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RiDaIoLaxD

Volumi letti: 6/6 --- Voto 9
Questo manga inizia con il ritrovamento di una vergine di ferro, uno strumento di tortura inventato nel XVIII secolo ed erroneamente ritenuto medioevale, e racconta la sua storia. La protagonista è Ella che , dopo la morte di sua madre avvenuta per mano della rettrice dell'ordine di Claustrum, giura vendetta e inizierà ad architettare un piano per ucciderla. Verrà costretta ad entrare nel convento dello spartiacque poiché figlia di una "strega".

Il manga è davvero ben fatto, i disegni sono mozzafiato alcuni prendono una pagina intera o anche due. Sono molto realistici e cruenti. Non è un manga per tutti, viste le scene violente, ma se volete qualcosa di particolare e che vi tenga incollati alle sue pagine fino alla fine questo è il manga che fa per voi. La vita della protagonista si intreccerà a quella di altre ragazze con storie simili alla sua, imparerete a conoscere ogni singolo personaggio coi suoi pregi e difetti. Capirete che situazioni difficili, come quelle vissute da queste ragazze, possono portare ad abbracciare "il credo" contro il quale combattono. Riusciranno a sopravvivere a tutte le prove disumane del convento e a non perdere la loro umanità o si convertiranno?


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Focasaggia

Volumi letti: 6/6 --- Voto 8
«Il convento dei dannati» (Hengoku no Schwester) opera prima di Minoru Takeyoshi, che ne cura anche il disegno, è un manga con forti tinte thriller che regalerà al lettore momenti di grande tensione.

Ambientato nel sedicesimo secolo in Europa (la storia inizia nel 1542 in Germania) narra di una ragazzina chiamata Ella che dopo aver assistito alla brutale morte di Angelika Kolwitz, donna a cui era molto legata (accusata ingiustamente dalla santa sede di essere una strega), decide di vendicarsi nei confronti dell'ordine coinvolto, potendo fortunatamente agire al suo interno, approfittando del modo di agire dell'ordine stesso, che per abitudine prende in custodia nel proprio monastero le varie ragazze orfane per farle diventare donne di profonda fede. Durante la lettura si scoprirà cosa nasconda l'intero ordine, e a Ella si uniranno alcune ragazze insospettite dai troppi misteri e dai misteriosi incidenti.

Vendetta, un termine che ha sempre il suo fascino, vista tante volte nella letteratura e nel cinema, per quanto possa essere un qualcosa di abusato, la validità dipende da come viene resa (il film giapponese "Confessions" o quello coreano "Old Boy" rendono bene l'idea di cosa possa essere una vendetta). Occorre essere decisi, spietati, dotati di volontà ferrea, e pieni di coraggio cercando con pazienza, dedizione il momento più propizio, cercando di elaborare un piano, rischiando durante tale attesa che il tutto scemi, che si perdoni chi è stato causa di tanto dolore. Dietro al termine vendetta si cela un ventaglio di opportunità incredibile, dipende dalla bravura dell'autore, scegliere un dato percorso e renderlo convincente ed emozionante agli occhi del lettore. Il convento dei dannati riesce a convincere regalando sensazioni vive, forti che non vacilleranno, e che offrirà spunti interessanti dove il perdono non sarà diretto verso la vittima finale ma lo si chiederà alle tante comparse coinvolte, loro malgrado, in questa organizzazione.

Storicamente è molto valido, per quanto non sia riuscito a trovare riferimenti di date o personaggi realmente esistiti i fatti narrati sono molto attinenti all'epoca in cui si svolge la storia. Da considerare che in quell'epoca certi accadimenti che attualmente potrebbero essere visti come esagerazioni non lo erano, la caccia alle streghe viene resa nella sua brutale realtà e facilità di esecuzione, le torture, l'austerità di alcuni personaggi, le punizioni corporali, sono tutte cose spaventosamente reali all'epoca. Vi sono poi aggiunte tanto fantasy quanto reali in ogni epoca, basti pensare ad una delle varie idee di far scoppiare una pandemia nell'intento di controllarla. Il lettore viene spinto ad approfondire gli spunti che offre la lettura.

I personaggi sono ben caratterizzati, resi reali nel loro modo di agire e di reagire alle situazioni che vivono, caratteristica comune è il coraggio che viene infuso dalla protagonista alle sue amiche, fra cui Kaya , Hilde e Thea, soprattutto la prima ha un passato molto interessante. Dall'altra parte la rettrice Edelgard è un personaggio costruito molto bene, riuscendo a reggere da sola la storia intera.
Alcuni dialoghi sono molto interessanti, (quelli dei confronti diretti ad esempio) i disegni sono espressivi rendendo bene la tensione delle tante scene, sono così buoni che i disegni delle copertine, talvolta abbastanza approssimativi, non reggono il confronto.
La narrazione è la parte migliore, l'ansia per la sorte delle varie ragazze sempre in pericolo è palpabile; sapendo che la morte è sempre in agguato il lettore avrà quasi timore di sfogliare la pagina successiva.

Da consigliare a chiunque cerchi un buon thriller, ansiogeno, non banale, di stampo storico e con personaggi ben caratterizzati.