Amnesiac Kid'z
"Zennou no Noa", che tradotto sarebbe "L'onnipotenza di Noa", è un manga incominciato nel 2009 e composto da tre volumi. Premettendo il fatto che mi è piaciuto, vorrei comunque dire che quest'opera non è esente da critiche, partendo da quella più semplice: ispira una vaga sensazione di "già visto".
Niente di male, ovvio, eppure non posso dire di avervi trovato un'originalità pura e semplice, capace di colpire e stupire fino in fondo. Tuttavia non si può che sorvolare su questo piccolo dettaglio, di fronte alla bellezza e alla magnificenza con cui vengono narrati i vari avvenimenti (che paroloni!).
Genere chiaramente psicologico, con una forte valenza fantascientifica, un buon tocco di sentimentalismo che, ammetto, non fa mai male e, infine una punta di ecchi…solo un pizzico.
E dunque ecco la ricetta per una torta niente male: un manga capace di colpire, stupire e sorprendere con i suoi innumerevoli sviluppi inaspettati.
Tutto incomincia in una tranquilla giornata come le altre... o quasi. Improvvisamente, a Tokyo, si verifica uno strano fenomeno, in cui i vari cittadini perdono la memoria in massa. Nessuno di quelli che risiedevano in quella zona è riuscito a salvarsi, costretti così a vedersi privati dei loro ricordi e, soprattutto, delle loro conoscenze.
Insomma, costretti quasi alla condizione di "bambini", vengono portati in un'area apposita: una regione sotterranea in cui, almeno a parole, avrebbero potuto recuperare la propria memoria in tutta tranquillità. Ricevendo, tra l'altro, un'istruzione adeguata e la possibilità di ricreare famiglie e parentele ormai perdute. Peccato che non tutto quel che luccica è oro. I "Kidz" verranno di fatto reclusi sottoterra, costretti a vivere in una condizione di sottomissione e trattati come animali feroci, bambini, per l'appunto, incapaci di domare i loro istinti. Tra essi, però, spicca Noa, un ragazzo stranamente intelligente che, nonostante sia anch'egli privo di memoria, mostra una spiccata capacità cognitiva. E, cosa ancora più importante, sembra avere qualcosa a che fare con il misterioso incidente di due anni prima. La stessa catastrofe che ha costretto numerosi cittadini a perdere tutti i loro ricordi.
I disegni sono molto belli, con linee marcate e precise, che riempiono il foglio con zone di luce ed ombra. Non proprio lo stile da me prediletto, ma comunque interessante e capace di coinvolgere il lettore. Per quanto riguarda la gestione della storia, invece, non ho nulla da dire: intrigante, misteriosa e, soprattutto, piena di colpi di scena. È vero che, in fin dei conti, la trama è abbastanza semplice e limitata, ma, con il materiale a sua disposizione, Youichirou Ono (il creatore dell'opera) è stato in grado di realizzare una vicenda veramente esaltante.
Voto finale: 7… e mezzo!
Niente di male, ovvio, eppure non posso dire di avervi trovato un'originalità pura e semplice, capace di colpire e stupire fino in fondo. Tuttavia non si può che sorvolare su questo piccolo dettaglio, di fronte alla bellezza e alla magnificenza con cui vengono narrati i vari avvenimenti (che paroloni!).
Genere chiaramente psicologico, con una forte valenza fantascientifica, un buon tocco di sentimentalismo che, ammetto, non fa mai male e, infine una punta di ecchi…solo un pizzico.
E dunque ecco la ricetta per una torta niente male: un manga capace di colpire, stupire e sorprendere con i suoi innumerevoli sviluppi inaspettati.
Tutto incomincia in una tranquilla giornata come le altre... o quasi. Improvvisamente, a Tokyo, si verifica uno strano fenomeno, in cui i vari cittadini perdono la memoria in massa. Nessuno di quelli che risiedevano in quella zona è riuscito a salvarsi, costretti così a vedersi privati dei loro ricordi e, soprattutto, delle loro conoscenze.
Insomma, costretti quasi alla condizione di "bambini", vengono portati in un'area apposita: una regione sotterranea in cui, almeno a parole, avrebbero potuto recuperare la propria memoria in tutta tranquillità. Ricevendo, tra l'altro, un'istruzione adeguata e la possibilità di ricreare famiglie e parentele ormai perdute. Peccato che non tutto quel che luccica è oro. I "Kidz" verranno di fatto reclusi sottoterra, costretti a vivere in una condizione di sottomissione e trattati come animali feroci, bambini, per l'appunto, incapaci di domare i loro istinti. Tra essi, però, spicca Noa, un ragazzo stranamente intelligente che, nonostante sia anch'egli privo di memoria, mostra una spiccata capacità cognitiva. E, cosa ancora più importante, sembra avere qualcosa a che fare con il misterioso incidente di due anni prima. La stessa catastrofe che ha costretto numerosi cittadini a perdere tutti i loro ricordi.
I disegni sono molto belli, con linee marcate e precise, che riempiono il foglio con zone di luce ed ombra. Non proprio lo stile da me prediletto, ma comunque interessante e capace di coinvolgere il lettore. Per quanto riguarda la gestione della storia, invece, non ho nulla da dire: intrigante, misteriosa e, soprattutto, piena di colpi di scena. È vero che, in fin dei conti, la trama è abbastanza semplice e limitata, ma, con il materiale a sua disposizione, Youichirou Ono (il creatore dell'opera) è stato in grado di realizzare una vicenda veramente esaltante.
Voto finale: 7… e mezzo!
Dopo l'esauriente recensione di Turboo Stefo, sarebbe inutile ripetere i dettagli sulla trama. Quindi farò una mini-recensione.
Ho recuperato questo manga in blocco perché non mi andava di attendere l'uscita in tempo reale per un manga di 3 volumi. Così ho letto tutto d'un fiato.
Di seguito la mia opinione:
- Il disegno è curatissimo;
- la durata della storia è quasi perfetta (anche un solo volume in più, secondo me, sarebbe bastato per farlo eccellere);
- il finale lascia davvero spiazzati. Difficilmente si dimenticherà un finale simile (ho fatto la battuta a tema per chi non l'avesse capita). Per i miei gusti, è stato un bel finale, ma potrebbe non piacere ai più.
Do un bel 9 perchè da una miniserie in 3 volumi, non ci si può aspettare chissà quale storia fenomenale, ma stranamente Amnesiac Kid'z racchiude in se una storia compatta e quasi completa. "Quasi" perchè eventuali episodi filler avrebbero permesso di approfondire meglio la caratterizzazione di alcuni personaggi secondari.
Per quanto riguarda l'edizione Planet Manga, il primo volume è perfetto, gli altri due scricchiolano. Quindi deduco di essere stato miracolato col volume 1.
Fatta eccezione per questo difetto, non ne ho riscontrato altri (non sono un esperto e non potrei parlare di moiré o altro).
Consigliato a chi ama i thriller psicologici.
Dalla scheda che indica il genere escluderei:
- ecchi (le vignette si contano sulle dita di una mano),
- sentimentale (ci sono solo 2 vignette contate),
- scolastico (la "scuola" è solo un contorno, nulla di più).
Ho recuperato questo manga in blocco perché non mi andava di attendere l'uscita in tempo reale per un manga di 3 volumi. Così ho letto tutto d'un fiato.
Di seguito la mia opinione:
- Il disegno è curatissimo;
- la durata della storia è quasi perfetta (anche un solo volume in più, secondo me, sarebbe bastato per farlo eccellere);
- il finale lascia davvero spiazzati. Difficilmente si dimenticherà un finale simile (ho fatto la battuta a tema per chi non l'avesse capita). Per i miei gusti, è stato un bel finale, ma potrebbe non piacere ai più.
Do un bel 9 perchè da una miniserie in 3 volumi, non ci si può aspettare chissà quale storia fenomenale, ma stranamente Amnesiac Kid'z racchiude in se una storia compatta e quasi completa. "Quasi" perchè eventuali episodi filler avrebbero permesso di approfondire meglio la caratterizzazione di alcuni personaggi secondari.
Per quanto riguarda l'edizione Planet Manga, il primo volume è perfetto, gli altri due scricchiolano. Quindi deduco di essere stato miracolato col volume 1.
Fatta eccezione per questo difetto, non ne ho riscontrato altri (non sono un esperto e non potrei parlare di moiré o altro).
Consigliato a chi ama i thriller psicologici.
Dalla scheda che indica il genere escluderei:
- ecchi (le vignette si contano sulle dita di una mano),
- sentimentale (ci sono solo 2 vignette contate),
- scolastico (la "scuola" è solo un contorno, nulla di più).
Il nome di Yoichiro Ono è noto, in patria e all'estero, per essere il disegnatore di "Brave Story - A Retelling Of A Classic". Dopo questo debutto a quattro mani, dove a mostrato tutta la sua bravura nei disegni, scrive e serializza "Amnesiac Kid'z" mettendo alla prova le sue qualità di sceneggiatore.
Capita di dimenticare momenti felici o tristi dopo alcuni mesi o anni, ma ci sono degli episodi profondamente importanti per la crescita di ogni individuo che rimangono impressi in modo indelebile, perseverando nel tempo con il loro dolore o la loro gioia. Tuttavia, se fosse possibile, tutti avrebbero dei ricordi dei quali farebbero volentieri a meno, andando a dimenticare alcune cicatrici psicologiche indelebili.
Un giorno, però, un'accecante luce esplode sul centro di Tokyo e priva i cittadini di ogni libero arbitrio, eliminando indiscriminatamente ogni singola memoria in uno degli incidenti più sconvolgenti della storia mondiale. Il Giappone, duramente piegato da questa crisi, creerà una città dedicata alle vittime dell'amnesia collettiva mentre si studia una cura, e sarà qui che la vita di Noa Ikurumi verrà stravolta, per la seconda volta, da incredibili rivelazioni.
L'opera parte immediatamente con un ritmo celere e serrato, mostrando con efficacia al lettore il "nuovo mondo" creato dall'autore nelle sue più piccole sfumature (dalla polizia armata di spade per via di un decreto internazionale alle scuole affollate da anziani e adulti con menti da ragazzi) confermando l'impressione di trovarsi davanti ad una base accuratamente ponderata e costruita.
Ben presto però l'atmosfera leggera e le parentesi comiche vanno diradandosi, mentre le incredibile rivelazioni cominciano a dare alla storia sviluppi dalle tinte fosche. Lentamente la tensione narrativa acquista spessore ed impone una lettura sempre più frenetica ed avvincente, con importanti sequele di colpi di scena che raggiungono l'apice nell'incredibile finale dove saprà spiazzare il lettore fino all'ultima pagina che lascerà a bocca aperta. Se in positivo o in negativo dipende dal lettore.
La storia però non si concentra solo sui serrati ritmi da thriller, ma offre anche diverse metafore legate all'amnesia e una nutrita cura emotiva e sentimentale nei personaggi, con background psicologici e situazioni chiaramente improntate a toccare il cuore del lettore più emotivo. Ed in diverse occasioni ci riesce perfettamente.
Peccato solamente che il ritmo e l'eccessiva volontà di colpire il lettore portino diversi difetti che proseguendo risulteranno sempre più invasivi e grossolani. Le prime, piccole, forzature ed i leggeri difetti nella struttura narrativa sono facilmente sorvolabili, ma in un continuo peggiorando vanno ad influenzare il finale dove le forzature, le tempistiche indefinite e le varie dimenticanze, portano un'eccessiva fumosità.
Yoichiro Ono arriva da una lunga serializzazione dove il suo stile acerbo a subito un'esponenziale miglioramento dai ritmi vertiginosi. Le sue qualità quindi sono consolidate e propone uno stile moderno, dinamico e minuziosamente curato nei particolari, insieme ad un'abile regia che enfatizza efficacemente le situazioni più importanti e d'impatto, grazie anche all'ottima espressività dei volti.
Non meno importanti le scene di combattimento che, anche se inaspettatamente poche e poco intense, risultano ben strutturate.
Il manga, proposto in Italia dalla Planet Manga, è offerto in tre volumi di buona qualità. La carta bianca ha un'elevata grammatura, la rilegatura è resistente e la stampa risulta pulita e nitida. Peccato per un leggero moiré in alcuni retini più chiari.
Il manga "Amensiac Kid'z" è quindi consigliato a chi cerca una lettura avvincente e ricca di tensione, dove le tematiche ed alcuni messaggi cinici ricordano altre opere distintive del genere, come "Death Note" e "Code Geass", condividendo anche la criptica figura del protagonista: una sorta di antieroe difficile da decifrare e ricco di luci ed ombre. A sottolineare questa sorta di legame ci pensa anche l'abile pennino dell'artista che, in diverse occasioni, ha inserito velati rimandi e citazioni a tali opere.
Yoichiro Ono ha ancora qualche debolezza a livello narrativo, come dimostrano le varie forzature presenti e il finale povero di spiegazioni, tuttavia riesce ad intessere un thriller psicologico con ottimi ritmi e perfetti colpi di scena, che tiene il lettore incollato fino all'ultima imprevedibile tavola. Ed è questo che conta maggiormente.
Capita di dimenticare momenti felici o tristi dopo alcuni mesi o anni, ma ci sono degli episodi profondamente importanti per la crescita di ogni individuo che rimangono impressi in modo indelebile, perseverando nel tempo con il loro dolore o la loro gioia. Tuttavia, se fosse possibile, tutti avrebbero dei ricordi dei quali farebbero volentieri a meno, andando a dimenticare alcune cicatrici psicologiche indelebili.
Un giorno, però, un'accecante luce esplode sul centro di Tokyo e priva i cittadini di ogni libero arbitrio, eliminando indiscriminatamente ogni singola memoria in uno degli incidenti più sconvolgenti della storia mondiale. Il Giappone, duramente piegato da questa crisi, creerà una città dedicata alle vittime dell'amnesia collettiva mentre si studia una cura, e sarà qui che la vita di Noa Ikurumi verrà stravolta, per la seconda volta, da incredibili rivelazioni.
L'opera parte immediatamente con un ritmo celere e serrato, mostrando con efficacia al lettore il "nuovo mondo" creato dall'autore nelle sue più piccole sfumature (dalla polizia armata di spade per via di un decreto internazionale alle scuole affollate da anziani e adulti con menti da ragazzi) confermando l'impressione di trovarsi davanti ad una base accuratamente ponderata e costruita.
Ben presto però l'atmosfera leggera e le parentesi comiche vanno diradandosi, mentre le incredibile rivelazioni cominciano a dare alla storia sviluppi dalle tinte fosche. Lentamente la tensione narrativa acquista spessore ed impone una lettura sempre più frenetica ed avvincente, con importanti sequele di colpi di scena che raggiungono l'apice nell'incredibile finale dove saprà spiazzare il lettore fino all'ultima pagina che lascerà a bocca aperta. Se in positivo o in negativo dipende dal lettore.
La storia però non si concentra solo sui serrati ritmi da thriller, ma offre anche diverse metafore legate all'amnesia e una nutrita cura emotiva e sentimentale nei personaggi, con background psicologici e situazioni chiaramente improntate a toccare il cuore del lettore più emotivo. Ed in diverse occasioni ci riesce perfettamente.
Peccato solamente che il ritmo e l'eccessiva volontà di colpire il lettore portino diversi difetti che proseguendo risulteranno sempre più invasivi e grossolani. Le prime, piccole, forzature ed i leggeri difetti nella struttura narrativa sono facilmente sorvolabili, ma in un continuo peggiorando vanno ad influenzare il finale dove le forzature, le tempistiche indefinite e le varie dimenticanze, portano un'eccessiva fumosità.
Yoichiro Ono arriva da una lunga serializzazione dove il suo stile acerbo a subito un'esponenziale miglioramento dai ritmi vertiginosi. Le sue qualità quindi sono consolidate e propone uno stile moderno, dinamico e minuziosamente curato nei particolari, insieme ad un'abile regia che enfatizza efficacemente le situazioni più importanti e d'impatto, grazie anche all'ottima espressività dei volti.
Non meno importanti le scene di combattimento che, anche se inaspettatamente poche e poco intense, risultano ben strutturate.
Il manga, proposto in Italia dalla Planet Manga, è offerto in tre volumi di buona qualità. La carta bianca ha un'elevata grammatura, la rilegatura è resistente e la stampa risulta pulita e nitida. Peccato per un leggero moiré in alcuni retini più chiari.
Il manga "Amensiac Kid'z" è quindi consigliato a chi cerca una lettura avvincente e ricca di tensione, dove le tematiche ed alcuni messaggi cinici ricordano altre opere distintive del genere, come "Death Note" e "Code Geass", condividendo anche la criptica figura del protagonista: una sorta di antieroe difficile da decifrare e ricco di luci ed ombre. A sottolineare questa sorta di legame ci pensa anche l'abile pennino dell'artista che, in diverse occasioni, ha inserito velati rimandi e citazioni a tali opere.
Yoichiro Ono ha ancora qualche debolezza a livello narrativo, come dimostrano le varie forzature presenti e il finale povero di spiegazioni, tuttavia riesce ad intessere un thriller psicologico con ottimi ritmi e perfetti colpi di scena, che tiene il lettore incollato fino all'ultima imprevedibile tavola. Ed è questo che conta maggiormente.