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doctor Octopus

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Da anni m'immaginavo un incontro/scontro fra il personaggio, di Monkey Punch e le tre gatte ladre, di Tsukasa Hojo (l'episodio "LA MOGLIE DI LUPIN", piazzato all'inizio della prima serie anime di "OCCHI DI GATTO", lo faceva già sognare), mi ero anche immaginato una storia, ma non questa, del 2023 (che gira attorno a tre quadri del pittore Heinz, padre scomparso delle tre sorelle "Occhi di gatto", che interessano sia a Lupin III, che agli avversari di turno - tedeschi, come il suddetto Heinz, ma decisamente neo-nazisti -). Avrei preferito un'animazione simile a quella del Lupin III dalla giacca rossa e della seconda serie di Occhi di Gatto (sì, la prima serie anime è assai curata e ricca di dettagli, ma siccome anche l'occhio vuole la sua parte, le tute di lycra più sexy e più aperte di "OCCHI DI GATTO" sono quelle della seconda) e che si giocasse col lato sexy, trasgressivo e divertente dei personaggi (il classico Lupin marpione, ma sempre furbo, come una volpe, e le classiche agili gattine, che rivaleggiano in forme, nudità e rotondità, con la bella e prorompente Fujiko), invece di buttarla in una trama dal sapore sì vintage (la storia è ambientata negli anni'80, quando agivano in TV, le gatte), ma alquanto seria (non che la cosa sia un difetto, ma qualche risata in più, per un bel ballo fra ladri, avrebbe giovato e molto). L'animazione in CGI risulta fredda, quasi da videogame, e non convince del tutto, persino Fujiko non è così affascinante, come dovrebbe apparire, però la storia è comunque avvincente ed i colpi di scena non mancano. Anche se è logico e prevedibile, il team up fra il detective Matthew/Toshio, che insegue le ladre, e l'ispettore Zenigata, avversario di Lupin, risulta ben riuscito, solo li dovevano usare un po' di più. Ricompare, a sorpresa e col naso a patata, il Lupin III con la giacca rosa, quello della terza serie anime, degli anni'80 (ma spiritualmente è quello dalla giacca verde), mentre le tre gattine, Hitomi, Rui e Ai (qui, ancora, coi nomi italiani/americani, di Sheila, Kelly e Tati - SIGH! -), si presentano in scena indossando tute che sembrano un mix fra quelle dei ninja giapponesi e delle odalische arabe (hanno persino il velo che copre loro il volto). Jigen e Goemon hanno un ruolo più secondario, ma sono comunque utili, stessa cosa dicasi per Fujiko. Un prodotto piacevole, ma tardivo, più sperimentale, che riuscito. Sette.


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kirk

Episodi visti: 1/1 --- Voto 6
Non ho mai amato molto Tsukasa Hojo, ho sempre detestato “City Hunter”, e la cosa che preferivo delle gattine era la sigla di Cristina D’Avena... certo, riconosco che le donne disegnate da Hojo sono mozzafiato, ma il character design della coppia Haruhisa Nakata e Junko Yamanaka rovina tutto quanto.

Diciamolo subito, l’episodio è godibile, anche se ci sono cose che non vanno: prima fra tutte che è un miscuglio di cliché sfruttatissimi, e si vede che lo sceneggiatore deve essere un novellino... perché? Perché ci sono un paio di colpi di scena che vengono “letti” da uno spettatore attento quasi subito, in quanto già usati da altri mille volte, anche per Lupin e per le stesse gatte.
Poi, già quarant’anni fa non capivo come potessero essere nate da Heinz queste ladre: io sono convinto che da qualche parte si dica sia scomparso durante la guerra o poco dopo... anagraficamente, non ci siamo. Tati ha sedici anni, Kelly ne ha ventisette... e la storia era ambientata negli anni ’80. Certo, il film non lo dice, ma anche questo episodio non è credibilmente ambientato negli anni giusti.
Ancora sulle gattine: faceva schifo chiamarle Hitomi, Rui e Ai?
Mi dispiace che non ci sia un cameo con Alice e con il capo, ma anche Matthew non ha avuto un grande ruolo.
Dall’altra parte, mi sembra buono che Lupin provi, dopo le avventure col detective Conan, a condividere altre avventure con compagni importanti, ma, come dicevo, il forte di “Occhi di gatto” era la sensualità delle protagoniste, che qui non spicca.

In buona fine, è un sei, con il personaggio di Monkey Punch che si prende tutto il merito.


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Horizont

Episodi visti: 1/1 --- Voto 4,5
"Lupin III vs. Occhi di gatto" è uno special crossover tra due vecchi anime, "Lupin III" e "Occhi di gatto".
Lo stile grafico scelto, pur essendo un omaggio al cel-shading anni '80, a me risulta poco convincente, fin troppo rigido. I personaggi, in particolare le gatte, perdono la loro sensualità e fluidità di movimento. Le animazioni mancano di mordente, con scene d'azione poco coinvolgenti, e il design non mi è piaciuto; diciamo che come grafica non è un granché.

La trama, pur se intrigante all'inizio, si sviluppa in maniera prevedibile e poco avvincente. Il confronto tra Lupin e le gatte, che poteva essere il fulcro del film, è troppo poco e senza veri colpi di scena (ce n'è uno in particolare, ma è assolutamente prevedibile).
La sceneggiatura è ricca di cliché e non osa mai davvero esplorare le potenzialità del crossover, anche il ritmo della storia non è particolarmente piacevole, la trama del film è banale.
I personaggi, a parte qualche buono sprazzo qua e là, risultano privi della loro solita verve.

In breve, "Lupin III vs. Occhi di gatto" è un film che non riesce a sfruttare il potenziale del crossover e delude in vari punti, però non è una brutta visione, diciamo che qualcosa di interessante ce l'ha, però è poco, e quindi gli assegno un 5. Non riesce a raggiungere la sufficienza, anche se non è un disastro, diciamo che è deludente.