logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 0
Otaku moderato

Episodi visti: 24/24 --- Voto 8
<b>Attenzione: la recensione contiene spoiler</b>

E' un altro anime mecha che, per quanto spettacolare, viene snobbato, ma l'arrivo di un film animato vuole dargli una seconda chance. L'anime in questione è "Majestic Prince".

Siamo in un periodo in cui è pronta la colonizzazione dello spazio, usando per l'occasione l'ingegneria genetica per rendere il corpo umano capace di adattarsi all'ambiente cosmico, in particolare con i ragazzi che vengono chiamati "Majestic Prince". Sfortuna vuole che una razza aliena cacciatrice chiamata Wulgaru abbia fatto la sua comparsa, e in breve tempo riesca a mettere in ginocchio le forze terrestri con le sue abilità in battaglia; l'obiettivo della colonizzazione viene quindi trasformato in uno scenario di guerra.

In tale scenario conosceremo i cinque protagonisti, chiamati "Team Rabbits", ovvero Hitachi Izuru, amante dei supereroi e disegnatore dilettante di manga, Toshikazu Asagi, il più grande del gruppo, Kei Kugimiya, ragazza seria abile nella tattica, Irie Tamaki, la più giovane, ma piuttosto formosa, e infantile del gruppo, sempre alla ricerca di ragazzi con cui flirtare e gran mangiona, in particolare di riso con salsa di soia, e infine Ataru Suruga, il più intelligente del gruppo nonché fissato di qualunque argomento militare; i cinque, da normali studenti d'accademia verranno selezionati come piloti per le nuove unità da combattimento AHSMB, divisi per colore e capacità di combattimento, ed essi diverranno l'ultima speranza delle armate terrestri contro i Wulgaru.
Tuttavia, inquietanti segreti sui loro nemici, e su loro stessi, potrebbero fare la differenza.

L'anime presenta scene slice of life all'interno delle file militari dove i protagonisti camminano, insieme al nuovo arrivato Ange Kuroki che arriverà verso metà serie, in puntate dove si concede un po' di fiato e dove conosceremo personaggi come il Team Dobberman o pezzi grossi come la comandante Rin Suzukaze, la capo meccanico Reika Saionji e i misterioso responsabile del progetto, Simon Gato, oltre all'affascinante e misteriosa Teoria. In tutte queste file verranno man mano svelate verità molto particolari, in grado di sovvertire lo scenario della serie; avremo inoltre la possibilità di conoscere i nemici da vicino, tra cui il tenace Jiart, amante degli scontri all'ultimo sangue.
Diciamo che in caratterizzazione si va agli stereotipi, ma ci può stare.

E infine si arriva al momento topico, ovvero le battaglie, che, tra azioni di recupero, scorte e battaglie totali, metteranno in bella mostra i cinque, e più avanti sei, modelli pilotati dai protagonisti, ognuno disegnato per una specifica abilità di combattimento dei piloti; il mecha design è veramente sublime. Ciò aiuta molto in ambito grafico, con un design dei personaggi molto riuscito, realizzato per l'occasione dal medesimo characther designer di "Gundam Seed" e "Seed Destiny", e fenomenali battaglie realizzate con una eccezionale CGI.
Mentre in ambito di OST si alternano motivetti d'azione e addirittura cori; anche le opening meritano l'ascolto, in particolare la prima.

Dal momento che è in arrivo un film-seguito, è disponibile di recente un venticinquesimo episodio extra che permette di mostrare la guerra dal punto di vista di quattro personaggi insieme ai nuovi modelli a cui verranno assegnati, facendo intendere che avranno un ruolo cruciale nel film. L'hype per l'arrivo del nuovo film è alto. E ho detto tutto.


 1
micheles

Episodi visti: 24/24 --- Voto 6
"Majestic Prince" è un anime robotico moderno, che sposa ambientazione scolastica e fanservice con i mecha, secondo una tradizione inaugurata da "Code Geass". La serie non disdegna di strizzare l'occhio alle mode del momento, quindi tra i protagonisti abbiamo una tsundere, una tettona dalla testa vuota e un otaku delle armi. Gli altri due piloti del team sono abbastanza anonimi, più o meno come i protagonisti degli harem moderni. Il chara design è originale e non moe, quindi invece di bambine abbiamo donne maggiorate, ma la sostanza non cambia. La serie per tutte e 24 gli episodi tenta di coniugare personaggi insostenibilmente leggeri, adatti ad una commedia, con un'ambientazione che dovrebbe essere drammatica, visto che si parla di invasori alieni che vogliono sterminare la razza umana. L'anime parte malissimo, al di sotto del minimo sindacale, tanto che arrivato più a meno al decimo episodio lo diedi per spacciato e ne abbandonai la visione. Mesi dopo, più per motivi di completezza che per vero interesse, decisi di portarne a compimento la visione. Va ammesso che, contrariamente alle mie aspettative, la storia si risolleva nella seconda parte. Pur mantenendo una buona dose di stupidità fino alla fine - penso per esempio all'episodio in cui le due protagoniste femminili devono realizzare uno spot di propaganda per l'esercito, pretesto per vederle impegnate in una quantità di cosplay - il gioco comincia a farsi un po' più serio e comincia a morire anche qualcuno. Del resto si dovrebbe trattare di un anime di guerra, no? Più che per la trama (scontata) e i personaggi (banali) l'anime si risolleva per le scene d'azione e le battaglie robotiche, scarse nella prima parte ma ben fatte nella seconda, specialmente nel finale, e supportate da un'ottima colonna sonora. La opening e le musiche sono la parte migliore dell'anime: tenendo conto anche dell'enorme miglioramento nella seconda parte assegno una sufficienza piena. Se ci fosse una seconda serie e fosse nello stile delle ultime puntate, cioè con più combattimenti e meno spazio sprecato sugli insulsi personaggi, la guarderei.


 2
LaMelina

Episodi visti: 24/24 --- Voto 7
Le domande esistenziali che l'uomo si è posto nel corso della sua vita sulla Terra non hanno trovato tutte una soluzione. Si è tuttavia scoperto che nelle nostre cellule c'è una catena che lega gli uomini gli uni agli altri, conducendo dal primo antenato fino al bambino nato un secondo fa la consapevolezza di appartenere tutti ad unica specie. Ma se questa realtà fosse messa in discussione facendo discendere la razza umana da combattenti sanguinari di un altro pianeta, simili agli abitanti del Valhalla, che appaiono come alieni e che si scoprono essere nostri genitori, cos'accadrebbe al fragile equilibrio che lega i terrestri? E se ci fosse la possibilità di combinare il DNA dell'uomo a quello di un alieno creando una razza nuova, il nascituro chi rappresenterà un domani per il suo creatore? Chi sarà il vero uomo e chi il vecchio da eliminare?
Ignorando questi turbanti quesiti, il comandante Simon dà l'avvio all'MJP Project per la salvezza della specie umana, in una battaglia disperata contro il popolo dei Wulgaru, che perpetra la sua esistenza combinando i geni di una razza forte ai loro. I Majestic Prince, ragazzi che rinascono a nuova vita cancellando i propri ricordi una volta entrati nella base e scelto di intraprendere la carriera militare, pilotano gli AHSMB nel tentativo di condurre al fallimento ogni attacco nemico e nella speranza di trovare chi vogliono essere, dal momento che la memoria è stata loro tolta e con essa tutti i disegni futuri. Izuru, il capo del Team Rabbits, il quintetto di sfigati che si impegna fino alla morte protagonista della serie, sa di voler diventare un mangaka perché il primo ricordo che ha di sé è vedersi disegnare fumetti, ma al contempo vorrebbe poter divenire un eroe. La figura dell'eroe esprime tutta la sua solitudine e il suo desiderio di rappresentare qualcuno per gli altri.

Per l'intera durata di Majestic Prince, infatti, corre il tema della famiglia, tanto caro alla produzione animata giapponese. Il Team Rabbits non ha genitori, non ha parenti di alcun tipo, non ricorda chi l'ha messo al mondo e non conosce l'affetto e il calore di una famiglia. I 5 componenti della squadra sanno però di poter contare l'uno sull'altro e sullo staff della nava Star Rose, che ospita una sorta di grande nucleo familiare. Sebbene inizialmente fossero bistrattati dalla gente perché un po' imbranati e casinisti, sotto il freddo metallo dell'AHSMB Izuru e i suoi compagni si caricano del destino dell'umanità, proprio loro che sembrano non avere più un legame con essa, appoggiando il piano della Principessa Wulgaru Teoria e del suo maggiordomo Daneel che sulla Terra hanno trovato una casa. La responsabilità di tirare le sorti del futuro dell'intero pianeta se li pressa da un lato, dall'altro gli conferisce sicurezza e un ruolo. In questo senso per i Majestic Prince essere un eroe vuol dire esistere. Lo stesso "JULIA system" di cui ogni AHSMB è dotato e che ne enfatizza le peculiarità, si comporta quasi come una mamma che accoglie nel suo grembo il titubante figlio, indirizzando il suo istinto di sopravvivenza verso un futuro che gli è consono.

Il chara design è molto semplice, morbido, un po' infantile; si nota immediatamente che è indirizzato ad un pubblico di adolescenti, anche perché è fatto spesso uso delle versioni deformed. Nel dettaglio, il personaggio di Tamaki è quello dai tratti e dall'atteggiamento più fanciullesco: spesso le si deforma il viso in smorfie di vario genere e con la sua vocina da bambina mette sempre il muso davanti alle situazioni scomode. Quindi il chara rispetta molto quest'esigenza di far immedesimare nei personaggi i giovani, lasciando che l'occhio li assimili come "persone alla propria portata". D'altra parte i Wulgaru e le loro navicelle hanno sembianze più amorfe, sia per sottolinearne l'estraneità, sia per suscitare timore.
Il mecha design invece è ottimo. Ogni AHSMB ha le sue peculiarità, sia nella fisionomia esterna sia nei meccanismi interni. Oltre alle unità di attacco (Red 5 e Blue 1) e sfondamento (Rose 3), il team possiede anche un cecchino (Gold 4) e un'unità di orientamento (Purple 2) che oltre a fornire le coordinate imposta la strategia. Mettendo da parte il colore che li identifica, gli AHSMB sono così originali nella fattura da essere riconosciuti anche senza pilota. La stessa cura si trova pure nelle basi spaziali (la Star Rose è qualcosa di spettacolare!), nelle navicelle dei Wulgaru e nelle altre unità da combattimento dell'MJP.
Per quanto riguarda il comparto sonoro, troviamo nelle due opening una Natsumi Kon splendente, tanto quanto le stelle che puntellano il cielo solcato dagli AHSMB. La sua voce, che per 24 episodi introduce l'anime, rende speciale l'inizio di ogni puntata: quando la Kon parte a cantare, lo spettatore associa subito qual è la serie che sta guardando, seguendo un processo di affezione che fa accogliere con calore e aspettativa i protagonisti. Il verso "Watashi wa sōzō suru" apre e chiude MJP, come si apre e chiude la battaglia con i Wulgaru rimarcando proprio il concetto del "noi esistiamo".

Sebbene il chara possa non essere di gradimento e la storia si svela lentamente, con episodi da vero slice of life fantascientifico, Majestic Prince è una serie che si lascia guardare senza pretendere di essere nulla di troppo importante, ma ribadendo concetti fondamentali. Essendo infatti indirizzata ad un pubblico in crescita, la visione è costellata da imput di diverso tipo, come il patriottismo, l'importanza dei legami, la capacità dell'umanità di unirsi in un unico grande esercito, la speranza, fare oggi quello che si potrebbe fare domani, vivere alla giornata perché la vita è più fragile di un cristallo. Per questi motivi riesce a piacere anche ad un pubblico più maturo, che sicuramente non apprezzerà fino in fondo gli sviluppi tra i personaggi, ma ne coglierà senz'altro le tematiche affrontate, gustando ogni attimo delle interessanti strategie di combattimento e delle battaglie del Team Rabbits. Alzando la mano per salutare il "noi" stesso che non si è arreso quando c'era bisogno di lottare, nonostante intorno le persone pensavano fosse inadeguato, con MJP impariamo che ognuno può essere un eroe nel suo piccolo e sognare di diventarlo non è un'utopia ma la realizzazione completa dell'essere umano.


 2
kayb

Episodi visti: 24/24 --- Voto 7
Trovo Majestic Prince un anime discreto per chi ama combattimenti tra mecha e una storia non troppo complessa e faticosa da seguire.

La trama di fatti è scorrevole e ambientata nel periodo stesso dello svolgimento della storia, non si perde in racconti del passato o fastidiose ripetizioni, o salti temporali.
La caratterizzazione dei protagonisti è abbastanza stereotipata il Team Rabbit parte come team peggiore e poi di battaglia in battaglia dimostra le capacità dei suoi componenti.

I ragazzi del team sono ben disegnati e il carattere rispecchia il disegno; abbiamo il bello introverso, il bello super buono, la ragazza riflessiva e introversa che si innamora del nostro eroe, il ragazzino super intelligente, e la ragazzina un po' stupida ma buona e sempre allegra. I comandanti sono donne decise e competenti così come il capo meccanico che ha il ruolo dell'ubriacona ma sempre pronta a svolgere il suo lavoro. Il grande capo invece che tira le fila è il super comandante tutto d'un pezzo che sembra spietato ma è pronto al sacrificio. I nuovi membri che si aggiungono alla trama invece li ho trovati molto deludenti il solito ragazzo/ragazza non identificato che ha crisi di identità, il bullo della situazione, lo svampito dolce e gentile e il posato moderatore. Ho trovato carina l'idea delle "Pit Crew", i team di meccanici delle varie unità del Team Rabbit che ho trovato adatti al carattere dei protagonisti. La principessa aliena innamorata del nostro eroe e la solita bellissima dolce fanciulla che diventa, quando serve, determinata e leader che è assistita dalla solita guardia del corpo anch'essa aliena e disposta a tutto per la sua principessa. Tra gli antagonisti abbiamo il bellissimo super cattivo fratello del re che trama alle sue spalle, il re che non muove un dito, i generali suddivisi tra mentecatti, belle e dannate e super competenti.

La grafica, i dettagli e la fluidità dei combattimenti rende le battaglie molto godibili e come non detto la fanno da padrone sulla trama. Il design dei mecha terrestri è bello e abbastanza vario, mentre i mecha nemici, a parte quello del cattivone, non sono particolarmente vari e curati ma sono tutti più o meni simili caratterizzati solo dai vari colori associati ai diversi comandanti.
Le "opening" sono belle e orecchiabili i ritornelli si imparano in fretta mentre le "ending" sono più dolci ma meno di impatto. Le musiche di accompagnamento le ho trovate adatte a sottolineare la trama. Non sono eccelse ma comunque buone.

Il finale e degno della trama non lascia sospesi ma è pronto a un eventuale seguito. Spero ci sia infatti una seconda serie. In definitiva consiglierei di vedere questo anime a chi non cerca troppa profondità o innovazione ma azione senza troppa complessità.


 2
Elam

Episodi visti: 24/24 --- Voto 6
Majestic Prince è un anime che strizza l'occhio ad alcuni generi consolidati dell'animazione. I protagonisti sono cinque giovani, il protagonista maschile, la protagonista femminile, il secondo protagonista maschile, il ragazzo giovane e il ciccione qui rivisti come un appassionato di armi e una tettona senza cervello. Sempre i cinque protagonisti sono abbastanza stupidi, qui tratteggiati come dei talentuosi perdenti e le vicende che li riguardano sono abbastanza demenziali tanto che in molti casi mi è sembrato di avere dei déjà vu di un altro anime storico, Daltanious. Il loro superiore è una donna amante dei chupa chups mentre i loro meccanici sono più unici che rari. Purtroppo manca l'agganciamento tra i robot ma per questo confidiamo nella seconda serie. A questa caratterizzazione demenziale che sicuramente ha il merito di alleggerire la visione, fa da contraltare un'ambientazione spaziale in cui gli esseri umani per adattarsi allo spazio hanno dato vita ad un progetto di mutazione genetica (molto caro da sempre ai giapponesi il tema dell'evoluzione). I cinque protagonisti sono appunto frutto di questi esperimenti. Fino a 12 anni di età hanno vissuto in famiglia ma dal 12° compleanno è stata cancellata loro la memoria e fatti diventare piloti di robot per combattere gli invasori spaziali. I temi messi sul tappeto sono crudeli, inumani, cinici, atti a scrivere una serie spaziale di ben altra portata. Purtroppo tutto ciò è quasi completamente assente. In compenso abbiamo la puntata in piscina, vari esperimenti di cucina e torte, alcune puntate scolastiche, alcune demenziali e romantiche, gelosie adolescenziali, le mega coppe gelato fatte con lo stampo. Che dire, vi è passata la voglia di vederlo? Ecco se riuscite a sopportare tutto questo oppure se avete voglia di farvi del male, dovete riuscire a passare la prima decina di episodi, poi la situazione migliora. Si inizia ad intravedere un po' di trama e obiettivi, vi sono alcuni lutti, entrano nuovi personaggi ed altri se ne vanno.
Tecnicamente devo dire che le animazioni sono belle, come serie robotica è decente anche se la differenza di potere tra robot protagonisti ed alleati non li mette sul piano del filone dei real robot ma dei super robot (ma su questo hanno peccato anche illustri predecessori). I Mecha alleati sono abbastanza belli e tecnologici in stile real robot (anche se nascondono un oscuro potere che viene in aiuto al momento giusto sennò finiva subito la serie), mentre le truppe aliene sono un po' anonime, ne senso che si assomigliano tutte e cambiano solo colore a seconda del reparto cui fanno parte. In un certo senso a parte l'invincibilità delle truppe aliene contrastata solo dalla potenza di fuoco dei nostri eroi, gli antagonisti non fanno così paura.
La sigla iniziale è orecchiabile e per certi versi un po' inquietante e nostalgica, ma la colonna sonora l'ho trovata abbastanza anonima e non la ricorderete di certo, fa il suo dovere, punto.
Per concludere, una caratterizzazione così forte e fuori contesto deve piacere, sennò vi rovinerà la visione dopo pochi episodi.


 4
Rygar

Episodi visti: 24/24 --- Voto 7
E così, anche le ultime serie nate dalla fortunata stagione primaverile 2013 trovano gradualmente la loro conclusione, pur non essendo un prodotto eccellente, Majestic Prince è stato uno delle poche serie robotiche ad aver avuto genesi in quest'anno.

Majestic Prince è una serie della stagione primaverile 2013 composta da 24 episodi di durata canonica. L'opera trae origine dall'omonimo manga del 2011.

Trama: nell'anno 2110 l'umanità ha raggiunto un livello di progresso tale da riuscire a creare delle basi spaziali a guisa d'avamposti per la ricerca di nuove risorse energetiche. L'ingegneria genetica ha sviluppato il progetto "MJP" in cui si creano esseri umani geneticamente avanzati creati allo scopo di adattarsi meglio alla vita nello spazio. Gli esseri umani scoprono di essere minacciati da una razza aliena dotata di tecnologia avanzatissima di nome Wulgaru, i quali fanno razzia di altre razze per poter sopravvivere. Per sopperire alla minaccia aliena si decide di utilizzare i ragazzi del progetto "MJP" come piloti di AHSMB, ossia dei robot creati sfruttando parte della tecnologia Wulgaru adattandola ai terrestri (gli AHSMB sfruttano il Juria System, ossia un'interfaccia avanzata che esalta gl'istinti di combattimento o di pericolo). Il team rabbits, alias il "team dei perdenti" è composto da 5 ragazzi del progetto "MJP", i quali, non avendo memoria del proprio passato, risultano idonei a combattere a bordo degli AHSMB, dovendo unire le forze per respingere la minaccia aliena.

Grafica: altalenante tra il discreto e giudizi più positivi. Le ambientazioni sono realizzate molto bene, con un buon grado di nitidezza, pulizia e cura del dettaglio. Le animazioni sono fluide e frenetiche, ottime per le scene d'azione. Il character design è brutto, spesso scarno e approssimativo, decisamente peggiore rispetto al manga. Il mecha design è altalenante. Alcuni AHSMB sono molto belli, altri sono piuttosto discutibili, nella media i mecha Wulgaru.

Sonoro: ottimo, il comparto sonoro non delude le aspettative. Gli opening sono molto orecchiabili e dinamici. Gli ending sono spesso (non sempre) piacevoli. Gli OST sono molto belli e coinvolgenti, ottimi effetti sonori. Doppiaggio nella media.

Personaggi: migliorabili nel loro complesso. La caratterizzazione è discreta, con alcuni personaggi realizzati "seriamente" e altri inutilmente stupidi e fastidiosi. L'evoluzione è presente ma non a livelli elevatissimi, l'introspezione è al minimo. Nonostante tutto l'interazione è buona.

Sceneggiatura: anche qui il lavoro è accettabile seppur con qualche difetto. La gestione temporale è fondamentalmente lineare e l'utilizzo di flashback è ridotto, tutto si focalizza sul presente e su ciò che deve accadere. Il ritmo è complessivamente veloce. Le scene di combattimento sono abbondanti e piuttosto ben realizzate, non manca la morte. È presente un discreto quantitativo di fanservice, seppure non sgradevole. I dialoghi sono medio/buoni. La nota di demerito consiste nella presenza di episodi assolutamente inutili ed irritanti, per non dire scandalosamente inguardabili.

Finale: nonostante le varie tamarrate e "shonenate" presenti un po' qua e un po' la, il finale è complessivamente valido, completo ed avvincente, chiudendo di fatto un arco narrativo ed aprendo ad un'eventuale seconda stagione.

In sintesi: Majestic Prince è, al netto dei difetti/cadute di stile, un prodotto discreto che si lascia guardare senza eccessivi problemi. Se l'opera riesce a prendere e coinvolgere può risultare piuttosto piacevole e coinvolgente, viceversa può scivolare via nell'indifferenza. Esistono anime robotici sicuramente superiori a questo titolo, tuttavia può essere consigliato ad un'ampia fascia d'utenza.