamù e il blu delle divise scolastiche) delle tonalità che verrebbe da definire "elettriche". Vedere dei personaggi "vecchio stile" che si muovono su sfondi dettagliatissimi dà però l'idea di uno "stacco" che personalmente ho trovato sgradevole, come se si trattasse di figure bidimensionali che si muovono in uno spazio estraneo, al quale non appartengano.

Diversi personaggi hanno un ruolo molto minore che nella vecchia serie, uno su tutti Megane (l'occhialuto compagno di classe di Ataru, nonché il più fervente degli ammiratori di Lamù) e altri entrano in scena in momenti differenti, talvolta più aderenti ai tempi del manga (come Tem, il cuginetto di Lamù che sputa fuoco); altri ancori compaiono senza essere adeguatamente introdotti (come il gatto Kotatsu, di cui si omette l'episodio in cui segue Ataru fino a casa e tenta d'installarvisi, oppure il grosso gatto randagio Torajima, che fa solo fugaci apparizioni). Un tratto in comune con i primi episodi andati in onda in patria all'inizio degli anni Ottanta è invece dato dalla divisione delle puntate in due o persino in tre parti. D'altra parte, all'interno delle storie certi elementi più "datati", che avrebbero potuto allontanarne l'ambientazione nel tempo, sono stati omessi, senza tuttavia calcare troppo sul pedale dell'attualizzazione (nella prima sigla di testa si vede Ataru che cerca delle ragazze per mezzo di un'applicazione per smartphone, ma è un caso isolato).

Trovo che questo remake sia riuscito solo in parte; oltre ai problemi dovuti alla commistione tra "antico" e "moderno" e alle omissioni di cui ho detto, c'è il fatto che non si capisce a quale target di pubblico sia diretta, rischiando di non accontentare nessuno: non i fan della serie storica, che vedono impoverito uno dei loro miti, né degli spettatori completamente nuovi, che possono restare perplessi per quella che visivamente si trova ad essere un'esperienza "anomala", diversa sia dalle serie contemporanee che da quelle "vintage".


 3
HakMaxSalv92

Episodi visti: 23/46 --- Voto 10
Ah, che dire, signore e signori? Una reunion come poche al mondo! A distanza di quasi quarantuno anni torna la sola, unica e inimitabile Lamù! Una rimpatriata del tutto inaspettata, grandiosa, meravigliosa, unica, irripetibile, sensazionale e fenomenale. Abbiamo imparato a conoscerla, desiderarla, imitarla, fare parte del suo mondo e delle sue avventure incredibili, paradossali, casinare, demenziali, spassose, ironiche, estreme, piene di malintesi, equivoci, doppi sensi. Eppure questa serie non smetterà di stupirci, sorprenderci. Insieme ai suoi personaggi, più unici che rari, i quali ci hanno fatto sognare, ci fanno sognare e sempre ci faranno sognare per l'eternità, perché sono parte della dimensione dell'eternità, luci e stelle intramontabili del fato.

In segno di piena e assoluta fedeltà al manga originale queste vicende che si susseguono possono essere viste, lette e interpretate liberamente, non ci sono confini di immaginazione, fantasia, pensiero, riflessione, stati d'animo, stati mentali, emotivi, sentimentali.
Questa serie, dal primo momento che è stata realizzata, appartiene a quella lunga catena del tipo "una ne penso, centomila ne dico e centomila ne faccio"! È questo il nucleo tematico che è sempre stato il punto di forza della vecchia serie e che si ritrova anche in questo reboot, portando quindi la comicità a livelli esponenziali. A dare maggiore carattere è poi la grafica che è stata, come si può notare, notevolmente migliorata, mettendo in risalto quindi le caratteristiche dei personaggi e delle vicende, oltre che l'ambientazione. Altro aspetto evidente che è stato curato è la colonna sonora, che si distacca da quella della serie originale, ma che allo stesso tempo ne rimane vincolata attraverso la ripresa di alcune vecchie sonorità che hanno reso celebre la prima serie. La differenza rispetto alla prima serie è che qui tutto viene reso comico, mentre nella serie originale vi erano anche situazioni drammatiche, quasi al limite, che ci hanno fatto riflettere molto sul nostro rapporto con l'amore e anche con l'universo, il nostro destino, la nostra vita, il nostro mondo interiore.
Ciononostante, questa funzione non viene meno in questo reboot, e quindi bisogna stare su con le orecchie e ricordarci che l'amore sì è una cosa leggera, ma allo stesso tempo esige profondità e serietà, perché quello che pensiamo, diciamo e facciamo si ripercuote prima sulle nostre vite e poi su quelle degli altri. Quindi, possiamo affermare che è rimasto il messaggio e/o i messaggi della serie originale.

P.S. Ho voluto scrivere la recensione proprio oggi, perché, come sappiamo, oggi è poi il compleanno di uno dei protagonisti indiscussi, colui che muove tutte le vicende e che ha reso possibile il "sogno ad occhi aperti" e ci ha portati in un mondo più unico che raro che nessuno vorrebbe mai lasciare: il solo e unico Ataru Moroboshi! Buon Compleanno, Ataru, sei stato il nostro eroe, lo sei ancora e lo sarai per l'eternità, tu con la fissazione per le donne (Sindrome di Moroboshi)! Insieme a Lamù, Shinobu, Sakura, Mendo, Ryonusuuke, Ran, Rei, Ten, Oyuuki, Benten e tutti gli altri personaggi che si spera facciano la loro apparizione anche in seguito. Voto: 10