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Eretria90

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Ottima introduzione con una citazione dal libro della Genesi.
Anno 2004, sorvolando su Tokyo per circa 20 minuti, questo cortometraggio ci mostra i dettagli di vita quotidiana della popolazione nipponica - dai più generali ai più minuziosi. Con un'inquadratura professionale, provvista di zoom e didascalia riconoscitiva, questo lavoro di Hirohaki Matsu ci offre - attraverso una veduta dall'alto con un veivolo aereo - una visuale generale e casuale dell'attuale Tokyo: dalla Tokyo Tower ad una partita di calcetto, dalla stazione dei Shibuya alla baia...

Personalmente, ritengo che questo Live Action dia l'occasione di ricevere ricche informazioni su questo mondo a molti sconosciuto, e facendocelo godere in tutta la sua interezza!
A parte ciò non mi ha sorpreso molto, credo che alcune inquadrature siano fatte ad arte e magistralmente, ma probabilmente poteva offrirci qualcosa di più anche se il tempo a disposizione è certamente ridotto (e non ha perso tempo inutilmente) e lo scopo di Tokyo Scanner credo sia incentrato sull'illustrazione, e sulla cattura, da parte dell'obbiettivo, della realtà urbana di Tokyo, né più né meno.
Dopo aver apprezzato le suggestive scene aeree di Sky Crawlers, mi aspettavo un prodotto molto più entusiasmante da Mamoru Oshii che ha supervisionato quest'opera, ed è un indiscusso cultore dello sci-fi.
Tanto di cappello, ma avrei voluto un gioco scenico più elaborato. Che cosa intendo? Una ripresa che risentiva del tempo con la visuale di una città notturna... Bah! Forse sarò io che ricerco scene più artefatte e meno naturali, qualcosa di più entusiasmante da esser "trasmessa". Mea culpa.


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__Nergal__

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Tokyo scanner è un interessante cortometraggio di soli 20 minuti supervisionato da Mamoru Oshii (Ghost in the shell, The Sky Crawlers) in cui ci viene mostrata la città di Tokyo dall'alto di un elicottero.

Dopo un'introduzione tratta dal libro della Genesi il nostro velivolo si alza dall'oceano mostrandoci una città in lontananza, una città immensa, il nostro obiettivo sarà il Roppongi Hills, ma, prima di arrivarci, sorvoleremo luoghi famosissimi della capitale giapponese come la Torre, lo stadio, la stazione...
Ad accompagnarci in questo fantastico viaggio non c'è nessuna voce narrante, solamente un'ottima colonna sonora che spazia da brani techno, in cui è l'elettronica a farla da padrone, ad altri più classici.

Oltre a ciò ci sarà un'interfaccia che ci indicherà i luoghi più importanti della città, zoomando sulla gente, inquadrandola e facendoci sentire le voci e i rumori di questa megalopoli sempre in movimento. A volte questa interfaccia (realizzata in computer grafica) evidenzierà delle porzioni di grattacieli, suddividerà l'ambiente in una sorta di griglia creando degli effetti pregevoli da ogni punto di vista.

La vista di Tokyo dall'alto è un'esperienza affascinante, centinaia di grattacieli si stagliano all'orizzonte, milioni di persone convivono in questo enorme conglomerato, una sorta di grande organismo vivente in cui ogni persona è come una cellula, ognuna con la sua funzione.

Dopo un lungo viaggio a bordo dell'elicottero siamo finalmente arrivati a Roppongi e atterriamo su questo enorme grattacielo a sera inoltrata e ormai il sole sta per tramontare, il viaggio è terminato.

In 20 minuti Hirohaki Matsu riesce a realizzare quello che nemmeno ore e ore di documentari su Tokyo sarebbero riusciti a fare, immergendoci completamente in questa città, rendendoci parte di essa.
Dopo aver visto questo bellissimo esperimento non posso che auspicare che ne vengano realizzati di ulteriori, su altre città giapponesi o, perché no, anche occidentali; un New York Scanner o un Rome Scanner sarebbe certamente qualcosa di gradito.

LucaNV

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LucaNV

Episodi visti: 1/1 --- Voto 10
Un piccolo capolavoro. Venti minuti sopra Tokyo che una ripresa aerea dettagliata, una tecnica di montaggio riuscitissima ed una regia eccellente trasformano in un corto il cui protagonista principale è Tokyo e la cui trama è l'anima della città stessa. Da guardare assieme a "Man with the movie camera", "Lisbon Story" e "Porto della mia infanzia".

q1nC

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q1nC

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
Quando si tratta di sperimentare o più semplicemente spostare in avanti i confini tra scienza e sci-fi, Oshii semplicemente sbalordisce nel re-inventare un genere (chiamatelo sci-fi,sperimentale o cyberpunk) che plasma e riesce ad innovare senza mai scadere nello scontato e nella mediocrità.
Dopo Avalon, film dal gusto visivo molto retrò ma condito di tematiche tanto care al creatore di Gosth In The Shell dove non mancano disquisizioni ontologiche sul rapporto uomo-tecnologia, questo Tokyo Scanner esula da (quasi) tutti gli schemi narrativi e visivi di cui Oshii ci ha abituato: partendo da un passo della genesi, inizia un volo panoramico attraverso grattacieli, ponti e tutto il meraviglioso scenario di una Tokyo in piena attività. Ma la rivoluzione (se si può chiamare) avviene nelle riprese. A metà strada tra il teleobiettivo e le riprese satellitari, la soggettiva che ne scaturisce e quella di un occhio pressoché onnipresente, capace di zummate mozzafiato (da una panoramica della baia di Tokyo fino a dei ragazzini che giocano a pallone in un campetto) il tutto senza stacchi e artifici che facciano intendere un intervento in CG. Infatti per la prima volta l'uso dela CG e relegato a "supporto informativo" per il telespettatore, evidenziando edifici, favorendo dettagli tecnici (posizione, timing e altro) sulle riprese, fino a captare, non si sa bene come, conversazioni e rumori vari. Forse il dilemma e questo: come e stato possibile realizzare questi 20 minuti scarsi di riprese; immagini satellitari o riprese aeree? o tutte e due le cose? Sebbene nei titoli di coda appare il nome di un pilota e non si menzioni a nessun satellite, sta di fatto che l'effetto e pienamente riuscito e forse e questo l'obiettivo vero del cortometraggio. Ultimo ma non per importanza le musiche di Kenji Kawai (Death Note su tutte) che riesce a dare quel tocco avveniristico alle riprese. Qualcosa di nuovo e nato, speriamo che sia un seguito.


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Limbes

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Partiamo da lontano, dal mare, sorvolando una superstrada che “affonda” in una nave/struttura, e quello che si ci para di fronte è una megalopoli sterminata, che abbraccia tutto l’orizzonte; un caos di forme accalcate e incomprensibili, se volete. “Entriamo dentro questa gestalt” sembra dire la telecamera, “vediamo di smontare pezzo pezzo questo organismo artificiale immenso”. Zoommate e allontanamenti di campo giocano con le proporzioni e con le prospettive; il mirino (quasi l’occhio di un alieno che investiga, o di un bambino curioso) inquadra qualcosa, la ingrandisce, l’analizza velocemente, ne ascolta il suono, poi si allontana e scappa verso qualcos’altro. Ma c’è un percorso dietro – in realtà in basso a sinistra – e c’è uno studio che va al di là di un semplice documentario o del mero esperimento. Tokyo è un organismo, appunto, e per quanto affascinanti le panoramiche e per quanto breve la durata (20 minuti) Tokyo Scanner dice molto più di quanto non direbbe una semplice sorvolata contemplativa. Sotto la supervisione di Oshii, Hirohaki Matsu si immerge dentro la megalopoli, la seziona – con tra l’altro un uso divertentissimo della CG – e ne esce con la consapevolezza di un ricercatore che abbia guardato dentro un microscopio. C’è una macrostruttura, ci sono diverse strutture intermedie, ci sono componenti sempre più piccole dentro questa tessitura urbana apparentemente compatta, fino ad arrivare alle cellule – alle persone che vi vivono.
Questo è uno dei pensieri che nascono da questa visione che per chiunque sia affascinato di tecnologia, di fantascienza, di oriente, o di tutti e tre, è qualcosa di consigliatissimo. Una megalopoli che in alcune inquadrature quasi satellitari sembra costituita da componenti elettroniche e da disegni su una scheda circuitata (per usare una metafora di Gibson), mentre poi ci si ritrova per quartieri tradizionali e templi e parchi, prima di ritornare fra ambienti futuristici e grattacieli mozzafiato, saltellando fra Shibuya, Rapponigi o Shinjuku, in zone più o meno note, sempre comunque magnetiche. Un volo d’uccello (d’elicottero) su un cosmo sfaccettato e caleidoscopico, accompagnati da una scelta (effettuata da Kuniaki Haishima) di musiche davvero degne di nota, che dall’idea di una colonna sonora di un film passano all’elettronico divertentissimo e ad arie più soavi o riflessive, per poi ripartire con un’altra scannerizzazione; fino all’ultimo edificio che forse è il logo di Tokyo, la Torre di Tokyo, e poi l’atterraggio finale, dove la luce limpidissima del giorno lascia posto alla sera.
A questo punto c’è da aspettarsi un Tokyo Scanner 2, con una visione della Tokyo by night. Sarebbe sicuramente graditissimo, come lo è stato questa opera breve e significativa.


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Shika93

Episodi visti: 1/1 --- Voto 10
Gli do assolutamente il pieno voto a questo esperimento! Appena ho letto la recensione qua sopra mi sono detto: "Devo vederlo!". Come amante di nuove tecnologie sopratutto in ambito militare (questo è assolutamente una tecnologia militare) dovevo vederlo assolutamente!
Partiamo dalle basi: le musiche di sottofondo e gli effetti sonori sono a dir poco spettacolari ben fatti e nel minimo dettaglio!
La grafica è una vista reale della Tokyo attuale con poche scene fatte al computer (oltre i movimenti e gli obiettivi, ovviamente); da una vista panoramica in stile satellitare a 360° negli assi X e Y, e in 3D con gli assi X, Y e Z.
Lo stile è quello di un satellite sperimentale superiore 10 volte alle tecnologie satellitari attuali perchè non si ferma soltanto sul video perchè questo è in grado di farlo qualunque satellite (anche se la qualità super HD come questa non c'è assolutamente), ma si amplia sul localizzare obiettivi multipli con la possibilità di sentire in tempo reale i discorsi della gente; inoltre possiede la capacità di ricostruire i percorsi ed evidenziarli (per chi ha visto i film: Eagle Eye e Déjà vu sarà più semplice capire di ciò che parlo). Oltre a ciò si possono vedere a destra i calcoli e i processi informatici che il satellite effettua... Non si capisce però se questo è posto in orbita sopra il Giappone o, come dice la recensione della scheda, è attaccato ad un elicottero tuttavia per chi ha visto il film Déjà vu può affermare che si tratta soltanto di un satellite sperimentale.
E' un prodotto ben fatto e consigliato a tutti i fan di serie di mecha, guerra e nuove tecnologie.