Ichido dake demo, Koukai Shitemasu.
Premessa
Devo dire che l’unico motivo che mi ha spinto a leggere questo manga è perché mi usciva molto spesso tra le opere yuri consigliate. Ammetto che, letta la trama, ho subito storto il naso temendo di trovarmi davanti a un’opera mediocre che punta solamente al sensazionalismo, dato che in qualunque sito andassi a cercare informazioni si concentravano praticamente sempre solo sul fatto che la padrona di casa chieda una prestazione sessuale alla propria inquilina insolvente come pagamento per gli arretrati dell’affitto. Tuttavia vedevo solo valutazioni positive ed entusiaste da parte di tutti coloro che lo avevano letto e finito. Fortunatamente non mi sono limitato alle apparenze e posso confermare pure io che il focus dell’opera non è questa problematica prima notte tra le due, che funge solo da innesco della loro convivenza, ma è invece il classico avvicinamento tra le due protagoniste e il loro sviluppo emotivo, gestito oltretutto molto bene.
Trama
Questo manga ha un incipit che a molti potrebbe sembrare di cattivo gusto e addirittura ridicolo: Kozuka Chiyo è una ragazza che ha perso il lavoro, è rimasta senza un soldo e non paga l’affitto da tre mesi. Un bel giorno, sommersa nella propria autocommiserazione e nell’alcol, si ritrova alla sua porta Hara Ritsuka (chiamata per quasi tutto il tempo solamente “la padrona di casa”) che, intenta a riscuotere il famigerato affitto, le propone una soluzione per saldare i pagamenti arretrati: fare sesso con lei. Veniamo catapultati direttamente alla mattina seguente a fatto compiuto mentre lei, dopo essersi risvegliata nuda con un’altra ragazza nel proprio letto, dato che aveva bevuto parecchio la sera prima, cerca di ricordare cosa sia successo. Ritsuka, vedendola riluttante a ripetere l’esperienza della notte appena passata, le propone un’altra soluzione per ridurre il suo debito nei propri confronti: fare ogni giorno qualcosa per lei per avere di volta in volta sconti sull’affitto, che sia anche solo abbracciarla o passarci semplicemente del tempo assieme. Lei, non sapendo in che altro modo risolvere la propria situazione, accetta e da questo momento parte tutta la storia. Le due inizieranno anche a convivere, così da dimezzare il costo dell’affitto riducendo ulteriormente debito di Kozuka nei confronti della sua padrona di casa.
Affrontiamo subito l’elefante nella stanza: il fatto che tutto parta da questa notte di sesso dal “dubbio consenso” è spesso fonte di critiche da chi si approccia all’opera per la prima volta e porta sovente ad abbandonare la lettura o a non iniziarla proprio. Consiglio vivamente a tutti coloro che non l’avessero letto e che ne sono incuriositi di non soffermarsi troppo su questo elemento di trama e di leggerlo. Senza fare spoiler dico solo che più avanti si approfondiranno meglio le circostanze che hanno portato a quella fatidica notte rendendola, con il senno di poi, non così problematica. La loro si rivela essere una relazione assolutamente sana e man mano che il racconto procede vengono fatti spesso riferimenti al loro primo rapporto sessuale in modi profondi e per nulla volgari o fini a se stessi.
Ritsuka si dimostra fin da subito sinceramente interessata a migliorare la situazione di Kozuka in quanto è segretamente innamorata di lei (lo si scopre fin dal primo capitolo). Tutto ciò che vuole realmente è avere un pretesto per poterle stare accanto, aiutarla a risollevarsi e a riprendersi in mano la propria vita. Non è assolutamente interessata ad avere una "schiava sessuale" come si potrebbe evincere da una lettura approssimativa del primo capitolo, difatti i “servizi” richiesti alla propria inquilina si dimostreranno fin da subito essere spesso semplici richieste o piccoli momenti quotidiani, tant’è che molte volte sarà la stessa Kozuka che vedendosi cancellare quote di affitto sentirà di non aver fatto praticamente niente per meritarselo. Via via trasparirà sempre di più cosa si nasconde dietro la maschera di persona impassibile che la nostra cara padrona di casa tiene sempre nei confronti della sua nuova coinquilina.
Personaggi
Kozuka Chiyo ci viene presentata come il classico personaggio trasandato che vive alla giornata, è spensierata, va d’accordo praticamente con tutti e si comporta spesso e volentieri in modo piuttosto infantile. Inizialmente dichiara di essere assolutamente eterosessuale ma si ritroverà presto a dover affrontare il fatto di star iniziando a provare qualcosa di speciale per Ritsuka.
Hara Ritsuka, inizialmente conosciuta solo come “la padrona di casa”, a differenza della propria coinquilina si dichiara apertamente omosessuale ed è una ragazza apparentemente perfetta che da l’idea di avere tutto sotto controllo. Quando Kozuka è nei paraggi mantiene sempre un atteggiamento ordinato e distaccato, ammorbidendosi parecchio invece quando è da sola.
I personaggi secondari sono essenzialmente tre e sono tutti legati principalmente a Kozuka: una è Aoi Nishimiya, una sua ex compagna del liceo che vedremo diverse volte e che avrà un ruolo di supporto importante, poi abbiamo una vicina di casa e una collega del lavoro part-time che appariranno solamente un paio di volte. Purtroppo questi personaggi non sono stati sviluppati abbastanza e meritavano decisamente più spazio. Nel caso della vicina di casa era stata anche inserita una sotto trama che poi è stata abbandonata. Da com’è scritta la postfazione alla fine dell’ultimo volume parrebbe quasi che l’opera sia stata portata a conclusione prima del previsto, un vero peccato.
I disegni sono veramente carini e riescono a trasmettere molto bene le emozioni delle due protagoniste. È incredibile come l’autrice riesca a rendere sensuale con i suoi disegni anche una semplice stretta di mano.
Conclusione
Di questo manga mi è piaciuta davvero tanto l’evoluzione del rapporto tra le due protagoniste e tutti quei teneri momenti di cui la storia è piena. Che sia un semplice abbraccio o una stretta di mano l’autrice riesce a farci percepire l’impatto e il significato che quei piccoli gesti hanno per le protagoniste.
Ritsuka è davvero un ottimo personaggio. Mi piace molto come l’autrice riesca spesso a mostrare il suo stato d’animo senza spiegare nulla. Un esempio su tutti, leggerissimo spoiler, è la netta differenza tra i due incontri che le protagoniste hanno con le loro rispettive ex compagne del liceo. Nel caso di Kozuka e Nishimiya vediamo come ci sia un ottimo rapporto di amicizia nel quale ridendo e scherzando pensano ai giorni passati, le due hanno una complicità tale da far “quasi” ingelosire Ritsuka. L’incontro di Ritsuka è essenzialmente l’opposto: lei viene praticamente schernita dalla sua ex compagna che con una noncuranza disarmante sparla del fatto che fin dal liceo era solita avere appuntamenti con altre ragazze e di come tutti nella loro classe ne fossero a conoscenza, ponendo in palese disagio la ragazza. Questo e altri momenti ci mostrano quanto il carattere algido di Ritsuka sia solo di facciata, un muro che ha eretto tra lei e gli altri per via di tutto quello che ha passato a causa della sua dichiarata omosessualità. Ricordiamoci anche che affrontare, o per meglio dire subire, certe cose quando si è molto giovani può avere un impatto molto deleterio sulla propria crescita e sul modo di avere a che fare con le altre persone. Capire tutto questo mi ha portato a empatizzare molto con lei tanto da provare la stessa paura che probabilmente la investe dopo ogni piccolo momento di gioia passato con Kozuka, quando passata la felicità del momento vediamo spesso arrivare l’angoscia per il fatto che potrebbe finire tutto da un momento all’altro. Può anche essere che, a causa dei miei trascorsi personali, io veda in Ritsuka più di quanto ci sia effettivamente, non lo so, anche perché non ci viene mai detto praticamente niente sul suo passato, ma per ogni capitolo di quest’opera sono rimasto ansioso e preoccupato come poche altre volte per come potesse andare a finire la storia.
In definitiva, consiglio questo manga a tutti gli amanti del genere. Se cercate una storia d’amore sana, soddisfacente, con dei bei personaggi e piena di momenti dolcissimi questa storia fa per voi. C’è anche un pizzico di sesso e di nudità ma niente di stravagante, sono sempre momenti curati con buon gusto e senza essere troppo invasivi.
Devo dire che l’unico motivo che mi ha spinto a leggere questo manga è perché mi usciva molto spesso tra le opere yuri consigliate. Ammetto che, letta la trama, ho subito storto il naso temendo di trovarmi davanti a un’opera mediocre che punta solamente al sensazionalismo, dato che in qualunque sito andassi a cercare informazioni si concentravano praticamente sempre solo sul fatto che la padrona di casa chieda una prestazione sessuale alla propria inquilina insolvente come pagamento per gli arretrati dell’affitto. Tuttavia vedevo solo valutazioni positive ed entusiaste da parte di tutti coloro che lo avevano letto e finito. Fortunatamente non mi sono limitato alle apparenze e posso confermare pure io che il focus dell’opera non è questa problematica prima notte tra le due, che funge solo da innesco della loro convivenza, ma è invece il classico avvicinamento tra le due protagoniste e il loro sviluppo emotivo, gestito oltretutto molto bene.
Trama
Questo manga ha un incipit che a molti potrebbe sembrare di cattivo gusto e addirittura ridicolo: Kozuka Chiyo è una ragazza che ha perso il lavoro, è rimasta senza un soldo e non paga l’affitto da tre mesi. Un bel giorno, sommersa nella propria autocommiserazione e nell’alcol, si ritrova alla sua porta Hara Ritsuka (chiamata per quasi tutto il tempo solamente “la padrona di casa”) che, intenta a riscuotere il famigerato affitto, le propone una soluzione per saldare i pagamenti arretrati: fare sesso con lei. Veniamo catapultati direttamente alla mattina seguente a fatto compiuto mentre lei, dopo essersi risvegliata nuda con un’altra ragazza nel proprio letto, dato che aveva bevuto parecchio la sera prima, cerca di ricordare cosa sia successo. Ritsuka, vedendola riluttante a ripetere l’esperienza della notte appena passata, le propone un’altra soluzione per ridurre il suo debito nei propri confronti: fare ogni giorno qualcosa per lei per avere di volta in volta sconti sull’affitto, che sia anche solo abbracciarla o passarci semplicemente del tempo assieme. Lei, non sapendo in che altro modo risolvere la propria situazione, accetta e da questo momento parte tutta la storia. Le due inizieranno anche a convivere, così da dimezzare il costo dell’affitto riducendo ulteriormente debito di Kozuka nei confronti della sua padrona di casa.
Affrontiamo subito l’elefante nella stanza: il fatto che tutto parta da questa notte di sesso dal “dubbio consenso” è spesso fonte di critiche da chi si approccia all’opera per la prima volta e porta sovente ad abbandonare la lettura o a non iniziarla proprio. Consiglio vivamente a tutti coloro che non l’avessero letto e che ne sono incuriositi di non soffermarsi troppo su questo elemento di trama e di leggerlo. Senza fare spoiler dico solo che più avanti si approfondiranno meglio le circostanze che hanno portato a quella fatidica notte rendendola, con il senno di poi, non così problematica. La loro si rivela essere una relazione assolutamente sana e man mano che il racconto procede vengono fatti spesso riferimenti al loro primo rapporto sessuale in modi profondi e per nulla volgari o fini a se stessi.
Ritsuka si dimostra fin da subito sinceramente interessata a migliorare la situazione di Kozuka in quanto è segretamente innamorata di lei (lo si scopre fin dal primo capitolo). Tutto ciò che vuole realmente è avere un pretesto per poterle stare accanto, aiutarla a risollevarsi e a riprendersi in mano la propria vita. Non è assolutamente interessata ad avere una "schiava sessuale" come si potrebbe evincere da una lettura approssimativa del primo capitolo, difatti i “servizi” richiesti alla propria inquilina si dimostreranno fin da subito essere spesso semplici richieste o piccoli momenti quotidiani, tant’è che molte volte sarà la stessa Kozuka che vedendosi cancellare quote di affitto sentirà di non aver fatto praticamente niente per meritarselo. Via via trasparirà sempre di più cosa si nasconde dietro la maschera di persona impassibile che la nostra cara padrona di casa tiene sempre nei confronti della sua nuova coinquilina.
Personaggi
Kozuka Chiyo ci viene presentata come il classico personaggio trasandato che vive alla giornata, è spensierata, va d’accordo praticamente con tutti e si comporta spesso e volentieri in modo piuttosto infantile. Inizialmente dichiara di essere assolutamente eterosessuale ma si ritroverà presto a dover affrontare il fatto di star iniziando a provare qualcosa di speciale per Ritsuka.
Hara Ritsuka, inizialmente conosciuta solo come “la padrona di casa”, a differenza della propria coinquilina si dichiara apertamente omosessuale ed è una ragazza apparentemente perfetta che da l’idea di avere tutto sotto controllo. Quando Kozuka è nei paraggi mantiene sempre un atteggiamento ordinato e distaccato, ammorbidendosi parecchio invece quando è da sola.
I personaggi secondari sono essenzialmente tre e sono tutti legati principalmente a Kozuka: una è Aoi Nishimiya, una sua ex compagna del liceo che vedremo diverse volte e che avrà un ruolo di supporto importante, poi abbiamo una vicina di casa e una collega del lavoro part-time che appariranno solamente un paio di volte. Purtroppo questi personaggi non sono stati sviluppati abbastanza e meritavano decisamente più spazio. Nel caso della vicina di casa era stata anche inserita una sotto trama che poi è stata abbandonata. Da com’è scritta la postfazione alla fine dell’ultimo volume parrebbe quasi che l’opera sia stata portata a conclusione prima del previsto, un vero peccato.
I disegni sono veramente carini e riescono a trasmettere molto bene le emozioni delle due protagoniste. È incredibile come l’autrice riesca a rendere sensuale con i suoi disegni anche una semplice stretta di mano.
Conclusione
Di questo manga mi è piaciuta davvero tanto l’evoluzione del rapporto tra le due protagoniste e tutti quei teneri momenti di cui la storia è piena. Che sia un semplice abbraccio o una stretta di mano l’autrice riesce a farci percepire l’impatto e il significato che quei piccoli gesti hanno per le protagoniste.
Ritsuka è davvero un ottimo personaggio. Mi piace molto come l’autrice riesca spesso a mostrare il suo stato d’animo senza spiegare nulla. Un esempio su tutti, leggerissimo spoiler, è la netta differenza tra i due incontri che le protagoniste hanno con le loro rispettive ex compagne del liceo. Nel caso di Kozuka e Nishimiya vediamo come ci sia un ottimo rapporto di amicizia nel quale ridendo e scherzando pensano ai giorni passati, le due hanno una complicità tale da far “quasi” ingelosire Ritsuka. L’incontro di Ritsuka è essenzialmente l’opposto: lei viene praticamente schernita dalla sua ex compagna che con una noncuranza disarmante sparla del fatto che fin dal liceo era solita avere appuntamenti con altre ragazze e di come tutti nella loro classe ne fossero a conoscenza, ponendo in palese disagio la ragazza. Questo e altri momenti ci mostrano quanto il carattere algido di Ritsuka sia solo di facciata, un muro che ha eretto tra lei e gli altri per via di tutto quello che ha passato a causa della sua dichiarata omosessualità. Ricordiamoci anche che affrontare, o per meglio dire subire, certe cose quando si è molto giovani può avere un impatto molto deleterio sulla propria crescita e sul modo di avere a che fare con le altre persone. Capire tutto questo mi ha portato a empatizzare molto con lei tanto da provare la stessa paura che probabilmente la investe dopo ogni piccolo momento di gioia passato con Kozuka, quando passata la felicità del momento vediamo spesso arrivare l’angoscia per il fatto che potrebbe finire tutto da un momento all’altro. Può anche essere che, a causa dei miei trascorsi personali, io veda in Ritsuka più di quanto ci sia effettivamente, non lo so, anche perché non ci viene mai detto praticamente niente sul suo passato, ma per ogni capitolo di quest’opera sono rimasto ansioso e preoccupato come poche altre volte per come potesse andare a finire la storia.
In definitiva, consiglio questo manga a tutti gli amanti del genere. Se cercate una storia d’amore sana, soddisfacente, con dei bei personaggi e piena di momenti dolcissimi questa storia fa per voi. C’è anche un pizzico di sesso e di nudità ma niente di stravagante, sono sempre momenti curati con buon gusto e senza essere troppo invasivi.
"Ichido dake demo, Koukai Shitemasu" racconta di Chiyo Kozuka, una donna di 24 anni che si trova improvvisamente disoccupata e incapace di pagare l’affitto. In preda alla disperazione, una sera Chiyo viene fermata alla porta dalla sua giovane padrona di casa: una 19enne che le propone un contratto estremo: se Chiyo accetta di «servire» sessualmente come pagamento, le coprirà i debiti dell’affitto. Chiyo, ubriaca e confusa, acconsente e scopre la mattina dopo di aver passato la notte con la padrona: d’ora in poi le due iniziano a vivere insieme. Col procedere della storia, la “servitù” rimane puramente contrattuale, ma la convivenza forzata avvicina Chiyo e la padrona. Shopping per nuovi mobili, cene condivise e persino notti nello stesso letto allentano le remore iniziali.
La componente yuri è centrale in tutto il manga: il nucleo della trama è infatti la relazione romantica e affettiva tra due donne. Fin dal primo capitolo la natura lesbica del rapporto è esplicita. La sinossi ufficiale parla di “una storia di convivenza iniziata dal corpo”, e tale proposta diventa il motore narrativo. Tuttavia il manga sottolinea che questo primo incontro fisico è solo l’incipit della loro vicenda: la maggior parte della storia enfatizza i sentimenti e lo sviluppo emotivo delle protagoniste, piuttosto che scene erotiche frequenti. È proprio la tensione sentimentale a crescere pagina dopo pagina: la padrona di casa è orgogliosa e dichiaratamente omosessuale fin dall’inizio, mentre Chiyo deve fare i conti con i propri sensi di colpa e con l’attrazione che prova. Pur essendo presente l’intimità fisica (la “prima notte” ha comunque un peso narrativo), in molti punti i favori pattuiti tra le due diventano compiti quotidiani o gesti di cura reciproca. In definitiva, il manga miscela l’aspetto romantico con quello sessuale in modo equilibrato: le scene più piccanti servono a dare realismo al contratto, ma il vero focus è l’intenso legame emotivo tra Chiyo e Ritsuka, che cresce a vista d’occhio.
Il manga pecca a volte per ripetitività e una premessa piuttosto artificiosa (una lesbica di 19 anni che pone un contratto sessuale con una sconosciuta disoccupata è un’idea “spinta”). Il meccanismo narrativo del “pagare con favori” è sfruttato fin troppo a lungo senza variazioni profonde. Di conseguenza, alcuni momenti sembrano derivativi – per esempio ulteriori confessioni notturne o dialoghi simulati spesso ruotano attorno allo stesso tema di Chiyo che prova colpa per il proprio ruolo da “debitrice”. Il tono generale è abbastanza leggero e privo di realismo: la storia non affronta particolari conseguenze esterne (famiglia di Chiyo, problemi legali, ecc.) e rimane volutamente in un’atmosfera un po’ fiabesca. Infine, il personaggio della padrona è fin troppo perfetto (gentile, competente, forte) senza evidenti difetti reali, il che può rendere il rapporto squilibrato. In sintesi, i limiti principali riguardano la semplicità di trama e alcuni cliché (la ragazza più grande con complessi, la più piccola disponibile) che, pur comprensibili per il genere, ne limitano leggermente la profondità complessiva. Al netto di questi difetti l'ho apprezzato soprattutto per il calore emotivo tra le protagoniste: la storia mette in risalto i sentimenti e la tensione tra le due e offre una vera conclusione alla vicenda, motivo per cui l'ho divorato e l'ho trovata una lettura molto piacevole confortante.
La componente yuri è centrale in tutto il manga: il nucleo della trama è infatti la relazione romantica e affettiva tra due donne. Fin dal primo capitolo la natura lesbica del rapporto è esplicita. La sinossi ufficiale parla di “una storia di convivenza iniziata dal corpo”, e tale proposta diventa il motore narrativo. Tuttavia il manga sottolinea che questo primo incontro fisico è solo l’incipit della loro vicenda: la maggior parte della storia enfatizza i sentimenti e lo sviluppo emotivo delle protagoniste, piuttosto che scene erotiche frequenti. È proprio la tensione sentimentale a crescere pagina dopo pagina: la padrona di casa è orgogliosa e dichiaratamente omosessuale fin dall’inizio, mentre Chiyo deve fare i conti con i propri sensi di colpa e con l’attrazione che prova. Pur essendo presente l’intimità fisica (la “prima notte” ha comunque un peso narrativo), in molti punti i favori pattuiti tra le due diventano compiti quotidiani o gesti di cura reciproca. In definitiva, il manga miscela l’aspetto romantico con quello sessuale in modo equilibrato: le scene più piccanti servono a dare realismo al contratto, ma il vero focus è l’intenso legame emotivo tra Chiyo e Ritsuka, che cresce a vista d’occhio.
Il manga pecca a volte per ripetitività e una premessa piuttosto artificiosa (una lesbica di 19 anni che pone un contratto sessuale con una sconosciuta disoccupata è un’idea “spinta”). Il meccanismo narrativo del “pagare con favori” è sfruttato fin troppo a lungo senza variazioni profonde. Di conseguenza, alcuni momenti sembrano derivativi – per esempio ulteriori confessioni notturne o dialoghi simulati spesso ruotano attorno allo stesso tema di Chiyo che prova colpa per il proprio ruolo da “debitrice”. Il tono generale è abbastanza leggero e privo di realismo: la storia non affronta particolari conseguenze esterne (famiglia di Chiyo, problemi legali, ecc.) e rimane volutamente in un’atmosfera un po’ fiabesca. Infine, il personaggio della padrona è fin troppo perfetto (gentile, competente, forte) senza evidenti difetti reali, il che può rendere il rapporto squilibrato. In sintesi, i limiti principali riguardano la semplicità di trama e alcuni cliché (la ragazza più grande con complessi, la più piccola disponibile) che, pur comprensibili per il genere, ne limitano leggermente la profondità complessiva. Al netto di questi difetti l'ho apprezzato soprattutto per il calore emotivo tra le protagoniste: la storia mette in risalto i sentimenti e la tensione tra le due e offre una vera conclusione alla vicenda, motivo per cui l'ho divorato e l'ho trovata una lettura molto piacevole confortante.