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Just.Clay_the_robot

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
"Classroom of the Elite 3" è l'adattamento animato dei volumi 8, 9, 10, 11 e 11.5 della light novel.

Partirò immediatamente col dire che la stagione non è pessima. Non è un disastro totale, e sicuramente ha meno problemi rispetto alla stagione 2, per quanto riguarda le animazioni. I personaggi sono interessanti, specialmente il protagonista, le regole degli esami sono valide (specialmente quelle relative all'esame del voto di classe).
Nonostante questo, è un bell'anime?
Come ho accennato prima, non potrei definirlo uno scarto totale, ma non può nemmeno essere considerato un capolavoro. Se qualcuno dovesse chiedermi: "Cosa ne pensi della terza stagione di «Classroom of the Elite»?" Io risponderei semplicemente: "È ok".

In ogni caso, bisogna spiegare cosa ha che non va questo anime, e perché non è ottimo: l'adattamento.
Lo studio Lerche ha fatto un disastro nel rappresentare le vicende della novel, e ha rimosso innumerevoli scene che potevano comunque risultare interessanti.
Per quanto riguarda il volume 8, sappiamo che è stato adattato in due singoli episodi e, come si potrebbe intuire, sono state eliminate almeno il 60% delle scene. Molti fan avrebbero adorato l'adattamento del capitolo 3 relativo al "t-rex", ma, per ovvi motivi, quest'ultimo è stato completamente tolto. Per quanto riguarda l'esame, le regole non sono state spiegate molto bene e sono state saltate tutte le prove dell'esame. La scena finale è interessante, tuttavia risulta difficile capire, per chi non conosce la novel, i legami trai vari personaggi, e sembra tutto molto random.
L'adattamento del volume 9 è sicuramente meglio di quello del volume 8. È carino come finalmente abbiano deciso di dare un ruolo importante al personaggio di Ichinose, e il piano del protagonista è molto interessante. Nonostante questo, rispetto alla novel, sembra quasi un riassunto. Sono state tagliate molte scene, e le situazioni sono state ricreate in maniera più banale.
L'adattamento del volume 10 è stato quello che ho apprezzato di più, tuttavia è naturale che sia stata tolta fin troppa roba molto importante. Questa volta, le azioni del protagonista non sono state nemmeno rivelate tutte, e altre rimangono difficili da capire. Nonostante questo, è rimasto interessante.
Il disastro più totale lo ritroviamo nell'adattamento del volume 11. È bello che abbiano adattato una scena fantastica in maniera, più o meno, buona... tuttavia, durante l'esame, sono state tolte tutte le prove, sostituite da brevi scenette.
L'adattamento del volume 11.5 è buono. Nonostante molte scene belle siano state tolte, quelle più interessanti sono state messe. Non mi è piaciuto che il personaggio Matsushita Chiaki sia stato presentato semplicemente come "quella del gruppetto di Kei", perché nella novel viene fatta un'introduzione lunga su di lei che permette di apprezzarla di più.

In conclusione, la stagione è stata apprezzabile, ma, a seguito dei problemi di adattamento, non ottima.


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Ceccamagic

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6,5
Mi accingo a valutare la stagione 3 di “Classroom of the Elite”, perché, salvo inattesi annunci, avendo visto con essa la conclusione del primo dei tre anni scolastici del protagonista, presumibilmente ci vorrà del tempo prima del rilascio della stagione successiva.

Non mi spendo in riassunti di trama né riguardo a questa né alle stagioni precedenti, tuttavia provvederò nelle righe sottostanti a fornire un giudizio che, nonostante dia maggior focus a questi ultimi dodici episodi, racchiuda in sé una riflessione riguardante l’intera serie (dato che non ho recensito le precedenti).

“Classroom of the Elite”, se si dovesse fare semplice riferimento alla notorietà che ha acquisito, o ciò che dice la fanbase clamorosamente grande ma asfissiante e nociva presente sui social, o all’idea di fondo su cui poggia l’intera trama, sarebbe un capolavoro nel suo genere.
La realtà tuttavia è un’altra. Questo perché la trasposizione animata pecca sia di animazione (intesa come grafica ma non solo) che di coerenza.
Ma procediamo con ordine.

L’animazione: una serie di questo tipo fonda il proprio successo sull’aspetto psicologico e i colpi di scena. Tuttavia, senza nemmeno menzionare i combattimenti (pochi e nonostante questo scadenti), la trasposizione dei momenti in cui la suspense dovrebbe raggiungere il proprio picco prima del cosiddetto plot twist non viene ben seguita a livello grafico, tanto che, quando accade, la reazione dello spettatore risulta un semplice: “Ah, ok”. Questo problema deriva sia dall'aspetto prettamente estetico delle scene, ma anche da un’altra svista, che ormai più che svista si può definire caratteristica peculiare dell’intero anime, che è la tendenza a voler riassumere troppo in troppo poco tempo. Adesso, io non so se esistono questioni e discordanze in quanto a budget, numero di episodi, prospettive future, ecc., ma se si deve rilasciare un prodotto, che venga fatto bene e gli venga lasciato il giusto tempo per lo sviluppo della trama, perché l’idea che lascia se no è che, pur di mettere un poco di tutto, vengano tagliate troppe scene (es.: sfida sull’isola in questa ultima stagione... la sfida non è nemmeno stata mostrata!).

La coerenza: più il tempo passa, più ci si rende conto che la grande idea alla base dell’opera è anche la causa della sua rovina. Non si può esordire dicendo che gli esami sono difficilissimi, la scuola è in grado di formare le migliori menti del Giappone, certi individui rasentano la genialità, quando la realtà è un’altra...
Kushida è una semplice ragazzina con la doppia personalità in fase adolescenziale, Horikita deve essere perennemente imboccata dal protagonista, se no capisce meno di un menomato mentale, i due/tre bulletti ne combinano di cotte e di crude, Yamauchi è meno sveglio di Alan in “Una notte da leoni”, la stragrande maggioranza degli studenti ricopre ruoli di nulla rilevanza e ragionano come degli NPC (Non-Player Character). Se si vuol veramente elevare il protagonista al genio che è, proporzionalmente deve essere incrementato anche il livello dei dialoghi, e un minimo l’intelletto di tutti gli studenti.
Il copione è lo stesso ogni volta: Ayanokoji prevede determinate situazioni e le risolve, attribuendo i meriti a un’Horikita della quale a fine stagione ci si complimenta della crescita, quando l’unica cosa che è riuscita a superare è il complesso per il fratello, semplicemente per il fatto che non lo può più vedere... Qui non si parla della miglior scuola, ma di quella con più figli di papà.

Se c’è da tirare le somme, per ora l’unica cosa che posso dire è che l’opera possiede un gran bel concept di base e una grande ambientazione, ma viene però ad essere affossata dalla coerenza della trama (che aggiungo, a sua discolpa, non essere facile adattare) e un’animazione che può migliorare.