Cosa ne penso?
Che manca ancora un singolo premio per quanto concerne l’essere un gioco Indipendente. E per la cronaca basta solo una piccola ricerca per capire che tanto indipendente non era… ma va beh.

Tolto questo… autogol… passare da miglior gioco a miglior menzogna è un attimo.
Per quanto mi vengano a dire che erano usati le IA per dei placeholder e successivamente rimossi… cambia poco in cavolo!

Ci sono artisti pagati anche nelle fasi preliminari, e questa la racconta tutta di come il team di Francesi, torna allo stereotipo di grandi bugiardi.

A questo punto ci si può domandare cosa di altro sia frutto di IA.

Ecco Clair Obscure: il tanto decantato GDR che ha molto da insegnare ai giapponesi in termini di GDR… le mele marce non cadono lontano dall’albero.

Cioè non è stato squalificato per essere effettivamente non indie, ma per uso di IA? Ma a parte questo bisogna capire cosa intendano per IA: algoritmi che generano proceduralmente parti di gioco come i background non sono una novità, solo perché adesso alla parola IA associamo lo "slop" di internet non vuol dire che non possiamo usarlo a vantaggio dell'uomo.
Secondo me si sono scandalizzati soltanto a sentire la parola IA e non hanno indagato su come venisse effettivamente utilizzata questa tecnologia, che tra l'altro non era come la conosciamo oggi quando è iniziato lo sviluppo di Expedition 33.
Ora vedremo l'ipocrisia della gente che cambia opinione da miglior gioco di sempre a scam dell'anno.

Che poi io non so come funzioni, ma non credo si sia proposto da solo per gli Indie Awards. Penso che i giudici o quel che sia scelgano loro stessi le candidature, quindi chi di dovere ha nominato e scelto E33 per quella nomination. Quindi se è veramente così, fa ridere che prima lo nominino e poi lo squalifichino tutto da soli 😂 Riguardo gli assets generati con l'IA, ste cose non andrebbero controllate tipo prima? Ovviamente correggetemi su qualunque panzana io abbia detto.

Io sono contro l'uso dell'AI nei processi artistici e continuo a pensare che si stesse meglio prima, ma è troppo efficiente e utile nello sviluppo dei videogiochi per pensare che se ne possa fare a meno ormai, che piaccia o no. E a me non piace, ma cerco di essere realista. Se viene usata per dei placeholder o per una pietra che il giocatore noterà per 1 secondo, onestamente non mi pare un grande problema. Anche perché avevano già dichiarato di aver usato asset comprati negli store, per l'utente finale c'è ben poca differenza.

Spero comunque che arrivino regolamentazioni a riguardo e che l'AI non arrivi ad appiattire la qualità generale né a togliere il lavoro agli artisti. Ma temo che questa caccia alle streghe porti solo gli sviluppatori più piccoli a cercare di nasconderlo mentre quelli grandi fanno quello che gli pare tanto sono immuni alle critiche.

Io sono contro l'uso dell'AI nei processi artistici e continuo a pensare che si stesse meglio prima, ma è troppo efficiente e utile nello sviluppo dei videogiochi per pensare che se ne possa fare a meno ormai, che piaccia o no.

Ma infatti, come hanno detto poi Larian e Warhorse (e come mi ha riferito anche Romero nell'intervista che gli ho fatto a Lucca), l'IA è uno strumento potentissimo per attività "no brain" banali e ripetitive, che tolgono tantissimo tempo, ma non richiedono effettivamente alcuna vera skill creativa (dalla ricerca di fonti al piazzamento dei fili d'erba, per capirci). E va benissimo che venga usata per quello, tanto quanto è assurdo pretendere che una software house si privi di un tool così potente. Un po' come chiedere di costruire i cantieri senza gru, perché così si riduce il lavoro manuale umano.

Diverso è sviluppare un gioco, quindi creare storia, trama, asset, ambienti e personaggi, con l'IA. In questo caso è ovvio che la cosa sia deprecabile, tanto quando lo è crearci musica o quadri. L'IA per definizione non può creare, può solo prendere tutto ciò che è stato già creato e farci qualcosa, di fatto riciclando. Non che questo non avvenisse già prima dell'avvento di open AI & co, soltanto non potevamo dare la colpa a loro.

Più che per l'utilizzo dell'IA sono tra quelli che si domandano se questo titolo possa definirsi realmente un indie, alla fine della fiera sono tutti ex dipendenti di Ubisoft che hanno fondato uno studio per conto loro (per dar vita ad un gioco che probabilmente non sarebbe mai uscito).

In ogni caso, chissà se d'ora in poi anche altri eventi stileranno delle linee guida per giudicare e premiare in una categoria a parte gli sviluppatori che fanno uso (massiccio o meno) di IA.

Non credo sia deprecabile il loro uso dell'IA. Ma in questo caso il discorso è un po' diverso: a questi awards, per regolamento, non possono partecipare giochi che hanno fatto uso di IA. Loro dissero di non averne usata, salvo poi fare dietrofront e ammettere che non fosse vero. Insomma, la squalifica non è tanto sbagliata in questo caso, giusto o sbagliato che sia la presenza di una regola del genere è un conto, ma se esiste, tu devi tenerne conto. La regola dice "niente IA"? Sandfall l'ha usata? Bene, non può partecipare. Se l'ha fatto è perché ha mentito.

Più che per l'utilizzo dell'IA sono tra quelli che si domandano se questo titolo possa definirsi realmente un indie, alla fine della fiera sono tutti ex dipendenti di Ubisoft che hanno fondato uno studio per conto loro (per dar vita ad un gioco che probabilmente non sarebbe mai uscito).

In ogni caso, chissà se d'ora in poi anche altri eventi stileranno delle linee guida per giudicare e premiare in una categoria a parte gli sviluppatori che fanno uso (massiccio o meno) di IA.

Solo 3 sviluppatori vengono da Ubisoft in realtà.

L’uso dell’IA non andrebbe forzatamente esplicitato.
Dovrebbero essere le persone ad accorgersi di tale utilizzo e valutare di conseguenza in base a propri metri di giudizio.
Se non se ne accorgono significa che non è un problema.

Diverso il discorso sulla “copia”, copiare qualcosa che lo faccia un umano o una ia è ugualmente criticabile e “punibile”.

Questi discorsi sull'IA secondo me hanno un problema alla base. A volte sembra che per usare l'IA, uno studio debba aprire reparti appositi, formare personale con corsi avanzati, pagare chissà quali software, approvare il suo utilizzo con procedure formali...la realtà è che dipendente X può tranquillamente aprire l'IA di turno e generare codice, immagini, asset...anche senza che l'azienda lo venga mai a sapere (e nella maggior parte dei casi non interessa neanche). Ormai l'IA fa parte della quotidianità di tutti, "usare l'IA" non significa nulla, è come dire "ho usato un computer" o "ho usato internet". Un po' quello che dicevo anche per il caso dei sottotitoli di Crunchyroll, dove per me il problema era più il mancato check e non l'uso della tecnologia in sé, che per quanto ne sappiamo può essere una scelta del singolo traduttore.

Detto ciò, in questo caso le regole, condivisibili o meno, le sapevano, ma hanno comunque negato per poi contraddirsi da soli...quindi il problema non è tanto l'IA in sé, ma la mancanza di trasparenza.

Cosa ne penso?
Che manca ancora un singolo premio per quanto concerne l’essere un gioco Indipendente. E per la cronaca basta solo una piccola ricerca per capire che tanto indipendente non era… ma va beh.

Tolto questo… autogol… passare da miglior gioco a miglior menzogna è un attimo.
Per quanto mi vengano a dire che erano usati le IA per dei placeholder e successivamente rimossi… cambia poco in cavolo!

Ci sono artisti pagati anche nelle fasi preliminari, e questa la racconta tutta di come il team di Francesi, torna allo stereotipo di grandi bugiardi.

A questo punto ci si può domandare cosa di altro sia frutto di IA.

Ecco Clair Obscure: il tanto decantato GDR che ha molto da insegnare ai giapponesi in termini di GDR… le mele marce non cadono lontano dall’albero.

Non hai la più pallida idea di ciò di cui stai parlando e di come funzioni lo sviluppo di un videogioco.