Trasparente

Una sorpresa dei manga brevi? Una goccia di Delitto e castigo in un manga, piccola quanto si vuole ma sufficiente a farlo apprezzare? Una piccola sorpresa della vita e l’ennesima conferma che i manga hanno un anima? Tutto questo è stato per me Trasparente. Ma andiamo con ordine. Trasparente è la storia di una ragazza come tante, senza talenti particolari, di nome Aya. Un tempo la sua famiglia funzionava, ma poi, dopo alcuni anni il padre ha cominciato a diventare violento e a maltrattare la madre. Aya ha cominciato con il sentirsi sempre più inesistente, trasparente, complice l’atteggiamento del fratello maggiore, indifferente a tutto ciò che capita. All’ultimo anno di scuola media scopre di possedere un superpotere, quello di diventare invisibile a volontà e, alla fine, ucciderà il padre. Inizia così una nuova vita, andrà al liceo, avrà delle amiche, ma poi… Mi fermo qui. Come avrete già capito siamo in una mini versione di delitto e castigo, tante saranno le riflessioni sulla colpa, sull’espiazione, su cosa sia veramente il male, se fare il male per salvare qualcuno lo renda più accettabile. Personalmente ho trovato folgorante la riflessione secondo cui, dato che la colpa si espia con la sofferenza, non ha senso punire chi, come me, non ha nulla, non ha alcuna vita cui rinunciare. O il cerchio oscuro in cui un genitore malvagio che non insegna nulla di buono ai suoi figli avrà poi il diritto di chiedere di essere amato e rispettato? O il nonno di Aya che la ragazza incontra per la prima volta in vita sua a fine storia e che deve decidere se essere per prima cosa il nonno di Aya o il padre di suo figlio… Ma una grande sorpresa è stata, per me, la grafica. Avevo letto di sfuggita questo manga per pochi minuti, ma lo abbandonai disgustato perché la grafica era a mio avviso insufficiente, con brutti disegni, nero eccessivamente forte, eccessivi contrasti bianco nero, sfondi assenti, regia mediocre. Eppure, leggendolo sul serio, ho trovato questa grafica davvero valida e adatta alla storia. Ennesima dimostrazione di come manga e anime abbiano un anima. Certo, il finale rimane difficile da valutare perché non mi sarebbe dispiaciuto vedere le conseguenze della scelta della protagonista, ma , allo stesso modo, ha un suo perché.
In conclusione trovo che sia un piccolo gioiello, che merita otto

È difficile fare una recensione evitando totalmente spoiler. Farò del mio meglio, ma qualcosa potrebbe comunque passare...

La storia racconta di Aya, una ragazza che vive in una famiglia in cui il padre ha problemi a gestire la rabbia e questa sfocia in violenze contro la madre. Non potendo più sopportare la situazione, Aya sviluppa un giorno la capacità di diventare invisibile e deciderà di sfruttare questa cosa per compiere un crimine.

La storia si concentra molto sui sentimenti della protagonista dopo il crimine commesso. Aya riuscirà a farsi delle amiche, con cui avrà dei momenti davvero belli che mai avrebbe sperato di vivere, ma sarà sempre combattuta tra la pena e angoscia per il suo crimine e la gioia per i momenti che sta vivendo.
È un manga molto psicologico e sentimentale, il focus è proprio sui sentimenti della protagonista, gli eventi sono un contorno che partecipa ad accrescere la lotta interiore di Aya.

Non mi è piaciuto il finale: mi sarei aspettato almeno un volume in più, per vedere cosa sarebbe successo dopo la decisione che prende la protagonista; in questo modo rimane invece tutto in sospeso e lasciato alla fantasia del lettore.

I disegni sono nella media, anche se lo stile di disegno delle ragazze è fin troppo simile. A volte si distinguono solo perché Aya ha gli occhiali.
La narrazione scorre fluida, le vignette sono ben costruite.

È stata una lettura interessante, ma il finale non l'ho proprio apprezzato per i motivi che dicevo prima. Merita quindi la sufficienza, perché è un manga interessante e scritto bene.