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Nagisa98

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6,5
“Junketsu no Maria”, conosciuto anche con il titolo inglese “Maria the Virgin Witch”, è un anime del 2015 realizzato dallo studio Production I.G. La serie è ispirata all’omonimo manga scritto e illustrato da Masayuki Ishikawa e si compone di dodici episodi.

L’opera è ambientata in Francia durante la guerra dei Cent’Anni e vede come protagonista Maria, una giovane strega che odia le guerre. La ragazza interviene spesso nei conflitti per bloccarli con la sua magia, guadagnandosi così l’attenzione dell’arcangelo Michele. Dopo vari avvertimenti, il santo le proibisce di immischiarsi nelle questioni dell’uomo, pena la morte per mano della sua sottoposta Ezechiele. Ma un’altra condizione viene posta alla strega: ella perderà tutti i suoi poteri non appena non sarà più vergine.

Ho deciso di dare un’occhiata a “Maria the Virgin Witch” perché il periodo storico nel quale si svolge è sicuramente uno di quelli che mi incuriosiscono di più. In effetti le credenze e le superstizioni tipiche del Medioevo affiorano non di rado nell’opera, assieme allo strapotere della Chiesa che tanto caratterizzava quegli anni. Un aspetto che ho apprezzato dell’opera è sicuramente la critica a tale istituzione, costantemente invischiata nelle questioni politiche, predicatrice del bene e della pace ma marcia al proprio interno. Ma non è solo la “Chiesa terrena” quella contro cui Maria e i suoi ideali si scagliano: in alcune occasioni la ragazza avrà modo di esporre la propria opinione sulla religione in sé per sé, sulla cosiddetta “Chiesa celeste” e sull’aiuto “concreto” che quest’ultima fornisce agli esseri umani. Tali teorie andranno a influenzare anche altri personaggi e susciteranno delle riflessioni alquanto interessanti. Peccato, però, che il tutto si risolva in un nulla di fatto: quella che sembrava una sorta di rivoluzione contro la società che condanna i buoni, contro le ingiustizie e contro le divinità finisce per dissolversi nell’etere. Al suo posto ci viene propinato un happy ending denso di buonismo, dove la “forza dell’amore” primeggia su tutto.
Altro punto a sfavore è rappresentato da alcune evidenti forzature, con le quali si aggirano le condizioni poste dall’arcangelo Michele. Una nota positiva è invece costituita dallo humor “piccante”, ma mai troppo volgare, presente soprattutto nelle prime puntate.

Per quanto riguarda i nostri personaggi, Maria è la solita protagonista femminile forte e sicura di sé, pronta a perseguire fino in fondo i suoi ideali. Bisogna dire, però, che il suo proverbiale odio contro la guerra è privo di basi solide e non trae le sue radici in alcuna esperienza personale: quelle pronunciate dalla ragazza, dunque, sembrano solo belle parole e nulla più. Anche il protagonista maschile, Josef, ricalca lo stereotipo che di solito affianca la protagonista: alquanto debole di carattere, il suo unico scopo sembra quello di spronare Maria a fare del suo meglio. Gli altri personaggi si mantengono più o meno sui medesimi livelli, mentre una menzione d’onore va ad Artemis e Priapos, i famigli della strega, capaci di regalarci momenti di puro intrattenimento.

Passando al lato tecnico, il character design si presenta molto fresco e originale; le animazioni rientrano nella media, mentre gli sfondi risultano molto dettagliati. Le OST si sposano bene con l’ambientazione storica ed “esoterica”, mentre le sigle sono orecchiabili ma nulla più.

In conclusione, “Maria the Virgin Witch” si conferma un’opera interessante e con buoni spunti di riflessione per buona parte della sua durata; peccato, però, che il finale non renda giustizia a quanto esposto in precedenza. I personaggi, fatta eccezione per qualche caso isolato, non sono proprio memorabili, mentre da apprezzare è il lato umoristico. Voto: 6 e mezzo.


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Kaso

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Una piacevole sorpresa! L'ho iniziato senza troppe pretese e invece, episodio dopo episodio, mi ha conquistato sempre di più. La trama è semplice ma ben sviluppata, ci sono vari personaggi secondari, alcuni anche degni di nota; Ezechiele in primis, che subirà uno sviluppo personale nell'arco della storia. Una narrazione coi giusti tempi e incalzante quando e quanto serve. L'ambientazione storica è ben ricostruita: i disegni sono ottimamente realizzati, gli sfondi soprattutto, molto coinvolgenti, ci si sente catapultati subito nel XV secolo. Comparto sonoro ben curato.

Non è solo la solita storiella piacevole, ma offre anche spunti di riflessione. Ci sono degli interventi interessanti sulla Chiesa, delle frecciatine niente male. Una Chiesa rea di essere cieca e sorda e che per portare consenso dalla sua parte non si fa problemi a manipolare le persone e la verità. Dall'altra parte i soliti mercenari che mettono i soldi davanti a tutto calpestando valori come l'amore o l'onore. Da tutto questo marcio, reso ancora più tale dalla guerra, si erge la nostra strega che vestirà i panni di un'insolita paladina desiderosa di portare la pace e la serenità.
Consiglio caldamente questo anime, conta solo dodici episodi: in poco tempo li vedrete e non ve ne pentirete.


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Eversor

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Una cosa è sicura in quest'anime: è riuscito a conquistarmi per il suo fattore "storico". Tuttavia non posso che rimpiangere l'occasione mancata, in quanto "Junketsu no Maria" grida al capolavoro mancato. Un'opera interessante, senza dubbio, ricca di spunti divertenti e appassionanti, ma priva, a mio avviso, di quella scintilla capace di elevare un anime al di sopra della "massa".
Uscito nella stagione invernale del 2015, è composto da dodici puntate, e può essere classificato come anime storico/fantasy. Un po' di azione, con guerre e combattimenti, e una bella dose di magia e avventura a rendere il tutto ancor più entusiasmante. L'amore c'è, ma in maniera piuttosto velata e, soprattutto, privo di quel romanticismo esasperato e appassionato che si può riscontrare in altre occasioni. Una trama densa, ma allo stesso tempo inconcludente, che lascia un leggero sapore amarognolo in bocca.

La nostra incomincia nel pieno della Guerra dei Cent'anni, che, come tutti saprete, è avvenuta in Francia tra la metà del XIV secolo e la metà del XV secolo. Una guerra a fasi alterne, che ha visto i due contendenti, Francia e Inghilterra, contendersi le terre e le città d'oltralpe. In questo mondo tormentato e oppresso da continui tormenti, compaiono le streghe. Ma, a differenza di quanto è accaduto in realtà, ora esse posseggono veramente poteri magici e, in un modo o nell'altro, influenzano l'andamento delle varie battaglie, facendo in modo di guadagnare da tutto questo trambusto. Tra tutte, però, c'è n'è una che non sopporta la violenza, Maria, una giovane e avvenente streghetta, ancora vergine (da qui il titolo dell'opera), che si è decisa a sfidare tutte le regole del mondo al fine di far concludere questa follia. Un compito arduo, che, come vedremo, incontrerà l'opposizione non solo dei vari eserciti, ma anche della Chiesa Celeste (angeli e arcangeli in persona), in quanto spaventata dal sovvertimento dell'ordine del mondo. Maria però non si arrenderà e anche grazie all'aiuto di molti amici, tra cui il piccolo nobile Josef, invaghito della strega, continuerà la sua battaglia personale. Quando due eserciti si scontrano, ecco che arriva subito la bionda streghetta, sulla sua scopa volante, e blocca tutto con l'apparizione di demoni e strane creature.

Non posso che sottolineare ancora una volta come l'attenzione per il dato storico mi abbia fatto estremamente piacere. Quando ho letto di un anime sulla Guerra dei Cent'anni, mi sono venuti i brividi, immaginando chissà quali distorsioni, esagerazioni o imperfezioni. Invece, devo ammettere, l'opera ha mostrato una cura dei dettagli degna di nota. I vestiti, gli atteggiamenti, i vari ordini sociali... tutto ben strutturato e analizzato. Certo, alcuni errori ci sono, ma rispetto alla classica megalomania dei Giapponesi, almeno per queste cose, direi che è assolutamente passabile.
Detto ciò, però, c'è il rovescio della medaglia. Ovvero la mancanza di personaggi veramente ben caratterizzati. Maria, come figura principale, è abbastanza interessante: appare ben delineata, con una personalità forte, anche se un po' troppo presa da fini utopistici, che, a mio avviso, sembrano esageratamente buonisti. Colui che proprio non sono riuscito a sopportare, ahimè, è Josef. Essendo il "partner" di Maria, mi sarei aspettato un personaggio di spessore, che emerga dalla massa indistinta di soldati. Invece ecco che compare un ragazzino imberbe, completamente inesperto, melenso e assolutamente inutile dal punto di vista pratico. Wow, ma poi cambia? Effettivamente era proprio questo che speravo. Magari la conoscenza sempre più profonda con la strega l'avrebbe aiutato a crescere e migliorare. Peccato che non succeda nulla di tutto ciò.

La grafica è piuttosto deludente. Alcune parti vengono realizzate in maniera discreta, mentre altre sembrano piuttosto approssimative in quanto a disegni. Maria, ancora una volta, è quella meglio definita, ma possiamo definirla come un'eccezione. Josef, Garfa, un mercenario, e molti altri ancora, mostrano tratti appena abbozzati e piuttosto spigolosi.
Carine le musiche, anche se, a mio avviso, non riescono a coinvolgere lo spettatore nel migliore dei modi. Il tono è abbastanza quieto, molto utile per rappresentare l'ambiente medievale. Tuttavia, durante i vari combattimenti e battaglie, non c'è quel cambio di ritmo in grado di esaltare gli animi.
Sulla regia e il doppiaggio non ho poi molto da riferire. Mantengono un buon livello.

Insomma, "Junketsu no Maria" è un'opera più che passabile, sebbene non riesca ad esplodere, nemmeno nel finale. Anzi, direi quasi che è proprio il finale a deludere più di tutti. Si arriva agli ultimi momenti in trepidazione, attendendo chissà quali sviluppi. Un'attesa vana e inconcludente, visto che la vicenda ha un lieto fine talmente banale da apparire quasi utopico.
E proprio su quest'ultimo punto vorrei concludere la recensione. Non sono un cinico disperato, ma non sopporto proprio gli anime in cui vani ideali di bontà, amicizia, amore sprizzano da tutti i pori. Maria vuole far concludere tutte le guerre e, pur ammirando questo nobile intento, non avrebbe fatto male un minimo di realismo in più. E magari qualche capovolgimento inaspettato, tale da far smuovere i nostri cuori intorpiditi.

Voto finale: 7 meno! Solo perché possiede un'ambientazione storica.


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cartman666

Episodi visti: 12/12 --- Voto 10
Vera sorpresa dell'anno 2015, questo anime, pur prodotto da un Paese in cui la religione cattolica, fortunatamente, è molto poco diffusa, è un vero attacco al vetriolo a tutti i suoi difetti, con uno stile estremamente preciso ed efficace che a tratti mi ha ricordato alcune celebri produzioni cinematografiche italiane di stampo anticlericale. E' un'opera ambientata nel Medioevo ai tempi della Guerra dei Cento Anni tra Inghilterra e Francia, in cui la nostra simpatica protagonista, Maria, strega e appunto vergine, come la vergine Maria, madre del dio dei Cristiani, usa i suoi poteri per mettere fine alle battaglie tra Inglesi e Francesi. Purtroppo i suoi interventi le metteranno contro prima le divinità della Chiesa celeste, che, pur essendo simili come nomi alle divinità dei Cristiani, se ne fregano altamente di aiutare chi li prega, e poi l'Inquisizione stessa con tutta la sua sadica brutalità. I suoi amici e i suoi spassosissimi famigli, però, non smetteranno mai di aiutarla e supportarla come meglio possono.
Anime che unisce parti divertenti a parti molto più serie e riflessive, è una boccata d'aria fresca in un panorama che comincia ad essere un pochino stantio. Opera consigliata assolutamente!


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anonimo veneziano

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Piacevole escursione nel periodo bellico della Guerra dei Cent'anni, tratto pulito e storia simpatica. La protagonista è una streghetta graziosa in un contesto leggero, le battaglie sono sfumate e non rendono il clima di terrore che vigeva in quel secolo, la Chiesa e le relative persecuzioni vengono mostrate con "tatto". Escludendo poche scene di sangue, si potrebbe cogliere l'occasione mancata per ottenere qualcosa in più. Qualche scenetta boccaccesca aggiunge un poco di sale, si ha la sensazione che la serie sia stata edulcorata. Accettabile e poco impegnativa, la direzione artistica ha i suoi pregi e la congrega di streghe meritava approfondimento maggiore; anche evocazioni e apparizioni sembrano perdere mordente nel finale.
Forse è una storia che meglio si addiceva al drammatico o violento stile di "Berserk".


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Kida_10

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
"Junketsu no Maria" è un anime della stagione invernale 2015 composto da dodici episodi di durata canonica, tratto dall'omonimo manga di Masayuki Ishikawa.

La storia, ambientata in Francia durante la Guerra dei Cent'anni, vede come protagonista Maria, una giovane strega che odia le battaglie e gli inutili spargimenti di sangue, ragion per cui non esita a utilizzare i suoi poteri per intervenire. Purtroppo a causa della sua natura e del suo modo di agire, Maria si ritroverà circondata da molti nemici: in primo luogo la Chiesa celeste, che ha il compito di vegliare sugli uomini e non può permettere gli interventi di una strega nelle loro faccende; ad aggregarsi a questa troviamo ovviamente la Chiesa terrena, che vede le streghe come esseri impuri dai quali stare alla larga. Come se non bastasse, anche i mercenari e i soldati, intimoriti dal fatto che l'assenza di guerra porterà anche l'assenza di denaro, si schiereranno contro di lei. Fortunatamente Maria non è sola, ma sempre affiancata dai suoi famigli Artemis e Priapos, dal giovane Josef e, nel momento del bisogno, anche dalle altre streghe della zona. Riuscirà la giovane ragazza a portare a termine la sua missione e ad evitare ulteriori conflitti?

"Junketsu no Maria" è stata per me la serie rivelazione di questa stagione invernale; la trama inizialmente non mi convinceva, ma già dopo il secondo episodio ho iniziato a ricredermi. La narrazione è veloce e fluida, riesce a coinvolgere lo spettatore e a catapultarlo immediatamente nel XV secolo. I personaggi si dimostrano ottimamente caratterizzati e sicuramente meno banali del previsto. Il fanservice, purtroppo, è riuscito ad arrivare ancora una volta, ma col proseguire delle puntate viene dimenticato, rendendo la visione ancora più piacevole.

Graficamente è stato svolto un ottimo lavoro per quanto riguarda le ambientazioni, che oltre ad essere varie e sufficientemente dettagliate, riproducono alla perfezione quelle del periodo storico preso in esame. Il design dei personaggi è particolare e si sposa perfettamente con tutto il resto. Le animazioni e i combattimenti sono fluidi e ricolmi di effetti speciali che sicuramente non guastano.
Per quanto riguarda il comparto sonoro, ottimo lavoro su tutti i fronti, a partire dal doppiaggio sino alle ottime sigle di apertura e chiusura.
Il finale, nonostante sia abbastanza scontato, non delude e conclude perfettamente la storia, fornendo anche un'esaustiva spiegazione per quanto riguarda il ruolo della Chiesa (all'interno della serie, ovviamente).

Una serie leggera e divertente da guardare tutta d'un fiato; una storia originale, che riesce a coinvolgere e a intrattenere lo spettatore spingendolo a fare il tifo per i protagonisti, ma senza dimenticarsi di proporre delle riflessioni interessanti. Consigliato assolutamente a tutti gli amanti del genere fantasy, non rimarrete delusi!


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fuertbraf

Episodi visti: 4/12 --- Voto 8
L'anime il cui titolo si traduce con "Maria la strega vergine" è ambientato in Francia durante la Guerra dei Cent'anni, dopo la morte di Giovanna d'Arco, quindi tra il 1431 e il 1453.

La serie si inserisce in un periodo storico complesso, sia l'Inghilterra che la Francia dopo anni di guerra erano in una profonda crisi economica, demografica e alimentare. Per sopperire alla mancanza dei cavalieri regolari che i feudatari avrebbero dovuto fornire al re, venivano assunti sempre più mercenari che depredavano i villaggi nemici ad ogni vittoria e anche quelli alleati se non venivano pagati. Durante la guerra fecero inoltre il loro ingresso, per la prima volta su grande scala, le armi da fuoco, soprattutto i cannoni. Entrambe le fazioni avevano quindi, nel periodo in cui si ambienta l'anime, necessità di chiudere la guerra da vincitori.

La protagonista è Maria, una strega adolescente (pura e idealista, per definirne brevemente il carattere) a cui non piace la guerra e che usa i suoi poteri per porre fine alle battaglie senza mietere vittime, anche con l'aiuto dei suoi due famigli, la succube Artemis e l'incubo Priapus (Incubo e Succube sono demoni sessuali nella mitologia medievale, per maggiori informazioni cercare su Google).

I continui interventi della strega però non sono visti di buon occhio:
1) Dal Paradiso (cielo, sfere celesti, Dio, ecc.), in quanto i suoi interventi contrastano col libero arbitrio degli uomini, le sue azioni destabilizzano l'ordine naturale, ecc. Il Cielo è il primo a decidere di agire inviando l'arcangelo Michele che impone a Maria due cose: non utilizzare più i suoi poteri davanti agli umani e la perdita dei poteri se perderà la propria castità.
2) Dai mercenari che combattono le battaglie, in quanto guadagnano a seconda dei nemici che uccidono e dei riscatti che riescono a ottenere con i prigionieri di guerra (soprattutto se sono nobili o cavalieri).
3) Dalla Chiesa, in quanto lei, essendo una strega, è considerata come un'eretica. Oltre al fatto che all'epoca le guerre venivano condotte "in nome di Dio".
4) Infine dalle altre streghe che hanno i loro interessi a far vincere l'una o l'altra fazione (la guerra è un facile modo per guadagnare molto sin dall'antichità).

L'anime si presenta come divertente e interessante, ma non particolarmente complesso nella trama. I disegni sono semplici, ma ben fatti e piacevoli, stessa cosa per le musiche.
La mitologia di riferimento è quella medievale nord-europea (oltre a quella cristiana), vedi succube, incubo, strega, drago, basilisco, viverna, cernunnos, valchirie, trasque, ecc.