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bob71

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Per la regia di Take Masaharu, al suo secondo film in concorso al Far East Film Festival 17, un'avvincente storia che getta un appassionato sguardo sui retroscena delle produzioni tokusatsu, con un calibrato gioco di film nel film in cui non mancano momenti toccanti. Come in "100 Yen Love" il regista nipponico ci regala un altro stupendo ritratto umano alla disperata ricerca di riscatto.

Wataru Honjo ("Toshiaki Karasawa", "20th Century Boys", "Oba: L'ultimo samurai") è un grande fan di Bruce Lee nonché uno stuntman leggendario nell'ambiente delle produzioni televisive di genere tokusatsu, con i suoi venticinque anni di carriera alle spalle in cui ha vestito i panni dell'eroe mascherato protagonista della popolare serie Dragon Four. Fra gli addetti ai lavori è molto considerato e rispettato, ed è il presidente di un club di arti marziali, ma è pressoché sconosciuto al grande pubblico, dal momento che ha sempre lavorato come controfigura o col volto celato dalla maschera. Quando Dragon Four viene riadattato per il cinema, si affaccia per Honjo la possibilità di spiccare il grande salto con un ruolo senza maschera, ma purtroppo la produzione affida il personaggio al giovanissimo Ryo Ichinose ("Sota Fukushi", "Library Wars", "As God Will"), già idolo delle teenager e ben intenzionato a far rotta verso Hollywood. Al nostro eroe nascosto non resta che indossare il suo costume per fare da controfigura al ragazzo. Inoltre gli viene richiesto di insegnare al novellino i segreti del mestiere, così Honjo, nonostante il carattere presuntuoso e arrogante di Ryo, non solo si impegna seriamente a istruirlo nella dura disciplina delle arti marziali, ma gli impartisce lezioni di umiltà, oltre che di tecniche di combattimento. Lontano dalle luci della ribalta, i due hanno delle questioni personali da affrontare, Ryo infatti deve badare ai suoi due fratelli minori dopo che la madre li ha abbandonati (scopriremo in seguito che il suo desiderio di andare a Hollywood è dettato proprio dal desiderio di ricongiungersi con sua madre fuggita in America). Anche Wataru dal canto suo ha dei problemi irrisolti con cui fare i conti: ha il rispetto di tutti i suoi colleghi, ma non ha mai realizzato il suo sogno di essere il protagonista in film di arti marziali come il suo eroe Bruce Lee, è un uomo che non è mai cresciuto davvero, allontanato dalla moglie a cui tiene ancora molto, è molto affettuoso con sua figlia adolescente. La faccenda si complica nel momento in cui, pur di consentire a Ryo di fare il suo primo film hollywoodiano, Honjo accetta di girare al posto suo una pericolosissima sequenza action, senza cavi né protezioni, che, secondo le intenzioni del regista Stanley Chen (interpretato dal vero regista coreano Lee Joon-ik), sarebbe la più grande scena d'azione mai girata.

Buddy movie, arti marziali, meta-cinema, commedia e melodramma si mescolano in "Unsung Hero" di Take Masaharu, conosciuto anche come "In The Hero": è una dichiarazione d'amore per il cinema e per tutti quelli che sono coinvolti nella produzione di un film, ma soprattutto per la figura dello stuntman come condizione esistenziale, figura eroica e nascosta dalle luci della ribalta, pronta ad assumersi tutti i rischi come un amante folle della settima arte e cinefilo patologico, disposto a sacrificare la propria vita per un film o addirittura per una singola sequenza. Il regista ci porta dietro le quinte, e con affetto descrive la vita quotidiana di questi artisti e il loro lavoro sul set, per rivelarci i trucchi di una magia che è sì finta, ma anche terribilmente romantica. Tra situazioni comiche, coreografie rutilanti, sguardi critici verso l'industria cinematografica e momenti ricchi di pathos, il film salta allegramente da un registro all'altro, per passare dalla coralità della vita sul set allo scandagliare il privato dei due protagonisti. Al loro fianco un assortito clan di attori caratteristi, fra i quali spicca Susumu Terajima ("Casshern", "Air Doll", "Helter Skelter") in un divertente e autoironico cambio di sesso come suite actor, dovendo recitare nel ruolo di un personaggio femminile mascherato in rosa, mentre una collega donna interpreta un personaggio maschile per il fisique du role. Fra gli altri attori si possono menzionare: il collega stuntman Tomoka Kurotani ("Samurai Resurrection", "Shinobi", "Honcho Azumi"), la figlia Hana Sugisaki ("Madame Marmalade no Ijo na Nazo", "Humanoid Monster Bem") e la ex moglie Emi Wakui ("Robo-G").