visto per me una monezza assurda speravo in una serie che rischiasse qualcosa invece va sul suo binario e non ne esce

Ho visto il primo episodio, ma non penso proseguirò: già era uno scoglio enorme riuscire anche solo ad avvicinarsi al capolavoro coreano, ma qui sa proprio di compitino e mal riuscito.

Sembrerebbe Promettente,ci darò un occhiata

È sempre un piacere leggere le recensioni dei colleghi, che in questo caso permettono di incuriosire anche riguardo all'adattamento coreano che proverò a vedere una volta terminato questo (perché assolutamente non desidero spoilerarmi il finale!)
Personalmente tendo molto ad apprezzare lo spirito giapponese in un'opera, quindi credo che i cambiamenti apportati anche a posteriori li considererò migliorativi dal mio punto di vista di fruitore dell'opera.

Il fascino di serie come questa personalmente trovo sia il what-if e la trama di ricerca della vendetta, che qui riesce ad essere molto coinvolgente emotivamente grazie alla bravura degli attori. Poi, certo, è sempre possibile che qualcuno fosse alla ricerca di altro, ma quello che cerca di fare questa serie riesce a farlo decisamente bene.

Le storie che esplorano il tema della vendetta, di solito, non rientrano nelle mie corde; non perché non siano interessanti ma perché, semplicemente, preferisco altre tematiche. Soprattutto per questo motivo ero poco incline a percepire l'entusiasmo per questo progetto giapponese (nipponico per modo di dire, visto che a tutti gli effetti è una coproduzione); eppure, fin da quando se ne vociferava tra i social, fin dall'inizio si erano fatti i nomi di Takeru Sato e Yu Yokoyama (due attori che mai nella vita avrei pensato di vedere in uno stesso drama, ma tant'è).
E pur se questa serie è stata prodotta "per un pubblico giapponese", è evidente che l'intento promozionale è stato diretto soprattutto alla Corea del Sud, con eventi mirati proprio lì, piuttosto che altrove. Non se ne è fatta tanta pubblicità "nel resto del mondo", ma in Corea il lancio è stato studiato con tutti i crismi del caso. E non è un caso il coinvolgimento di uno studio come Studio Dragon, per non parlare di CJ Ent e di una casa storica come Shochiku... il mercato nipponico interessa enormemente alla Corea, e viceversa, ecco perché le collaborazioni tra i due Paesi sono sempre più fitte e puntano a prodotti sempre più "internazionali" e ben calibrati come questo.

L'impegno si può notare in tutti i sensi, dal cast ai tanti dettagli (mai banali) sparpagliati qua e là, dalle musiche J-pop "in chiave nipponica" a una storia riscritta per essere appetibile in primis a chi (in Corea del Sud, ma non solo) aveva già apprezzato il drama coreano, quindi a tutti gli altri.
Riscrivere una storia da capo senza sembrare una brutta copia, si sa, è ben più difficile di adattare qualcosa da zero; ma per quel che si è visto finora, hanno fatto un lavoro egregio, ed è difficile pensare, a mio parere, che non siano riusciti a centrare questo obiettivo.
I due drama sono opere diverse, sì, ma non c'è quello "migliore" e quello "peggiore"; sono diverse in quanto complementari, non in quanto rivali.
L'idea di un "remake" (che poi tale non è) per Marry my Husband sotto questi punti di vista ha quindi molto senso, è un progetto intelligente e acuto.

Sono rimasta piuttosto sorpresa nel visionare i vari episodi, positivamente colpita soprattutto da certi dialoghi, all'inizio, per poi farmi coinvolgere in toto nei suoi vari aspetti (adoro i cliffhanger finali e ADORO in particolare la genialità del crescendo finale nel terzo episodio XD); osservare gli attori dar vita alla loro versione dei rispettivi personaggi è davvero una coccola.
E poi, beh, nulla di ciò che fa parte della filmografia di Takeru Sato si può definire banale; e il ragazzo non si è smentito nemmeno stavolta. "Io non ho brindato" (cit.) XD

Grazie per le recensioni! Molto interessanti, devo dire che mi hanno proprio incuriosito. Finora ho visto solo la versione coreana e, forse in modo un po’ superficiale avevo dato per scontato che questa serie fosse solo una copia. E invece no.

Capisco che possa non incontrare il gusto di tutti, soprattutto se ci si aspetta lo stesso impianto o la stessa sensibilità della versione K, ma mi par di capire che questa non sia un remake del drama ma un adattamento giapponese della novel. Non è mancanza di rischio insomma: è un rischiare diverso.

Vedo nello staff la sceneggiatrice del cultissimo "1 litre of tears" e il regista di "the glory" non proprio due passanti..

"Io non ho brindato" (cit.) XD

Bellissima.

Mah.. io non avevo tante speranze per sto drama ma essendoci un certo Takeru Sato non potevo esimermi dal vederlo. E lo vedrò anche due volte.
L'originale non l'ho visto, né intendo vederlo.
Trovo questo drama geniale in alcune situazioni, e grazie anche al su citato Takeru diventano memorabili.
Pur trovando alcune cose un po' esagerate, il drama è divertente e invoglia assolutamente a vedere la puntata successiva.
La prima puntata potrebbe forse risultare uno scoglio, ma poi si apre del tutto.

E cmq fate una statua (o un cartonato) a quell'uomo e alle sue espressioni supreme

È sempre un piacere leggere le parole anche degli altri perché riescono a cogliere punti diversi, però comunque siamo tutti d'accordo che ne vale la visione.
Ribadisco quello che già ho detto: Sposa mio marito ha un bellissimo equilibrio tra fedeltà alla storia originale e cambiamento per adattarlo a una cultura diversa, fattore per niente banale. Tutto questo lo rende interessante anche per chi, come me, ha già visto la serie coreana.

E cmq fate una statua (o un cartonato) a quell'uomo e alle sue espressioni supreme

Assolutamente vero, senza un cast di questa portata sarebbe comunque interessante ma molto meno coinvolgente per certi versi. Se esistesse un DVD con contenuti speciali si potrebbe fare una versione commentata in cui le scene vanno normalmente avanti ma una voce fuori campo commenta le sue espressioni scena per scena indagandone i significati nascosti. Davvero bravo.

È sempre un piacere leggere le parole anche degli altri perché riescono a cogliere punti diversi

Quoto e ne approfitto per ringraziare @benes@alis89 e hachi_rosa92 per i testi scritti per questa notizia, perché credo che riescano davvero a raccontare come ciascuno di noi si possa approcciare a una stessa opera (manga, anime o drama che sia) e ricavarne sensazioni diverse e dettagli differenti. E' la bellezza della condivisione e del confronto costruttivo, e per un drama così che ha alle spalle (volente o nolente) la grande fama e il peso del cugino coreano; che ricordiamo, solo per una casualità di tempistiche è arrivato prima, pur se a quanto pare l'adattamento giapponese dal romanzo era stato pensato per primo, ma ha avuto una gestazione evidentemente più lunga.

Se esistesse un DVD con contenuti speciali si potrebbe fare una versione commentata in cui le scene vanno normalmente avanti ma una voce fuori campo commenta le sue espressioni scena per scena indagandone i significati nascosti. Davvero bravo.

Non so se penseranno a qualcosa del genere col rilascio dei DVD o BluRay, è possibile.
Di certo però nel frattempo hanno pensato a qualcos'altro, ovvero a tutta una serie di MV ufficiali con le varie theme song dei diversi episodi, e ciascuna corredata delle scene più iconiche viste finora. E sono davvero bellissimi, un'occasione perfetta per riguardarsi in una manciata di minuti i momenti (e le espressioni ♥) TOP.
Ad esempio questa: