Whisper Me a Love Song
A volte si segue un anime, o meglio si inizia a seguirlo per motivi futili. Nel mio caso ho iniziato a seguire whisper un anno dopo la sua conclusione, semplicemente perché mi ricordava Watanare. Già una storia yuri in cui le protagoniste, la bassa Himari dai capelli rosa e la stangona Yori mi ricordavano Renako e Satsuki. Ma le cose si sono rivelate diverse per molti motivi. Per usare una metafora, direi che è stato come mangiare un panettone gastronomico in cui ogni fetta ha un gusto diverso. Il primo strato è dato dalla somiglianza con Watanare. Il secondo da una storia yuri diversa, poiché non avremo troppe ragazze che ronzano intorno alla protagonista il che, se rende le cose più tranquille, allo stesso tempo rischia di renderle troppo tranquille. Il terzo è la musica , data la rilevanza del tema e l’impossibilità di spoilerare mi limito a dire che non siamo in presenza di un clone di Nana per cui state tranquilli. Il quarto è il tema della perdita, del lutto di una sorella e di un’amica “carissima”. Il quinto è quello del talento ma gestito in modo originale: non il classico novellino senza talento che cerca di emergere o che deve fare un grande sforzo per comprendere di averlo o alla classica disfida tra Mozart e Salieri ma, semplicemente, la conclusione che, per quanto si sia talentuosi ci può essere chi ne ha solo un po' più di te e che ti relegherà al ruolo di schiappa.
Ottima la grafica, dai colori caldi, buona la regia, carine le sigle. Dieci e lode, poi, all’animazione degli occhi delle protagoniste. Così perfetti ed espressivi che, spesso, parlavano e dicevano tutto senza bisogno di parole. In conclusione devo ammettere che Whisper si sia rivelato come una bella sorpresa, sia ben più di una semplice copia di Watanare e che sia, anzi, una interessante visione per cui un sette e mezzo lo assegno volentieri.
Ottima la grafica, dai colori caldi, buona la regia, carine le sigle. Dieci e lode, poi, all’animazione degli occhi delle protagoniste. Così perfetti ed espressivi che, spesso, parlavano e dicevano tutto senza bisogno di parole. In conclusione devo ammettere che Whisper si sia rivelato come una bella sorpresa, sia ben più di una semplice copia di Watanare e che sia, anzi, una interessante visione per cui un sette e mezzo lo assegno volentieri.