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Asmodeuss

Volumi letti: 2/2 --- Voto 6,5
L'adattamento manga de L'ombra venuta dal tempo, realizzato da Gou Tanabe, è un'opera che, pur mostrando la consueta maestria dell'autore nel tratto e nell'atmosfera, non ha catturato pienamente il mio interesse. Tanabe è innegabilmente abile nel tradurre visivamente le visioni lovecraftiane, e anche qui la sua arte è impeccabile nel rendere l'inquietudine e la vastità cosmica. Le tavole sono dense, i dettagli macabri e le figure aliene evocano un senso di terrore cosmico che ben si adatta all'immaginario di Lovecraft.
Tuttavia, il racconto originale di Lovecraft, da cui il manga trae ispirazione, presenta una forte componente fantascientifica. La narrazione si concentra sullo scambio di menti attraverso il tempo, su civiltà aliene e su un'indagine quasi accademica di fenomeni ultraterreni. Questa enfasi sulla pura fantascienza, pur essendo fedele al testo, tende a smussare quell'orrore più viscerale e ancestrale che personalmente cerco nelle opere lovecraftiane.
Proprio per questo, la mia preferenza va a opere come L'orrore di Dunwich o La maschera di Innsmouth. Questi racconti, a mio parere, incarnano meglio l'essenza dell'orrore lovecraftiano, con le loro creature deformi, le stirpi degenerate e i segreti inconfessabili nascosti nel profondo, intrisi di un'atmosfera più gotica e opprimente. In L'ombra venuta dal tempo, nonostante l'indubbia qualità artistica di Tanabe, la sensazione prevalente è più quella di una complessa speculazione scientifica sul tempo e sulla coscienza che di un vero e proprio incubo cosmico.
In sintesi, il manga è un'ottima trasposizione fedele all'originale e una testimonianza del talento di Tanabe, ma la sua natura più spiccatamente fantascientifica potrebbe non appagare chi, come me, predilige le venature più puramente orrorifiche e la follia primordiale che si trovano in altri capolavori di Lovecraft. È un lavoro ben fatto, ma la storia non mi ha entusiasmato come altre.

Utente109323

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Utente109323

Volumi letti: 2/2 --- Voto 8
Ottimo adattamento di Gou Tanabe di un celebre racconto di Lovecraft.
“L’ombra venuta dal tempo” rappresenta una delle storie più riuscite dello scrittore di Providence e sicuramente non facile da trasporre su carta: la tendenza dell’autore a narrare l’esistenza di mostri cosmici provenienti dall’ignoto e difficilmente rappresentabili ha sempre costituito una sfida ardua per qualsiasi disegnatore, cimentatosi nell’impresa.

Tanabe da questo punto di vista ne esce sicuramente a testa alta: eccellente il design dei mostri protagonisti del racconto, che riempiono la pagina con le loro forme indefinite; il bianco e il nero si mescolano in splash page dal forte impatto visivo, provocando una certa inquietudine, attraverso uno stile di disegno che sembra richiamare più quello europeo rispetto a quello tipicamente nipponico.
Ciò che forse convince di meno sono i volti dei personaggi, tutti molto simili fra di loro.
Per il resto, quello che lascia soddisfatti, oltre alla trasposizione stessa della storia molto rispettosa dell’originale, è l’atmosfera che Tanabe riesce a centrare in pieno: cupa, minacciosa e ansiogena quanto basta per avvincere il lettore fino all’ultima pagina che, come al solito in Lovecraft, non darà risposte definitive.

In conclusione, un ottimo modo per invogliare al recupero di uno dei testi più riusciti di uno dei più grandi scrittori horror di sempre.